XVIII Legislatura

VIII Commissione

Resoconto stenografico



Seduta n. 14 di Martedì 9 aprile 2019

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Benvenuto Alessandro Manuel , Presidente ... 2 

INDAGINE CONOSCITIVA SUI RAPPORTI CONVENZIONALI TRA IL CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI (CONAI) E L'ANCI, ALLA LUCE DELLA NUOVA NORMATIVA IN MATERIA DI RACCOLTA E GESTIONE DEI RIFIUTI DA IMBALLAGGIO

Audizione di rappresentanti di CONOE (Consorzio Nazionale di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali ed animali esausti).
Benvenuto Alessandro Manuel , Presidente ... 2 
Campanile Tommaso , presidente di CONOE (Consorzio Nazionale di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali ed animali esausti) ... 2 
Benvenuto Alessandro Manuel , Presidente ... 4 

ALLEGATO – Documentazione depositata da CONOE (Consorzio Nazionale di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali ed animali esausti) ... 5

Sigle dei gruppi parlamentari:
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Lega - Salvini Premier: Lega;
Partito Democratico: PD;
Forza Italia - Berlusconi Presidente: FI;
Fratelli d'Italia: FdI;
Liberi e Uguali: LeU;
Misto: Misto;
Misto-Civica Popolare-AP-PSI-Area Civica: Misto-CP-A-PS-A;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-Noi con l'Italia-USEI: Misto-NcI-USEI;
Misto-+Europa-Centro Democratico: Misto-+E-CD;
Misto-MAIE - Movimento Associativo Italiani all'Estero: Misto-MAIE.

Testo del resoconto stenografico
Pag. 2

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
ALESSANDRO MANUEL BENVENUTO

  La seduta comincia alle 13.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

Audizione di rappresentanti di CONOE (Consorzio Nazionale di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali ed animali esausti).

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sui rapporti convenzionali tra il Consorzio nazionale imballaggi (CONAI) e l'Associazione nazionale comuni italiani (ANCI) alla luce della nuova normativa in materia di raccolta e gestione dei rifiuti da imballaggio, l'audizione di rappresentanti di CONOE (Consorzio Nazionale di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali ed animali esausti).
  Cedo quindi la parola al presidente, Tommaso Campanile, per lo svolgimento della sua relazione.

