XVIII Legislatura

IV Commissione

Resoconto stenografico



Seduta n. 16 di Mercoledì 22 luglio 2020

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Rizzo Gianluca , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SULLE CONDIZIONI DEL PERSONALE MILITARE IMPIEGATO NELL'OPERAZIONE «STRADE SICURE»

Audizione del Generale di Corpo d'armata, Rosario Castellano, Comandante del Comando Forze Operative Sud (COMFOPSUD).
Rizzo Gianluca , Presidente ... 3 
Castellano Rosario , Comandante del Comando Forze Operative Sud (COMFOPSUD) ... 3 
Rizzo Gianluca , Presidente ... 7 
Russo Giovanni (M5S)  ... 7 
Castellano Rosario , Comandante del Comando Forze Operative Sud (COMFOPSUD) ... 8 
Rizzo Gianluca , Presidente ... 8 

ALLEGATO: Presentazione informatica illustrata dal Comandante del COMFOPSUD ... 9

Sigle dei gruppi parlamentari:
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Lega - Salvini Premier: Lega;
Forza Italia - Berlusconi Presidente: FI;
Partito Democratico: PD;
Fratelli d'Italia: FdI;
Italia Viva: IV;
Liberi e Uguali: LeU;
Misto: Misto;
Misto-Noi con l'Italia-USEI-Cambiamo!-Alleanza di Centro: Misto-NI-USEI-C!-AC;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-Centro Democratico-Radicali Italiani-+Europa: Misto-CD-RI-+E;
Misto-MAIE - Movimento Associativo Italiani all'Estero: Misto-MAIE;
Misto-Popolo Protagonista - Alternativa Popolare: Misto-PP-AP.

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
GIANLUCA RIZZO

  La seduta comincia alle 15.15.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata mediante la trasmissione televisiva sul canale satellitare e la diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

Audizione del Generale di Corpo d'armata, Rosario Castellano, Comandante del Comando Forze Operative Sud (COMFOPSUD).

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione del Generale di Corpo d'armata Rosario Castellano, Comandante del Comando Forze operative Sud (COMFOPSUD), nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulle condizioni del personale militare impiegato nell'operazione «Strade Sicure». Saluto e do il benvenuto al Generale Castellano, che ringrazio per la sua presenza all'incontro di oggi. Il Generale Castellano è accompagnato dal Maggiore Luca Cruciato, aiutante di campo del Generale. Ricordo che, dopo l'intervento del nostro ospite, darò la parola ai colleghi che intendano brevemente porre domande o svolgere osservazioni. Successivamente, il Generale potrà rispondere alle domande poste. Chiedo ai colleghi di fare pervenire fin d'ora al banco della presidenza la propria iscrizione a parlare, con l'avvertenza che l'audizione dovrà comunque concludersi entro le ore 15,45 per consentire ai deputati di prendere parte all'informativa del Presidente del Consiglio Conte, prevista per le ore 16 in Assemblea. Do, quindi, la parola al Generale Castellano.

