XVIII Legislatura

X Commissione

Resoconto stenografico



Seduta n. 1 di Mercoledì 3 novembre 2021

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori.
Andreuzza Giorgia , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SULLE PROPOSTE PER LA RIPRESA ECONOMICA DELLE ATTIVITÀ TURISTICO-RICETTIVE DELLA MONTAGNA INVERNALE, IN FUNZIONE DELLE RIAPERTURE PREVISTE A PARTIRE DALLA STAGIONE 2021/2022:

Audizione in videoconferenza di rappresentanti di Confesercenti.
Andreuzza Giorgia , Presidente ... 3 
Messina Vittorio , presidente nazionale Assoturimo-Confesercenti (intervento da remoto) ... 3 
Andreuzza Giorgia , Presidente ... 4 
Cuomo Claudio , presidente dell'Associazione gestori ospitalità e ricettività diffusa ... 4 
Andreuzza Giorgia , Presidente ... 6 
Cuomo Claudio , presidente dell'Associazione gestori ospitalità e ricettività diffusa ... 6 
Andreuzza Giorgia , Presidente ... 6 
Sut Luca (M5S)  ... 6 
Andreuzza Giorgia , Presidente ... 6 

Audizione in videoconferenza di rappresentanti di Federazione italiana pubblici esercizi (FIPE).
Andreuzza Giorgia , Presidente ... 6 
Fontanari Marco , consigliere nazionale FIPE e presidente dell'Associazione ristoratori del Trentino (intervento da remoto) ... 6 
Andreuzza Giorgia , Presidente ... 8 
Fontanari Marco , consigliere nazionale FIPE e presidente dell'Associazione ristoratori del Trentino (intervento da remoto) ... 8 
Andreuzza Giorgia , Presidente ... 8

Sigle dei gruppi parlamentari:
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Lega - Salvini Premier: Lega;
Partito Democratico: PD;
Forza Italia - Berlusconi Presidente: FI;
Fratelli d'Italia: FdI;
Italia Viva: IV;
Coraggio Italia: CI;
Liberi e Uguali: LeU;
Misto: Misto;
Misto-L'Alternativa c'è: Misto-L'A.C'È;
Misto-MAIE-PSI-Facciamoeco: Misto-MAIE-PSI-FE;
Misto-Centro Democratico: Misto-CD;
Misto-Noi con l'Italia-USEI-Rinascimento ADC: Misto-NcI-USEI-R-AC;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-Azione-+Europa-Radicali Italiani: Misto-A-+E-RI.

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE
GIORGIA ANDREUZZA

  La seduta comincia alle 14.05.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna è garantita anche dalla trasmissione in diretta sul canale web-tv della Camera dei deputati.

Audizione in videoconferenza di rappresentanti di Confesercenti.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno della seduta odierna reca l'audizione, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulle proposte per la ripresa economica delle attività turistico ricettive della montagna invernale, in funzione delle riaperture previste a partire dalla stagione 2021/2022, di rappresentanti di Confesercenti.
  Do la parola a Vittorio Messina, presidente nazionale Assoturismo-Confesercenti e Claudio Cuomo, presidente Associazione gestori ospitalità e ricettività diffusa AIGO-Confesercenti, ricordando che il tempo a disposizione per gli interventi è pari a complessivi dieci minuti. Grazie.

