XVIII Legislatura

Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'Accordo di Schengen, di vigilanza sull'attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione

Resoconto stenografico



Seduta n. 2 di Giovedì 25 luglio 2019

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Zoffili Eugenio , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SULLA GESTIONE DEL FENOMENO MIGRATORIO NELL'AREA SCHENGEN, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALL'ATTUALITÀ DELL'ACCORDO DI SCHENGEN, NONCHÉ AL CONTROLLO E ALLA PREVENZIONE DELLE ATTIVITÀ TRANSNAZIONALI LEGATE AL TRAFFICO DI MIGRANTI E ALLA TRATTA DI PERSONE

Comunicazioni del presidente sulla missione a Lampedusa del 22 e 23 luglio 2019.
Zoffili Eugenio , Presidente ... 3 
Scalfarotto Ivan (PD)  ... 3 
Zoffili Eugenio , Presidente ... 3 
Galizia Francesca (M5S)  ... 6 
Zoffili Eugenio , Presidente ... 6 
Scalfarotto Ivan (PD)  ... 6 
Zoffili Eugenio , Presidente ... 7 
Scalfarotto Ivan (PD)  ... 7 
Pacifico Marinella  ... 7 
Zoffili Eugenio , Presidente ... 7 
Zuliani Cristiano  ... 7 
Zoffili Eugenio , Presidente ... 8 
Pagano Nazario  ... 8 
Iwobi Tony Chike  ... 8 
Zoffili Eugenio , Presidente ... 8 
Scalfarotto Ivan (PD)  ... 8 
Zoffili Eugenio , Presidente ... 9 

ALLEGATO: dati sugli sbarchi clandestini a Lampedusa ... 11

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
EUGENIO ZOFFILI

  La seduta inizia alle 8.45.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori sarà assicurata mediante l'attivazione del sistema audiovisivo a circuito chiuso.

  (Così rimane stabilito).

Comunicazioni del presidente sulla missione a Lampedusa del 22 e 23 luglio 2019.

  PRESIDENTE. Desidero illustrare la relazione da me predisposta sulla missione svolta a Lampedusa il 22 e il 23 luglio, che vado a leggere.
  Nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla gestione del fenomeno migratorio nell'area Schengen, con particolare riferimento all'attualità dell'accordo di Schengen, nonché al controllo e alla prevenzione delle attività transnazionali legate al traffico di migranti e alla tratta di persone, il 22 e 23 luglio 2019 una delegazione del Comitato ha svolto una missione a Lampedusa, per approfondire la critica situazione determinatasi nell'isola a seguito degli sbarchi di migranti. La delegazione era guidata dal sottoscritto, dai deputati Francesca Galizia, Ivan Scalfarotto e dai senatori Nazario Pagano e Tony Chike Iwobi.
  Il primo incontro, il 22 luglio 2019, si è svolto nell'aula consiliare presso l'area marina protetta alla presenza del sindaco di Lampedusa, Salvatore Martello, e del presidente del consiglio comunale, Davide Masia. Erano presenti anche il prefetto di Agrigento, Dario Caputo, il questore di Agrigento, Rosa Maria Iraci, oltre ad alcuni componenti della giunta e del consiglio comunale.
  Il presidente Zoffili ha presentato la delegazione e ha illustrato le funzioni e l'attività del Comitato Schengen, nonché i motivi alla base della missione. Il sindaco ha ringraziato per la scelta di visitare un'isola che, secondo quanto da lui riferito, è stata talvolta abbandonata dal Governo. Nel 2011 Lampedusa è stata infatti oggetto di «invasione» da parte di soggetti prevalentemente di nazionalità tunisina, a seguito della cosiddetta Primavera araba. Per questa ragione, a partire da quell'anno, a Lampedusa era stata concessa la sospensione degli adempimenti e dei versamenti di natura tributaria, nonché la sospensione dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali, in considerazione delle conseguenze sull'attività turistica a causa del fenomeno degli sbarchi e delle possibili ripercussioni negative sull'economia dell'isola.
  Lo sgravio fiscale è terminato nel 2017, pertanto l'amministrazione comunale ha avanzato richiesta di rinnovare la sospensione degli adempimenti e dei versamenti di natura tributaria almeno fino al 31 dicembre 2019, o in alternativa l'annullamento o un'importante riduzione degli arretrati dovuti dai contribuenti di Lampedusa dal 2011 al 2018, oltre alla possibilità di pagamento rateale.