  ROSARIO CASTELLANO, Comandante del Comando Forze Operative Sud (COMFOPSUD). Grazie, onorevole presidente e onorevoli deputati. Tratteremo oggi gli aspetti relativi alla gestione della crisi e alle azioni che sono state messe in campo dall'Esercito, con particolare riferimento alla mia area di responsabilità, ovvero il Comando delle Forze Operative Sud. È un comando multifunzione a valenza interregionale, la cui area di responsabilità inquadra il segmento e la porzione d'Italia illustrata nella lastrina n. 2, che va da Roma in giù e include finanche le isole maggiori. Parliamo di forze operative infrastrutturali e territoriali. In particolare le forze nella mia area sono pari a circa 24.000 unità, la cui l'articolazione si può vedere sempre nella slide n. 2. Al manifestarsi dell'emergenza, l'Esercito ha assunto una postura operativa, in generale per salvaguardare le proprie forze, i propri uomini e donne e le proprie unità e, nello specifico, per quanto riguarda «Strade Sicure», per riarticolare il dispositivo, modificare, incrementare e potenziare i compiti assegnati alle unità a presidio dell'operazione. In tale contesto il Capo di stato maggiore dell'Esercito, il Generale di Corpo d'armata Salvatore Farina, ha tracciato quattro linee operative che sono: l'efficace protezione; la sicurezza; il supporto sanitario e i concorsi operativi. Queste quattro linee operative costituiscono anche l'agenda di questa presentazione. Partiamo con la prima linea operativa: l'efficace protezione che ci ha visto impegnati nell'adozione delle prescrizioni sanitarie per l'autotutela del nostro personale. In pratica, il focus si è concentrato sulla salvaguardia dello strumento militare e delle sue capacità di comando e controllo Pag. 4attraverso la riduzione al minimo del personale nelle sedi stanziali, il distanziamento sociale sui luoghi di lavoro, la misurazione della temperatura, la distribuzione decentrata dei dispositivi di protezione individuale e la sanificazione dei locali comuni, mense, camerate eccetera, facendo altresì ricorso allo smart working. In sintesi, abbiamo messo in pratica le prescrizioni sanitarie, informando tutti i nostri uomini e donne con continuità e pedissequamente in maniera tale da rendere tutti quanti consapevoli del rischio epidemiologico anche per coloro che stavano a casa o stavano in altri luoghi e non nelle caserme. Inoltre, abbiamo ridotto la presenza del nostro personale all'interno delle infrastrutture militari; abbiamo avvicendato il personale all'interno delle infrastrutture; abbiamo ruotato gli incarichi chiave e siamo ricorsi alle turnazioni grazie anche alla capacità e alla possibilità di poter permettere al personale di lavorare anche da casa attraverso lo smart working. La seconda linea operativa riguarda la sicurezza. Ricordo che «Strade Sicure» è nata dodici anni fa, con precisione undici anni e undici mesi fa, perché lo Stato in quel momento doveva fronteggiare un problema di sicurezza nazionale. Quindi, lo Stato chiama in campo l'Esercito – in concorso e in coordinamento con le forze di Polizia – per prevenire e contrastare sia il terrorismo sia la criminalità. Tutto questo attraverso il controllo e il presidio del territorio mediante la vigilanza e il controllo statico e dinamico di obiettivi ed aree particolarmente sensibili. È chiaro che nel corso degli anni, attraverso l'esperienza maturata, il dispositivo dinamico è quello che più ha portato a conseguire risultati ottimali sul campo rispetto ai dispositivi statici. È necessario anche avere un dispositivo statico a presidio di determinati obiettivi particolarmente sensibili. Parlo del Vaticano, di alcuni siti che costituiscono un patrimonio mondiale, ma l'Esercito preferisce adottare un meccanismo più flessibile e mobile che tiene sotto controllo più obiettivi sensibili, ottimizzando i risultati e le potenzialità delle nostre