XVIII Legislatura

Commissioni Riunite (IV e VII)

Resoconto stenografico



Seduta n. 11 di Martedì 2 agosto 2022

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
De Menech Roger , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SUI GRUPPI SPORTIVI MILITARI:

Esame del documento conclusivo.
De Menech Roger , Presidente ... 3 
Mariani Felice (LEGA)  ... 4 
Rossini Roberto (M5S)  ... 5 
Deidda Salvatore (FDI)  ... 5 
De Menech Roger , Presidente ... 6 

ALLEGATO: Documento conclusivo approvato dalle Commissioni ... 7

Sigle dei gruppi parlamentari:
Lega - Salvini Premier: Lega;
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Partito Democratico: PD;
Forza Italia - Berlusconi Presidente: FI;
Insieme per il Futuro: IPF;
Fratelli d'Italia: FdI;
Italia Viva-Italia C'è: IV-IC'È;
Liberi e Uguali - Articolo 1 - Sinistra Italiana: LEU-ART 1-SI;
Misto: Misto;
Misto-Alternativa: Misto-A;
Misto-Vinciamo Italia-Italia al Centro con Toti: Misto-VI-ICT;
Misto-Coraggio Italia: Misto-CI;
Misto-Azione-+Europa-Radicali Italiani: Misto-A-+E-RI;
Misto-Centro Democratico: Misto-CD;
Misto-Europa Verde-Verdi Europei: Misto-EV-VE;
Misto-MAIE-PSI-Facciamoeco: Misto-MAIE-PSI-FE;
Misto-Noi con l'Italia-USEI-Rinascimento ADC: Misto-NcI-USEI-R-AC;
Misto-Manifesta, Potere al Popolo, Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea: Misto-M-PP-RCSE;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
DELLA IV COMMISSIONE
ROGER DE MENECH

  La seduta comincia alle 14.30.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso.

Esame del documento conclusivo.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno delle Commissioni riunite Difesa (IV) e Cultura, Scienza e Istruzione (VII) reca il seguito dell'esame del documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sui gruppi sportivi militari.
  Ricordo che nella seduta del 21 aprile è stata messa a disposizione di tutti una proposta di documento conclusivo, pubblicata nell'allegato del resoconto delle Commissioni della medesima seduta.
  Ricordo altresì che, nella medesima seduta, i colleghi Roberto Rossini e Mariani hanno preannunciato la presentazione di alcune proposte di modifica alla bozza di documento conclusivo pubblicata, che sono state accolte attraverso l'integrazione di alcune parti del documento conclusivo stesso. La versione definitiva del documento è in distribuzione.
  Come sapete, sono il promotore di questa indagine conoscitiva e anche colui che ha predisposto il documento conclusivo che, oramai, può dirsi consolidato avendo visto la collaborazione di tanti deputati di entrambe le Commissioni, che hanno contribuito ad arricchirlo e a renderlo ancora più propositivo.
  Lo scopo dell'indagine, voglio ribadirlo ancora una volta, è, da una parte, riconoscere un modello unico al mondo quale quello dei gruppi sportivi militari italiani, che raggiunge livelli di assoluta eccellenza; dall'altra, essere di stimolo alla Pubblica Amministrazione, al Parlamento e agli stessi Corpi militari e civili per ulteriori miglioramenti.
  Nella parte finale delle conclusioni abbiamo tracciato delle linee di carattere assolutamente generale mettendo, però, in risalto che qualsiasi modifica a questo modello rodato e che dà lustro al nostro Paese in ogni competizione internazionale va innanzitutto condivisa con gli attori protagonisti.
  Credo che questo sia l'elemento fondamentale di chiusura della nostra indagine conoscitiva, nel senso che noi abbiamo l'obbligo di portare sicuramente dei miglioramenti, cercando però di mettere insieme le idee di tutti e cercando di proseguire in un solco che è stato ben tracciato in questi anni e che ha portato, ricordo solamente l'ultima grande affermazione che c'è stata alle Olimpiadi pochi mesi fa, un patrimonio di risultati sportivi straordinari di cui tutto il Paese deve andare orgoglioso.
  Ringrazio tutti i commissari e, in particolar modo, quelli che hanno seguito tutte le audizioni e hanno anche partecipato alle missioni che abbiamo fatto. Colgo l'occasione per ringraziare anche tutti i Corpi dello Stato, sia quelli militari che civili, che sono stati molto disponibili nell'aprire le loro porte e farci vedere quello che fanno, sottolineando la loro importanza, non solo sotto il profilo dell'attività agonistica, ma anche in funzione di contrasto al disagio sociale e di recupero, soprattutto dei giovani,Pag. 4 nelle zone del nostro Paese più arretrate. Ci sono esempi molto virtuosi di cui dobbiamo andare orgogliosi.
  Dopo questa breve premessa, non voglio sottrarre altro tempo e do la parola ai colleghi che intendano intervenire.

