ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00539

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 50 del 26/09/2018
Firmatari
Primo firmatario: MANIERO ALVISE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 26/09/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TRANO RAFFAELE MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2018
RUOCCO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2018
APRILE NADIA MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2018
CABRAS PINO MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2018
CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2018
CASO ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2018
CURRO' GIOVANNI MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2018
GIULIODORI PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2018
GRIMALDI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2018
MARTINCIGLIO VITA MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2018
MIGLIORINO LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2018
RADUZZI RAPHAEL MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2018
RUGGIERO FRANCESCA ANNA MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2018
ZANICHELLI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2018
ZENNARO ANTONIO MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2018


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 26/09/2018
Stato iter:
27/09/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 27/09/2018
Resoconto MANIERO ALVISE MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 27/09/2018
Resoconto VILLAROSA ALESSIO MATTIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 27/09/2018
Resoconto MANIERO ALVISE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 27/09/2018

SVOLTO IL 27/09/2018

CONCLUSO IL 27/09/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00539
presentato da
MANIERO Alvise
testo di
Mercoledì 26 settembre 2018, seduta n. 50

   MANIERO, TRANO, RUOCCO, APRILE, CABRAS, CANCELLERI, CASO, CURRÒ, GIULIODORI, GRIMALDI, MARTINCIGLIO, MIGLIORINO, RADUZZI, RUGGIERO, ZANICHELLI e ZENNARO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   in Germania sono stati predisposti interventi pubblici per 250 miliardi di euro per finanziare il «salvataggio» delle banche tedesche. Il costo totale delle crisi bancarie per il contribuente tedesco è stato pari a 70 miliardi di euro. Tale costo – come rilevato anche dall'economista Hellwig – sarebbe stato maggiore in assenza di salvataggi indiretti predisposti da altri Governi. Nel primo semestre 2008 le esposizioni delle banche di Germania – e Francia – verso controparti residenti nei Paesi periferici superava i 1.900 miliardi di dollari. Oltre al Fondo monetario internazionale scesero in campo i governi dell'eurozona stanziando 80 miliardi di euro, in tal modo gli interventi in Grecia del 2010, Irlanda del 2010 e Spagna del 2012 hanno indirettamente aiutato le banche tedesche. Anche i 1.000 miliardi di euro di «prestiti LTRO» erogati dalla Banca centrale europea all'apice della crisi invece di essere investiti nell'economia reale sono stati utilizzati dalle banche periferiche per regolare debiti commerciali verso la Germania e per assorbire l'offerta di titoli di Stato nazionali svenduti dalle banche tedesche. Decisivo è stato anche l'intervento del Governo americano su AIG, tutelando indirettamente l'esposizione di Deutsche Bank. In base alle analisi degli economisti tutte le esposizioni delle banche tedesche sono state finanziate per il 70 per cento da governi diversi da quello tedesco;

   a differenza di Stati Uniti, Islanda, Gran Bretagna, Svizzera e la stessa Italia, la Germania non ha mai avviato un'indagine sulla crisi del sistema bancario per il tramite di una commissione indipendente. L'assenza di questa iniziativa non ha consentito di verificare la genesi della crisi finanziaria di banche come DeutscheBank, WestLB, HsHNordbank, SachsenLB, Landesbank BadenWurttemberg, HypoRealEstate, CommerzBank e DresdnerBank, altresì impedendo la possibilità di verificarne l'impatto sistemico. In particolar modo le preoccupazioni maggiori si riscontrano per DeutscheBank che, come rilevato anche dal Fondo monetario internazionale, è la maggior fonte di rischi sistemici al mondo, soprattutto a causa della forte esposizioni in titoli derivati –:

   al fine di tutelare la stabilità del sistema euro e del sistema bancario e finanziario nazionale da potenziali impatti sistemici – anche valutando, ove ne sussistano i presupposti, di chiedere informazioni alla Banca centrale europea ai sensi dell'articolo 25 dello Statuto – se sia stata quantificata l'esposizione delle banche tedesche in prodotti derivati, se la medesima esposizione sia stata oggetto di valutazione nei cosiddetti stress test e, qualora a seguito dell'analisi le banche tedesche si trovassero in una posizione failing or likely to fail, quali iniziative di competenza, anche in sede di Unione europea, intenda adottare al fine di indurre le banche tedesche a ridurre i rischi assunti.
(5-00539)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 27 settembre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-00539

  Si fa riferimento all'atto parlamentare in oggetto, concernente, tra l'altro, l'esposizione delle banche tedesche in prodotti derivati e il relativo rischio. In particolare, l'interrogante chiede al Ministro dell'Economia e delle Finanze «se sia stata quantificata l'esposizione delle banche tedesche in prodotti derivati, se la medesima esposizione sia stata oggetto di valutazione nei c.d. stress test e qualora a seguito dell'analisi le banche tedesche si trovassero in una posizione di failing or likely to fall quali misure di competenza, anche in sede UE, intende adottare al fine di indurre le banche tedesche a ridurre i rischi assunti».
  Al riguardo, sentita anche la Banca d'Italia, si fa presente che, relativamente alla quantificazione dell'esposizione delle banche tedesche in prodotti derivati in ambito europeo, a fine 2017 il valore nozionale dei derivati, negoziati sui mercati OTC (over the counter) per le principali banche del continente, è pari a 214 mila miliardi di euro circa. Nell'ambito delle 35 Istituzioni facenti parte del campione oggetto di analisi dell'EBA – European Banking Authority, per l'identificazione delle banche di rilevanza sistemica a livello globale, le 5 banche tedesche (Bayern LB, Commerzbank, Deutsche Bank, DZ Bank, LBBW), con una esposizione complessiva pari a circa 50 mila miliardi di euro, rappresentano il 23,3 per cento del totale.
  Si osserva inoltre che, sulla base delle informazioni riportate sul sito della Bundesbank, a fine 2017 il valore nozionale degli strumenti derivati in portafoglio relativo a tutte le banche tedesche (escluse, in questo caso, le filiazioni estere) era pari a circa 45 mila miliardi di euro e il valore di mercato a circa 800 miliardi di euro.
  In merito alla valutazione di tali esposizioni nell'ambito dei cosiddetti stress test si fa presente che tutti gli strumenti finanziari valutati al fair value, inclusi i derivati, rientrano nel perimetro di applicazione dell'esercizio di stress test europeo in corso. Alle banche partecipanti all'esercizio è richiesto di quantificare, sul portafoglio finanziario esistente al 31 dicembre 2017, le perdite di valore che derivano dall'applicazione di scenari ipotetici di variazione di parametri di mercato (ad es. tassi di interesse, cambio, equity, commodities) tenendo anche conto della complessità dei prodotti finanziari e il rischio connesso all'eventuale default delle controparti.
  Con riferimento all'ultimo punto posto dagli interroganti, si precisa che la BCE, nel suo ruolo di supervisore diretto di banche significative nell'area dell'euro, è responsabile della valutazione della «probabilità di fallimento» di una banca. Una volta che la BCE dichiara che una banca fallisce o è probabile che fallisca, il Single Resolution Board (Comitato di risoluzione unica) valuta poi se la medesima banca soddisfi le restanti condizioni per la risoluzione.
  In merito alla eventuale richiesta di informazioni alla BCE, ai sensi dell'articolo 25 dello Statuto, il Governo si riserva di valutarne l'opportunità e si impegna ad attivarsi ad assumere anche nelle sedi europee, per quanto di competenza, ogni utile iniziativa in proposito.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

banca

crisi monetaria

Banca centrale europea