XVIII Legislatura

X Commissione

Resoconto stenografico



Seduta n. 7 di Mercoledì 12 gennaio 2022

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Nardi Martina , Presidente ... 2 

INDAGINE CONOSCITIVA SULLE PROPOSTE PER LA RIPRESA ECONOMICA DELLE ATTIVITÀ TURISTICO-RICETTIVE DELLA MONTAGNA INVERNALE, IN FUNZIONE DELLE RIAPERTURE PREVISTE A PARTIRE DALLA STAGIONE 2021/2022.

Audizione, in videoconferenza, di rappresentanti dell'Unione province italiane (UPI).
Nardi Martina , Presidente ... 2 
Padrin Roberto , presidente della provincia di Belluno (intervento da remoto ... 2 
Nardi Martina , Presidente ... 4

Sigle dei gruppi parlamentari:
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Lega - Salvini Premier: Lega;
Partito Democratico: PD;
Forza Italia - Berlusconi Presidente: FI;
Fratelli d'Italia: FdI;
Italia Viva: IV;
Coraggio Italia: CI;
Liberi e Uguali: LeU;
Misto: Misto;
Misto-Alternativa: Misto-A;
Misto-MAIE-PSI-Facciamoeco: Misto-MAIE-PSI-FE;
Misto-Centro Democratico: Misto-CD;
Misto-Noi con l'Italia-USEI-Rinascimento ADC: Misto-NcI-USEI-R-AC;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-Azione-+Europa-Radicali Italiani: Misto-A-+E-RI.

Testo del resoconto stenografico
Pag. 2

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE
MARTINA NARDI

  La seduta comincia alle 14.45.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna è garantita anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione in diretta sul canale web-tv della Camera dei deputati.

Audizione, in videoconferenza, di rappresentanti dell'Unione province italiane (UPI).

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno della seduta odierna reca l'audizione, in videoconferenza, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulle proposte per la ripresa economica delle attività turistico-ricettive della Montagna invernale, in funzione delle riaperture previste a partire dalla stagione 2021/2022, di rappresentanti dell'Unione province italiane (UPI). Do la parola a Roberto Padrin.

