Legislatura: 18Seduta di annuncio: 46 del 18/09/2018
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 18/09/2018
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 18/09/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 19/09/2018 Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA RISPOSTA GOVERNO 19/09/2018 Resoconto COMINARDI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI) REPLICA 19/09/2018 Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA
DISCUSSIONE IL 19/09/2018
SVOLTO IL 19/09/2018
CONCLUSO IL 19/09/2018
RIZZETTO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
al fine di porre rimedio agli squilibri determinati dalle riforme pensionistiche introdotte negli ultimi anni che hanno innalzato le soglie di accesso alla pensione di vecchiaia, è necessario adottare provvedimenti che garantiscano maggiore flessibilità di uscita dal mondo del lavoro per accedere all'assegno pensionistico, tenendo in considerazione, esclusivamente, il criterio contributivo;
si ritiene virtuosa l'introduzione dell'istituto cosiddetto «quota 41» che riconosce ad ogni lavoratore la possibilità di andare in pensione dopo aver versato e accumulato quarantuno anni di contributi;
il requisito di quarantuno anni di contributi versati, dunque, si ritiene sia congruo, quale unico criterio da dover individuare per il riconoscimento del diritto alla pensione, escludendo la richiesta di ogni altro requisito, anche relativo all'età anagrafica –:
se il Ministro interrogato intenda assumere urgenti iniziative normative per introdurre la cosiddetta «quota 41» per tutti i lavoratori, come esposto in premessa.
(5-00468)
Per ciò che riguarda il nostro sistema pensionistico, ritengo necessario e urgente provvedere all'introduzione di nuovi canali di uscita, più equi e agevoli, al fine del conseguimento della prestazione pensionistica, soprattutto in presenza di una congrua contribuzione da parte del lavoratore, e che mirino a superare le modifiche introdotte dalla cosiddetta riforma Fornero al fine di agevolare l'uscita dal mercato del lavoro delle categorie ad oggi escluse.
Cercheremo di consentire a lavoratori che già hanno prestato la loro attività per un numero consistente di anni di uscire dal mondo del lavoro con la garanzia di un reddito da pensione che rispetti i parametri costituzionali della adeguatezza e della proporzionalità. Avremo innanzi a noi il dettato dell'articolo 36 della Costituzione e garantiremo, con norme misurate in grado di tutelare la stabilità economica del Paese, una esistenza libera e dignitosa a tutti i lavoratori. Non trascureremo, al contempo, di valutare la fattibilità di misure che tutelino massimamente i lavoratori che hanno svolto attività particolarmente usuranti e gravose.
In questa ottica troverà ragione anche la pensione di cittadinanza con l'obiettivo di dare dignità e sostegno alle fasce più deboli in Italia e, nello specifico, a favore di coloro che ricevono un assegno pensionistico di importo inferiore a 780 euro.
Questa così come altre importanti misure saranno centrali nella prossima legge di bilancio e nel successivo percorso del nostro Governo certi di dare risposte efficaci alle istanze di cittadini e lavoratori.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):pensionato
condizione di pensionamento