ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00688

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 60 del 10/10/2018
Firmatari
Primo firmatario: QUARTAPELLE PROCOPIO LIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 10/10/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE MARIA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 10/10/2018
SCALFAROTTO IVAN PARTITO DEMOCRATICO 10/10/2018
FASSINO PIERO PARTITO DEMOCRATICO 10/10/2018
LA MARCA FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 10/10/2018


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 10/10/2018
Stato iter:
11/10/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/10/2018
Resoconto QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 11/10/2018
Resoconto DEL RE EMANUELA CLAUDIA ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 11/10/2018
Resoconto QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 11/10/2018

SVOLTO IL 11/10/2018

CONCLUSO IL 11/10/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00688
presentato da
QUARTAPELLE PROCOPIO Lia
testo di
Mercoledì 10 ottobre 2018, seduta n. 60

   QUARTAPELLE PROCOPIO, DE MARIA, SCALFAROTTO, FASSINO e LA MARCA. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   il 12 e 13 novembre 2018 si svolgerà a Palermo la Conferenza internazionale sulla Libia alla quale saranno invitati tutti gli attori più importanti, sia a livello internazionale che regionale come i rappresentanti dell'Arabia Saudita, Egitto, Turchia, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Francia, Germania, Spagna, Marocco, Tunisia, Gran Bretagna, Canada, Ciad, Algeria, Cina, Giordania, Malta, dell'Unione europea, dell'Onu, della Lega araba e dell'Unione africana e, sembrerebbe che sarà presente anche il generale libico Khalifa Haftar;

   la Conferenza di Palermo sarà un importante tassello nella lunga strada per risolvere il conflitto libico e un suo esito positivo rappresenterebbe per il popolo libico e tutta l'area regionale un segnale importante di speranza. Inoltre, per il nostro Paese sarebbe un successo importante non solo in chiave mediterranea, nei rapporti con i Paesi della sponda Sud, ma anche per accrescere il peso e l'autorevolezza dell'Italia nel consenso europeo e nella gestione dei flussi migratori;

   già da alcuni mesi il nuovo Governo italiano ha fatto intendere la volontà di sostituire gli attuali vertici del dipartimento delle informazioni per la sicurezza – il direttore generale Alessandro Pansa – e dell'Agenzia informazioni e sicurezza esterna – il direttore Alberto Manenti – che parrebbe, a mezzo stampa, aver presentato già le proprie dimissioni – entrambi prorogati per un anno dal precedente Governo subito dopo le elezioni, perché i loro incarichi erano scaduti nella primavera scorsa;

   nell'ambito dell'organizzazione e delle trattative della Conferenza, Manenti ha dichiarato di non «essere più considerato un interlocutore affidabile – proprio a causa del suo mandato in scadenza – e non essere in grado di agire»;

   recentemente, l'Ambasciatore italiano in Libia Giuseppe Perrone è stato trattenuto in Patria per motivi di sicurezza e attualmente non è stato ancora nominato un suo successore;

   in questo ultimo periodo, la situazione in Libia è tornata ad infiammarsi, con violenti scontri a Tripoli tra gruppi di milizie armate che si contendono il potere e che, grazie alla mediazione dell'Onu, hanno firmato un accordo per sospendere le violenze –:

   in che modo il Governo intenda organizzarsi per la buona riuscita della Conferenza in mancanza del sostegno pienamente legittimo ed operativo dei servizi di sicurezza italiani considerati in «scadenza» e dell'Ambasciatore non in sede a Tripoli e senza quindi poter efficacemente interloquire e coinvolgere tutti gli attori libici che sul terreno stanno dimostrando la propria forza militare e negoziale.
(5-00688)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 11 ottobre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-00688

