ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00188

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 29 del 18/07/2018
Firmatari
Primo firmatario: PEZZOPANE STEFANIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/07/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 18/07/2018


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 18/07/2018
Stato iter:
19/07/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 19/07/2018
Resoconto PEZZOPANE STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 19/07/2018
Resoconto SANTANGELO VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 19/07/2018
Resoconto PEZZOPANE STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 19/07/2018

SVOLTO IL 19/07/2018

CONCLUSO IL 19/07/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00188
presentato da
PEZZOPANE Stefania
testo di
Mercoledì 18 luglio 2018, seduta n. 29

   PEZZOPANE e BRAGA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   dalla stampa si apprende che nel mese di aprile 2018 si è svolto il confronto conclusivo sull’iter relativo all'istanza di autorizzazione alla costruzione ed esercizio del metanodotto Sulmona-Foligno, un tubo di un metro e venti di diametro che taglierebbe l'Appennino per 168 chilometri, in una zona sismica a massimo rischio interessata dai terremoti più distruttivi degli ultimi anni: l'aquilano – con lo stesso capoluogo d'Abruzzo e la sua frazione a est, Paganica, attraversata da una faglia sismica attiva – passando per le aree contigue all'amatriciano, colpite dal terremoto del 24 agosto 2016, e fino alla Valnerina (Norcia) e ai Monti Sibillini (Visso e Ussita), terre dell'epicentro del sisma del 26 ottobre 2017;

   all'esito di tale riunione sembrerebbe che ci sia la volontà di concludere il processo di autorizzazione superando le forti resistenze del territorio trovando percorsi alternativi per non intaccare i beni non riproducibili del territorio abruzzese. Il metanodotto, infatti, taglierebbe 3 parchi nazionali, un parco regionale e più di 20 siti di rilevanza comunitaria, oltre a insistere, come già detto, su una zona a forte rischio sismico;

   le istituzioni locali a tutti i livelli si sono espresse dall'inizio contro il progetto ed, in particolare, la regione Abruzzo con la delibera n. 132 del 20 febbraio 2015, ha espresso il diniego all'intesa;

   la Costituzione attribuisce alla regione un parere decisorio sul consenso alla realizzazione di un'opera di questo genere e la regione Abruzzo lo ha negato in tutte e due le conferenze di servizi. Il decreto-legge n. 133 del 2014 consente alla Presidenza del Consiglio di assumere competenza esclusiva sulla realizzazione di opere di interesse nazionale che rivestono carattere d'urgenza anche con parere negativo della Conferenza di servizi;

   grande è la preoccupazione tra gli abitanti dei territori interessati, per l'elevatissimo rischio sismico che caratterizza le aree del metanodotto e l'opera, fortemente osteggiata dalle popolazioni e da tutte le istituzioni locali e regionali, necessita di un percorso alternativo lontano dalle faglie sismiche attive;

   non è dato sapere quali sono gli atti ufficiali adottati dal Governo in riferimento alla sospensione della procedura di autorizzazione e alle disposizioni conseguenti –:

   se ad oggi risultino essere stati adottati dal Governo provvedimenti riguardanti la sospensione della procedura di autorizzazione dell'infrastruttura in commento e se non ritenga che tale decisione, nell'ottica di un'adeguata tutela dell'ambiente, sia fondamentale per trovare soluzioni condivise che portino alla modifica del tracciato.
(5-00188)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 19 luglio 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-00188

  Con riferimento alle questioni poste, sulla base degli elementi acquisiti, si fa presente che il procedimento per il rilascio dell'autorizzazione alla costruzione ed esercizio dell'opera è stato avviato dal Ministero dello sviluppo economico nel dicembre 2011; il decreto VIA, favorevole con prescrizioni, è stato rilasciato nel marzo 2011 dal Ministero dell'ambiente. Nel corso del 2015 si sono svolte tre conferenze dei servizi a conclusione delle quali, le regioni Abruzzo e Umbria hanno negato l'intesa, mentre le regioni Marche e Lazio hanno dato il proprio assenso.
  Proprio in relazione al mancato accordo con le predette regioni, in base alle norme applicabili per il superamento del dissenso (articolo 14-quater, comma 3, della legge n. 241 del 1990, nella formulazione previgente alla nuova disciplina introdotta dal decreto legislativo n. 127 del 2016), il procedimento è stato rimesso alla Presidenza del Consiglio dei ministri. La norma prevede una procedura articolata in più riunioni finalizzate alla ricerca dell'intesa.
  Il 4 aprile 2018 si è tenuta, presso il Dipartimento del coordinamento amministrativo della Presidenza del Consiglio, la prima riunione istruttoria convocata al fine di valutare se esistano i presupposti per addivenire ad una intesa anche con le regioni Abruzzo e Umbria. Le regioni e i Comuni dissenzienti hanno ribadito in quella sede le loro preoccupazioni legate al rischio sismico nelle zone interessate dalla realizzazione del metanodotto, anche alla luce degli ultimi eventi sismici. Recependo tali preoccupazioni, la Presidenza del Consiglio, al fine di assicurare i massimi livelli di sicurezza, ha chiesto un aggiornamento sulla valutazione della pericolosità sismica delle aree interessate, per garantire che il progetto sia adeguato all'effettivo rischio sismico dell'area. Tali studi e le successive verifiche del progetto verranno realizzati con il coinvolgimento dell'Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia.
  La fase istruttoria, in corso presso la Presidenza del Consiglio, potrà essere conclusa solo a valle della deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata con la partecipazione dei Presidenti delle regioni interessate.
  Qualora il Consiglio dei ministri – superando il dissenso regionale – dovesse deliberare a favore della realizzazione dell'opera, il Ministero dello sviluppo economico potrà eventualmente rilasciare l'autorizzazione richiesta.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sismologia

sisma

riserva naturale