  ROBERTO PADRIN, presidente della provincia di Belluno (intervento da remoto). Buongiorno a tutti. Grazie per avermi invitato ad esprimere, come province d'Italia, il nostro pensiero. Io sono anche presidente di una provincia interamente montana, quindi tocco con mano, quotidianamente, quelle che sono le nostre problematiche. Problematiche che sono legate, ovviamente, alla pandemia e quindi le nostre richieste e le nostre proposte agiscono su due fronti. Alcuni interventi di massima urgenza che vanno a sostenere le imprese nella fase critica. Qui, però, vorrei fare una precisazione, nel senso che non si tratta di un semplice aiuto economico alle imprese, perché nelle zone fragili come quelle di montagna del nostro Paese, queste rappresentano, più che imprese, dei presìdi e danno servizi alle comunità locali avendo anche una funzione sociale. Ecco, perché, diventa fondamentale riuscire a mettere insieme attività produttive, commercio e turismo in una modalità di un sostegno che in questo momento è indispensabile per poter garantire un futuro. Perché, poi, il problema delle aree montane è quello dello spopolamento. A parte l'esempio della provincia autonoma di Bolzano, ma con tutte le sue caratteristiche estremamente diverse, soprattutto dal punto di vista economico, tutte le altre province continuano a perdere abitanti. Per noi questo è un grande problema, perché lo spopolamento della montagna poi ha conseguenze, secondo me, anche direttamente anche sulla pianura. Quindi, in questi ultimi due anni, le province hanno assunto, comunque, un ruolo di riferimento per i comuni da un lato ma anche per gli interi territori. Noi abbiamo coordinato diverse attività anche insieme alle Prefetture, soprattutto, per cercare di aprire dei tavoli e di concertare quelle che erano le azioni più immediate nella quotidianità per poter agire. Quindi, da parte nostra, i nostri interventi, come misure urgenti, noi li abbiamo definiti nel seguente modo. In primo luogo con l'istituzione di un fondo con risorse adeguate rispetto al fabbisogno effettivo rilevato a sostegno delle attività produttive del turismo montano. Poi con un tema concreto e importante, che ho toccato con mano alcune settimane fa, che è quello di costituire e sottoscrivere una convenzione con le ASL (Aziende sanitarie locali) e i Consorzi degli impiantisti, Pag. 3per garantire la sorveglianza sanitaria e l'assistenza ai turisti. Faccio un semplicissimo esempio. Avere una struttura nei pressi delle piste da sci, per effettuare dei tamponi rapidi, è sicuramente un servizio che, magari, altre località turistiche del mondo non effettuano. Noi potremo garantire questo servizio attraverso, ovviamente, un sistema che deve essere coordinato. Poi, noi abbiamo anche un problema che è quello della durata del green pass, perché in Italia c'è questo limite dei sei mesi che in altri Paesi, invece, è esteso a dodici. È chiaro che questo può essere un problema e un deterrente per chi soprattutto dall'estero vuole frequentare le stazioni sciistiche italiane. Serve poi secondo noi anche una mappatura di queste aree ad alta concentrazione di turismo straniero, perché dobbiamo garantire un'assistenza medica, anche questa, comunque, legata a delle convenzioni con le ASL. E questa è una parte dove, nell'immediato, possiamo dare il nostro contributo, anche con dei corsi di aggiornamento e formazione professionale. Poi c'è l'altro grande tema che è la legge sulla Montagna. In questi anni la politica ha cercato di procedere, anche se non in maniera unitaria, verso una legge che potesse salvaguardare, tutelare e valorizzare la Montagna. Mi pare che adesso siamo a buon punto. Il lavoro che è stato fatto dal ministro Gelmini, che ha un po' coordinato tutta una serie di portatori di interesse, sembra ottenere risultati. Diciamo che ormai siamo pronti e già nel mese di febbraio o marzo dovrebbe essere licenziata questa legge che dovrebbe mettere a disposizione risorse economiche per circa 100 milioni di euro già quest'anno e anche superiori nel corso dei prossimi. È fondamentale, da questo punto di vista, dare dei contenuti a questa legge, in modo che si possano garantire quelle che sono un po' le nostre esigenze. Un potenziamento dei servizi essenziali alla persona e, quindi, servizi sanitari, strutture sanitarie con sede di dipartimento, di emergenza e accettazione di primo livello. È chiaro che qua, poi, dobbiamo fare un lavoro che possa convincere, anche attraverso – secondo me – la previsione di incentivi, gli operatori sanitari a venire in montagna. Perché noi, e questo è un altro dei problemi, siamo, comunque, delle aree a fallimento di mercato e quindi dobbiamo cercare di supportare, anche dal punto di vista economico, queste figure professionali. Poi, ovviamente, bisogna potenziare infrastrutture e trasporti, e questo penso sia un grande tema, ma che è un po' al di fuori del PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza), perché lì non sono previste risorse per la viabilità. Però devo dire che questi ultimi stanziamenti, che il Governo ha fatto, soprattutto nei confronti del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, dovrebbero mettere sul tavolo diverse risorse da questo punto di vista.
  Poi si pone il problema del potenziamento dell'offerta formativa. Questo è un altro tema rilevante e, secondo me, non si limita alla sola offerta formativa fino alle superiori, ma riguarda soprattutto quella universitaria, perché uno dei problemi della montagna è che molti ragazzi, che frequentano le università, fuori dal territorio montano, e quindi vanno nelle grandi città di pianura, poi non ritornano in montagna: questo per noi è un grandissimo problema. Se riuscissimo a realizzare dei centri formativi universitari anche in zone di montagna, permetteremmo ai nostri ragazzi poi di rimanere a vivere in montagna.
  Ultimo tema, secondo me, è il discorso delle infrastrutture telematiche. Questo è un tema anche importante, che ovviamente ha delle ripercussioni, come dicevo prima, perché noi siamo delle aree a fallimento di mercato e, quindi, spesso e volentieri, si fa fatica a investire in montagna. Noi sollecitiamo soprattutto affinché questi servizi di nuove tecnologie, del digitale e della banda, possano essere quanto prima portate nelle aree di montagna. Anche perché il COVID, una cosa sicuramente ha insegnato, soprattutto, durante il lockdown. Per fortuna ora non siamo in quelle condizioni, anche se i numeri sono altissimi. Devo dire che chi ha vissuto in città, in stanze e in piccolissimi appartamenti non è stato favorito come noi che viviamo in montagna che siamo privilegiati da questo punto di vista. Quindi, magari, attraverso lo smart working c'è la possibilità anche di vivere la montagna, e Pag. 4quindi, magari, per molte persone che vivono in città, anche di una certa età, trasferirsi montagna, anche per lavorare in modalità smart working, sarebbe una cosa positiva.
  Queste sono, come rappresentanti delle province, le proposte che presentiamo. La stagione invernale ha avuto nel periodo natalizio dei risultati, tutto sommato, buoni, leggermente inferiori rispetto alla stagione del 2019/2020, però ora le prospettive sono difficili, perché moltissimi, soprattutto stranieri, disdicono tante settimane bianche nelle strutture ricettive. Quindi ciò avrà ripercussioni ancor più negative sull'attività delle stesse strutture ricettive e, ovviamente, sui comparti del turismo e del commercio. Grazie.

  PRESIDENTE. Non essendoci richieste di intervento ringrazio il presidente Padrin e dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 14.55.