  VITTORIO MESSINA, presidente nazionale Assoturimo-Confesercenti (intervento da remoto). Buongiorno. Innanzitutto grazie per averci voluto ascoltare stamattina, soprattutto per aver posto l'attenzione e continuare a tenere alto l'interesse sul comparto del turismo. Ci sono problemi che attanagliano, come ben sapete, il comparto turismo: dovremmo scindere alcuni di questi che riguardano l'intera filiera del turismo – quella filiera che riusciva a determinare il 13,5 per cento del PIL (Prodotto interno lordo) nazionale, dato che, se disaggregato, in alcune regioni, schizzava anche oltre il 22-23 per cento – dagli altri. Il turismo montano è un turismo di grandissimo appeal per quanto riguarda non solo gli italiani, ma anche e soprattutto i flussi stranieri. Per avere un'idea, noi da nord a sud abbiamo circa mille rifugi che vengono classificati come rifugi alpini e che danno occupazione a circa 6 mila persone. Per fare un altro esempio, nella sola regione Piemonte, questi offrono 6 mila posti letto e 8 mila posti tavolo.
  Quali sono le problematiche che attanagliano i rifugi alpini e in generale le strutture che operano nell'alta montagna? Innanzitutto sono quelli relativi all'infrastrutturazione, perché abbiamo un problema legato alla digitalizzazione in zone in cui già la copertura delle varie reti di telefonia mobile è molto problematica. Quindi parlare di registratori di cassa telematici, di trasmissione del segnale tv senza che vengano previste le dovute infrastrutture, crea certamente una disparità. Non solo la disparità nell'offerta del prodotto turistico, ma anche e soprattutto una disparità tra lavoratori e imprese che lavorano in montagna, rispetto agli altri colleghi che lavorano invece nelle valli. I rifugi alpini, peraltro, fino al novembre 2020 sono rimasti esclusi dai «ristori», questo solo perché non avevano un codice Ateco proprio, quindi sono rimasti fuori anche dal bonus ristorazione. Oltre a questo non dobbiamo dimenticare che il primo «ristoro» veniva parametrato sulla differenza degli introiti registrati tra aprile 2019 e aprile 2020, mese che chiaramente nulla ha a che fare con il turismo montano. Oggi benché si sia trovata in parte rimedio, chiaramente si corre il rischio di avere una sperequazione Pag. 4tra chi lavora in montagna in termini di ristori ottenuti.
  Abbiamo un altro problema che è legato all'ecobonus, inizialmente previsto al 110 poi trasformato o divenuto all'80 per cento. Anche qui non sono chiaramente ricompresi i rifugi alpini e quindi tutti gli immobili che rientrano come attività produttive in alta montagna che hanno tanto bisogno, soprattutto, di cappotti termici, di innovazione dal punto di vista dell'ecobonus per la sostenibilità, eccetera.
  Un altro aspetto – e questo lo segnaliamo già da tempo – è quello di equipaggiare in modo adeguato da un punto di vista sanitario i rifugi, quindi le zone di montagna, cioè creare dei veri e propri presidi dal punto di vista sanitario, addirittura prevedendo, innanzitutto, una stretta sinergia con il 112 per il primo intervento e la consegna di un kit che comprenda, non solo il defibrillatore ma, un po' tutto quello che riguarda il primo soccorso, da consegnare all'apertura della stagione e chiaramente da riconsegnare a fine stagione.
  Abbiamo poi dei problemi ancor più tecnici che riguardano un po' l'intera filiera. Ad esempio gli impianti di risalita. Avete pensato cosa significa l'aumento dell'energia elettrica? Oggi viene pagata 200 euro a megawatt, per cui, per fare un esempio che rende molto, un impianto di risalita che pagava 300 mila euro di spese per l'energia elettrica oggi si ritroverà a pagarne 600 mila. Guardate che gli impianti di risalita pagano il costo dell'energia elettrica anticipato e questo è un grave problema.
  Un altro aspetto è quello legato al green pass per lo skipass. Quest'ultimo deve essere considerato come una sorta di autobus urbano, con degli spostamenti veloci: è assurdo chiedere il green pass in questi casi. Si verrebbe ad aggravare non solo la gestione della vita quotidiana dell'impresa della montagna, ma avrebbe veramente poco senso.
  Altri problemi – poi lascio la parola a Claudio Cuomo – sono quelli relativi a tutte le imprese del comparto e ci riferiamo alla moratoria dei mutui, cioè rinnovare tutti quelli che sono stati gli aiuti previsti fino ad oggi e che dovranno essere estesi, naturalmente, fino a giugno 2022. Pensate che se non dovessimo onorare la rata del mutuo al 31 dicembre partirebbe la segnalazione al CRIF (Centrale rischi di intermediazione finanziaria) con evidenti conseguenze pregiudizievoli sul merito creditizio delle imprese, mentre l'Agenzia delle entrate ci chiede a breve il pagamento di tutte le rate sospese. Le cinque settimane di turismo estivo di quest'anno e le tre settimane dello scorso anno o questi ponti – il primo lo abbiamo visto proprio due giorni fa – rappresentano solo minime boccate d'ossigeno che ancora non ci hanno consentito di potere né recuperare i costi e le perdite che abbiamo subìto in questi lunghi diciotto mesi, né di poter cominciare a parlare di una lenta e dolorosa ripresa. Non siamo ancora a questi livelli, per cui vi chiediamo di tenere alta l'attenzione sul comparto turismo – cosa che state facendo – e non dimenticare che abbiamo bisogno di aiuti per far ripartire questo comparto. Se riparte il turismo, a traino, ripartirà il commercio tradizionale che ancora vive un momento ancor più difficile rispetto a quello che stiamo attraversando. Grazie.