unità. Quali sono questi obiettivi sensibili? Gli obiettivi sensibili sono i siti istituzionali, i comandi NATO (North Atlantic Treaty Organization), siti patrimoniali, religiosi e aree particolarmente affollate di transito (porti, aeroporti, strade principali, fasce di comunicazione importanti eccetera). Mi preme ricordare, e non nascondo il grande sforzo che abbiamo fatto, che durante questo periodo sono stati mantenuti adeguati standard addestrativi per far fronte a nuove esigenze e a nuove emergenze, come quella del Covid-19. Per quanto riguarda «Strade Sicure» tutto questo è stato anche facilitato dalla contrazione del periodo di recupero concesso ai nostri uomini, compensato – fino al 31 di questo mese – con l'incremento da ventuno a quaranta ore dell'istituto dello straordinario. Sempre parlando della seconda linea operativa, il personale dell'Esercito italiano distribuito su tutta la penisola era poco più di 7.000 unità. Per fronteggiare questo tipo di emergenza siamo arrivati a 7.800 unità, distribuite nei tre comandi multifunzione paritetici ai miei che potete vedere nella lastrina n. 6. La parte rossa è il FOPSUD, dove io sono il responsabile e, poi, c'è a Nord il Comando delle truppe alpine e il Comando delle Forze Operative Nord.
  Ora restringiamo il campo d'indagine sulle Forze Operative Sud, dove il contingente di forze riferito a «Strade Sicure» è di 4.700 unità, pari a poco più del 60 per cento delle forze di tutto il territorio nazionale. Le forze sono articolate in sette raggruppamenti. I raggruppamenti sono responsabili delle province. Le province si chiamano «piazze». Pertanto, abbiamo ventisei piazze. Oltre ad aver riarticolato le forze sul terreno sulla base delle direttive e degli ordini emanati dal Comando delle forze operative terrestri e Comando Operativo Esercito (COMFOTER COE), situato proprio qui a Roma, a seguito delle direttive emanate da loro, abbiamo non solo riarticolato le forze sul territorio, ma abbiamo anche parzialmente modificato i compiti assegnati alle forze sul campo. Non solo, sono state anche incrementate le forze sul campo. Nel mio caso, 370 unità sono arrivate nell'area che gestisco. Sono state costituite quattro nuove piazze, Salerno, Barletta, Cosenza ed Enna e presidiati 272 Pag. 5siti su quasi il 50 per cento di quelli nazionali. Abbiamo mantenuto 1.000 unità in riserva, pronte ad essere impiegate in qualunque parte del territorio nazionale con tempi di preavviso veramente ridotti e abbiamo costituito anche un posto di comando alternato, qualora quello principale non fosse più idoneo per svariate ragioni. A questo punto, mi preme riferire su alcuni compiti che sono stati affrontati durante questo periodo emergenziale. Sono stati tanti. Ne voglio menzionare solo qualcuno, tra cui il controllo del rispetto delle misure di contenimento previste dai DPCM e dalle ordinanze regionali, cioè la verifica delle autocertificazioni, l'utilizzo dei dispositivo di protezione individuale (DPI), il rispetto delle fasce orarie, dei movimenti tra i comuni, il monitoraggio e il contrasto di assembramenti di persone, la vigilanza a strutture adibite all'accoglimento e al ricovero di personale in quarantena, la vigilanza anche di strutture alberghiere, cinturazioni, chiusure di zone rosse, attività connesse alla vigilanza dei centri per immigrati che rientrano nei più ampi provvedimenti governativi di limitazione dei movimenti. Nell'ultimo quadrimestre, giusto per dare un'idea sulle attività condotte, abbiamo svolto 17.000 identificazioni, 500 fermi, 700 denunce e quaranta arresti. Sono state attivate, altresì, altre dieci zone rosse, Contigliano, Nerola, Fondi, Mondragone, Saviano, Sala Consilina, Polla, Auletta, Caggiano e Atena Lucana, svolte 17.000 identificazioni, 700 denunce e quaranta arresti.
