ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00230

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 32 del 24/07/2018
Firmatari
Primo firmatario: VIVIANI LORENZO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 24/07/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZANOTELLI GIULIA LEGA - SALVINI PREMIER 24/07/2018
COIN DIMITRI LEGA - SALVINI PREMIER 24/07/2018
GASTALDI FLAVIO LEGA - SALVINI PREMIER 24/07/2018
GOLINELLI GUGLIELMO LEGA - SALVINI PREMIER 24/07/2018
LIUNI MARZIO LEGA - SALVINI PREMIER 24/07/2018
LOLINI MARIO LEGA - SALVINI PREMIER 24/07/2018
LO MONTE CARMELO LEGA - SALVINI PREMIER 24/07/2018
VALLOTTO SERGIO LEGA - SALVINI PREMIER 24/07/2018


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO delegato in data 24/07/2018
Stato iter:
25/07/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 25/07/2018
Resoconto ZANOTELLI GIULIA LEGA - SALVINI PREMIER
 
RISPOSTA GOVERNO 25/07/2018
Resoconto PESCE ALESSANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E TURISMO)
 
REPLICA 25/07/2018
Resoconto ZANOTELLI GIULIA LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 25/07/2018

SVOLTO IL 25/07/2018

CONCLUSO IL 25/07/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00230
presentato da
VIVIANI Lorenzo
testo di
Martedì 24 luglio 2018, seduta n. 32

   VIVIANI, ZANOTELLI, COIN, GASTALDI, GOLINELLI, LIUNI, LOLINI, LO MONTE e VALLOTTO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. — Per sapere – premesso che:

   da notizie stampa si apprende che l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e l'Onu, al fine di ridurre di un terzo entro il 2030 i casi di morte per diabete, cancro e malattie cardiovascolari, avrebbero dichiarato che nelle diete dovrebbero essere ridotti i grassi saturi, sale, zuccheri e alcol che, se consumati oltre misura, potrebbero essere nocivi per la salute;

   l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e l'Onu vorrebbero disincentivare l'uso dei suddetti prodotti, da un lato, adottando una tassazione simile a quella su alcol e tabacco e su altre sostanze non sane e, dall'altro, apponendo sulle confezioni «avvisi di pericolo»;

   recentemente i prodotti agroalimentari italiani hanno dovuto fare i conti con la cosiddetta etichettatura «a semaforo», potenzialmente ingannevole e fuorviante, adottata dalla Gran Bretagna e dalla Francia, che ha condizionato fortemente le vendite di prodotti italiani colpiti dal bollino rosso;

   se questa indicazione dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) risultasse fondata i prodotti italiani di alta qualità del made in Italy, come il vino, l'olio extravergine, il parmigiano reggiano e il prosciutto di Parma, ricchi di elementi fondamentali per una dieta equilibrata e pilastri della dieta mediterranea riconosciuta da sempre come la più salutare, potrebbero rientrare tra quelli definiti «non salutari», perché potrebbero essere considerati ad alto contenuto di sodio, zucchero e grassi saturi;

   se il documento dell'Onu dovesse confermare questa indicazione, anche se non esiste alcun obbligo di recepimento da parte dei governi sovrani, questa rimarrebbe un'importante fonte di indirizzo e andrebbe di fatto a raccomandare l'uso dell'etichettatura «a semaforo» che condizionerebbe pesantemente le scelte operate dagli Stati sui prodotti agroalimentari;

   proprio l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha riconosciuto la dieta mediterranea come una dieta «allunga-vita» che ha reso l'Italia uno dei Paesi con la popolazione più longeva al mondo e che ha conquistato il riconoscimento di patrimonio immateriale dell'Umanità dall'Unesco;

   i prodotti che fanno grande il nostro Paese a livello internazionale e che sono una colonna portante della economia interna e dell’export italiano, vanno tutelati, oltre che dai tentativi di imitazione, ora anche dalle notizie che arrivano addirittura dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dall'Onu. È necessario, quindi, porre in essere misure destinate alla valorizzazione del made in Italy –:

   quali iniziative di competenza intenda intraprendere per tutelare e difendere il made in Italy dall'ennesimo accanimento ai danni delle eccellenze italiane e a salvaguardia non solo dei consumatori ma anche degli agricoltori, degli allevatori e dei trasformatori.
(5-00230)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 25 luglio 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-00230

