ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00278

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 35 del 31/07/2018
Firmatari
Primo firmatario: INCERTI ANTONELLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 31/07/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GADDA MARIA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2018


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO delegato in data 31/07/2018
Stato iter:
01/08/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 01/08/2018
Resoconto INCERTI ANTONELLA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 01/08/2018
Resoconto MANZATO FRANCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E TURISMO)
 
REPLICA 01/08/2018
Resoconto INCERTI ANTONELLA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 01/08/2018

SVOLTO IL 01/08/2018

CONCLUSO IL 01/08/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00278
presentato da
INCERTI Antonella
testo di
Martedì 31 luglio 2018, seduta n. 35

   INCERTI e GADDA. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. — Per sapere – premesso che:

   la concentrazione delle precipitazioni e la modifica delle temperature medie rendono centrale il ruolo dell'acqua in agricoltura, soprattutto in un territorio come quello italiano dove la pratica irrigua, dal prelievo alla distribuzione in campo, è fondamentale per le produzioni agricole;

   la tutela delle risorse idriche, prevista nella programmazione per lo sviluppo rurale 2014-2020, è una tra le maggiori sfide da affrontare per uno sviluppo sostenibile e competitivo insieme all'introduzione di pratiche innovative ed efficienti nell'uso dell'acqua in agricoltura;

   il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo ha intrapreso in questi anni molteplici azioni tese a finanziare l'efficientamento degli investimenti irrigui:

    a) il Programma di sviluppo rurale nazionale (Psrn) che ha previsto una dotazione finanziaria di euro 291.000.000,00 per interventi sulle infrastrutture irrigue a carattere collettivo ed interaziendale realizzati da enti irrigui;

    b) il Piano irriguo nazionale (Pin), finanziato dalle delibere del Cipe n. 74 del 2005 (legge n. 350 del 2003) e Cipe n. 92 del 2010 (legge n. 244 del 2007), che ha l'obiettivo di realizzare e modernizzare i sistemi di irrigazione esistenti in aree vaste, insieme alla creazione di grandi bacini idrici e a difendere i territori da eventi meteorologici estremi;

    c) il Fondo di sviluppo e coesione (Fsc), finanziato dalla delibera del Cipe n. 25 del 10 agosto 2016, con una dotazione finanziaria iniziale di 295,00 milioni di euro per interventi nel campo delle infrastrutture irrigue, bonifica, idraulica, difesa dalle esondazioni, bacini di accumulo e programmi collegati di assistenza tecnica e consulenza; e poi dalla delibera del Cipe del 28 febbraio 2018, con l'approvazione dell’Addendum al Piano operativo «Agricoltura» del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo e l'assegnazione di ulteriori risorse pari a 12,6 milioni di euro;

    d) la legge di bilancio 2018, che ha previsto un forte coinvolgimento del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo per promuovere misure normative e coordinare le azioni a sostegno delle regioni e delle altre pubbliche amministrazioni in relazione ai progetti che riguardano le grandi reti di distribuzione idrica, le dighe multiuso, gli interventi urgenti di manutenzione straordinaria, le problematiche relative agli aspetti di protezione del suolo, prevenzione da dissesto idrogeologico e sismico –:

   quali iniziative il Ministro interrogato stia intraprendendo al fine di accelerare l'attuazione del Piano irriguo nazionale (Pin) e del Piano nazionale invasi e, in particolare, se non ritenga necessario farsi promotore di ogni iniziativa finalizzata a rafforzare la dotazione finanziaria del Piano irriguo nazionale.
(5-00278)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 1 agosto 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-00278

