ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00691

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 60 del 10/10/2018
Firmatari
Primo firmatario: TRIPODI MARIA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 10/10/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VITO ELIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 10/10/2018
RIPANI ELISABETTA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 10/10/2018
PEREGO DI CREMNAGO MATTEO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 10/10/2018
FASCINA MARTA ANTONIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 10/10/2018
FONTANA GREGORIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 10/10/2018
SIRACUSANO MATILDE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 10/10/2018


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 10/10/2018
Stato iter:
11/10/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/10/2018
Resoconto TRIPODI MARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 11/10/2018
Resoconto TOFALO ANGELO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
REPLICA 11/10/2018
Resoconto TRIPODI MARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 11/10/2018

SVOLTO IL 11/10/2018

CONCLUSO IL 11/10/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00691
presentato da
TRIPODI Maria
testo di
Mercoledì 10 ottobre 2018, seduta n. 60

   MARIA TRIPODI, VITO, RIPANI, PEREGO DI CREMNAGO, FASCINA, GREGORIO FONTANA e SIRACUSANO. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza contiene, tra i suoi obiettivi più significativi, quello di «sviluppare una Strategia sistemica per la sicurezza nazionale» e la conferma dell'ancoraggio del nostro Paese, per la proiezione estera, alle organizzazioni ed alleanze tradizionali, quali Nato ed Unione europea;

   altra finalità è quella di «sostenere e valorizzare le opportunità offerte dal Fondo Europeo della Difesa, che prevede finanziamenti per la ricerca tecnologica e per lo sviluppo di capacità strategiche, nonché dal Programma Europeo di Sviluppo Industriale per la Difesa (EDIDP), finalizzato a supportare progetti di cooperazione industriale multilaterale tra aziende europee nel settore della Difesa»;

   la chiave di lettura di tali propositi deve ritrovarsi nell'ulteriore obiettivo di «procedere ad una graduale trasformazione dello strumento militare», perseguito «razionalizzando i sistemi di difesa»;

   il Fondo europeo della difesa ha stanziato finanziamenti, non alternativi a quelli statali, per un importo pari a 13 miliardi di euro per il 2021-2027, per i quali le risorse stanziate dagli Stati costituiscono importantissimi strumenti di negoziazione;

   l'assenza di specificazioni nella Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Nadef) circa i programmi oggetto della «razionalizzazione» corrobora fortemente le preoccupanti posizioni ribadite pochi giorni or sono dal Vice premier Di Maio in materia di tagli alle «spese militari inutili»;

   risulta, infatti, agli interroganti che diversi e strategici potrebbero essere i programmi oggetto della «razionalizzazione»: tra questi l'acquisizione dei velivoli F35, il Camm-Er, programma missilistico italo-inglese facente capo alla società MBDA-ltalia che dovrebbe sostituire diversi sistemi missilistici, oggetto d'inevitabile obsolescenza e, non ultimo, quello della Piaggio Aerospace, società che ha realizzato, sotto la supervisione della Aeronautica militare italiana, un drone, il P-2HH che aveva in essere una commessa di 20 macchine per un importo pari a 766 milioni di euro;

   quello dell'aerospazio e difesa è un comparto che, con i suoi più di 14 miliardi di euro annui, circa lo 0,8 per cento del prodotto interno lordo, crea occupazione per più di 110.000 unità, con la produzione di un gettito fiscale di circa 4,5 miliardi di euro;

   non solo, il comparto è fonte di ricerca e innovazione, con significative ricadute non solo per la difesa, ma anche per usi strategici in ambito civile –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quali siano i programmi oggetto della razionalizzazione e, in ogni caso, quali iniziative intenda assumere per garantire la sicurezza e la posizione dell'Italia, anche in relazione alla negoziazione dei fondi europei.
(5-00691)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 11 ottobre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-00691

  La Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza per il 2018 riporta le linee generali degli intendimenti del Dicastero – già peraltro illustrati dal Ministro in sede di esposizione delle linee programmatiche della Difesa – sui programmi di proprio interesse.
  In particolare, tali intendimenti riflettono gli sviluppi dell'attuale congiuntura economico-finanziaria, che hanno imposto un'attività di razionalizzazione delle spese inerenti a taluni programmi di ammodernamento/rinnovamento dello Strumento militare.
  Tale razionalizzazione consentirà di proseguire, in maniera ancora più decisa, verso l'ottimizzazione dell'impiego delle risorse pubbliche, secondo gli imprescindibili principi di efficacia, efficienza ed economicità dell'azione amministrativa.
  Nello specifico, è opportuno ricordare che la valutazione di tali programmi – tuttora in atto – viene svolta nell'ottica della totale aderenza al contratto di Governo che, nella parte relativa alla Difesa, sancisce l'imprescindibilità della tutela dell'industria italiana del comparto.
  In particolare, i programmi in questione vengono esaminati in base a criteri tassativi e stringenti, tra i quali, oltre alla funzionalità allo svolgimento dei compiti istituzionali della Difesa e al soddisfacimento degli interessi vitali e strategici del Paese, va menzionata la rilevanza in termini di indotto economico e occupazionale, le ricadute in termini di know-how – sia nel mercato di settore, sia quale punto di forza nazionale in iniziative industriali in ambito europeo – la loro multifunzionalità e multidimensionalità e, non ultimo, il loro possibile e concreto impiego anche in ambito civile – il così chiamato dual use.
  Le possibili revisioni che conseguiranno ad esito di tale valutazione saranno inserite nel Documento Programmatico Pluriennale relativo al triennio 2018-2020, che sarà reso pubblico a breve, e nel cui ambito sarà possibile avere piena evidenza dei programmi interessati.
  Tengo comunque a sottolineare che la razionalizzazione consisterà esclusivamente in una rimodulazione dei profili finanziari di tali programmi, i cui livelli di spesa saranno adeguatamente dilazionati in un arco pluriennale, mantenendone tuttavia invariati gli oneri complessivi previsti per il completo sviluppo.
  Alla luce di tali presupposti, è evidente come la rimodulazione in questione avrà l'obiettivo di armonizzare, nei limiti dettati da un'imprescindibile oculata gestione delle risorse, le esigenze di ammodernamento dello Strumento militare e del supporto ai settori strategici ad alta tecnologia del comparto industriale nazionale.
  Infine, come affermato in sede di esposizione delle linee programmatiche del Dicastero in relazione alle iniziative in ambito continentale, l'Italia intende continuare a sostenere e valorizzare le iniziative europee, in particolare lo European Defense Fund (EDF), che prevede finanziamenti sia per la ricerca tecnologica nel campo della Difesa (research window) che per lo sviluppo comune di capacità strategiche della Difesa europea (capability window), e lo European Defence Industrial Development Programme (EDIDP), Piano della Commissione europea che mira a supportare progetti di cooperazione multilaterale presentati da consorzi industriali che richiedono il supporto degli Stati membri di appartenenza.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

cooperazione industriale

creazione di posti di lavoro

politica di cooperazione