  La tutela di nostri prodotti agroalimentari è una priorità assoluta che il Governo intende perseguire anche a livello internazionale.
  In tale direzione, in occasione della terza Riunione di Alto Livello sulla prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili che si terrà a New York il prossimo 27 settembre, e anche nell'imminente Riunione dei Ministri dell'Agricoltura del G20 a Buenos Aires, l'Italia intende rappresentare l'opinione ormai prevalente tra esperti, tecnologi e nutrizionisti che nel nostro Paese non esistono cibi in sé buoni o cattivi; esistono invece abitudini alimentari sbagliate e stili di vita non appropriati, che si contrastano con l'educazione alimentare e l'informazione al consumatore.
  Ricordo che le nostre produzioni, per la peculiarità che li contraddistingue, sono poste alla base della Dieta mediterranea, riconosciuta dall'Unesco «Patrimonio immateriale dell'umanità», quale modello alimentare sano ed equilibrato, fondato prevalentemente su cibi di origine vegetale e sul consumo diversificato e bilanciato.
  La scienza ha infatti dimostrato che la Dieta mediterranea è una dieta salubre che aiuta a prevenire malattie croniche come patologie cardiovascolari, diabete e obesità e, grazie al potere antiossidante dell'olio d'oliva, unito al consumo di verdure, un mezzo importante nella prevenzione dei tumori.
  In tal senso, il consumo dei prodotti agroalimentari Made in Italy ben si concilia con gli obiettivi che l'ONU intende perseguire entro il 2030, ovvero la riduzione di un terzo delle c.d. malattie croniche non trasmissibili, attraverso la promozione di un ridotto consumo di alimenti ricchi di grassi, zuccheri e sale.
  Questo impegno sovranazionale non può che essere condiviso; occorre tuttavia tener presente che la ricerca, in questo ambito, ha pressoché unanimemente stabilito che è il pattern dietetico nella sua globalità ad essere protettivo per la salute e l'ambiente, più che un singolo alimento o addirittura un singolo ingrediente. È infatti possibile, ed auspicabile, costruire diete e profili alimentari che comprendano tutti gli alimenti nelle corrette quantità e frequenze di consumo.
  In tale direzione, in ambito internazionale l'Italia sostiene l'introduzione di un'etichettatura nutrizionale, armonizzata a livello europeo, con un sistema identificativo a icona «a batteria» che consenta di visualizzare le componenti nutrizionali quali calorie, grassi, zuccheri e sale.
  Al riguardo evidenzio che nell'ambito dei lavori del Tavolo agroalimentare, cui partecipa anche il Ministero delle politiche agricole, è stato costituito un gruppo di lavoro operativo che sta elaborando, su basi scientifiche, il progetto italiano di etichettatura a simboli grafici da apporre sulla parte frontale dell'etichetta. È stata così presentata una prima bozza di progetto nell'ambito del seminario tecnico tenutosi poche settimane fa a Bruxelles, per proporre un'idea alternativa all'etichettatura a semaforo (traffìc light) e al nutriscore.
  Tale iniziativa rappresenta un fattivo contributo per la realizzazione di un sistema armonizzato per i Paesi europei per raggiungere un modello comune di etichettatura nutrizionale c.d. « front of pack» chiara, comprensibile, realmente informativa e, soprattutto, non discriminatoria del Made in Italy.
  In tale contesto, per fronteggiare le cattive abitudini alimentari, le campagne di informazione ed educazione alimentare, già adottate a livello europeo, rappresentano la strategia educativa per promuovere i principi della sana alimentazione e per favorire le produzioni di qualità che caratterizzano il nostro Made in Italy. Vi è una chiara dimostrazione che maggiore è la consapevolezza della gente sulle relazioni tra alimentazione e salute e migliore è lo stato di nutrizione delle popolazioni.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

denominazione di origine

produzione nazionale

ONU