  IVAN SCALFAROTTO. Lo sgravio fiscale è terminato dal 2017...

  PRESIDENTE. Lo sgravio fiscale è terminato dal 2017, non nel 2017: prendo nota. Pag. 4
  Di tale tema è stata data opportuna informazione al Governo tramite lettera indirizzata al Presidente e Vicepresidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, ai Presidenti della Camera dei deputati e Senato della Repubblica, ai Presidenti delle Commissioni bilancio di Camera e Senato, ai capigruppo di Camera e Senato, ma, secondo quanto riferito dal sindaco, non sono seguite risposte. A tale riguardo, la delegazione del Comitato si è riservata di approfondire la questione esposta.
  Altro importante tema che il sindaco ha voluto evidenziare riguarda il rischio di inquinamento ambientale del porto commerciale di Lampedusa, rappresentato dal possibile affondamento di un'imbarcazione utilizzata per il trasporto di migranti irregolari, sequestrata dalla Guardia di finanza nel novembre 2018. A tale riguardo era stato richiesto un tempestivo intervento ai Ministri dell'interno e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Secondo quanto riferito, nonostante fosse stata individuata un'impresa che a titolo gratuito avrebbe provveduto allo smaltimento della carcassa, non è stata data l'autorizzazione allo smaltimento delle competenti autorità.
  Il sindaco ha poi evidenziato il problema rappresentato dalle varie imbarcazioni utilizzate per il trasporto dei migranti, che mettono a repentaglio la sicurezza e la vita dei pescatori, oltre a rendere difficoltosa l'attività di pesca. Anche su questi aspetti la delegazione si è riservata di svolgere gli opportuni approfondimenti.
  Alla domanda del presidente circa la qualità dei collegamenti aerei e marittimi tra Lampedusa e la Sicilia, il sindaco ha risposto che essi non sono affatto buoni.
  Quanto al fenomeno dei flussi migratori, secondo quanto dichiarato dal sindaco, il numero delle persone entrate in modo irregolare via mare è diminuito dai primi mesi del 2018 a oggi rispetto agli anni precedenti. È invece aumentato il numero di imbarcazioni approdate illegalmente, essendosi diffuso il fenomeno delle imbarcazioni fantasma, cioè molto piccole e difficilmente intercettabili (così ha riferito il sindaco). A conclusione dell'incontro presso l'aula consiliare, la Guardia di finanza ha accolto la delegazione a bordo di una motovedetta, e al molo era attraccata anche la motovedetta V808, danneggiata dalla Sea Watch 3. La motovedetta ha poi raggiunto al largo il pattugliatore multiruolo P01, un'unità più importante e tecnologicamente avanzata della Guardia di finanza. In tale occasione la delegazione ha potuto apprezzare lo straordinario coordinamento tra la Guardia di finanza e la Capitaneria di porto, oltre all'encomiabile dedizione e spirito di sacrificio, attenzione, disponibilità e alto senso dello Stato degli uomini. È stato segnalato che tutte queste attività vengono svolte anche con un supporto aereo di Frontex.
  Il giorno successivo, 23 luglio 2019, presso la sede dell'Aeronautica militare la delegazione si è incontrata nuovamente con il prefetto Dario Caputo e il questore Rosa Maria Iraci. Hanno preso parte all'audizione anche il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Giovanni Pellegrino, il comandante della stazione navale di Palermo della Guardia di finanza, tenente colonnello Alessandro Santarelli, e il comandante della capitaneria di porto, tenente di vascello Leandro Tringali.
  Il prefetto ha ringraziato per l'attenzione dedicata all'isola di Lampedusa e alle problematiche inerenti al fenomeno degli sbarchi di irregolari. Ha quindi fornito dati aggiornati in merito, dai quali si evince in modo chiaro che tale fenomeno è in drastica diminuzione. Nel 2018, ad esempio, sono sbarcati 3464 clandestini, di cui 2821 di nazionalità tunisina. Le richieste di asilo sono state 1.084 e solo il 10 per cento è stato accolto: il tasso di respingimento è infatti solitamente intorno all'80-90 per cento. Nel 2019 gli sbarchi sono stati 1447, i Paesi di provenienza maggiormente rappresentanti sono Tunisia, Costa d'Avorio, Bangladesh. Sono state avanzate 169 richieste di asilo. Tutti questi dati, forniti dalla prefettura per quanto riguarda i flussi e dalla questura che ha effettuato dei focus rispetto alle attività di polizia giudiziaria, sono allegati Pag. 5e considerati parte integrante di questa relazione.
