ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00594

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 54 del 02/10/2018
Firmatari
Primo firmatario: FORNARO FEDERICO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 02/10/2018


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO delegato in data 02/10/2018
Stato iter:
03/10/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 03/10/2018
Resoconto FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI
 
RISPOSTA GOVERNO 03/10/2018
Resoconto PESCE ALESSANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E TURISMO)
 
REPLICA 03/10/2018
Resoconto FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 03/10/2018

SVOLTO IL 03/10/2018

CONCLUSO IL 03/10/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00594
presentato da
FORNARO Federico
testo di
Martedì 2 ottobre 2018, seduta n. 54

   FORNARO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. — Per sapere – premesso che:

   l'allevamento di lombrichi è un'attività molto utile che permette di trasformare scarti vegetali in fertile humus, ma può trasformarsi in un lavoro a tempo pieno o in una integrazione di reddito. Inoltre, ciò che la rende interessante sono in primo luogo i bassissimi costi di avviamento;

   tuttavia, la lombricoltura da alcuni non è riconosciuta come attività agricola, ma ha un codice Ateco generico (014990 Allevamento di altri animali non classificati altrove) con relativa mancanza di tabella Ula (unità lavorative in agricoltura); per altri invece è attività agricola a tutti gli effetti (come previsto dal comma 1 dell'articolo 2135 del codice civile, modificato dal decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228);

   per la lombricoltura ad oggi si ammette soltanto l'iscrizione in qualità di impresa agricola, mentre a livello di iscrizione alla gestione Inps vi è il riconoscimento di un'attività commerciale. Tuttavia, l'attività svolta nella lombricoltura è quella di allevamento e vendita dei prodotti ottenuti, richieste per lo svolgimento dell'attività agricola. Pertanto, le questioni che creano difficoltà nell'inserimento previdenziale dell'impresa riguardano: per quanto concerne la gestione agricoltori la mancanza di possibilità di iscrizione, in quanto l'attività di lombricoltura non rientra nelle attività agricole; per la gestione commercianti l'impossibilità di iscrizione con il codice attività dichiarato, ma la necessaria dichiarazione di un codice Ateco per un'attività commerciale non svolta; infine, per la gestione separata, pur comprendendo nelle attività previste per l'iscrizione il codice citato prima, l'attività dovrebbe essere svolta in forma professionale con la cancellazione nel registro delle imprese;

   inoltre, l'iscrizione al registro dei fabbricanti di fertilizzanti e successiva registrazione del prodotto nel registro dei fertilizzanti (humus come vermicompost da letame considerato ammendante) è complicata e i tempi di conferma dell'iscrizione sono lunghissimi. Occorre poi confermare l'iscrizione entro fine anno, altrimenti bisogna rifare tutto l’iter burocratico. In fase di registrazione del prodotto, non si deve allegare il documento comprovante le analisi di laboratorio accreditato (Accredia) che ne certifichi l'effettiva esecuzione con i valori riscontrati. Ciò potrebbe dare adito a frodi che minano la corretta competizione nel mercato –:

   quali iniziative, per quanto di competenza, intenda assumere al fine di definire una normativa chiara sulla lombricoltura, al fine di favorire lo sviluppo e la diffusione di questa attività, anche in relazione alla sua positiva valenza ambientale.
(5-00594)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 3 ottobre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-00594

  Il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo è al corrente delle difficoltà esistenti nell'inquadramento giuridico dell'allevamento dei lombrichi, anche perché la produzione che ne consegue non rientra tra i prodotti agricoli, ma tra i fertilizzanti.
  La questione è tra l'altro aggravata dal fatto che ai fini del calcolo delle Unità Lavorative Annue (ULA), Ogni Regione adotta una propria tabella per calcolare il numero di ore e di giornate necessarie per riconoscere un Imprenditore Agricolo Professionale o un coltivatore diretto.
  Quanto alla questione dei fertilizzanti sollevata dall'onorevole interrogante, rilevo che il decreto legislativo 29 aprile 2010, n. 75 disciplina l'immissione in commercio dei prodotti fertilizzanti, in particolare i concimi nazionali, gli ammendanti, i correttivi, i substrati e i prodotti ad azione specifica, i quali sono descritti e classificati nei relativi allegati.
  Ai fini della tracciabilità, il citato decreto istituisce presso il Mipaaft il Registro dei fabbricanti di fertilizzanti e il Registro dei fertilizzanti. Pertanto, il Fabbricante di fertilizzanti, prima di immettere sul mercato prodotti da commercializzare, come l'Ammendante «Vermicompost da letame», deve iscriversi al Registro dei Fabbricanti di fertilizzanti e successivamente iscrivere il prodotto nell'apposito registro.
  A tal proposito preciso che, dal 2015, i suddetti Registri sono stati digitalizzati, sono disponibili sul portale del Ministero e consentono all'utente di inserire le domande di iscrizione « on line».
  In ogni caso, tenuto conto della complessità della problematica e del potenziale interesse nei confronti della materia, il Ministero è disponibile ad attivare uno specifico tavolo di lavoro, al fine di approfondire le diverse questioni tecniche ed economiche connesse alla quantificazione delle ULA ed alla armonizzazione dei codici ATECO.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

industria agroalimentare

allevamento

azienda agricola