  PRESIDENTE. Grazie, presidente. Sono rimasti ancora pochi minuti perché poi dobbiamo continuare, per cui do la parola a Claudio Cuomo. Tenga presente che il tempo si è un po' ridotto, per cui ha tre, quattro minuti, circa, a disposizione.

  CLAUDIO CUOMO, presidente dell'Associazione gestori ospitalità e ricettività diffusa AIGO-Confesercenti (intervento da remoto). Grazie dell'opportunità dataci oggi. Il presidente Messina ha già espresso quella che è la condizione che vivono queste località e, più in generale, moltissime strutture ricettive italiane, direi la maggior parte. Per cui volevo soltanto ricordare brevemente – cerco di farlo in modo conciso – le tipologie delle attività ricettive extralberghiere montane che rappresentiamo all'interno di Confesercenti: ristoranti, case vacanze, bad&breakfast adibite all'interno di abitazioni civili, ma anche imprese che hanno saputo organizzare spazi di benessere alla persona con Pag. 5delle Spa e spazi di somministrazione e anche l'utilizzo degli spazi all'aperto. Per cui abbiamo una vasta composizione di strutture extralberghiere nelle aree montane che nel 2020 hanno lavorato, come tutte le aree di montagna, soltanto in estate e in un clima di grande incertezza, tanto che l'anno scorso possiamo ritenerlo come cancellato. Quest'anno oltre all'estate speriamo che – anche con il nostro intervento – si riesca a lavorare anche per la stagione invernale.
  Ci sono alcune misure, che mi piacerebbe ricordare, che sono state molto utili anche alle aree montane e alle strutture extralberghiere, come ad esempio il bonus vacanze che era stato inizialmente varato per 2,3 miliardi ma che, ad agosto 2021, segna l'utilizzo soltanto di un miliardo, per cui mancano all'appello ancora un miliardo e tre che ci piacerebbe avere la possibilità di utilizzare, perché dà veramente respiro a molte attività. Ovviamente, però, facendo questo in un clima rinnovato, con l'esperienza passata dell'utilizzo dei bonus. Ad esempio, possiamo ricordare che non è stato possibile richiederlo quest'anno, per cui ci sono 1,3 miliardi di euro e gradiremmo, se possibile, rendere possibile richiederlo ancora a chi non l'ha chiesto e non solo a chi l'ha chiesto e non l'ha utilizzato. Ricordo poi che questo non viene più monetizzato dalle banche e ciò quando per la maggior parte dei gestori è proprio la liquidità a mancare. Le banche non monetizzano più – pensiamo, ad esempio, a Poste italiane che è stato uno degli attori principali della monetizzazione del credito – e quindi, di fatto, molte strutture stanno rinunciando a questi crediti perché hanno necessità di liquidità che prima potevano avere in tale modo.
  Le date. Uno dei problemi del bonus è che tutte le date si concentrano nei periodi in cui ci sono le feste a scuola, per le famiglie che hanno figli, per cui andrebbe trovata una soluzione anche a questo problema.
  L'ultima è quella dell'incentivo alle strutture ricettive ad utilizzare il bonus. Oggi è possibile spendere il bonus solo soggiornando all'interno della struttura. Non è questo il modo in cui lavora il turismo italiano, che lavora di promozioni e prenotazioni anticipate, per cui andrebbe data la possibilità, con una nuova veste di bonus vacanze, di utilizzarlo in fase di prenotazione e non sono in fase di soggiorno.
  Un altro degli incentivi che è stato fortissimo è il credito d'imposta per locazione e affitto d'azienda. Ricordiamo che il 70 per cento delle aziende italiane sono in affitto e nell'ultimo decennio il trend dell'extralberghiero è veramente esploso, quindi possiamo dire di avere il 70 per cento di gestori dell'extralberghiero in affitto che sono stati aiutati fino al luglio 2021 e poi non avendo avuto più questa misura, unica entrata nei rapporti tra locatore e conduttore, non sono sostenuti nell'affrontare il più grande problema del turismo: l'affitto delle mura delle strutture ricettive. Peraltro spesso i conduttori hanno contratto dei mutui. Quindi hanno i mutui da pagare e – come diceva il presidente Messina – con il fermo delle moratorie avranno difficoltà a farlo. Quindi credo che tale misura probabilmente andrebbe valutata. Visto che ormai siamo arrivati a vedere la luce in fondo al tunnel, nonostante siamo ancora in pieno tunnel, forse dovrebbe essere varata questa misura di estensione del credito che dà la possibilità a chi ha resistito fino a oggi di continuare a resistere negli ultimi mesi di questo buio periodo.
  Poi c'è un tema interministeriale su cui mi piacerebbe porre l'attenzione in questa occasione che mi viene data: quella dei costi del personale. Una struttura ricettiva che ha una reception 24 ore su 24 – come accade nell'extralberghiero, proprio per la tutela anche degli ospiti –, ha gli stessi costi di personale sia nel caso che abbia una sola camera sia che ne abbia dieci. Noi abbiamo dei collaboratori, delle risorse umane, che sono pagati al 70 per cento, quindi non hanno lo stipendio su cui facevano conto – anche magari per i mutui di cui parlavamo prima – e che stanno a casa quando i gestori delle strutture ricettive non hanno la capacità di pagare lo stipendio intero ai collaboratori che dovessero ritornare al lavoro per cercare di riattivare la struttura e garantire anche la ripresa di quelle attività Pag. 6 che, anche grazie al bonus vacanze, potrebbero riattivarsi. Forse sarebbe il momento di andare a rivedere questa misura sulla base dell'esperienza fatta, dando la possibilità ai gestori di pagare solo il 30 per cento alle risorse umane, ma consentendo il rientro al lavoro e la possibilità ai gestori di riattivare le strutture con lo standard di qualità che avevano prima del COVID.

