ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00776

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 67 del 19/10/2018
Firmatari
Primo firmatario: SIRAGUSA ELISA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 19/10/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE CARLO SABRINA MOVIMENTO 5 STELLE 19/10/2018
OLGIATI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 19/10/2018
CABRAS PINO MOVIMENTO 5 STELLE 19/10/2018


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 19/10/2018
Stato iter:
28/11/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/11/2018
Resoconto DI STEFANO MANLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
 
REPLICA 28/11/2018
Resoconto SIRAGUSA ELISA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 19/10/2018

DISCUSSIONE IL 28/11/2018

SVOLTO IL 28/11/2018

CONCLUSO IL 28/11/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00776
presentato da
SIRAGUSA Elisa
testo di
Venerdì 19 ottobre 2018, seduta n. 67

   SIRAGUSA, SABRINA DE CARLO, OLGIATI e CABRAS. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   l'Aire – l'anagrafe della popolazione italiana residente all'estero – è stata istituita nel 1990 a seguito della legge n. 470 del 27 ottobre 1988 e del regolamento d'esecuzione decreto del Presidente della Repubblica n. 323 del 6 settembre 1989;

   secondo quanto previsto dalla menzionata normativa, iscriversi all'Aire è obbligatorio per tutti i cittadini che trasferiscono la loro residenza all'estero per un periodo minimo di 12 mesi;

   dall'analisi dei dati statistici aggiornati al 31 dicembre 2017, risultano iscritti all'Aire 5.114.469 cittadini italiani. Ad ogni modo, nonostante l'obbligo d'iscrizione e (alla cui violazione non consegue alcuna misura sanzionatoria) il numero effettivo degli italiani che si trovano all'estero risulta essere molto più elevato rispetto al dato indicato dall'Aire;

   ad esempio nel Regno Unito, meta molto ambita per emigrare, si stimano circa 700.000 italiani, così come dichiarato dal console generale d'Italia in una intervista rilasciata al Sole 24 ore il 22 maggio 2017; tuttavia, dal registro dell'Aire ne risulterebbero circa 315.000 iscritti;

   la direzione generale per gli italiani all'estero e le politiche migratorie del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale ha avviato una campagna di sensibilizzazione per l'iscrizione all'Aire intitolata «6 buoni motivi per iscriversi»;

   tale progetto ha avuto sicuramente successo tra i nostri connazionali, essendo stato pubblicizzato anche attraverso i social network, ma la sua efficacia non è stata tale da consentire un forte incremento di iscrizioni –:

   se il Ministro interrogato non intenda avviare una nuova campagna, volta alla sensibilizzazione sul tema e alla pubblicizzazione dell'Aire, maggiormente efficace rispetto a quella già avviata, che consenta ai nostri connazionali di conoscere i vantaggi che l'iscrizione comporta;

   quali iniziative intenda intraprendere per sopperire al vuoto normativo determinato dalla mancanza di una previsione recante misura sanzionatoria nell'ipotesi della violazione dell'obbligo di iscrizione.
(5-00776)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 28 novembre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-00776

  Al fine di promuovere l'iscrizione all'AIRE, il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale ha lanciato una campagna informativa per sensibilizzare i connazionali residenti all'estero sull'importanza dell'iscrizione e dell'aggiornamento dei propri dati anagrafici presso gli Uffici consolari. Con tale iniziativa si è inteso comunicare che iscriversi all'AIRE non è soltanto un obbligo previsto dalla legge n. 470 del 1988, ma presenta anche vantaggi concreti, in termini di conoscenza e facilità di accesso ai servizi consolari, voto all'estero, rispetto degli adempimenti fiscali.
  Al di là degli aspetti positivi per i connazionali che si iscrivono, disporre di dati anagrafici aggiornati sui residenti all'estero consente, inoltre, di disporre di una più realistica fotografia delle nostre collettività all'estero, utile anche per agevolare una più efficace prestazione dei servizi consolari.
  Tale campagna di comunicazione, intitolata «6 buoni motivi per iscriversi all'AIRE», è stata veicolata sia in versione digitale, su web e social, sia in forma cartacea. Lanciata sul sito esteri.it e sugli account Twitter e Facebook della Farnesina, la campagna – valorizzata anche presso i media italiani con una nota stampa – è stata ripresa dai rispettivi siti web istituzionali delle Ambasciate e dei Consolati italiani. A dieci giorni dall'avvio, più di 161.000 utenti attraverso Facebook e 33.604 attraverso Twitter avevano già visualizzato la campagna. Per quanto riguarda le modalità per effettuare l'iscrizione all'AIRE, la campagna invitava i connazionali a individuare sul sito esteri.it il proprio Consolato e quindi a contattarlo.
  Poco dopo l'avvio della campagna è stato anche lanciato il nuovo portale «Fast It» (Farnesina Servizi Telematici per Italiani all'estero), che consente di inoltrare la richiesta di iscrizione all'AIRE e di variazione dell'indirizzo on-line. Ad oggi, sono circa 100 le Sedi all'estero che utilizzano il portale, con una copertura di oltre il 90 per cento del totale degli iscritti negli schedari consolari mondiali. La piattaforma ha già permesso di trattare sino a oggi oltre 126.200 pratiche.
  Dall'inizio dell'anno ad oggi, Fast It ha registrato 137.800 utenti e 385.000 visitatori, che hanno generato 8.500.000 visualizzazioni di pagina.
  Per quanto concerne le sanzioni in caso di violazione dell'obbligo di iscrizione all'AIRE, si precisa che la normativa nazionale già prevede sanzioni di tipo amministrativo per chi non ottempera agli obblighi anagrafici. Tuttavia, applicare sanzioni pecuniarie all'estero significa anche – nel caso di mancato pagamento – considerare la necessità di meccanismi per la riscossione coatta dei crediti, nient'affatto semplice da individuare nel contesto extra nazionale dove i poteri di ispezione e coercizione sono attenuati.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica migratoria

corso d'acqua

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