XVIII Legislatura

X Commissione

Resoconto stenografico



Seduta n. 14 di Martedì 7 maggio 2019

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Carabetta Luca , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SULLE PROSPETTIVE DI ATTUAZIONE E DI ADEGUAMENTO DELLA STRATEGIA ENERGETICA NAZIONALE AL PIANO NAZIONALE ENERGIA E CLIMA PER IL 2030

Audizione di rappresentanti
di Energia Libera
.
Carabetta Luca , Presidente ... 3 
Bianco Alessandro , Segretario generale di Energia Libera ... 3 
Carabetta Luca , Presidente ... 7

Sigle dei gruppi parlamentari:
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Lega - Salvini Premier: Lega;
Partito Democratico: PD;
Forza Italia - Berlusconi Presidente: FI;
Fratelli d'Italia: FdI;
Liberi e Uguali: LeU;
Misto: Misto;
Misto-Civica Popolare-AP-PSI-Area Civica: Misto-CP-A-PS-A;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-Noi con l'Italia-USEI: Misto-NcI-USEI;
Misto-+Europa-Centro Democratico: Misto-+E-CD;
Misto-MAIE - Movimento Associativo Italiani all'Estero: Misto-MAIE;
Misto-Sogno Italia - 10 Volte Meglio: Misto-SI-10VM.

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE
LUCA CARABETTA

  La seduta comincia alle 12.30.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati, nonché la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

Audizione di rappresentanti
di Energia Libera
.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulle prospettive di attuazione e di adeguamento della Strategia energetica nazionale al Piano nazionale energia e clima per il 2030, l'audizione di rappresentanti di Energia Libera.
  Nel dare la parola al Segretario generale, dottor Alessandro Bianco, ricordo che l'audizione odierna è finalizzata esclusivamente a ottenere elementi istruttori utili ad approfondire le tematiche oggetto del programma dell'indagine conoscitiva.

