ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00045

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 16 del 18/06/2018
Firmatari
Primo firmatario: FORNARO FEDERICO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 18/06/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PALAZZOTTO ERASMO LIBERI E UGUALI 18/06/2018


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 18/06/2018
Stato iter:
11/07/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/07/2018
Resoconto DI STEFANO MANLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
 
REPLICA 11/07/2018
Resoconto PALAZZOTTO ERASMO LIBERI E UGUALI
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/06/2018

DISCUSSIONE IL 11/07/2018

SVOLTO IL 11/07/2018

CONCLUSO IL 11/07/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00045
presentato da
FORNARO Federico
testo di
Lunedì 18 giugno 2018, seduta n. 16

   FORNARO e PALAZZOTTO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   nell'intervista al Corriere della Sera (Milano-Politica del 13 giugno 2018), il Ministro dell'interno ha dichiarato che: «Sì, vogliamo ricostruire buoni rapporti con l'Egitto. Io comprendo bene la richiesta di giustizia della famiglia di Giulio Regeni. Ma per noi, per l'Italia, è fondamentale avere buone relazioni con un Paese importante come l'Egitto»;

   la posizione del Ministro dell'interno è in contrasto con quanto fatto nelle scorse settimane dal presidente della Camera, Roberto Fico, che ha incontrato i genitori di Giulio e l'ambasciatore italiano al Cairo, Gianpaolo Cantini, chiedendogli il massimo sforzo in un momento cruciale per l'indagine. Infatti i magistrati romani hanno messo sul tavolo dei colleghi egiziani elementi cruciali per poter circoscrivere le responsabilità di nove agenti della National security;

   è stata presentata una proposta a prima firma dell'onorevole Palazzotto e sottoscritta dagli altri componenti del Gruppo Liberi e Uguali per l’«Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Giulio Regeni» (Doc. XXII, n. 17) in data 28 maggio 2018 ai sensi dell'articolo 82 della Costituzione al fine di accertare le responsabilità relative alla morte di Giulio Regeni e di ricostruire in maniera puntuale tutte le circostanze che hanno portato al suo assassinio;

   vi è il dovere politico e istituzionale, non solo per la memoria di Giulio e per la sua famiglia, ma anche e soprattutto per restituire forza ai principi di libertà e giustizia su cui si fonda la nostra democrazia di arrivare alla ricostruzione della verità sulla morte del giovane ricercatore italiano –:

   quale sia la posizione del Governo sul «caso Regeni», considerato che le dichiarazioni del Ministro dell'Interno potrebbero compromettere il lavoro di ricostruzione della verità sulla morte di Giulio Regeni ed il complicato lavoro diplomatico costruito dalla Farnesina in questi anni.
(5-00045)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 11 luglio 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-00045

  Mi preme sottolineare la determinazione del Governo italiano a sostenere la cooperazione giudiziaria in corso tra le Procure di Roma e del Cairo per fare piena luce su quanto accaduto al nostro giovane ricercatore. L'impostazione cui si attiene il Governo è quella espressa dal Presidente della Repubblica nel messaggio inviato al Presidente Al Sisi in occasione della sua rielezione lo scorso 2 aprile, nel quale la domanda di verità e giustizia viene ribadita, sollecitando seguiti coerenti con l'impegno, assunto dal vertice politico egiziano, a raggiungere «risultati definitivi».
  L'arrivo dell'Amb. Cantini a Il Cairo il 14 settembre 2017 ha consentito di portare avanti una assidua azione di sensibilizzazione nei confronti delle autorità egiziane, a tutti i livelli, che allo stallo nelle indagini dell'anno e mezzo precedente ha fatto seguire risultati positivi, non scontati.
  La costituzione in giudizio dei legali egiziani della famiglia Regeni, la consegna del fascicolo d'indagine (decisione senza precedenti) e l'esame congiunto dei video della metropolitana avvenuto pochi giorni fa – sulla base di una tabella di marcia concordata tra l'Ambasciatore Cantini e il Procuratore Generale egiziano Sadek, che prevede ulteriori attività di indagine per le prossime settimane – non sarebbero stati possibili senza la continua interlocuzione con le controparti egiziane.
  Non vi sono incongruenze in questa linea d'azione. Alla ferma domanda di verità il Governo italiano ha associato un dialogo e un confronto sull'intero spettro dei rapporti tra Italia ed Egitto; tutte le articolazioni governative si attengono a questo principio, che permea l'insieme dei rapporti bilaterali. I risultati ottenuti negli ultimi mesi, per quanto ancora certamente parziali, e pur necessitando di un prosieguo della collaborazione giudiziaria, dimostrano la perdurante validità di tale approccio. È convinzione di questo Governo che il graduale rafforzamento del dialogo bilaterale con le autorità egiziane consentirà di ottenere nuovi e importanti progressi nella cooperazione tra organi investigativi sul caso Regeni.
  La posizione assunta da questo Governo, al pari delle dichiarazioni del Presidente Fico, trasmesse dalla Vice Presidente Spadoni alle autorità egiziane nel marzo scorso, si pongono dunque in linea di continuità e di coerenza con la domanda di verità da parte delle istituzioni e dell'opinione pubblica italiana.
  Sulla base di queste direttrici di azione, il Governo italiano intende proseguire nell'impegno a fare luce sull'uccisione di Giulio Regeni, e mantenere alta l'attenzione sulla situazione dei diritti umani in Egitto.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

relazioni internazionali

omicidio

presidente del parlamento