  Tra i reati più frequenti, evidenzio il mancato rispetto dell'obbligo dell'autocertificazione e l'impiego dei dispositivi di protezione individuale, resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di servizio pubblico. Sempre tra gli ultimi eventi, vorrei ricordare proprio la repentina riconfigurazione delle forze che abbiamo effettuato per Amantea. Parliamo della seconda decade di luglio, dove a seguito di uno sbarco di personale straniero, abbiamo riscontrato che venti tra questi erano positivi. Quindi si sono verificati degli scontri. La popolazione ha manifestato il proprio disappunto per questo e, a seguito delle proteste, il prefetto ha fatto richiesta e con immediatezza abbiamo inviato delle unità per cinturare e dare concorso e supporto alle forze dell'ordine di Polizia presenti sul posto. Alcuni di questi positivi sono stati anche dirottati presso l'ospedale militare dell'Esercito del Celio. L'esigenza è appena terminata, parlo di ieri e dell'altro ieri. Cinque giorni fa ci è stato chiesto di attivare il campo rom di Scampia per controllare gli ingressi e le uscite dal campo, sempre a seguito delle richieste fatte da parte del prefetto. Ieri sera, intorno alle ore 20, alla stazione metro della Linea B di Roma, alla Basilica di San Paolo, otto persone hanno scavalcato i tornelli e si sono recate presso il treno, scappando. I nostri li hanno individuati, inseguiti, fermati. Questi sono saliti sul treno e hanno messo un po' in agitazione il personale che stava sulle carrozze. I nostri hanno bloccato il treno, avvertendo subito il capotreno, hanno messo in tranquillità i passeggeri. Hanno avuto un colloquio, una negoziazione con questi soggetti facinorosi. Di questi otto, sei erano tranquilli, ma uno ha incominciato a sputare, inveire eccetera. Quindi è stato fermato, bloccato e consegnato alle forze di Polizia. Questo per dire che l'intervento nostro da un semplice controllo, da una semplice vigilanza si trasforma in concorso e supporto alla popolazione e in supporto alle forze dell'ordine. L'ultimo è stato stanotte. A Potenza, il personale presente nel Centro di Accoglienza Richiedenti Asilo (CARA) è stato movimentato, perché sono in corso dei lavori di ristrutturazione; sono stati posti in albergo e si è scoperto che ventidue su quaranta risultano positivi. Quindi, il Prefetto – anche in questo caso – ha richiesto immediatamente l'intervento delle nostre forze per bloccare e cinturare questo segmento di strada dove sono presenti questi alberghi proprio per controllare gli ingressi e le uscite. Questo è giusto per dare uno spaccato panoramico dell'ultima settimana. Non vi racconto quello che è successo prima, perché finiremmo domani. Un moltiplicatore di potenza è stato rappresentato proprio dai microdroni di tipo Raven. Questi droni sono impiegati nella «Terra dei fuochi», però li abbiamo anche utilizzati in questo contesto operativo, dove hanno svolto Pag. 6cento sortite per effettuare delle sorveglianze dall'alto e controllare possibili focolai di tensione, possibili assembramenti o assembramenti veri e propri. Un esempio è rappresentato proprio da Mondragone, dove circa dieci giorni fa si sono verificati dei disordini essendo risultati positivi alcuni residenti dell'area appartenenti ad altri Stati. Abbiamo portato un filmato giusto per darvi un'idea.
  (Viene proiettato un breve video)
  Questa era la situazione a Mondragone. La tenda è quella della nostra pattuglia, giusto per parlare di assembramenti. Andiamo avanti.
  Ritornando brevemente alla «Terra dei fuochi», voglio ricordare che il personale che è incaricato di prevenire e contrastare reati di tipo ambientale, parlo di sversamenti illeciti di rifiuti e di roghi, è di circa 255 unità. Vengono utilizzati anche i Raven, in un segmento di territorio campano che va da Napoli a Caserta e che ingloba 57 comuni. Negli ultimi quattro mesi sono stati effettuati 3.000 controlli e controllati 460 siti di sversamento e cento roghi.