  PRESIDENTE. La devo invitare a concludere.

  CLAUDIO CUOMO, presidente dell'Associazione gestori ospitalità e ricettività diffusa AIGO–Confesercenti (intervento da remoto). Me ne rendo conto, grazie.

  PRESIDENTE. Ci sarebbe molto da dire, ma abbiamo altre persone, altri rappresentanti da audire e sono convinta che alla fine riusciremo comunque ad avere un quadro completo. Vediamo se ci sono dei colleghi che intendono intervenire. L'onorevole Sut, prego.

  LUCA SUT. Solo per ringraziare per le numerose proposte che avete fatto. Se posso, chiederei di inviarci una memoria scritta per poter approfondire le tematiche sollevate. Grazie.

  PRESIDENTE. Benissimo. Condivido anch'io l'invito, nel senso che avere documentazione scritta ci aiuterà sicuramente per il prosieguo dei lavori. Bene. Grazie e arrivederci.
  Dichiaro conclusa questa audizione.

Audizione in videoconferenza di rappresentati di Federazione italiana pubblici esercenti (FIPE).

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno della seduta odierna reca l'audizione, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulle proposte per la ripresa economica delle attività turistico ricettive della montagna invernale, in funzione delle riaperture previste a partire dalla stagione 2021/ 2022, di rappresentanti di Federazione italiana pubblici esercizi (FIPE). Do la parola a Marco Fontanari, consigliere nazionale FIPE e presidente dell'Associazione ristoratori del Trentino, ricordando che ha a disposizione cinque minuti per il suo intervento. Grazie, a lei la parola.