  ALESSANDRO BIANCO, Segretario generale di Energia Libera. Ringrazio innanzitutto la Commissione per l'ospitalità e per la disponibilità dimostrata nei confronti di Energia Libera. Vi porto i saluti del presidente dell'associazione, Fabio Bocchiola, che purtroppo in questi giorni è all'estero e non ha potuto partecipare all'audizione.
  Alcune brevissime parole di presentazione della nostra associazione.
  Energia Libera rappresenta alcune importanti aziende attive nel settore della produzione e della vendita di energia elettrica e gas, che hanno nei loro piani di sviluppo molti e importanti programmi di investimento in innovazione di sviluppo. Energia Libera è nata nel 2012 come Energia Concorrente. Ha cambiato nome e per molti aspetti anche mission, come si usa dire, e obiettivi nel corso dell'anno scorso. Lo scopo dell'associazione comunque rimane identico, ed è quello dello sviluppo del mercato e della concorrenza nell'intero settore energetico.
  Energia Libera si caratterizza essenzialmente per la sua vocazione ad approfondire tematiche nel settore energetico e a condividerle con l'intera comunità. A tal fine abbiamo commissionato una ventina di studi a importanti società di consulenza, i più importanti dei quali sono stati presentati in occasione dei convegni dell'associazione. Tra l'altro, ne abbiamo commissionato uno, che adesso è in pieno svolgimento, sui temi della transizione energetica. Lo sta facendo per noi Price Waterhouse Cooper e lo presenteremo nel corso del convegno dell'associazione che credo sarà il mese di luglio, al quale fin da ora mi permetto di invitare tutti i componenti della Commissione, ma poi verrà trasmesso l'invito ufficialmente.
  Energia Libera partecipa a tutte le consultazioni pubbliche dell'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA), del Ministero dello sviluppo economico e degli altri operatori istituzionali nel settore energetico. Abbiamo partecipato a quasi 300 consultazioni, ovviamente anche a quella appena conclusa sul Piano energetico nazionale da parte del Ministero dello sviluppo economico. Pag. 4
  Nella documentazione scritta trasmessa alla Commissione sono riportati i soci dell'associazione. A parte Sorgenia, Tirreno ed Hera Trading, il resto sono società che sono espressioni italiane di multinazionali, svizzere nel caso di Axpo e Repower, francesi nel caso di Engie, tedesche nel caso di E.ON e BKW.
  Nella documentazione sono altresì riportati alcuni dati sulla potenza installata delle aziende aderenti all'associazione sull'energia prodotta; quindi siamo sui 2,21 gigawatt di potenza installata tra termoelettrico e rinnovabile, 66 terawattora di energia prodotta. I clienti serviti dalle aziende appartenenti all'associazione sono all'incirca sull'ordine dei 3 milioni, sia per quanto riguarda l'elettricità che per quanto riguarda il gas.
  Venendo all'oggetto principale della nostra audizione, innanzitutto Energia Libera condivide a pieno il percorso individuato nel Piano energetico, nel PNIEC (Piano nazionale integrato per l'energia ed il clima), fortemente orientato verso la transizione energetica perché riteniamo che proprio la transizione energetica sia l'occasione migliore per massimizzare una serie di benefici economici, ambientali, di qualità della vita che possono essere intercettati attraverso l'evoluzione tecnologica in atto.
  Come associazione riteniamo che l'elemento caratterizzante la transizione energetica sia il passaggio da un sistema centralizzato con grandi impianti e grandissime reti e distribuzione dell'energia a un sistema multicentrico. Il sistema multicentrico è caratterizzato dalla presenza di una pluralità di sistemi decentralizzati e, per renderli più efficienti, sono necessarie delle forme di aggregazione sulle quali tra un po’ ritorneremo, proprio per rendere più semplice la loro gestione da parte delle reti.
  Il Piano pone come importanti sfide obiettivi molto ambiziosi. È necessario uno sforzo coordinato di istituzioni e operatori. Apprezziamo molto questo metodo di lavoro condiviso sia da parte del ministero che da parte della Commissione e auspichiamo che questo metodo di lavoro condiviso con gli operatori possa continuare anche in futuro.
  Presenterò ora alcune analisi e alcune proposte di Energia Libera in relazione ad alcuni aspetti del Piano. Innanzitutto il ruolo dei cicli combinati a gas, il sistema elettrico, alcune indicazioni sul mercato elettrico all'ingrosso, sulla crescita delle fonti rinnovabili e delle soluzioni decentralizzate di cui parlavamo poco fa, in relazione al mercato elettrico retail, all'efficienza energetica e alla mobilità alternativa.
