XVIII Legislatura

Commissione parlamentare per la semplificazione

Resoconto stenografico



Seduta n. 20 di Giovedì 21 ottobre 2021

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Stumpo Nicola , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SULLA SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE AMMINISTRATIVE CONNESSE ALL'AVVIO E ALL'ESERCIZIO DELLE ATTIVITÀ DI IMPRESA

Audizione di rappresentanti di Energia Libera.
Stumpo Nicola , Presidente ... 3 
Pinto Salvatore , presidente di Energia Libera (intervento da remoto) ... 3 
Stumpo Nicola , Presidente ... 4 
Pinto Salvatore , presidente di Energia Libera (intervento da remoto) ... 4 
Stumpo Nicola , Presidente ... 5 
Buratti Umberto (PD)  ... 5 
Stumpo Nicola , Presidente ... 5 
Pinto Salvatore , presidente di Energia Libera (intervento da remoto) ... 5 
Stumpo Nicola , Presidente ... 5

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
NICOLA STUMPO

  La seduta comincia alle 8.30.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

Audizione di rappresentanti di Energia Libera.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla semplificazione delle procedure amministrative connesse all'avvio e all'esercizio delle attività di impresa, l'audizione di rappresentanti di Energia Libera.
  Ricordo che, trattandosi di seduta dedicata all'attività conoscitiva, ai componenti della Commissione è consentita la partecipazione da remoto in videoconferenza secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il Regolamento. In proposito ricordo che i componenti che intendano partecipare ai lavori secondo detta modalità è necessario che risultino visibili alla Presidenza al momento dell'intervento.
  Ricordo altresì che nella seduta odierna prosegue lo svolgimento dell'indagine conoscitiva in materia di semplificazione delle procedure amministrative connesse all'attività di impresa, con l'audizione di Energia Libera, rappresentata con l'intervento da remoto del presidente di Energia Libera, Salvatore Pinto.
  Ricordo che era prevista per oggi anche l'audizione dei rappresentanti di Italia Solare. Avendo comunicato ieri l'impossibilità a partecipare alla seduta odierna, hanno preannunciato l'invio di una memoria scritta alla Commissione, che sarà acquisita agli atti dell'indagine conoscitiva e trasmessa a tutti i componenti della Commissione.
  Ricordo che, sul tema della semplificazione delle procedure amministrative relative alle attività imprenditoriali, la Commissione sta acquisendo elementi e valutazioni di grande interesse nel corso dell'indagine, che investono i diversi e variegati ambiti su cui incidono gli interventi di semplificazione delle procedure e degli adempimenti avviati in questi anni dal legislatore.
  Come sappiamo, il periodo attuale rende questa materia ancora più cruciale in correlazione con gli interventi programmati nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Il settore dell'energia sta inoltre attraversando ora una fase estremamente importante, ed è quanto mai urgente realizzare concreti interventi di semplificazione che stimolino le diverse attività a esso correlate, portando altresì avanti un processo di partecipazione dei cittadini e una vera politica di lungo periodo.
  Chiederei, quindi, di portare all'attenzione della Commissione le principali tematiche e le proposte che, dal punto di vista di Energia Libera, nei settori di competenza, possono contribuire a lavorare nella direzione indicata.
  Do quindi la parola al presidente Pinto, che ringrazio per aver aderito all'invito a partecipare ai nostri lavori.

  SALVATORE PINTO, presidente di Energia Libera (intervento da remoto). Grazie per l'opportunità che ci date di poter esporre il nostro punto di vista. Partirei con una Pag. 4breve presentazione dell'Associazione: rappresentiamo 3 milioni di clienti nell'energia elettrica, 4 milioni 200 mila clienti nel settore del gas, con una potenza installata complessiva di 16 mila 500 megawatt, 20 mila dipendenti, 28 miliardi di euro di fatturato globale dei nostri associati, quindi un'importante fetta del mercato italiano dell'energia.
  Nasciamo con l'intento di promuovere la competizione e la salvaguardia del libero mercato, perché riteniamo che questa sia la chiave vincente per il futuro che ci aspetta e per poter portare quelle riduzioni di costo, così come è accaduto già in altri settori, che i clienti in termini di qualità e di servizio si aspettano. Chiaramente è un percorso da fare insieme.
  Innanzitutto noi apprezziamo moltissimo tutti gli interventi che si stanno facendo sulle misure di semplificazione dei procedimenti autorizzativi. Devo dire che alcuni di questi interventi li avevamo già sollecitati e promossi, ma dobbiamo dire che, nonostante siano misure importanti, le riteniamo non sufficienti rispetto agli obiettivi che ci siamo prefissati. Ci siamo tutti prefissati degli obiettivi via via più ambiziosi. Ci aspettiamo una riduzione del 55 per cento delle emissioni entro il 2030, rispetto agli obiettivi, già ambiziosi, che ci eravamo dati. Ci aspettiamo una produzione da fonti rinnovabili del 65 per cento, ben 10 punti in più rispetto a quanto indicato dal PNIEP (Piano nazionale integrato per l'energia e il clima): si tratta di obiettivi assolutamente importanti, che possono però dare anche un'importante spinta all'industria e al Paese, ma questo richiede degli sforzi da parte di tutti noi.
  Si parla anche dell'introduzione dell'idrogeno. Vi ricordo che a tutt'oggi per produrre idrogeno c'è bisogno di spendere tre volte l'energia rinnovabile necessaria. Ciò significa ulteriori fonti rinnovabili da individuare. Tutto questo credo che sia sotto gli occhi di tutti e pone il problema urgente di semplificare le prassi amministrative.
  Come prima proposta – per andare nel concreto- noi vorremmo innanzitutto applicare e generalizzare il concetto del silenzio assenso, perché a questo punto se dobbiamo velocizzare, se c'è un'Amministrazione o una parte che per qualche motivo prende dei tempi che vanno al di là della possibilità di realizzare gli impianti, l'applicazione del silenzio assenso diventa fondamentale.
  Nella memoria che avete ricevuto vi sono indicazioni dettagliate, in questa sede mi soffermerò sui punti più importanti.