  Il prefetto ha precisato la competenza del Ministero dell'interno nella gestione dell’hotspot sito in contrada Imbriacola, nel quale trovano una prima accoglienza i migranti al loro arrivo sul territorio italiano, solitamente al molo Favaloro, e nel quale vengono svolte le prime procedure volte all'identificazione. Durante la permanenza nella struttura i soggetti ospitati non sono privati della libertà di circolazione. L’hotspot non dispone di una sezione dedicata alla presentazione delle richieste di asilo, pertanto l'esame di tale richiesta avviene in Sicilia anche con la collaborazione dell'UNHCR. Il centro di Lampedusa svolge quindi essenzialmente funzione di prima accoglienza e di transito, prima dello smistamento e il trasferimento verso altre destinazioni, con un'attività puntigliosa, svolta con la massima professionalità rispetto alle attività di polizia scientifica, fotosegnalamento, nonché altre attività di indagine rispetto alle persone che accedono e che passano tutte necessariamente attraverso questo hotspot: mi riferisco a persone che arrivano via mare attraverso questi canali.
  Il prefetto ha sottolineato il lavoro di sinergia tra le varie forze di polizia: la Polizia di Stato, competente per l'attività di controllo e vigilanza nei centri di accoglienza; la Guardia di finanza, con competenze di sorveglianza in mare per fini di polizia finanziaria, oltre alle proprie competenze tipiche, legate alla prevenzione, ricerca e denunzia delle evasioni e delle violazioni finanziarie, alla vigilanza sull'osservanza delle disposizioni di interesse politico-economico, di concorso al mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica, alla difesa politico-militare delle frontiere; l'Arma dei carabinieri; la Capitaneria di porto, la Guardia costiera.
  Il colonnello Pellegrino ha evidenziato come l'Arma dei carabinieri contribuisca all'attività collegata agli sbarchi, presidiando il territorio, prevenendo e perseguendo reati predatori che rappresentano causa di tensioni sociali in questi territori.
  Il tenente colonnello Santarelli, oltre a sottolineare il ruolo di intelligence volto a individuare i responsabili dell'organizzazione dei trasporti di immigrati irregolari, ha rappresentato l'importanza della funzione di salvataggio di vite umane in mare, ha accennato al ruolo svolto dalla Guardia di finanza, finalizzato al contrasto ai traffici di sostanze stupefacenti con sequestri e fermi.
  È stato infine sottolineato come nella vicenda della Sea Watch 3 vi sia stato un palese comportamento non idoneo da parte della comandante Rackete.
  Il tenente di vascello Leandro Tringali ha informato che la Capitaneria di porto è presente a Lampedusa con due comandi, non ha lamentato carenza di personale né di mezzi, ha apprezzato la vicinanza dei vertici militari nello svolgimento della propria attività.
  Il questore Iraci ha descritto l'attività svolta dalla polizia giudiziaria che ha fornito i dati in merito agli sbarchi, dai quali è emersa una sensibile diminuzione del fenomeno.
  Al termine dell'incontro, la delegazione ha visitato l’hotspot sito in contrada Imbriacola, che ha una capienza di 96 unità, dove gli addetti della Polizia di Stato e della DIGOS effettuano i controlli all'arrivo dei migranti, secondo le seguenti fasi: identificazione del soggetto con l'acquisizione delle impronte digitali, screening sanitario, attribuzione di un numero identificativo ed effettuazione di una foto segnaletica, fotosegnalamento conseguente l'ingresso illegale nell'Unione europea, elaborazione dei dati acquisiti dal punto di vista amministrativo e disposizione di eventuali trasferimenti.
  Nella struttura sono presenti ufficiali dell'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera Frontex, che collaborano anche al fine di trasferire alla sede centrale di Varsavia i dati derivanti dalle interviste ai migranti, oltre ad approfondire le motivazioni e ad acquisire informazioni circa i mezzi utilizzati per l'arrivo e individuare eventuali facilitatori.
  Tra i nostri compiti abbiamo il controllo e la vigilanza rispetto all'attività di Europol Pag. 6e nell’hotspot abbiamo incontrato un agente Europol, con cui ci siamo interfacciati: c'è stato anche uno scambio di informazioni circa la sua attività e i collegamenti tra l'agente e l'agenzia dell'Aja.
  La delegazione ha avuto occasione di incontrare il gestore dell’hotspot e i rappresentanti delle organizzazioni internazionali operanti nel centro, che al momento della visita ospitava diciotto uomini di nazionalità tunisina e due della Costa d'Avorio.
  È stato segnalato che, in seguito di un incendio causato dagli occupanti nel 2017, una parte della struttura è attualmente in fase di ristrutturazione, e abbiamo avuto modo di vederla con i nostri occhi.
  La delegazione ha infine effettuato un sopralluogo presso le dismesse strutture della Marina militare e dell'Aeronautica militare della base Loran, e presso la Porta di Lampedusa, Porta d'Europa di Mimmo Paladino. In questa ultima fase della missione sono dovuto tornare a Milano per motivi personali.
  Questa è la relazione: se ci dovessero essere richieste di integrazione, potete ovviamente sottoporle in questa sede e anche successivamente. È stata stesa in tempi assolutamente rapidi – meno di 24 ore: ci è sembrato opportuno dare subito notizia al Comitato di una missione che tratta un tema importante per il Paese.
  Do la parola ai colleghi che intendano intervenire per porre quesiti o formulare osservazioni.

