ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00782

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 68 del 22/10/2018
Firmatari
Primo firmatario: CENNI SUSANNA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/10/2018


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 22/10/2018
Stato iter:
27/03/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/03/2019
Resoconto MICILLO SALVATORE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 27/03/2019
Resoconto CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 22/10/2018

DISCUSSIONE IL 27/03/2019

SVOLTO IL 27/03/2019

CONCLUSO IL 27/03/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00782
presentato da
CENNI Susanna
testo di
Lunedì 22 ottobre 2018, seduta n. 68

   CENNI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'interno, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   M3 srl è un'azienda produttrice di poliueratano espanso (meglio conosciuto come gommapiuma). L'azienda, con sede a Prato, ha uno stabilimento produttivo chimico a San Miniato (provincia di Pisa) in località Ponte a Egola, situato in prossimità di una zona residenziale;

   l'attività svolta dallo stabilimento di San Miniato rientra in quelle assoggettate a norme speciali quali la legge «Seveso» (decreto legislativo n. 105 del 26 giugno 2015): all'interno della struttura di via Sauro, è infatti stoccato un materiale chimico denominato Tdi, pericoloso in alte concentrazioni per la salute umana;

   l'attività dello stabilimento M3 è stata classificata dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e dalla stessa prefettura di Pisa quale «azienda a rischio incidente rilevante» connesso con sostanze pericolose, ai sensi del citato decreto legislativo n. 105 del 26 giugno 2015;

   l'amministrazione comunale di San Miniato ha manifestato la propria volontà di trasferire tale attività nel rispetto delle norme vigenti, delle necessità dell'azienda e della continuità dei livelli occupazionali;

   l'amministrazione comunale di San Miniato, in particolare con l'articolo 100 delle norme di attuazione del secondo regolamento urbanistico, ha previsto entro tre anni dalla data di pubblicazione sul Burt dell'avviso di approvazione (avvenuta il 30 settembre 2015) la cessazione dell'attività nell'attuale sede di M3 per incompatibilità sotto il profilo della sicurezza ambientale con il contesto circostante costituito da un ampio quartiere residenziale;

   i regolamenti urbanistici in vigore hanno quindi sancito l'incompatibilità della presenza di M3 con la zona dove è attualmente collocata;

   l'attività dello stabilimento di San Miniato sarebbe dovuta cessare quindi entro il 30 settembre 2018;

   le associazioni sindacali hanno in più occasioni segnalato come ogni trasferimento dello stabilimento debba comunque tutelare i diritti degli attuali dipendenti;

   l'amministrazione comunale di San Miniato ha rimarcato altre criticità che riguardano lo stabilimento M3 ed, in particolare, il fatto che non sia stata mai effettuata alcuna esercitazione con la cittadinanza anche a causa della mancanza di un «piano emergenza esterno» definitivo, nonché la effettiva manutenzione delle coperture della struttura contenenti amianto –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza delle gravi problematiche che riguardano lo stabilimento M3 di San Miniato e quali iniziative urgenti intendano assumere, per quanto di competenza e di concerto con l'amministrazione comunale e la proprietà, per promuovere una soluzione che comporti il rispetto della legge, la tutela della salute dei cittadini e dell'ambiente e la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali dell'azienda.
(5-00782)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 27 marzo 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-00782