  Per quanto riguarda il ruolo delle centrali dei cicli combinati a gas, riteniamo che l'aumento della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili non programmabili renda sempre più necessario disporre di capacità flessibile con funzioni di backup; capacità flessibile che deve avere anche la caratteristica di essere ambientalmente sostenibile. Sicuramente gli impianti a gas possono garantire la compresenza di queste due caratteristiche, flessibilità e sostenibilità ambientale, necessarie in questo periodo di forte sviluppo delle fonti rinnovabili non programmabili. Oltre che gli impianti, anche il mercato elettrico più in generale deve essere in grado di garantire la capacità necessaria a soddisfare l'adeguatezza, quindi la possibilità di coprire la domanda in qualsiasi istante, e la flessibilità del sistema elettrico proprio in considerazione del fatto che i profili di produzione degli impianti a fonti rinnovabili sono estremamente variabili. Le ore di funzionamento di questo tipo di impianti a gas vanno ovviamente progressivamente riducendosi ed è necessario che la regolazione, specie in materia di tariffe di trasporto, segua questa evoluzione del loro funzionamento. Mentre prima impianti a gas garantivano una produzione costante e continua nell'arco dell'intera giornata, adesso vengono chiamati più frequentemente in modo discontinuo. Purtroppo, al momento, l'organizzazione delle tariffe di trasporto è tale ancora da premiare una programmazione di lungo periodo della produzione, che è un po’ difficile, un po’ incompatibile con l'attuale profilo produttivo di questo tipo di impianti.
  Passo ad illustrare alcune nostre indicazioni e proposte circa il mercato elettrico Pag. 5all'ingrosso di cui dicevamo poco fa; mercato che sta attraversando e attraverserà nei prossimi mesi un'importante fase di riforma, in recepimento di alcuni regolamenti dell'Unione europea. Uno è relativo all'introduzione della negoziazione continua nel mercato infra-giornaliero. Si tratta di una misura di favore nei confronti della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, perché sostanzialmente riavvicina il momento della produzione al momento del consumo dell'energia elettrica e riporta la negoziazione in tempi molto rapidi rispetto a quelli che attualmente sono previsti sul mercato. Sostanzialmente si va alla cosiddetta «h meno 1», un'ora prima tra la produzione e il consumo. L'introduzione della negoziazione continua è una misura che viene a favore delle fonti rinnovabili ed è già prevista da regolamenti comunitari attualmente vigenti.
  Risulta importante valutare l'adozione di strumenti volti a garantire la liquidità del mercato. Questi strumenti sono da noi ritenuti essenzialmente degli operatori che assumono le funzioni di market maker o di liquidity provider. Sono figure già previste per alcuni mercati gas al momento, quindi non sono figure assolutamente nuove anche per quanto riguarda la nostra regolazione e sono in grado, per l'appunto, di garantire che vi sia un mercato con un grosso volume di scambi effettuati.
  L'altra riforma comunitaria che dovrà essere recepita dall'ordinamento italiano è quella dell'utilizzo del prezzo medio di mercato nei servizi di dispacciamento in luogo del prezzo marginale. È una annotazione molto tecnica. Si tratta, comunque, di una riforma che segue delle disposizioni precise di un regolamento comunitario, che è l'Electricity Balancing Network Code, che è già entrato in vigore. Sostanzialmente, la nostra proposta è diretta a evitare un problema che al momento stiamo verificando: ci sono degli sbilanciamenti sul mercato che non hanno effetti particolarmente dannosi nei confronti del sistema, che, attraverso questo meccanismo del prezzo marginale, vengono sanzionati in modo, a nostro avviso, eccessivo o comunque sproporzionato rispetto al problema effettivamente creato al sistema.
  Passiamo alle soluzioni decentralizzate per quanto riguarda le fonti rinnovabili. L'obiettivo di copertura nel 2030 del consumo finale lordo di energia elettrica da fonti rinnovabili comporta la necessità di sviluppare numerosi nuovi impianti, molti dei quali dovranno essere realizzati in siti, edifici di clienti industriali e residenziali in assetto di autoconsumo. Bisogna creare un quadro normativo essenzialmente favorevole a questo tipo di investimenti, che passa attraverso un riordino delle regole relative agli assetti di autoconsumo dell'energia elettrica che al momento attuale sono piuttosto complessi e quindi non consentono lo sviluppo di soluzioni decentralizzate come le energy communities.
  Le comunità energetiche, che sono prefigurate in due acronimi, le UVAC (Unità Virtuali Abilitate di Consumo) e le UVAM (Unità Virtuali Abilitate Miste), che sicuramente conoscerete, sono sostanzialmente quegli strumenti che permettono di aggregare consumatori e piccoli produttori di energia elettrica e far entrare queste comunità a pieno titolo all'interno del mercato elettrico, fungendo da aggregatore di soggetti i cui profili, sia di produzione che di consumo, sarebbero altrimenti troppo piccoli e quindi molto difficili da gestire da parte dei gestori di rete.
  L'altra nostra proposta è un rafforzamento dei vincoli di unbundling per le società di trasporto e distribuzione dell'energia elettrica per evitare che possano sfruttare posizione e ruolo per fornire esse stesse servizi di flessibilità. Una delle idee che ha sempre portato avanti Energia Libera, e prima ancora Energia Concorrente, è quella di una netta separazione tra le attività svolte in regime di concessione, quindi in regime di monopolio, e le attività svolte in regime di libero mercato chiedendo in tutte le occasioni e in tutte le sedi che vi sia una netta separazione tra questo tipo di attività, di libero mercato, e le attività che, invece, vengono svolte da soggetti che operano in regime di concessione, proprio per evitare che questi utilizzino informazioni e ruolo per offrire un vantaggio Pag. 6 competitivo nei confronti dei soggetti che, invece, operano unicamente nel mercato libero.