  MARCO FONTANARI, consigliere nazionale FIPE e presidente dell'Associazione ristoratori del Trentino (intervento da remoto). Buongiorno a tutti, desidero ringraziare la presidente e tutti i componenti della X Commissione. Cercherò di stare nei tempi che ci avete concesso, ringraziando nuovamente per l'invito riservato alla nostra federazione che avete già avuto modo di conoscere in quest'anno e mezzo di pandemia, in quanto ci ha visto sicuramente protagonisti – assieme a tanti di voi – nell'affrontare al meglio quelli che erano gli aspetti di carattere sanitario ed economico riguardanti i vostri e i nostri settori.
  Mi presento, sono Marco Fontanari, presidente dell'Associazione ristoratori del Trentino e consigliere di FIPE. Sono assistito in questa audizione dall'avvocato Rebecca Giuliani e sicuramente ci tengo a sottolineare un paio di dati riguardanti la nostra associazione che nell'ambito dei pubblici esercizi – conoscete le diverse tipologie di attività che vengono rappresentate – è sicuramente la più rappresentativa a livello nazionale, nonché anche firmataria del principale contratto di lavoro di riferimento, nonché terzo contratto adottato a livello nazionale dopo quello del turismo servizi e dei metalmeccanici. Un settore sicuramente importante per tutta l'economia del Paese, un settore importante sul tema che affrontiamo oggi, per quanto riguarda l'offerta turistica del nostro Paese, che tutti sappiamo essere uno degli asset strategici e fondamentali per il successo economico, ma anche per il senso identitario di appartenenza del nostro Paese. Settore che rappresenta sicuramente a livello nazionale un numero importante di imprese – 330 mila le imprese del settore dei pubblici esercizi –, per un'occupazione, come numero di addetti, di circa 1 milione 300 mila unità. Questi sono dati pre-COVID, che certamente sono stati inficiati dall'effetto pandemico ma che stanno tenendo abbastanza; vedremo poi anche quella che sarà una Pag. 7delle criticità che vorremmo sottoporre alla vostra attenzione. Tornando sul settore turistico: spesa certificata del turismo nel settore della ristorazione pari a 20 miliardi all'anno sui 90 miliardi del fatturato totale della ristorazione, con un valore aggiunto di circa 7 miliardi. Già questi dati sono importanti, ed è giusto sottolinearli in premessa. Considero importantissimi, anche per il nostro settore, alcuni provvedimenti, di cui si è avuta notizia negli ultimi giorni, riguardanti l'imposizione fiscale, l'ammodernamento del sistema giudiziario e sanitario ma, soprattutto, scolastico della formazione professionale, tema sul quale siamo molto attenti, molto vicini e collaborativi, essendo uno dei settori e uno degli argomenti più sentiti anche da chi rappresentiamo. Ma quello che veramente ci teniamo a sottolineare, se di turismo dobbiamo parlare, è che il turismo va visto a 360 gradi in connessione alla competitività del Paese. In considerazione di questa ottica a 360 gradi ci auguriamo, e vogliamo risottolinearlo, che tutti quei provvedimenti adottati anche nell'ultima bozza di decreto-legge – faccio riferimento a quella del 27 ottobre, in attuazione anche del PNRR –, vengano poi declinati anche sui nostri settori. Qui soprattutto faccio riferimento, signori, al discorso dei bonus, del cosiddetto superbonus che è stato adottato per le strutture ricettive agrituristiche all'80 per cento: riteniamo e chiediamo che possa comprendere anche i nostri settori, come parte fondamentale della filiera dell'offerta turistica nazionale.
  Per tornare un po' al punto dell'ordine del giorno, la ripresa delle attività turistiche economiche legate alle zone di montagna, mi permetto, nel breve tempo a mia disposizione, di sottolineare qualche punto essendo disposto poi a rispondere a eventuali domande più specifiche: infine invieremo anche un documento che sintetizza quanto da noi richiesto.
  Come primo punto parlerei del decreto legislativo n. 40 del 28 febbraio 2021. È quello che fa riferimento al tasso alcolemico da parte degli sciatori. Condividiamo e sosteniamo anche noi – ma non solo per le attività sciistiche – il contrasto all'abuso di alcol o di altre sostanze di carattere stupefacente, perché siamo sicuri che sia un atto giusto e responsabile, soprattutto verso i nostri giovani. Ma va sottolineato come ci sia ancora una zona grigia all'interno di questo provvedimento laddove non va a individuare il livello dei tassi ma rinvia a quelli previsti dal codice della strada: consideriamo quindi quasi scontato pensare che il tasso minimo sia quello dello 0,50, ma chiediamo che ciò venga chiarito e specificato. Chiediamo anche, poi, la possibilità di rinviarne l'entrata in vigore. So che la proroga era già stata chiesta ed è stata rimandata, e il provvedimento entrerà in vigore con il primo gennaio 2022. Viste le difficoltà di ripresa, dopo una stagione invernale chiusa, essendo questa la prima che si prospetta nuovamente piena, chiediamo quindi la possibilità perlomeno di derogarlo, di posticiparlo al 2023, lasciandoci quest'anno come anno transitorio anche per poter fare una corretta informazione verso la clientela locale e, soprattutto, verso la clientela estera.
  Di pari passo, su questo provvedimento chiediamo che possa essere anche spostato – per lo meno di un anno, seppur condividendone il principio – il discorso dell'assicurazione obbligatoria per i possessori dello skipass. Questo perché vediamo delle difficoltà ancora nella possibilità di sottoscrivere polizze da parte della clientela straniera, ma soprattutto dei minorenni che magari si recano in maniera autonoma ad acquistare gli skipass.
  Punto due, molto importante per noi. La ripresa nel settore del turismo c'è, l'abbiamo vista nell'estate, le notizie sono buone anche per l'inverno, oltretutto qua oggi in alcune località sta scendendo qualche fiocco di neve e perciò ancora più ci entusiasma l'avvicinamento di questa stagione, ma ci preoccupa un po' il discorso della forza lavoro. Questo è già stato sottolineato. Molteplici sono i motivi che hanno visto un allontanamento di forza lavoro rispetto ai nostri settori, che non sto qua ad elencare, ma se ce n'è bisogno li ribadirò. Sicuramente per noi è importante, in questa fase, da una parte – come sottolineavo prima in accenno alla premessa di assoluta condivisione Pag. 8 – l'aspetto di rafforzamento dell'istruzione e della scuola professionale per qualificare sempre più il nostro settore e, dall'altra, l'assoluta necessità di reperire manodopera anche extra UE: soprattutto in montagna il ricorso a manodopera extra UE è una cosa molto sentita. Abbiamo bisogno che venga dato in tempi rapidi, se possibile, uno sblocco al decreto flussi. Sappiamo da cosa è condizionato, ma i tempi per attivare le pratiche e poter richiamare forza lavoro sono veramente ristretti e rischiano di mettere in difficoltà la piena operatività delle nostre aziende. Abbiamo notizie che alcune aziende dovranno lavorare col freno a mano tirato in quanto non si trova forza lavoro necessaria per poter soddisfare appieno le esigenze aziendali.

