XVIII Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati

Resoconto stenografico



Seduta n. 174 di Giovedì 15 settembre 2022
Bozza non corretta

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Vignaroli Stefano , Presidente ... 3 

Seguito esame della proposta dell'esame della proposta di relazione finale sull'attuazione della legge 22 maggio 2015 n. 68 in materia di delitti contro l'ambiente (Seguito dell'esame e conclusione) :
Vignaroli Stefano , Presidente ... 3 
Braga Chiara (PD)  ... 3 
Nugnes Paola  ... 4 
Zolezzi Alberto (M5S)  ... 5 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 5 

Seguito esame della proposta di relazione finale sulla situazione delle bonifiche e della gestione dei rifiuti presso gli impianti ex ILVA-Taranto e nelle aree contermini (Seguito dell'esame e conclusione) :
Vignaroli Stefano , Presidente ... 6 
Trentacoste Fabrizio  ... 6 
Nugnes Paola  ... 8 
Braga Chiara (PD)  ... 8 
Vianello Giovanni (Misto-A)  ... 9 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 12 

Seguito esame della proposta di relazione finale sul traffico illecito di rifiuti in Tunisia (Seguito dell'esame e conclusione) :
Vignaroli Stefano , Presidente ... 12 
Nugnes Paola  ... 12 
Zolezzi Alberto (M5S)  ... 14 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 14 

Seguito esame della proposta di relazione finale sugli aspetti ambientali della gestione di miniere e cave (Seguito dell'esame e conclusione) :
Vignaroli Stefano , Presidente ... 15 
Trentacoste Fabrizio  ... 15 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 17 

Esame della proposta di relazione conclusiva sull'attività svolta nella XVIII legislatura (Esame e conclusione) :
Vignaroli Stefano , Presidente ... 18 
Braga Chiara (PD)  ... 18 
Nugnes Paola  ... 20 
Zolezzi Alberto (M5S)  ... 21 
Casu Andrea (PD)  ... 22 
Trentacoste Fabrizio  ... 24 
Vignaroli Stefano , Presidente ... 25 

Deliberazione sulla pubblicità degli atti e documenti formati o acquisiti dalla Commissione (Esame e approvazione) :
Vignaroli Stefano , Presidente ... 27

Testo del resoconto stenografico
Pag. 3

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
STEFANO VIGNAROLI

  La seduta comincia alle 13.40.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante l'attivazione degli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni ne dispongo l'attivazione.

Seguito esame della proposta dell'esame della proposta di relazione finale sull'attuazione della legge 22 maggio 2015 n. 68 in materia di delitti contro l'ambiente.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito dell'esame della proposta di relazione finale sull'attuazione della legge 22 maggio 2015 numero 68 in materia di delitti contro l'ambiente.
  Ricordo che nella seduta del primo settembre 2022 era stata presentata, insieme agli altri relatori (il Senatore Lomuti e l'Onorevole Potenti), una proposta di relazione, in ordine alla quale non sono state trasmesse osservazioni e proposte di modifica.
  Chiedo se ci sono richieste di svolgimento di dichiarazione di voto. Onorevole Braga.

  CHIARA BRAGA. Grazie Presidente. Molto brevemente per esprimere il voto favorevole del mio gruppo su questa relazione, che ricordo è un aggiornamento di un lavoro prezioso che questa Commissione ha fatto sull'applicazione della legge 68.
  Anche se abbiamo dovuto un po' concludere i lavori in maniera accelerata, per quello che è accaduto sul compimento della legislatura, credo che sia stato molto importante acquisire Pag. 4il punto di vista dei procuratori nelle due sessioni di audizioni che abbiamo svolto. E anche di avere messo in luce una serie di aspetti che riguardano forse non tanto l'esigenza di ulteriori modifiche normative al tema della repressione dei delitti e dei reati ambientali; ma principalmente la piena attuazione di alcune disposizioni. Sia di carattere normativo oggi vigenti, che sono ancora in attesa di decreti attuativi da parte del Governo, e anche l'implementazione di un lavoro di formazione delle forze di Polizia, della magistratura, degli organi tecnici che sono chiamati a supportare appunto il contrasto degli illeciti ambientali.
  Penso che sarà comunque un contributo importante al prossimo Parlamento sullo sviluppo di una legislazione che ha prodotto dei risultati positivi, che ha bisogno di essere ulteriormente rafforzata attraverso l'implementazione e l'investimento anche di risorse economiche in questa direzione. Grazie.