  FRANCESCA GALIZIA. Vorrei avere una copia cartacea della relazione, così da poterla visionare e inserire eventuali osservazioni e integrazioni. Grazie.

  PRESIDENTE. Rimando a quanto sarà pubblicato, perché nel corso dell'illustrazione, come da mie prerogative, ho aggiunto delle considerazioni. Quando verrà pubblicata nel resoconto stenografico, da quello si parte.

  IVAN SCALFAROTTO. Mi ponevo un quesito più di metodo, nel senso che abbiamo visitato l’hotspot, quindi siamo entrati e abbiamo visto il lavoro egregio che fanno le forze dell'ordine, un'organizzazione secondo me mirabile, con una serie di professionalità e di competenze combinate benissimo, come diceva il presidente: Europol, Frontex, la polizia scientifica, vari corpi delle forze dell'ordine, però mi chiedevo se non valesse la pena di aggiungere un nostro piccolo commento sulle condizioni dei luoghi dove questi migranti sono alloggiati, che a me sinceramente non hanno dato la sensazione di grande conforto personale. Mi sono sembrati luoghi piuttosto fatiscenti, con condizioni igieniche discutibili, e, dato che nel nostro compito come parlamentari abbiamo la facoltà di visitare centri di detenzione, cioè possiamo entrare dappertutto e abbiamo anche una funzione di tipo ispettivo, secondo me qualche parola, se siete d'accordo e anche voi avete notato quello che ho visto, andrebbe aggiunta. Secondo me va detto che le persone dormivano su materassi di gommapiuma che solo talvolta erano coperti da lenzuola di carta, ma in alcuni casi no e i servizi igienici non erano all'altezza della situazione: io lo aggiungerei ma senza fare polemica con nessuno. Così come esprimiamo una valutazione molto positiva su quello che viene fatto, secondo me occorre anche dire che le persone che sono ospiti in questo centro erano ospitate in condizioni secondo me non adeguate. Discutiamo e dibattiamo perché magari qualcuno potrebbe pensare il contrario, però in ogni caso, qualsiasi sia il risultato del confronto, una valutazione secondo me va espressa. Dire soltanto che siamo passati e non dire cosa abbiamo visto penso che lasci un vuoto.
  Inoltre, durante la visita all’hotspot abbiamo avuto anche occasione di incontrare i rappresentanti di UNHCR e OIM: le organizzazioni internazionali svolgono un fondamentale lavoro di informazione nei confronti dei migranti appena giunti all’hotspot e supportano con competenze specifiche il lavoro del personale delle forze dell'ordine. I rappresentanti delle due organizzazioni hanno espresso la forte preoccupazione, che condivido completamente, Pag. 7 che il loro lavoro non sia più finanziato dopo la fine dell'anno in corso e che la loro presenza nel centro sia conseguentemente terminata. Credo che questo pericolo debba essere assolutamente scongiurato.

  PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Scalfarotto, sono assolutamente d'accordo sul fatto di annotare nella nostra relazione quanto abbiamo visto. Preciso che nell'ambito dell’hotspot abbiamo visitato solo un'ala dedicata agli alloggi: l'altra l'abbiamo vista da lontano perché è in fase di ristrutturazione, e rispetto a quanto abbiamo visto confermo che ci sono stanze con quattro letti con materassi di gommapiuma e condizioni dei servizi igienici abbastanza discutibili; quindi lo inseriamo nella relazione, è un rilievo opportuno, nell'ambito del nostro compito di controllo e vigilanza, è assolutamente doveroso.

  IVAN SCALFAROTTO. Io di solito prendo nota, ma ho un punto sul quale oggettivamente non ho preso nota. Il comandante della Guardia di finanza, uomo di enorme umanità oltre che di grandissima competenza tecnica, mi ha fatto davvero un'impressione particolarmente forte sul piano della capacità di gestire una vicenda così complicata in un luogo così difficile, un'impressione particolarmente positiva dal punto di vista delle sue caratteristiche personali, oltre che professionali. Devo dire che quando ha riportato gli eventi della Sea Watch, lo ha fatto con grandissimo equilibrio, con grandissima attenzione, nel senso che ha raccontato le cose come sono andate ed essendo parte in causa con i suoi uomini, sarebbe stato anche comprensibile se avesse espresso delle valutazioni di merito, mentre, dimostrando un'enorme professionalità e un grandissimo senso dello Stato, ha raccontato l'accaduto senza esprimere particolari giudizi di valore, cioè riportando i fatti e non mescolandoli con le opinioni.
  Un'altra cosa che ho apprezzato è che anche quando noi politici, che naturalmente tendiamo a far politica, abbiamo posto questioni più di merito che richiedevano valutazioni soggettive da parte dei nostri interlocutori, sono stati tutti particolarmente bravi a essere sempre molto fattuali, ci hanno anche detto, rispetto ad alcune domande, di non avere il dato e quindi di non poter fare delle valutazioni di merito. Ovviamente questo non è necessario riportarlo.
  Però mi è sfuggito quantomeno che ci fosse una valutazione di merito da parte del comandante della Guardia di finanza circa gli eventi della Sea Watch, mi sembra che li abbia descritti ma senza prendere una posizione, il che gli fa particolare onore.

  MARINELLA PACIFICO. Non avendo il testo, volevo chiedere delle precisazioni – può darsi che qualcosa mi sia sfuggito. Pare che a Lampedusa ci sia l'identificazione dei migranti, quindi di chi sbarca, e poi in Sicilia la richiesta d'asilo: siccome sono stati citati dei dati riguardo all'etnia (2.821 tunisini), volevo sapere se riguardo ai rimpatri ci siano dei dati, visto che l'identificazione viene fatta, ci sono accordi che prevedono il rimpatrio immediato delle persone che vengono identificate rispetto a quelle che richiedono asilo in Sicilia.

  PRESIDENTE. Adesso siamo nella fase della esposizione della relazione su una visita svolta dal Comitato.

  CRISTIANO ZULIANI. Ringrazio coloro che hanno partecipato alla missione a Lampedusa per averci edotto sui suoi esiti, ringrazio per la sensibilità l'onorevole Scalfarotto e, vista la sua segnalazione, proporrei di passare l'informazione alla Commissione diritti umani, ma sicuramente non è competenza di questo Comitato il trattamento dei soggetti che sbarcano sull'isola.
  Sarà interessante per il futuro fare una valutazione politica, visto che da ciò che ci avete detto questa mattina la presenza di sbarchi sull'isola a livello percentuale è di individui di nazionalità tunisina, dato importante sul quale vale la pena riflettere dato che non è una zona di guerra e quindi Pag. 8forse potrebbero mancare le condizioni della richiesta di asilo politico.
  Sicuramente ci sarà modo e tempo per discuterne nel Comitato. Chiedo al presidente di essere sintetici in modo da dare spazio a tutti i componenti del Comitato senza impossessarsi del tempo che è dedicato a tutti.