  Passiamo ora alla terza linea operativa che è il supporto sanitario. Per quanto riguarda questo supporto, devo dire che nella mia area si sono resi disponibili cinquanta tra ufficiali medici e sottufficiali infermieri per supportare i nosocomi civili e le residenze sanitarie assistenziali. Sono stati attivati negli ospedali da campo e sono stati effettuati degli interventi sanitari regionali, mirati, puntiformi in Sardegna in particolare a Sassari, Cagliari e ad Olbia, in Sicilia, a Troina e Messina e in Molise a Venafro e ad Agnone.
  Passiamo ora all'ultima linea operativa, alla quarta. Ricordo che è la quarta linea tracciata dal Capo di stato maggiore dell'Esercito, che riguarda i «concorsi operativi» e mi preme evidenziare che la mia area ha contribuito a garantire attraverso le forze i concorsi operativi alla Protezione civile, ad organizzazioni istituzionali, alle istituzioni, ai volontari eccetera, effettuando dei trasporti di materiale sanitario e dispositivi di protezione individuale, in particolare a favore della Protezione civile. Parliamo di 26.000 colli, con una percorrenza di 180.000 chilometri, della sanificazione di 140 strutture civili tra cui aree di interesse pubblico. Parlo di strutture carcerarie, di comuni, di chiese e di altre istituzioni e concorsi di varia natura. Sono state effettuate moltissime attività, tra cui, per esempio, la distribuzione di derrate alimentari a favore dei cosiddetti «invisibili» attraverso associazioni e la Protezione civile, raggiungendo finanche le aree più remote della Sicilia, della Sardegna, dell'Abruzzo, del Lazio e della Campania. Circa un mese fa, sono state distribuite, e non è poco, diciassette tonnellate di pasta e di generi alimentari, che ci sono state regalate da una grande ditta nazionale che è anche famosa in campo internazionale. Abbiamo preso questo quantitativo di materiale, lo abbiamo donato alla curia, che l'ha donato a tutte le altre parrocchie ubicate nell'area che poi chiaramente provvedono a distribuire cibo ai poveri.
  Concludo attirando la vostra attenzione sul fatto che l'Esercito in questa fase ha operato incessantemente nonostante tutti i vincoli imposti dalle restrizioni sanitarie che hanno limitato chiaramente la nostra libertà di movimento e la nostra libertà di azione. Siamo riusciti a trovare delle possibilità sia addestrative, sia operative. Per quanto riguarda l'emergenza Covid abbiamo parlato di controllo del territorio per contenere il contagio, dal controllo del territorio alle sanificazioni, quelle che abbiamo effettuato all'interno anche delle strutture delle curie, precedute dalla pulizia e dall'igienizzazione, da queste due attività svolte prima della sanificazione. Abbiamo svolto attività di supporto sanitario attraverso varie tipologie di interventi, dai medici e dagli infermieri con le stellette ad altri supporti di minore livello. Abbiamo provveduto a distribuire generi alimentari eccetera. In tale contesto mi preme proprio evidenziare la necessità di equiparare la remunerazione dell'istituto dello straordinario a quello delle forze di Polizia, che consiste in settanta ore al mese o – in alternativa – convertire da eccezionale, da straordinario a strutturale, la remunerazione attuale, che sarà in vigore fino al 31 luglio 2020, delle 40 ore di straordinario, Pag. 7perché abbiamo detto che riducendo il recupero del nostro personale andiamo a incrementare la nostra capacità sia addestrativa, sia operativa. Quindi, con una semplice equazione: meno recuperi, più addestramento, più operatività, più l'Esercito è pronto a sostenere e a fronteggiare le varie tipologie di rischi di qualunque genere esse siano. Basta riadeguarsi e adattarsi alle nuove situazioni, perché di volta in volta lo scenario cambia. Non è mai lo stesso. Grazie per l'attenzione e sono a disposizione per eventuali quesiti e domande.