  Tra le misure per lo sviluppo delle fonti rinnovabili Energia Libera è assolutamente favorevole alla diffusione sul mercato italiano dei PPA (Power Purchase Agreement). Sono strumenti, anche questi, in grado di favorire il finanziamento degli impianti di produzione da fonti rinnovabili. Forse la cosa più importante da dire su questo tema, è che bisogna per gli impianti da fonti rinnovabili favorirne la diffusione anche attraverso misure di semplificazione degli iter autorizzativi.
  Due parole brevi per quanto riguarda il mercato elettrico retail. Energia Libera, come da premessa, ha sempre ritenuto che la pluralità dei fornitori delle offerte sia un requisito indispensabile per stimolare l'innovazione, la crescita e sviluppare il ruolo attivo dei consumatori. Nella documentazione scritta abbiamo riportato la situazione del mercato elettrico retail al momento attuale, con dati che derivano dal monitoraggio Arera, dati resi noti qualche settimana fa. Vediamo che i due terzi dei clienti domestici sono ancora serviti in regime di maggior tutela e l'82,7 per cento delle energie complessivamente vendute ai clienti domestici è fornita dai primi cinque operatori integrati, con un aumento della quota da parte dell'operatore dominante. Questa situazione del mercato retail è una situazione oggettivamente preoccupante, specie per degli operatori che operano unicamente sul mercato libero, quali quelli rappresentati da Energia Libera. A tal fine l'associazione innanzitutto auspica che venga rispettata la data del 1° Luglio 2020 come data per la piena liberalizzazione del mercato domestico finale dell'energia elettrica, quindi con la cessazione delle tutele di prezzo. Nel frattempo auspichiamo che le istituzioni adottino una serie di iniziative che vanno dalla promozione del ruolo dei consumatori, attraverso essenzialmente campagne istituzionali, a misure di contrasto della povertà energetica; povertà energetica che non è solo economica, ovviamente, ma è anche legata ai luoghi nei quali il consumatore si trova ricorrendo alla fiscalità generale e quindi sgravando la bolletta elettrica da eventuali oneri che noi riteniamo debbano essere piuttosto spostati sulla fiscalità generale per quanto riguarda il finanziamento di questo tipo di misure a contrasto della povertà energetica, e soprattutto cercando di eliminare i fenomeni di morosità volontari. Molto spesso abbiamo visto che la morosità è una morosità pianificata: non è una morosità del povero, ma è una morosità del turista energetico. Questo tipo di morosità non va in alcun modo permessa e deve essere duramente contrastata da parte nostra. Abbiamo presentato varie proposte anche al Ministero dello sviluppo economico e all'Autorità in tal senso.
  Altre misure sono dirette a ridurre il grado di concentrazione sul mercato e a garantire effettive misure di concorrenza tra i diversi fornitori rispettando ancora una volta il rispetto delle normative di unbundling anche per quanto riguarda il cosiddetto brand unbundling, cioè la differenziazione del marchio dei vari produttori.
  Sto arrivando alla conclusione. Siamo arrivati al tema dell'efficienza energetica. Condividiamo molto l'idea del PNIEC sulla necessità di interventi diretti alla riduzione e alla razionalizzazione dei consumi finali, e anche l'idea che l'efficienza energetica sia una misura, forse la misura più importante, per il contrasto della povertà energetica. Ridurre i consumi significa consumare meglio e consumare meglio significa anche, per chi è in queste situazioni, ripeto, non di povertà volontaria, come dicevo prima, ma povertà energetica fattiva ed effettuale, di poter migliorare la propria situazione.
  Gli interventi sono quelli di rendere più agevole e prevedibile la possibilità di accesso agli strumenti incentivanti e quelli di garantire la centralità del modello delle ESCo (Energy Service Company); modello che finora ha funzionato e ha garantito e garantisce, secondo noi, un notevole livello di professionalità per quanto riguarda i rapporti con i clienti stessi. È il servizio che le ESCo garantiscono ai propri clienti. Pag. 7
  Arrivo all'ultimo punto, non ultimo in termini di importanza, relativo alla mobilità sostenibile, quindi lo sviluppo della mobilità con tecnologie alternative a quelle dell'utilizzo dei prodotti petroliferi. Non vi sto a ricordare quali sono gli aspetti positivi di questo tipo di passaggio, dell'elettrificazione dei trasporti. Mi preme soltanto dire che ciò dovrà avvenire, ancora una volta, secondo princìpi di mercato e di neutralità tecnologica in modo tale che venga garantita la parità di trattamento tra tutti gli operatori, anche in questo caso tra operatori che svolgono solo questo tipo di servizio e magari i distributori operanti in quella zona, oltre che la piena interoperabilità delle infrastrutture di ricarica. A queste mi permetto soltanto di aggiungere anche il facilitare e semplificare la realizzazione delle cosiddette «colonnine» dal punto di vista autorizzativo, cosa che mi è stato riferito trovare diversi ostacoli anche se si tratta di interventi che, normalmente, apparentemente, non sembrano particolarmente invasivi.

  PRESIDENTE. La ringrazio. Non essendoci richieste di interventi, ringrazio il Segretario generale di Energia Libera , il dottor Alessandro Bianco.
  Dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 12.55.