  FELICE MARIANI. Grazie presidente. Ho avuto il piacere di assistere e partecipare a tutte le riunioni che abbiamo fatto anche perché, come ho già detto, sono stato per quarant'anni in un Corpo militare, quello delle Fiamme Gialle, che mi ha permesso di fare a livello professionistico, prima la mia attività di atleta, e, successivamente, quella di allenatore.
  Come diceva il presidente De Menech, il modello italiano dei gruppi sportivi militari è un livello di eccellenza unico al mondo; negli anni in cui sono stato nel gruppo sportivo delle Fiamme Gialle, i rappresentanti di diversi Paesi sono venuti a cercare di capire come funziona il nostro modello per copiarlo e, pertanto, dobbiamo cercare di mantenerlo sempre all'apice.
  Il mio contributo al documento conclusivo ha cercato di evidenziare sia le cose positive, ma anche alcuni aspetti che dobbiamo tenere presenti e sui quali occorre non abbassare la guardia.
  Faccio qualche esempio. Un atleta viene generalmente arruolato intorno all'età di diciotto, venti anni. Io, nella mia qualità di direttore tecnico, lavoravo con gli atleti di judo (i migliori che c'erano in Italia, poiché erano campioni italiani e avevano preso delle medaglie ai campionati europei juniores o ai mondiali). Ebbene, nella maggior parte dei casi questi atleti continuano a migliorare e a utilizzare le strutture e i tecnici di alto livello che ci sono nei Corpi militari. Tuttavia alcuni, una volta arruolati, si siedono e, invece di mantenere quel livello, diventano meno bravi perché si allenano di meno e non si impegnano più come dovrebbero fare, avendo ottenuto un posto di lavoro. Per questo ho fatto mettere nel documento conclusivo che occorre che ogni Corpo mantenga alta l'attenzione e sorvegli sia il lavoro dei tecnici che quello degli atleti per far sì che essi mantengano quel livello alto. Infatti, sono atleti, ma vengono pagati per il fatto di essere entrati in un Corpo dello Stato. Se un poliziotto, un finanziere o un carabiniere lavorano otto ore al giorno, peraltro rischiando la vita, non dico che gli atleti devono allenarsi otto ore al giorno tutti i giorni, ma almeno quattro ore e altrettanto i tecnici e i direttori tecnici. Questo è quello che ho evidenziato.
  Voglio sottolineare anche che questi ragazzi hanno un percorso privilegiato e, a differenza dei nostri figli e dei nostri nipoti, vengono arruolati senza dovere passare per il percorso difficoltoso dei test e delle prove psicoattitudinali; essi, infatti, vengono arruolati proprio per i loro risultati sportivi. Quindi, succede che una piccola percentuale di questi atleti, che sono in un primo momento avvantaggiati, si siedono avendo trovato un posto di lavoro e vivacchiano.
  Un'ultima annotazione e concludo. Non meno grave di quanto ho appena detto è, scusate l'espressione, questo «mercato delle vacche» che avviene tra i gruppi sportivi militari. Qualche gruppo militare, che non si comporta correttamente, va da un campione e gli dice: «Passi con noi e ti diamo questo e quello». C'è un caso eclatante (non dobbiamo neanche andare tanto indietro nel tempo, essendo legato alle ultime Olimpiadi) che è quello di Tamberi che, fino a due mesi prima, militava nelle Fiamme Gialle e che lascia quel Corpo per andare nella Polizia. Questo, a mio avviso, non deve succedere, ma si stanno verificando anche altri casi. Quindi, propongo di introdurre una sorta di vincolo, un nulla osta, come avviene per qualsiasi atleta in tutte le discipline sportive. Un figlio che fa judo, karate o nuoto in una palestra, peraltro pagando la rata di frequenza, non può andare in un'altra società sportiva. Quindi, immaginiamo come possa tollerarsi che un professionista, che viene pagato, fa come gli pare e se ne va in un'altra Forza. Questo non è corretto perché se un poliziotto decide di smettere di lavorare nella Polizia per diventare un carabiniere deve fare un concorso. Questi atleti, invece, hanno un percorso privilegiato. Quindi, ribadisco che serve mettere dei vincoli per impedire di poter passare da un gruppo sportivo, militare o civile, ad un altro.