  PRESIDENTE. Grazie a lei, Generale. Do la parola al deputato Giovanni Russo.

  GIOVANNI RUSSO. Grazie, signor Presidente. Do il mio personale benvenuto, anzi, bentrovato al Generale, siccome ci eravamo già visti, poco prima dell'emergenza Covid, e avevamo discusso di quali potevano essere le potenzialità ancora maggiori di un reparto importantissimo come il COMFOPSUD. Questa potenzialità si è esplicata completamente durante l'emergenza Covid-19. Dobbiamo ricordare che, al netto dell'encomiabile lavoro svolto, la prima mission del suo comando è quella di riuscire a salvaguardare la struttura militare e, soprattutto, la capacità C2 (Comando e controllo). Quindi, questo è il primo obiettivo. Per quanto riguarda il resto, abbiamo visto quanto è stata importante la capacità di potersi riconfigurare in base all'uso per una operazione come «Strade Sicure» che, all'improvviso, ha visto impiegare gli uomini da un assetto che serviva unicamente per la difesa a uno volto all'assistenza alla popolazione. Il video che ha mostrato del servizio del telegiornale ne è una dimostrazione piena. Questo fa il paio con le immagini di Mondragone, in cui si richiama quel «Fate presto.» del cardinale Sepe, che richiama un poco quello che era il «Fate presto.» del cardinale Pappalardo, che nella Palermo degli anni Novanta chiedeva un immediato intervento dello Stato. Ci fa capire quanto le Forze armate, in particolare dell'Esercito, siano veramente di grandissima importanza nei contesti di fragilità di alcuni sistemi sociali che insistono nel nostro Paese, ma soprattutto per la possibilità e la permeabilità di questi sistemi alla criminalità organizzata, perché in un prossimo futuro si potrebbe vedere queste popolazioni aizzate dalla criminalità organizzata. Ci sono pure degli alert molto importanti da parte della Direzione nazionale antimafia (DNA) sulla possibilità che la criminalità, la camorra in questo caso, possa essere operativa più dello Stato. Sicuramente raccolgo quella che è stata la sua richiesta, perché questi grandi sforzi operativi sono ricaduti tutti quanti sulle spalle dell'Esercito e perché gli uomini – che erano impiegati in «Strade Sicure» in assetto statico o dinamico – alla fine si sono ritrovati all'improvviso a fronteggiare un altro tipo di crisi completamente inaspettato e, quindi, anche a riconfigurare la filosofia e il pensiero di impiego di queste unità e di questi assetti. Estremamente positive sono state le misure che hanno portato a un incremento numerico delle unità impiegate durante l'emergenza Covid e all'attribuzione della qualifica di agente di pubblica sicurezza nell'espletamento del proprio servizio all'aumento delle ore di straordinario. Lo dobbiamo alla grande umanità degli uomini che lei comanda e che anche nelle missioni internazionali hanno dimostrato quanto le Forze armate italiane e, in particolare l'Esercito, sappiano avere l'arma più potente, che è il cuore innanzitutto, più che i dispositivi d'arma veri e propri. Per cui raccolgo la sua richiesta, pensando al personale, delle settanta ore strutturali: si potrebbero prevedere nella prossima legge di bilancio. L'impegno ce lo possiamo mettere. Garantiamo l'impegno, perché la riapertura di questa indagine conoscitiva è servita a capire quali potessero essere le nuove necessità sorte in ambito operativo, avendo il Covid rivoluzionato completamente l'assetto dell'utilizzo dell'operazione «Strade Sicure». Nel concludere, le faccio di nuovo un in bocca al lupo per i suoi uomini e per il suo comando, perché avrà bisogno della forza di tutta la squadra e di tutti i reparti per poter espletare meglio il proprio servizio. Grazie.

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  ROSARIO CASTELLANO, Comandante del Comando Forze Operative Sud (COMFOPSUD). Onorevole Russo, la ringrazio per le belle parole, che dimostrano ancora una volta la vicinanza delle istituzioni e sua personale alla nostra Forza armata. Grazie ancora.

  PRESIDENTE. Io non ho altre richieste di intervento. Ringrazio il Comandante Castellano per la presentazione informatica che ci ha illustrato e di cui autorizzo la pubblicazione in allegato al resoconto stenografico dell'audizione odierna (vedi allegato). Rinnovo i ringraziamenti al Generale Castellano, al Maggiore Cruciato e a tutti gli intervenuti e dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 15.45.

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ALLEGATO

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