  TOMMASO CAMPANILE, presidente di CONOE (Consorzio Nazionale di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali ed animali esausti). Buongiorno a tutti.
  Ringrazio lei, presidente, e la Commissione per questa audizione, che anche se non centrale rispetto all'indagine che sta facendo la Commissione, rappresenta però a nostro avviso un'occasione da non mancare, anche perché il tema che CONOE sta affrontando in questo momento è di diretto interesse anche dell'ANCI e dei comuni italiani.
  Come potete vedere dal documento che depositiamo, il Consorzio è stato istituito dal decreto legislativo n. 22/97 per occuparsi della raccolta, del recupero e del riciclo degli oli e dei grassi vegetali ed animali. In questi anni di attività, seppure con molti problemi legati soprattutto al mancato introito di un contributo ambientale che ci permettesse di funzionare adeguatamente, abbiamo sviluppato un'azione che, come questo Parlamento ci ha chiamato a fare, ha una funzione di tutela ambientale, perché gli oli vegetali e i grassi ovviamente inquinano e inquinano fortemente sia le acque, sia i terreni, ma anche di tutela della salute. L'uso improprio di questi materiali è infatti dannoso per la salute, perché potrebbe rientrare nel circuito alimentare umano sia attraverso i mangimi, sia direttamente.
  Queste funzioni di alto livello che il Parlamento e lo Stato ci hanno assegnato devono essere esplicate massimizzando la raccolta degli oli e dei grassi e tracciando, per quanto possibile, la filiera di coloro che producono e gestiscono questi rifiuti, in modo da poter garantire che il sistema funzioni adeguatamente e che questo materiale sia avviato ai destini più promettenti dal punto di vista ambientale e più garantisti dal punto di vista della salute.
  In questi anni, la raccolta degli oli da parte del CONOE è stata sviluppata quasi esclusivamente raccogliendo gli oli provenienti dalle attività professionali, ma con la collaborazione di tutte le associazioni dei produttori di oli e grassi di rifiuto. Come potete vedere, aderiscono al CONOE tutte Pag. 3le organizzazioni dell'artigianato, del commercio, della grande e piccola distribuzione, dell'industria e dell'agricoltura, in modo da poterci garantire, attraverso questa collaborazione, il massimo del rispetto e della garanzia sia nella gestione dei materiali, sia nell'avvio al più proficuo destino di questo rifiuto, una volta raccolto e rigenerato.
  Rimando al contenuto del documento per gli elementi di maggiore dettaglio, però tengo a dirvi che fino ad oggi il CONOE ha raccolto e raccoglie circa 80-85.000 tonnellate di oli, che provengono dalle attività professionali, dalla patatina PAI alla ristorazione, a tutte le attività, anche industriali, che producono cibi.
  La nostra grande scommessa è quella di raccogliere gli oli prodotti dalle famiglie, ossia gli oli prodotti da più di 20 milioni di famiglie in 8.100 comuni. È un'impresa titanica, che dovremmo accingerci a sviluppare in collaborazione con l'ANCI e con Utilitalia, l'associazione delle municipalizzate.
  Con Utilitalia abbiamo già un accordo siglato due anni fa per avviare queste attività in maniera più capillare, nelle più grandi città, però sappiamo bene che, se riuscissimo ad organizzarci anche con l'associazione dei grandi e piccoli comuni per sviluppare questa attività capillare, potremmo raggiungere la cifra considerevole di raccolta e riciclo di oli esausti di circa 250.000 tonnellate l'anno, che oggi hanno prevalentemente un solo destino, quello della produzione di biocarburanti.
  Due anni fa, l'azienda leader nel campo petrolifero, l'ENI, chiese la nostra collaborazione per promuovere e avviare questa raccolta da parte delle imprese della rigenerazione all'ENI. Perché questo interesse dell'ENI? Perché l'Unione europea, nell'elaborazione della sua strategia sullo sviluppo sostenibile e quindi del capitolo relativo ai carburanti, ha introdotto in una direttiva la possibilità che, utilizzando l'olio da cucina al posto degli oli vegetali per la produzione di biocarburanti, cui i petrolieri sono obbligati, questo prodotto così rigenerato abbia un valore doppio, quindi venga premiato rispetto alla produzione dei biocarburanti, utilizzando oli vergini, anche se di bassa qualità, come oli di palma o di soia.
  Questo aspetto, molto particolare, ha fatto sì che al CONOE venisse richiesto di certificare la filiera, in modo che lo Stato italiano e l'Unione europea possano garantire che l'olio che viene definito nella direttiva «da cucina» sia effettivamente tale e possa ricevere il premio previsto dalla direttiva, dal momento l'Unione europea aveva accertato molti episodi in cui l'olio vergine di bassa qualità veniva contrabbandato per olio da cucina, perché questo riceveva un premio che l'olio vergine non aveva.
  Questi aspetti hanno contribuito a far crescere il valore del Consorzio e gli impegni istituzionali che il Consorzio deve portare avanti, garantendoci un'importante collaborazione con le istituzioni, con i Ministeri, con gli organi ispettivi e di controllo e con i comuni italiani.
  Oggi è l'occasione per sottolineare che l'accordo con l'ANCI e con i comuni italiani deve essere una priorità, quindi, come già richiesto da tempo, sollecitiamo continuamente l'ANCI a sottoscrivere questo accordo e ad avviare questa collaborazione.
  Immaginate che le imprese aderenti al Consorzio che si stanno predisponendo per raccogliere gli oli delle famiglie si trovano di fronte un impegno anche economico di notevole portata, perché bisogna penetrare direttamente nella sensibilità delle famiglie, per avviare consapevolmente questa raccolta.
  In questi anni abbiamo fatto delle sperimentazioni e abbiamo visto che, laddove riusciamo a svolgere un'importante comunicazione e un'attività di sensibilizzazione rivolta alle famiglie, ma anche alle istituzioni locali, questa raccolta viene moltiplicata, laddove invece viene affidato solo al buonsenso, spesso non si arriva nemmeno a rendere l'informazione su come questo olio possa essere conservato e conferito al Consorzio, per poterlo avviare al recupero e al riciclo.
  Siamo di fronte a un momento assolutamente importante, che sicuramente farà la differenza. Dagli studi che abbiamo svolto Pag. 4sul destino di quest'olio a biocarburante abbiamo verificato un aspetto assolutamente fondamentale: 200.000 tonnellate di oli rigenerati che vanno alla produzione di biodiesel significa circa l'equivalente di CO2 risparmiata rispetto all'uso del petrolio, circa 200 milioni di euro all'anno in meno di importazioni di petrolio. Il valore è incommensurabile dal punto di vista ambientale, ma anche dal punto di vista economico.
  L'azione di questo Consorzio ha anche determinato in questi anni lo sviluppo e la crescita di imprese sia della raccolta che della rigenerazione, apportando un contributo significativo in termini occupazionali, cosa di non poco conto soprattutto in momenti in cui il lavoro deve essere sviluppato secondo il modello di un'economia più sostenibile, più green.
  Siamo in procinto di sviluppare alcuni appuntamenti, anche perché vorremmo poter dire che riusciremo a non lasciare nemmeno una goccia d'olio che possa inquinare. Stiamo facendo anche un accordo con le Capitanerie di porto per poter recuperare gli oli prodotti in mare.

  PRESIDENTE. Ringrazio gli intervenuti per il loro contributo e per il documento depositato, di cui autorizzo la pubblicazione in allegato al resoconto stenografico della seduta odierna (vedi allegato), e dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 13.20.

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