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  ROBERTO ROSSINI. Ringrazio il presidente De Menech per avere promosso questa indagine conoscitiva sui gruppi sportivi militari, un tema che il Parlamento non aveva ancora mai affrontato. Ritengo che l'indagine sia stata molto utile, consentendo di focalizzare l'attenzione sui nostri atleti e sui nostri ragazzi che, proprio in questo periodo, stanno portando alto il nome dell'Italia in tutto il mondo.
  Ringrazio tutti i colleghi che si sono spesi in questo lavoro e nell'integrazione del documento. Anch'io ho fatto la mia parte, soprattutto per quanto riguarda l'utilizzo dei gruppi sportivi militari nella gestione delle infrastrutture sportive a livello nazionale, e anche per quelle funzioni che i gruppi sportivi militari hanno nella gestione delle attività e degli spazi nella società civile.
  Ringrazio anche tutti i colleghi per essere riusciti a portare a compimento questo lavoro nonostante la fine anticipata della legislatura.
  Il documento conclusivo riporta tanti spunti interessanti, che mi auguro si riescano a riprendere nella prossima legislatura per dare un seguito normativo alle diverse esigenze emerse. Oltre a questo, siamo riusciti anche ad approvare la risoluzione sulle sponsorizzazioni, che era un problema che si trascinava da tempo. Ovviamente abbiamo davanti tante sfide, sappiamo quali sono i risultati di eccellenza conseguiti dai nostri atleti nelle ultime olimpiadi, ma c'è ancora da lavorare per riuscire ad incrementare il numero degli atleti dei gruppi sportivi militari.
  Infine, non posso non ringraziare tutti i gruppi sportivi, militari e civili, i nostri atleti e i tecnici che ci hanno aperto le porte dei loro Centri, ci hanno fatto vedere quali sono i loro punti di forza, ma anche le loro criticità, aspetti che sono stati riportati tutti in questo documento conclusivo.
  Ringrazio questi ragazzi anche per il loro impegno sociale, per fare attività con i più piccoli, coinvolgendo i giovani sotto tutti gli aspetti. Auguro a tutti loro un grosso in bocca al lupo e speriamo che, nella prossima legislatura, si possano vedere i frutti del lavoro che oggi stiamo portando a termine.

  SALVATORE DEIDDA. Ringrazio, anche a nome del gruppo di Fratelli d'Italia, il vicepresidente De Menech per avere promosso questa indagine conoscitiva. È stata un'iniziativa che abbiamo accolto subito favorevolmente perché più andavano avanti i lavori e più ci rendevamo conto che avevamo a che fare con eccellenze che, come purtroppo tutti i reparti delle Forze armate, soffrono per i problemi legati sia alla carenza di finanziamenti sia ai numeri degli organici delle Forza armate. Infatti, avete ben scritto in questo documento che c'è un problema legato alla legge n. 244 del 2012 e al futuro degli atleti che, dopo essere stati atleti di fama mondiale, finita l'attività agonistica, continuano a permanere nella stessa Forza armata per la quale hanno gareggiato. Un altro problema riguarda l'esigenza di far capire che, con l'avanzare dell'età, ci deve essere uno scorrimento, un passaggio di mobilità dalla Forza armata nelle varie pubbliche amministrazioni. Adesso, chi è dentro alle Forze armate non riesce a passare nella Pubblica Amministrazione perché c'è una chiusura, non so per quale ragione, da parte della Funzione Pubblica affinché si realizzi questo passaggio.
  Avete evidenziato anche come ci sia un problema legato alla mensa di questi atleti, nonostante la solidarietà da parte degli altri colleghi della Forza armata cui appartengono questi atleti dei gruppi sportivi militari. Le Forze armate hanno un budget limitato per la spesa relativa alle mense e gli atleti dei gruppi sportivi non usufruiscono di pasti diversificati nonostante svolgano attività per le quali è necessario assumere molti carboidrati e proteine in più rispetto ai loro colleghi, che spesso gli passavano le proprie razioni.
  Ritengo che questo documento conclusivo possa essere un importante stimolo affinché, nella prossima legislatura, tutte le forze politiche, senza distinzione di parti, concordino nell'assumere quelle iniziative necessarie per superare le criticità evidenziate ed attribuiscano più autonomia ai gruppi sportivi militari, che oggi soffrono Pag. 6per la carenza di finanziamenti provenienti dalle Forze armate, che devono prioritariamente svolgere altri compiti più istituzionali.
  Ringrazio, quindi, tutti i colleghi ed auspico che nella prossima legislatura si possa partire da questo lavoro per rendere ancora migliore questo modello di eccellenza.

  PRESIDENTE. Vorrei solo precisare, con riguardo alle osservazioni del collega Mariani, che tutte le integrazioni fornite alla proposta di documento conclusivo sono state accolte nello spirito che abbiamo già sottolineato in apertura di questa seduta, ovvero che risulta fondamentale condividere ogni possibile soluzione con chi ha contribuito in tutti questi anni a creare questa eccellenza. Questo è lo spirito migliore per evitare di rompere questo «giocattolo». Quanto, poi, al tema della concorrenza tra gruppi sportivi, abbiamo specificato che bisogna evitare che la concorrenza vada a discapito dell'interesse nazionale.
  Credo che questo sia lo spirito giusto con il quale affrontare, nella prossima legislatura, nel modo migliore alcuni temi di un sistema di assoluta eccellenza di cui dobbiamo essere orgogliosi, ma soprattutto custodi.
  Pongo, quindi, in votazione la proposta di documento conclusivo, come riformulata.

  (La Commissione approva; vedi allegato).

  Ringrazio tutti gli intervenuti e dichiaro conclusa l'indagine conoscitiva.

  La seduta termina alle 14.50.

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ALLEGATO

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