  PAOLA NUGNES. Grazie. Anch'io con la mia componente dichiaro il voto favorevole per questa relazione, che sicuramente è un ulteriore passo in avanti rispetto alla relazione della XVII Legislatura, che tra l'altro mette questa Commissione in una posizione di primo piano rispetto a un iter che riteniamo assolutamente indispensabile, cioè quello di monitorare le leggi che vengono licenziate dal Parlamento, per poterne seguire gli effetti positivi, e quindi eventuali aggiustamenti.
  Questa – abbiamo sempre detto – è anche una funzione della Commissione perché noi siamo stati legislatori oltre che commissari di questa Commissione.
  Sapevamo perfettamente che la legge 68, che è stata licenziata nella XVII legislatura, era un primo tassello, sicuramente in un momento non favorevolissimo è stata strappata a un Parlamento in una maggioranza trasversale, ed era portatrice anche di qualche lacuna, di qualche debolezza; ma che appunto Pag. 5il lavoro della Commissione, con la relazione precedente, e con questa, e con quella che anche la relazione stessa si augura potrà essere il proseguimento della prossima Commissione, potrà mettere a punto. Anche se molto, di quelli che erano i dubbi maggiori sull'indeterminazione di alcune terminologie, è stato messo in evidenza dalla Corte, che non sono così determinanti, e quindi per non indeboliscono la legge.
  Sicuramente però andrà rinforzata, per quanto riguarda altri reati, che sono ancora di tipo amministrativo, soprattutto valutando come destinare tutte le risorse che vengono anche dalle sanzioni, e sicuramente la destinazione dovrà essere, sempre e comunque, di tipo ambientale, e anche a rafforzo, come un emendamento che ho sottoscritto, che è passato, determinava al sistema agenziale della 132 che, invece, fu licenziata senza fondi. Grazie.

  ALBERTO ZOLEZZI. Anch'io do il voto favorevole del nostro gruppo. Credo che sia stata una relazione importante su una legge decisamente importante, che ha consentito di iniziare a dare purtroppo il peso adeguato ai reati ambientali. È necessario monitorare, è necessario continuare il confronto con i controllori, auspicando che questa Commissione sia ricostituita anche nella prossima legislatura. Grazie.

  PRESIDENTE. Io ringrazio chi ha redatto e coordinato questa relazione, il nostro magistrato dottor Battarino. Questa relazione è frutto anche della collaborazione con la Procura generale della Corte di cassazione.
  Per chi c'era nella scorsa legislatura (e vedo qui l'Onorevole Braga, la Senatrice Nugnes, l'Onorevole Zolezzi) penso che già è stata per noi una soddisfazione quella di aver approvato questa legge 68, che è una legge storia. Quindi è una soddisfazione che ci porteremo sempre.Pag. 6
  È stato un piacere e un onore anche quella poi di monitorarla nel tempo attraverso la nostra Commissione e attraverso queste relazioni che abbiamo fatto sia nella scorsa legislatura che in questa. Quindi ringrazio tutti e procedo con la votazione finale.
  Favorevoli? Astenuti? Contrari? È approvata all'unanimità.
  La Presidenza si riserva di procedere al coordinamento del testo approvato.

Seguito esame della proposta di relazione finale sulla situazione delle bonifiche e della gestione dei rifiuti presso gli impianti ex ILVA-Taranto e nelle aree contermini.