  La gestione razionale della risorsa idrica è una priorità assoluta del Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo che ha investito negli ultimi 15 anni ben oltre 1,6 miliardi di euro per rendere gli impianti di irrigazione sempre più efficienti e puntando sulla gestione collettiva delle acque per evitare i prelievi da pozzi privati, difficilmente controllabili.
  Ricordo, inoltre, l'adozione delle Linee guida statali per la regolamentazione da parte delle Regioni delle modalità di quantificazione dei volumi idrici ad uso irriguo, approvate dal Ministero nei luglio 2016 e una politica di investimenti che premia i progetti che realizzano un risparmio idrico misurabile, in sintonia con gli obiettivi della Direttiva Quadro sulle acque 2000/60 CEE e l'Accordo di partenariato per l'impiego dei fondi strutturali e di investimento europei.
  Segnalo che, accanto alle risorse citate dall'On. Interrogante, il Fondo per assicurare il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese, ai sensi della legge 11 dicembre 2016, n. 232, articolo 1, comma 140, ha assegnato ad un programma di investimenti e sviluppo delle reti irrigue, un importo di circa 118 milioni di euro sulla dotazione riferita all'anno 2017 e di altri 110 milioni di euro sulla dotazione 2018.
  Per quanto riguarda l'attuazione del Piano irriguo nazionale di cui alle Delibere CIPE n. 74 del 2005 e n. 69 e n. 92 del 2010, preciso che lo stato d'avanzamento delle opere in termini finanziari ammonta ad euro 1.119.394.328,90 su 1.325.800,00 per una percentuale di spesa di circa l'84 per cento.
  Con riferimento agli investimenti a carico del Programma di sviluppo rurale nazionale 2014-2020, rilevo che la selezione delle opere da ammettere al finanziamento ha subito, in fase conclusiva, (la pubblicazione della graduatoria era prevista per il 23 luglio scorso) un'importante battuta d'arresto: a seguito della sentenza del TAR Lazio, che ha disposto il soccorso istruttorio in caso di «omissioni formali» (nel caso di specie gli elaborati progettuali per i quali si chiede il finanziamento da 2 a 20 milioni, non firmati dai progettisti).
  In autotutela, l'Amministrazione ha dovuto riesaminare un rilevante numero di domande comparative con notevole aggravio temporale. L'obiettivo è comunque quello di giungere alla pubblicazione della graduatoria per la fine di settembre.
  Nello stesso mese sarà presentato il nuovo Bando per l'accesso ai Fondi dello sviluppo e coesione, con una ridotta documentazione da allegare alla domanda; i richiedenti il finanziamento dovranno attestare la realizzabilità del progetto, con la previsione della necessità di appaltare l'opera entro un termine perentorio, ancora da definire (orientativamente 15 mesi), pena la revoca del finanziamento.
  Per quanto riguarda il Piano invasi ricordo che a partire da gennaio scorso, il Ministero, insieme alle Regioni e l'ANBI, ha aggiornato la propria banca dati costituita da progetti di interesse per il settore irriguo; si tratta di 894 progetti dell'importo totale di euro 6.198.489.523,68, nessuno precedentemente finanziato. In tale ambito, ai fini della definizione del Piano straordinario per la realizzazione di interventi di miglioramento, adeguamento e bacini di accumulo e recupero urgenti, è stato estratto un elenco di interventi caratterizzati da un indice di priorità 1 e cantierabili, in linea con i commi 516 e seguenti della legge di bilancio 2018.
  Questa prima selezione ha portato alla individuazione di 56 progetti, rappresentativi dell'intero territorio nazionale – per un importo totale di euro 437.680.913 che sono stati sottoposti ad analisi finalizzata ad individuarne un ordinamento in relazione al punteggio ottenuto, seguendo l'approccio di tipo «multicriteria» applicato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
  L'analisi dei 56 progetti esaminati, con l'adozione degli «indicatori» ed i « range» di variazione della loro misura (peso), definiti dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ha generato una «graduatoria parziale» che sarà resa definitiva solo a seguito dell'indicazione della «valutazione» da parte delle Autorità di Distretto per ogni singola proposta di intervento, individuata come «indicatore di efficacia» del progetto e quindi con un suo peso nel punteggio finale. Tale valutazione avrà luogo domani in un incontro già programmato presso la nostra sede.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica del turismo

sviluppo rurale

assetto idro-agricolo