  PRESIDENTE. Mi scuso, ma stiamo sforando di molto i tempi per cui la inviterei, per cortesia, a concludere. Poi potrà, se ritiene, inviarci eventuale documentazione.

  MARCO FONTANARI, consigliere nazionale FIPE e presidente dell'Associazione ristoratori del Trentino (intervento da remoto). Ecco, su questo punto è necessario, se è possibile, prorogare i permessi di soggiorno almeno fino al 31 di marzo. Inoltre, abbiamo bisogno, soprattutto nei presidi di montagna, di poter derogare un po' rispetto al numero di accessi nei rifugi di montagna, specialmente in condizioni di maltempo. Dobbiamo rafforzare i corridoi turistici non solo in uscita ma anche in entrata – sapete quanto è importante il mercato russo nelle zone di montagna – e chiuderei velocemente ribadendo il discorso del cosiddetto superbonus anche per i nostri settori, il discorso del PNRR, riguardo alla transizione ecologica e lo sviluppo della mobilità sostenibile, che è un settore e argomento sentito e importantissimo per la montagna – sappiamo quanto il turista è attento alle aziende che seguono questo tipo di filone – e concluderei con tre ulteriori richieste: la proroga dell'esenzione IMU (Imposta municipale unica), questa assolutamente sentita, il credito di imposta per quanto riguarda le locazioni invernali e, soprattutto, una particolare attenzione al discorso lavoro circa le modalità di assunzione, perché rischiamo di essere in difficoltà con la manodopera per la stagione invernale.

  PRESIDENTE. La ringrazio. Le abbiamo fatto fare le corse: purtroppo non è rimasto il tempo per fare intervenire i colleghi deputati ma, avendo rilevato che aveva dei punti specifici che ci teneva a manifestare, abbiano ritenuto di lasciare tutto il tempo a disposizione per il suo intervento. Se invierete documentazione, sicuramente molto utile, potrete integrare quanto riterrete opportuno. Noi vi salutiamo e vi ringraziamo per l'intervento.
  Dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 14.35.