  PRESIDENTE. Passiamo alla successiva, ovvero il seguito dell'esame della proposta di relazione finale sulla situazione delle bonifiche e della gestione dei rifiuti presso gli impianti dell'ex ILVA-Taranto e nelle aree contermini.
  Ricordo che nella seduta del primo settembre 2022 era stata presentata da me e dagli altri relatori (la Senatrice Nugnes e il Senatore Trentacoste) una proposta di relazione in ordine alla quale sono state trasmesse proposte di modifica talune delle quali sono state recepite nel testo che è stato poi trasmesso ai componenti della Commissione. Avverto, pertanto, che porrò direttamente in votazione il testo della proposta di relazione come modificato.
  Chiedo se ci sono richieste di svolgimento di dichiarazione di voto. Senatore Trentacoste.

  FABRIZIO TRENTACOSTE. Grazie Presidente. Volevo cogliere l'occasione per ringraziare la Commissione e i suoi componenti, ma soprattutto la struttura tecnica che ha accompagnato i componenti della Commissione che hanno seguito questa inchiesta. Faccio pubblica ammenda per non aver potuto Pag. 7seguire, come sarebbe stato adeguatamente logico da relatore, la Commissione per le questioni politiche o istituzionali che hanno coinvolto la nostra attività parlamentare negli ultimi mesi.
  Credo che questa relazione abbia posto un punto fermo, di garanzia in qualche modo, a quel territorio e a quelle popolazioni che hanno in questo modo anche avuto la vicinanza istituzionale del Parlamento con una Commissione d'inchiesta, che ha finalmente focalizzato alcune criticità che aspettavano, in qualche modo, una formalizzazione.
  Io stesso ho avuto un'esperienza personale familiare con l'Italsider, quello che era il vecchio nome dell'ILVA. Un mio zio paterno ha lavorato per tanti anni presso quell'impianto, finendo per rimanerne anche vittima. Quindi comprendo pienamente quello che è il peso ambientale che quel grandissimo impianto comporta su quel territorio.
  Credo che emerga dalla relazione che finché in questo Paese continueremo a barattare, a porre quasi sullo stesso piano, uno stato di necessità, la necessità di lavoro, della massima occupazione, soprattutto per i territori del Sud Italia, sacrificando a questo le esigenze ambientali, non solo in termini di ambiente fisico, ma anche soprattutto di salute umana e animale, e di qualità della vita, penso che non potremo dichiararci un Paese pienamente civile. E allora spero che questa relazione dia un piccolo contributo alla risoluzione di questo nodo che finisce per porre sempre l'opinione pubblica al bivio tra economia, gestione delle risorse e spesso anche la salute dei cittadini e il loro diritto a vivere degnamente.
  Ringrazio i consulenti che hanno seguito questa inchiesta per il lavoro profuso, e anche per averci dato la possibilità, almeno sul piano personale, di approfondire un tema che si è Pag. 8rivelato veramente importante, anche sul piano della crescita personale e politica. Grazie.

  PAOLA NUGNES. Anche io ringrazio innanzitutto i funzionari che hanno lavorato e ci hanno coadiuvato, il Presidente che ha voluto riportare questo argomento, anche se limitatamente appunto allo stato di avanzamento delle bonifiche, di un tema che è una ferita per l'Italia, che ci ha visto, diciamo, protagonisti nello studio, nella ricerca delle possibili soluzioni, almeno dal 2012.
  Però purtroppo a dieci anni di tempo da quella data, dai primi decreti, sono passati appunto dieci anni quasi inutilmente. Questo è effettivamente un dato estremamente grave per il nostro Paese, ed è anche molto molto emblematico.
  Io ringrazio per la relazione, e anche il contributo che sicuramente è venuto dalla competenza di altri colleghi, perché è una relazione molto franca, diretta, che non tralascia critiche giustamente molto dirette.
  Certamente è un eufemismo dire che ci sono state complicazioni che hanno impedito di mettere pienamente a frutto l'impegno economico profuso dallo Stato nell'area, visto che i risultati non ci sono stati. Ma è dovuto, è doveroso usare una terminologia adeguata all'istituzione, ma in questa frase è detto tanto.
  Nella relazione, diciamo, la mancanza del filo conduttore, la mancanza del coordinamento di tutte le competenze che hanno gestito questi fondi, appare evidentissima, e chi voglia leggere questa relazione con attenzione saprà quello che è stato il risultato di questi dieci anni, o meglio il non risultato. Quindi il voto sicuramente è a favore della relazione, che ho apprezzato tantissimo.