  Con riferimento alle questioni poste, sulla base degli elementi acquisiti, si fa presente che lo Stabilimento della M3 S.r.l., sito a San Miniato, è notificato, ai sensi del decreto legislativo n. 105 del 2015, come stabilimento di «soglia inferiore» presso l'inventario nazionale degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante e di conseguenza sottoposto ai controlli ispettivi del sistema di gestione della sicurezza da parte della Regione. A tale riguardo, la Regione Toscana ha comunicato che lo stabilimento è stato sempre oggetto di visite ispettive sul sistema SGS secondo una programmazione periodica, predisposta dalla Regione stessa e da ARPAT, sin dal 2007. Nel mese di novembre scorso si è conclusa la visita ispettiva allo stabilimento M3 in attuazione del programma annuale 2018. Grazie alle misure integrative e alle prescrizioni richieste dopo gli esiti di tali controlli, effettuati in loco da apposite commissioni ispettive coordinate da ARPAT e alle quali l'Azienda ha sempre ottemperato, la Regione ha potuto procedere ad un costante aggiornamento e miglioramento del Sistema di gestione della Sicurezza nonché ad una progressiva limitazione delle potenziali conseguenze in caso di un eventuale evento incidentale.
  Per quanto attiene gli aspetti legati al Piano di Emergenza Esterna, la Prefettura di Pisa, in qualità di soggetto competente, ha segnalato di aver approvato il suddetto Piano nel 2014 in considerazione delle aree di danno/rischio all'epoca considerate precauzionali. Successivamente, lo stabilimento è passato ad utilizzare solo una linea di produzione su tre disponibili e dall'impiego di circa 45 addetti agli attuali 8/10. In considerazione della necessità di revisione del Piano di Emergenza Esterna, per adattarlo alle effettive esigenze produttive dell'azienda, è stato avviato un percorso di approfondimento e di verifica sul piano tecnico con tutti gli Enti competenti (Vigili del Fuoco, ARPAT, INAIL e Comune di San Miniato). L'aggiornamento del suddetto Piano, ai sensi dell'intervenuto decreto legislativo n. 105 del 2015, è stato redatto dal Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Pisa, sulla scorta delle informazioni fornite dal Gestore, condiviso con tutte le Autorità coinvolte e poi pubblicato il 23 gennaio 2017 per 30 giorni ai fini della consultazione della popolazione. Lo stesso Comando dei Vigili del Fuoco ha ritenuto, in seguito, che M3 dovesse presentare una nuova notifica per l'aggiornamento delle aree di stoccaggio dei prodotti all'interno dello stabilimento e la conseguente ridefinizione delle aree di sicuro impatto e delle aree di danno. Detta notifica è stata presentata dalla M3 all'ISPRA in data 1o agosto 2017 e integrata il 14 novembre 2017. Sempre secondo quanto riferito dalla Prefettura di Pisa, l'azienda risulta compatibile territorialmente con gli insediamenti limitrofi, sia che si tenga conto dell'area di danno/rischio prevista nel Piano del 2014 sia, a maggior ragione, dell'area di danno/rischio, più ristretta, inserita nel nuovo Piano in corso di approvazione nel quale si prescriverebbe la totale chiusura di un'area di stoccaggio non utilizzata, al fine di mitigare il rischio per la popolazione.
  In merito alla delocalizzazione dell'impianto, fermo restando l'obbligo del Gestore, finché sono presenti nel sito sostanze pericolose oggetto di notifica, di garantire l'adozione di tutte le misure idonee a prevenire gli incidenti rilevanti e a limitarne le conseguenze per la salute umana e per l'ambiente, si rappresenta che l'eventuale rilocalizzazione dello stabilimento dovrà essere sottoposta dalle Autorità locali alle verifiche della compatibilità urbanistica con il territorio circostante, previste dal citato decreto legislativo n. 105 del 2015.
  A tal proposito, il Comune di San Miniato ha rappresentato di aver approvato, con deliberazione consiliare del 7 agosto 2015, il nuovo regolamento urbanistico, introducendo norme tecniche di attuazione della cessazione dell'attività della M3 entro il 30 settembre 2018, per incompatibilità con il contesto circostante sotto il profilo della sicurezza ambientale, con possibilità di delocalizzazione in altro Comune limitrofo.
  L'Azienda ha impugnato detto provvedimento dinanzi al TAR Toscana, ritenendo i costi della delocalizzazione troppo elevati e rilevando che l'attività oggi svolta nello stabilimento comporta aree di danno/rischio di gran lunga minori rispetto a quelle previste nel Piano del 2014. Il TAR con sentenza n. 1436 del 5 novembre 2018, ha accolto il ricorso e per l'effetto ha annullato la delibera del Consiglio comunale, motivando che «la disposizione contenuta in un piano regolatore che preveda la delocalizzazione di attività esistenti deve considerarsi estranea al potere urbanistico» del Comune.
  L'Amministrazione comunale ha riferito, comunque, che, nonostante l'esito sfavorevole del contenzioso amministrativo, continuerà ad attivarsi con ogni modalità consentita dalla legge per la delocalizzazione dell'impianto, di concerto con l'azienda.
  Ad ogni modo, si segnala che, nelle more dell'approvazione del nuovo Piano di Emergenza Esterna, l'ARPAT, TASI e il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, quali autorità competenti, monitorano costantemente lo stabilimento al fine di garantire adeguati livelli di sicurezza per la salute dei cittadini e per la tutela dell'ambiente.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica sanitaria

amministrazione locale

stabilimento