  PRESIDENTE. L'abbiamo ricevuta e già distribuita a tutti i componenti, la ringrazio.

  SALVATORE PINTO, presidente di Energia Libera (intervento da remoto). In particolare, mi soffermo sull'articolo 30 del decreto-legge n. 77 del 2021 per evidenziare quella che noi riteniamo una fortuna: tale articolo prevede che il Ministero della cultura non abbia il parere vincolante all'interno dell'autorizzazione unica, mentre ce l'ha all'interno dell'autorizzazione della VIA (ovviamente parliamo delle aree non tutelate). Questo è qualcosa che stride, se è previsto il parere vincolante o meno. Inoltre, se un operatore ha soltanto la VIA, si ritrova in una situazione diversa rispetto a chi invece ha l'autorizzazione unica.
  È chiaro che, per come siamo strutturati nel nostro Paese, la responsabilizzazione dei territori e il rafforzamento delle regioni e degli enti locali diventa importante. Quindi, dovremmo fare in modo che le regioni identifichino direttamente quali sono le aree che possono destinare alle fonti di energia rinnovabili e che, quindi, abbiano un atteggiamento propositivo. Su questo si può agire con strumenti di bonus malus, quindi favorendo quelle più virtuose, quelle che sono molto più pronte alla realizzazione di questi impianti, nel rispetto, ovviamente, di tutte le regole. Con atteggiamenti propositivi si evita parecchio dei tempi necessari per le autorizzazioni. Ovviamente, tutto va calibrato con la rete e con le esigenze di dispacciamento e di utilizzo della rete. Riteniamo che questo possa aiutare.
  C'è anche un altro punto, sempre per rimanere nella parte operativa: bisogna che Pag. 5il legislatore e il Governo assicurino il coordinamento delle normative di recepimento della Direttiva (UE) 2019/944 e della Direttiva (UE) 2018/2001.
  A nostro avviso è, inoltre, importante il tema delle aste del GSE, in particolare della parte non assegnata. Come sapete, le ultime aste del GSE, per quanto siano migliorate ultimamente, comunque non sono riuscite ad assegnare delle quote che tutti ci aspettiamo per raggiungere gli obiettivi. Dato che può capitare, proprio per le lungaggini dei sistemi delle autorizzazioni, che un operatore non si trovi pronto a partecipare a un'asta, ottiene l'autorizzazione ma deve aspettare un ulteriore tempo, che magari può essere anche di mesi se non di un anno se non si trova nei tempi giusti, il GSE dovrebbe fare più aste per la parte residua, quindi per accelerare questi processi, in maniera tale che chi poi è pronto si può introdurre per partecipare.
  È chiaro però che possiamo fare tantissimi interventi tutti insieme e condividerli, ma c'è, secondo noi, un problema di fondo che va risolto, che deriva anche della nostra Costituzione, e che è la competenza concorrente tra Stato e regioni, che chiaramente comporta una frammentazione dei poteri decisionali amministrativi e quindi un grave rallentamento di tutto il blocco. Credo che per i problemi che stiamo affrontando e per la dimensione dei problemi che ci troveremo (impianti da realizzare, investimenti), se non si affronta in maniera strutturale, tutti insieme, nel rispetto sia delle competenze sia degli interessi di tutti, se non si risolve in maniera strutturale questo tipo di frammentazione legislativa e di competenza, avremo dei seri problemi, perché in qualche modo la macchina non potrà essere così veloce. Esortiamo, quindi, a intervenire su questo problema.
  Sono a disposizione per eventuali domande e spero che la memoria che abbiamo consegnato sia chiara ed esaustiva. Ringrazio ancora per l'opportunità che mi avete dato.

  PRESIDENTE. Grazie, presidente, per la sua relazione e per il contributo che ci ha inviato, che abbiamo, come ho detto prima, inviato già a tutti i componenti della Commissione.
  Prego, onorevole Buratti.

  UMBERTO BURATTI (PD) (intervento da remoto). Devo dire che nel documento che è stato inviato e nell'intervento del presidente Pinto le indicazioni mi sembra che siano più che chiare. Ora spetta a noi valutarle e poi intervenire di conseguenza. Sicuramente credo che il tema generale trattato anche da ultimo, che poi è il cuore della nostra Commissione, sia sempre quello della frammentazione delle competenze che determinano queste situazioni. Quindi, si ritorna sempre al punto di partenza, per lo meno alle considerazioni che noi abbiamo fatto più volte. Intervengo, quindi, solo per ringraziare il presidente Pinto, mentre spettano a noi le valutazioni ulteriori sui temi posti.

  PRESIDENTE. Non essendovi altre richieste di intervento, mi riservo di trasmetterle eventuali ulteriori richieste di chiarimento sulla base della documentazione che ci ha inviato. In tal caso, se poi lei potrà gentilmente risponderci, sarebbe cosa utile al fine di questa nostra indagine conoscitiva, che non vuole essere altro che un contributo alla ripresa del Paese. Insieme a tutte le aziende che in questi periodi stanno provando a dare il meglio per rilanciare il nostro Paese, proveremo a dire la nostra.

  SALVATORE PINTO, presidente di Energia Libera (intervento da remoto). Siamo a vostra disposizione.

  PRESIDENTE. Ringrazio il presidente Pinto e i colleghi intervenuti e dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 8.50.