  CHIARA BRAGA. Grazie Presidente. Solo per esprimere il voto favorevole del Partito democratico su questa relazione, e Pag. 9aggiungere una brevissima considerazione che riprende anche alcune delle valutazioni fatte dai colleghi relatori che ne hanno parlato.
  Mi pare che, al di là della specificità del caso dell'ILVA, anche questa relazione diciamo confermi ancora alcune forti criticità sull'efficacia degli interventi di ripristino e di bonifica ambientale nel nostro Paese. Il caso dell'ILVA è particolarmente emblematico, ma sappiamo che questo è un tema trasversale di cui anche questa Commissione si è spesso occupata nell'arco delle sue attività di inchiesta. Ribadisco il voto favorevole del PD.

  GIOVANNI VIANELLO. Grazie Presidente. Condivido interamente le osservazioni poste dai colleghi che mi hanno preceduto. Devo dire che il lavoro fatto dalla Commissione è molto importante, seppur parziale, si è messo in evidenza, e si è cercato di fare un po' di chiarezza rispetto un caos inimmaginabile.
  Noi ci siamo trovati ad affrontare in questa breve, ma comunque intensa attività di indagine, una situazione in cui lo Stato non conosce quello che fa lo Stato. Causato dalla frammentazione dei dati, le procedure su cui lavorare, i diversi soggetti che si occupano di diverse aree, anche limitrofe. Insomma mancanza di coordinamento.
  Ci siamo trovati di fronte a uno Stato che a volte smentisce lo Stato stesso. È successo con l'avvicendamento dei commissari, avvenuto a ottobre 2020, senza competenze, oppure senza strutture adeguate di supporto, che ha causato di fatto un blocco delle bonifiche e decisioni errate di riprogrammazione sul Mar Piccolo, sulla piattaforma informatizzata dei dati per esempio. Come la due diligence mette in evidenza.
  Tra l'altro una riprogrammazione che era stata condivisa dagli enti locali sulla base di nessuna motivazione tecnica. Si Pag. 10evidenzia un mancato coordinamento del CIS, soprattutto nel 2020, in cui in quel momento non si è compreso, sono cambiate direzioni senza alcuna motivazione tecnica.
  Abbiamo avuto lo Stato contro lo Stato. I ricorsi al TAR promossi da Acciaierie d'Italia, che ha una componente statale all'interno, ma anche ILVA in a.s, che comunque è commissariamento governativo nei confronti dell'Arpa, o del Ministro della transizione ecologica sulle bonifiche, ci mette in evidenza come lo Stato fa ricorso allo Stato, e si sono allungati ulteriormente i tempi per le bonifiche ad esempio delle aree escluse.
  Lo Stato che abbandona lo Stato. Il caso Cemerad. Dal gennaio 2020 i fondi erano finiti e sono stati due anni, a dicembre 2021 sono stati di fatto finanziati nuovi soldi, e adesso stiamo ancora in attesa comunque del via libera da parte di Sogin, che tra l'altro ora è anche commissariata. Grazie all'intervento della Commissione, o per lo meno due giorni dopo che la Commissione è andata a visitare il sito Cemerad – voglio mettere in evidenza – si è avuta comunque l'attivazione del canale finanziario da cui il commissario può attingere dei soldi, e quindi si è in attesa adesso solo del via libera di Sogin.
  Lo Stato che dimentica lo Stato. Il caso dell'area PIP di Statte, dove una discarica di quaranta metri, profonda quaranta metri di rifiuti speciali pericolosi, chiusa nel '92, nel 2000, senza che nessuno se ne accorgesse, è diventata una zona PIP, una zona industriale senza alcun tipo di bonifica. Nessuno sapeva nulla, che fino a qualche anno prima c'era una discarica di rifiuti speciali imponente.
  Lo Stato che si sottrae a riferire allo Stato. Perché se Acciaierie d'Italia, nonostante le ripetute richieste da parte della Commissione di venire in audizione a riferire, si è sempre sottratta per motivazioni pregresse. Però di fatto non è venuta neanche a Taranto quando siamo andati lì nel sito. Rende anche Pag. 11idea di come oggettivamente la presenza statale in Acciaierie d'Italia evidentemente non è così decisiva per le scelte, perché di fatto il comportamento continua a essere analogo a quanto era completamente in mano a Mittal.
  Tutto questo vede come vittima ovviamente un territorio – come hanno detto bene i colleghi che mi hanno preceduto – che da oltre dieci anni anziché trovare delle soluzioni continua a vedere delle complicazioni. Legate ovviamente a uno stabilimento siderurgico che per legge è di interesse strategico nazionale, ma che per la quale si è cambiato ripetutamente direzione. E così anche come le bonifiche. Si è cambiato continuamente direzione.
  Ora è importante, a mio modo di vedere, visto che questa chiarezza è riuscita a farla la Commissione, parziale, perché appunto si è interrotta la legislatura, però l'ha fatta la Commissione Ecomafie, e che nella prossima legislatura, la prossima Commissione, qualora si creasse una Commissione Ecomafie, continui questo lavoro, perché è necessario affiancare e dare tutti gli strumenti, al Governo, agli enti locali, per una chiarezza su quale direzione prendere. Per lo meno tirando le fila.
  Questo è il mio augurio, e voglio ringraziare comunque il Presidente, i relatori, i colleghi, ma soprattutto i consulenti e i collaboratori della Commissione preziosissimi, l'ingegner Sgorbati, il dottor Castellano, il dottor Palmieri, la dottoressa Carmen Lucia tra tutti, ma veramente per il grande apporto.
  Io voglio ringraziare perché, come sapete, oggi termino, è la mia ultima giornata, e non mi ricandiderò, però per il lavoro intenso fatto da questa Commissione e da tutti i Commissari con uno spirito costruttivo, non di parte. Veramente vi ringrazio tutti e auspico che si continui anche nella prossima legislatura a seguire questa vertenza che, come ben sappiamo, da dieci anni è irrisolta.

