Legislatura: 18Seduta di annuncio: 33 del 25/07/2018
Primo firmatario: BRAGA CHIARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 25/07/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma DEL BASSO DE CARO UMBERTO PARTITO DEMOCRATICO 25/07/2018 MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 25/07/2018 MORGONI MARIO PARTITO DEMOCRATICO 25/07/2018 ORLANDO ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 25/07/2018 PELLICANI NICOLA PARTITO DEMOCRATICO 25/07/2018 PEZZOPANE STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO 25/07/2018
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 25/07/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 26/07/2018 Resoconto BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO RISPOSTA GOVERNO 26/07/2018 Resoconto DELL'ORCO MICHELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI) REPLICA 26/07/2018 Resoconto BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
DISCUSSIONE IL 26/07/2018
SVOLTO IL 26/07/2018
CONCLUSO IL 26/07/2018
BRAGA, DEL BASSO DE CARO, MORASSUT, MORGONI, ORLANDO, PELLICANI e PEZZOPANE. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
da notizie stampa del 23 luglio 2018 risulta che il Ministro interrogato ha detto che la fusione tra Ferrovie dello Stato italiane e Anas «è certamente sbagliata perché è stata fatta senza capire perché» e questa presa di posizione si inserisce nel solco di quelle già espresse dai Vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini;
sulla questione, il sottosegretario Dell'Orco – in risposta all'interrogazione n. 5-00198 per sapere se quanto affermato dai sottosegretari per le infrastrutture e i trasporti Armando Siri ed Edoardo Rixi di voler fare «marcia indietro» sulla fusione tra Ferrovie dello Stato italiane ed Anas corrispondesse alla posizione del Governo – ha ribattuto a tale ipotesi, attribuendo le affermazioni ad «una posizione personale sulla questione»;
tale risposta appare agli interroganti confutata dalle citate esternazioni del Ministro e dei Vicepremier;
la fusione di Ferrovie dello Stato italiane e Anas è un importante progetto industriale con un fatturato di 11 miliardi di euro e più di 100 miliardi di euro di investimenti già programmati per i prossimi dieci anni. Si tratta di un grande piano per l'Italia, in particolare per il Mezzogiorno, che il Governo Lega-M5S intende fare fallire a discapito degli interessi nazionali;
il rimettere in discussione l'unione tra le due aziende, ad avviso degli interroganti, è funzionale al mantenimento dello status quo nella disponibilità di incarichi di rilievo per le presidenze e pertanto si blocca la nascita di un grande polo delle infrastrutture e dell'intermodalità ferro/gomma;
si tratta di un gruppo di 80 mila dipendenti chiamato a gestire 50 mila chilometri di reti, capace di generare un fatturato di 10,5 miliardi di euro e produrre oltre 8 miliardi di euro di investimenti annui creando lavoro e sviluppando l'indotto –:
quale sia la posizione ufficiale del Governo in merito al progetto di unificazione tra Anas e Ferrovie dello Stato italiane e in che modo l'annunciata ipotesi di bloccare tale processo risponda agli interessi nazionali di competitività e crescita, piuttosto che a logiche che, ad avviso degli interroganti, nulla hanno a che fare con il cambiamento.
(5-00245)
Riprendo quanto espresso nella recente seduta presso la Commissione VIII, peraltro richiamata nell'atto in discussione, per ribadire che sull'ipotesi di fusione FS-ANAS il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sta lavorando intensamente per dare una svolta ad una situazione sulla quale occorre intervenire con determinazione.
Parliamo infatti di realtà industriali che offrono servizi all'utenza e ai cittadini tutti, quindi attività con indubbi risvolti etici che vanno tenuti in debito conto nelle prossime valutazioni.
Come dichiarato dal Ministro Toninelli alla stampa proprio ieri, manca ancora qualche dato scientifico, qualche studio dei tecnici, ma non c’è alcun motivo per tenere insieme le due società.
Lavoriamo quindi anche a questo rinnovamento, approfondendo gli impatti organizzativi, produttivi, lavorativi, e consapevoli della necessità di una specifica norma.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):infrastruttura dei trasporti
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