  PRESIDENTE. Grazie, senatore Zuliani, però, mi permetta, la segnalazione fatta dall'onorevole Scalfarotto per quanto mi riguarda rientra pienamente nel ruolo e nel compito di controllo del nostro Comitato, che ha il controllo e la vigilanza in materia di immigrazione, quindi se deputati e senatori entrano in un edificio che in questo caso ospita degli stranieri e rilevano che ci sono materassi inadeguati e bagni al limite, lo segnaliamo a chi di competenza, con la richiesta di adeguarli, precisando che, nell'ambito di quella struttura, abbiamo visto sia l'ala che ospita i venti migranti che le strutture in costruzione e ristrutturazione. Così come andiamo a visitare le carceri e rileviamo le condizioni di lavoro degli agenti e come i detenuti passino il loro tempo, rilevo anche che queste persone erano lì sdraiate a far nulla; così come ho visto il water o la doccia inadeguata, ho anche visto queste persone dormire a mezzogiorno: è un rilievo che mi permetto di fare.

  NAZARIO PAGANO. Grazie, presidente, volevo ringraziarla per aver guidato questa delegazione a Lampedusa, della quale ho avuto il piacere di far parte. Voglio dire in modo estremamente sintetico due cose, innanzitutto grazie a tutti gli italiani che sono lì a Lampedusa a lavorare per questo Paese, perché è emerso che, come ho già detto in quella sede, lo Stato italiano c'è, funziona bene, è efficiente e il fenomeno nel corso degli anni, in base ai numeri che lei stesso ha ricordato, si è drasticamente ridimensionato. Quello che emerge è che c'è una prevalenza di sbarchi provenienti dalla Tunisia, innanzitutto perché sono le coste più vicine all'isola di Lampedusa, perché è giusto ricordare che il Paese più vicino in termini di miglia marine all'isola di Lampedusa è la Tunisia, però è anche evidente, sulla scorta di quanto si vede da questi numeri, che l'accordo bilaterale con la Tunisia, a mio giudizio, vada rivisto e approfondito, perché c'è qualcosa che non funziona bene con quel Paese. Se ci fosse un accordo bilaterale efficace, probabilmente le provenienze di queste imbarcazioni da quel Paese sarebbero ridimensionate, così come ritengo giusto ricordare, a proposito dello stato dei luoghi, che si tratta di alloggi che devono contenere queste persone per poche ore o per pochissimi giorni, perché quello è soltanto un centro di smistamento. Quegli alloggi non sono per persone che devono rimanere lì per lungo tempo, ma devono servire finché esse non saranno smistate in altri luoghi e in centri di accoglienza che, come ci hanno spiegato, si trovano a Catania, a Trapani, in Calabria, a Taranto. Credo che tutto quello che abbiamo visto dimostri, invece, efficienza ed efficacia dell'azione dei nostri uomini sul territorio, ruolo che, come ben sappiamo, l'Italia svolge per conto dell'intera Unione europea. Credo che questo sia giusto ricordarlo e sottolinearlo oggi.

  TONY CHIKE IWOBI. Sarò molto breve, la ringrazio per l'opportunità di aver compiuto questa missione che reputo molto interessante e di esito positivo. Aggiungerei alla richiesta formulata dall'onorevole Galizia quella di allegare anche i dati statistici che abbiamo ricevuto dal prefetto e dal questore dove troveremo tutti i dati inerenti alla gestione dei flussi migratori.

  PRESIDENTE. Grazie, senatore Iwobi. Prendiamo nota della domanda posta dalla senatrice Pacifico. Prego, onorevole Scalfarotto, poi dobbiamo chiudere perché ci sono i lavori in Assemblea.

  IVAN SCALFAROTTO. Intervengo per fatto personale. Sarò brevissimo. Le opposizioni, anche ridotte a un numero minimo, sono estremamente collaborative, però non mi pare di aver parlato più di tanto, ma annuncio al Comitato che sono in grado di Pag. 9parlare per 45-60 minuti senza interruzione, per cui non mi provocate. Mi è sembrato di essere intervenuto nel merito, senza polemiche, dicendo cose sulle quali si può essere d'accordo o meno, però non ci provocate. Grazie.

  PRESIDENTE. Grazie, onorevole Scalfarotto. Il senatore Zuliani, stando al Senato, non conosce le capacità oratorie dell'onorevole Scalfarotto.
  Dichiaro conclusa la seduta.

  La seduta termina alle 9.20.

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ALLEGATO

DATI SUGLI SBARCHI CLANDESTINI A LAMPEDUSA

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