ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00433

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 44 del 13/09/2018
Firmatari
Primo firmatario: PARENTELA PAOLO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/09/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 13/09/2018
CILLIS LUCIANO MOVIMENTO 5 STELLE 13/09/2018
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 13/09/2018
DEL SESTO MARGHERITA MOVIMENTO 5 STELLE 13/09/2018
PIGNATONE DEDALO COSIMO GAETANO MOVIMENTO 5 STELLE 13/09/2018
CIMINO ROSALBA MOVIMENTO 5 STELLE 13/09/2018
LOMBARDO ANTONIO MOVIMENTO 5 STELLE 13/09/2018
CADEDDU LUCIANO MOVIMENTO 5 STELLE 13/09/2018
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 13/09/2018
CASSESE GIANPAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 13/09/2018
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 13/09/2018
D'IPPOLITO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 26/11/2019


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 13/09/2018
Stato iter:
26/11/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 26/11/2019
Resoconto MORASSUT ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 26/11/2019
Resoconto D'IPPOLITO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 13/09/2018

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL

DISCUSSIONE IL 26/11/2019

SVOLTO IL 26/11/2019

CONCLUSO IL 26/11/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00433
presentato da
PARENTELA Paolo
testo di
Giovedì 13 settembre 2018, seduta n. 44

   PARENTELA, VIGNAROLI, CILLIS, GAGNARLI, DEL SESTO, PIGNATONE, CIMINO, LOMBARDO, CADEDDU, L'ABBATE, CASSESE e MARZANA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   come noto, lo scopo della direttiva 92/43/CEE, anche detta «Direttiva Habitat», è la salvaguardia della biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali, nonché della flora e della fauna selvatiche nel territorio europeo degli Stati membri al quale si applica il trattato;

   per il raggiungimento di questo obiettivo, la direttiva stabilisce misure volte ad assicurare il mantenimento o il ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente, degli habitat e delle specie di interesse comunitario elencati nei suoi allegati;

   le introduzioni di antagonisti naturali, indispensabili per la lotta biologica, debbono seguire le indicazioni previste dallo standard EPPO PM 6/1(1) - First import of exotic biological control agents for research under contained conditions e PM 6/2(1) - Import and release of exotic biological control agents;

   lo stesso articolo 22 della direttiva in parola indica chiaramente che gli Stati membri «controllano che l'introduzione intenzionale nell'ambiente naturale di una specie non locale del proprio territorio sia disciplinata in modo da non arrecare alcun pregiudizio agli habitat naturali nella loro area di ripartizione naturale, né alla fauna e alla flora selvatiche locali, e, qualora lo ritengano necessario, vietano siffatta introduzione»;

   il legislatore italiano, nel recepimento di tale direttiva, con decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, aggiornato e coordinato con il decreto del Presidente della Repubblica 12 marzo 2003 n. 120, non ha tuttavia previsto alcuna possibilità di deroga e non ha delineato nessun percorso autorizzatorio, bloccando di fatto ogni intervento di lotta biologica con utilizzo di antagonisti naturali introdotti da altri areali;

   il disposto di cui all'articolo 12 del decreto del Presidente della Repubblica n. 357 del 1997 si limita, infatti, a vietare la reintroduzione, l'introduzione e il ripopolamento in natura di specie e popolazioni non autoctone, specificando i termini di «introduzione» e «di non autoctona» –:

   se il Ministro interrogato intenda assumere iniziative per rivedere urgentemente il quadro normativo vigente al fine di introdurre deroghe che consentano, ancorché in modo da non arrecare alcun pregiudizio agli habitat naturali interessati, né alla fauna né alla flora selvatiche locali, interventi mirati di lotta biologica con l'utilizzo di antagonisti naturali provenienti da altri areali.
(5-00433)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 26 novembre 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-00433

  I patogeni delle piante accidentalmente introdotti sul territorio nazionale attraverso le molteplici rotte del commercio internazionale sono sempre più spesso causa di nuove emergenze fitosanitarie e gli interventi di lotta biologica costituiscono una valida, se non l'unica, alternativa ai trattamenti chimici convenzionali. Tuttavia, è noto che sul territorio della Repubblica italiana è fatto divieto di introdurre in natura specie e popolazioni non autoctone, in ottemperanza al decreto del Presidente della Repubblica 12 marzo 2003, n. 120, che ha modificato il decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357.
  Ad ogni modo, alla luce dell'interesse che riveste questa tematica in campo agricolo, e in particolare quello fitosanitario, è stato raggiunto un accordo tecnico tra il Ministero dell'ambiente e il Ministero delle politiche agricole, con l'obiettivo di consentire l'introduzione di nemici naturali degli organismi esotici nocivi introdotti in Italia.
  A tal proposito, si segnala che, al fine di adeguare il quadro normativo vigente, il Ministero dell'ambiente ha predisposto uno schema di decreto di modifica dell'articolo 12 del decreto del Presidente della Repubblica n. 357 del 1997, che introduce la possibilità di deroghe mantenendo il presupposto della preservazione degli habitat e specie autoctone, conformemente a quanto prescritto dall'articolo 22 della Direttiva 92/43/CEE.
  Tale schema di decreto ha acquisito il parere della Conferenza permanente Stato-Regioni nella seduta del 10 maggio 2018 e del Consiglio di Stato in data 20 settembre 2018, ed è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, serie generale n. 208 del 5 settembre 2019.
  Si rappresenta, pertanto, che il 20 settembre scorso è entrato in vigore il decreto del Presidente della Repubblica 5 luglio 2019, n. 102 «Regolamento recante ulteriori modifiche dell'articolo 12 del decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, concernente attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche».
  Tale norma prevede l'adozione di criteri per autorizzare in deroga la reintroduzione e il ripopolamento delle specie autoctone e l'immissione di specie alloctone. I suddetti criteri sono in fase di stesura e saranno adottati con decreto del Ministero dell'ambiente, sentiti il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali e il Ministro della salute, per quanto di competenza, e la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, previo parere della SNP A.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

vita selvatica

popolazione autoctona

paese membro