ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00424

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 43 del 12/09/2018
Firmatari
Primo firmatario: RIZZONE MARCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/09/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VALLASCAS ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 12/09/2018


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 12/09/2018
Stato iter:
13/09/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 13/09/2018
Resoconto RIZZONE MARCO MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 13/09/2018
Resoconto GALLI DARIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 13/09/2018
Resoconto RIZZONE MARCO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 13/09/2018

SVOLTO IL 13/09/2018

CONCLUSO IL 13/09/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00424
presentato da
RIZZONE Marco
testo di
Mercoledì 12 settembre 2018, seduta n. 43

   RIZZONE e VALLASCAS. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il tribunale fallimentare di Genova ha dichiarato fallita la società Qui! Group, realtà guidata dall'imprenditore Gregorio Fogliani;

   il giudice ha dunque rifiutato la richiesta di amministrazione straordinaria presentata dai vertici del gruppo che distribuisce i buoni pasto Qui! Ticket, accogliendo invece l'istanza di fallimento del procuratore aggiunto Francesco Pinto e del pubblico ministero Patrizia Petruzziello che contestano alla società un debito di oltre 320 milioni di euro;

   il fallimento della società dei buoni pasto mette a rischio 600 dipendenti in Liguria, Piemonte, Lombardia, Campania e Lazio, di cui 313 a Genova;

   tale situazione desta forte preoccupazione nei lavoratori dell'azienda che vogliono conoscere il loro futuro ma presenta conseguenze anche sulle tante attività commerciali danneggiati dal mancato pagamento dei buoni e che sono a rischio di chiusura;

   intanto sempre dalla Procura potrebbe aprirsi presto un nuovo filone di indagine, con le ipotesi di frode in pubblica fornitura e truffa ai danni dello Stato. Pubblici ministeri e Guardia di finanza vogliono capire se gli amministratori di Qui! Group nei mesi scorsi abbiano nascosto il dissesto finanziario della società con lo scopo di riottenere l'appalto pubblico della Consip, la centrale pubblica di acquisti, che ha rifornito di buoni pasto Qui! Ticket mezza Italia e che ha poi revocato la concessione;

   a questo punto, secondo gli interroganti, è necessaria l'apertura di un tavolo di crisi presso il Ministero dello sviluppo economico per tutelare lavoratori e microimprese creditrici;

   altrettanto fondamentale diventa, però, cogliere l'occasione per mettere mano alla normativa dei buoni pasto al fine di evitare il ripetersi di situazioni del genere e di proseguire nel progressivo «strangolamento» di bar, ristoranti ed esercizi alimentari da parte del sistema. Considerando che le commissioni applicate dagli intermediari sono passate dall'1 per cento (1992) al 18 per cento (2018);

   ma continua a destare stupore fra gli esercenti la partecipazione della società Più Buono al bando dei buoni pasto pubblici in Toscana. Una società posseduta al 95 per cento proprio da Qui! Group. Così come stupisce che l'ennesima società della galassia, Qui! Financial Services, sia stata appena autorizzata da Bankitalia a emettere carte di pagamento –:

   in merito ai fatti descritti in premessa, quali iniziative urgenti intenda intraprendere il Governo al fine di tutelare lavoratori e imprese anche attraverso l'istituzione di un tavolo di crisi presso il Ministero dello sviluppo economico.
(5-00424)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 13 settembre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-00424

  Rispondo al quesito posto dagli onorevoli interroganti nell'atto in discussione, rappresentando quel che segue.
  Come noto, la società Qui! Group SpA, nata nel 1989, con sede a Genova, opera nel settore dei buoni pasto, erogando servizi connessi all'emissione, produzione, commercializzazione e distribuzione, a qualsiasi titolo di servizio e in qualsiasi forma, per sé e per conto terzi di buoni pasto, buoni acquisto, buoni sconto, buoni lavoro, voucher e titoli similari, in forma sia cartacea che elettronica, per l'acquisto di beni di consumo relativamente a tutti i settori merceologici.
  Con ricorso presentato in data 8 agosto 2018, la suddetta società Qui! Group SpA ha chiesto al Tribunale di Genova la dichiarazione dello stato di insolvenza ai fini dell'ammissione alla procedura di Amministrazione Straordinaria, ai sensi del decreto legislativo n. 270 del 1999.
  Successivamente, con provvedimento in data 9 agosto, il Tribunale di Genova ha avviato il relativo procedimento, invitando il Ministro dello sviluppo economico ad indicare tre commissari giudiziali, entro la data fissata per l'udienza del 23 agosto 2018.
  In tale data, il Ministro dello sviluppo economico, ai sensi dell'articolo 7, comma 3, del decreto legislativo n. 270 del 1999, ha provveduto ad indicare tre professionisti, da nominare quali Commissari giudiziali.
  Con provvedimenti depositati in cancelleria lo scorso 7 settembre, il Tribunale di Genova ha respinto detto ricorso, come riferiscono gli interroganti, non ritenendo integrato il requisito di cui all'articolo 2 del citato decreto con riguardo al numero di dipendenti. In particolare, la società allegava di occupare in media nell'ultimo anno 200 dipendenti.
  Nel merito della decisione assunta, il suddetto Tribunale, nell'affermare che la norma sopra richiamata richiede che il requisito dell'occupazione dei 200 dipendenti sia mantenuto costantemente per tutto l'anno precedente e non solo in media, ha escluso detto requisito; peraltro, nel verificare in concreto i contratti dei dipendenti, e, nello specifico, conteggiando correttamente le percentuali del part time ed escludendo il lavoro interinale come imposto dalla legge, il livello occupazionale anche medio della società nell'ultimo anno risultava inferiore alle soglie di legge.
  Di conseguenza, è stato dichiarato il fallimento della società e sono stati nominati come curatori i dott. Adolfo Praga, Olga Russo e Elisabetta Vassallo.
  Lo stesso Tribunale civile ha evidenziato che, nella sentenza dichiarativa di fallimento, è stato lo stesso debitore QUI GROUP a riconoscere il proprio stato di insolvenza e quindi di fallibilità nel ricorso per l'amministrazione straordinaria ai sensi della cosiddetto Prodi Bis.
  Circa l'apertura di un tavolo di crisi presso il Ministero dello sviluppo economico, si informa che su richiesta degli Enti locali e delle OO.SS., al fine della tutela dei lavoratori coinvolti, è stato convocato un tavolo di confronto il 20 settembre 2018.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

microimpresa

corruzione

debito