  Prima di tutto, vorrei descrivere brevemente l'approccio con cui ci stiamo preparando alla Conferenza di Palermo di novembre, come già illustrato al Parlamento dal Ministro Moavero.
  Intendiamo la Conferenza di Palermo, convocata dal Presidente del Consiglio Conte, come un'opportunità per la Comunità Internazionale di dimostrare la sua coesione sul dossier libico, a sostegno del ruolo centrale delle Nazioni Unite e degli sforzi del Rappresentante Speciale Salamé per far avanzare il processo politico e per superare la lunga fase di transizione. A Palermo non intendiamo, quindi, come Italia proporre soluzioni predeterminate alla crisi libica. La Conferenza potrà, invece, essere l'occasione per identificare passi concreti sulle questioni di sicurezza ed economiche contribuendo in tal modo al processo politico; sarà una tappa di un percorso, che include altre iniziative – come la Conferenza di Parigi del maggio scorso – e che durerà oltre Palermo. Un percorso volto al conseguimento di una stabilizzazione duratura del Paese.
  Tutti gli sforzi del Governo italiano in collaborazione con le Nazioni Unite sono, in questa fase, indirizzati a preparare nel migliore dei modi la Conferenza e a facilitare, da un lato, l'unità della Comunità Internazionale e, dall'altro, una partecipazione rappresentativa degli stakeholder libici. Ciò coerentemente con la nostra tradizionale posizione, da sempre improntata al pieno rispetto della «ownership» libica del processo politico e al principio dell'inclusività. Riteniamo, infatti, che spetti ai libici decidere sul proprio destino, senza interferenze dall'esterno. Pertanto, non possiamo che svolgere un ruolo di facilitatore, accompagnando la Libia in tale percorso fino al completamento della lunga fase di transizione. La stabilità del Paese e il suo sviluppo pacifico sono interessi prioritari per noi, ma lo sono ancor di più per i libici.
  Proprio al fine di assicurare la più ampia partecipazione degli attori libici, nelle scorse settimane il Ministro Moavero ha avuto intensi contatti con i rappresentanti del Governo libico, il Presidente Serraj, il Vice Presidente Maitig, il Ministro degli Esteri Siala, oltre che con il Maresciallo di campo Haftar, che io stessa ho incontrato ieri, proprio quale seguito della missione a Bengasi dello scorso 10 settembre del Ministro Moavero. Nella stessa occasione ho avuto a Gubba un lungo e cordiale colloquio con il Presidente della Camera dei Rappresentanti Aghila Saleh. Ho, inoltre, intenzione di compiere a breve una missione a Tripoli per ulteriori incontri. Il Ministro Moavero ha parlato più volte con il Rappresentante Speciale Salamé ed io stessa ho incontrato martedì 9 ottobre la sua Vice Stephanie Williams per comprendere meglio come la Comunità Internazionale possa sostenere l'azione delle Nazioni Unite in Libia. Questo, infatti, è per noi l'obiettivo prioritario e, in tale ottica, il Presidente del Consiglio e il Ministro degli Esteri hanno avuto a New York una serie di incontri, approfittando della presenza di molti leader a margine dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Il Presidente del Consiglio Conte, che ha invitato i suoi omologhi e i vertici delle organizzazioni interessate, e il Ministro Moavero hanno in programma nei prossimi giorni ulteriori visite e contatti per sensibilizzare i partner internazionali.
  In occasione degli incontri bilaterali che il Ministro Moavero ha avuto con gli omologhi di Francia, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Marocco e con il Segretario Generale della Lega Araba, egli ha potuto raccogliere valutazioni particolarmente interessanti e, in diversi casi, anche molto approfondite, di cui intendiamo far tesoro in preparazione della Conferenza di novembre. I colloqui con i nostri partner internazionali stanno proseguendo anche in questi giorni sia a livello politico che tecnico. Il Ministro Moavero ha incontrato il Ministro degli Esteri della Federazione Russa l'8 ottobre e assai intensa è l'agenda dei colloqui programmati nelle prossime settimane. Io stessa sto collaborando strettamente nell'organizzazione della Conferenza, proprio nell'ambito dei vari contatti che riteniamo di dover sviluppare perché a Palermo possano essere realizzati alcuni passi concreti, in grado – ci auguriamo – di stimolare il riavvio del processo politico che ha visto negli ultimi mesi fasi di stallo alternate con qualche piccolo progresso.
  Vorrei quindi rassicurare l'Onorevole interrogante che continueranno i contatti di alto profilo che stiamo sviluppando con il Presidente del Consiglio e con il Ministro Moavero. Questo anche tramite la nostra Ambasciata, che resta pienamente operativa, nonostante per i ben noti motivi di sicurezza abbiamo ridotto il personale. Contatti finalizzati alla preparazione della Conferenza di Palermo, «per» la Libia – e non «sulla» Libia — che — e lo ribadisco – intendiamo realizzare insieme ai libici e alla Comunità internazionale.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

firma di accordo

Unione africana

ONU