Pag. 12

  PRESIDENTE. Io ringrazio ovviamente chi ha contribuito alla stesura di questa relazione, e in particolare il nostro magistrato, il dottor Castellano, e i nostri consulenti ingegner Cozzupoli e l'ingegner Sgorbati. Credo che abbiamo, che hanno fatto un ottimo lavoro, visti i tempi non eravamo nemmeno sicuri di riuscire così in poco tempo a presentare qualcosa di dignitoso. Invece devo dire che abbiamo fatto, credo, un buon lavoro, sia per quanto riguarda Taranto, e già se n'era occupato nella passata stagione per quanto riguarda l'ILVA, ma anche il nostro contributo che citava l'Onorevole Vianello, che parte già dalla precedente Commissione per quanto riguarda i rifiuti radioattivi a Statte.
  Quindi io procedo alla votazione finale.
  Favorevoli? Astenuti? Contrari? È approvata all'unanimità.
  La Presidenza si riserva di procedere al coordinamento del testo approvato.

Seguito esame della proposta di relazione finale sul traffico illecito di rifiuti in Tunisia.

  PRESIDENTE. Passiamo adesso al seguito dell'esame della proposta di relazione finale sul traffico illecito dei rifiuti in Tunisia. Ricordo che nella seduta del primo settembre 2022 era stata presentata da me e dagli altri relatori (il Senatore Berutti, il senatore Briziarelli e l'Onorevole Zolezzi), una proposta di relazione in ordine alla quale non sono state trasmesse osservazioni e proposte di modifica.
  Chiedo se ci sono richieste di svolgimento di dichiarazione di voto. Senatrice Nugnes.

  PAOLA NUGNES. Anche qui ringrazio chiaramente tutti quelli che hanno lavorato a questa relazione, che è stata un momento importante, che ha messo in evidenza un problema Pag. 13grosso, anche se molto semplice, del nostro Paese. La nostra incapacità di gestire il ciclo dei rifiuti, anche quando non si tratta di rifiuti pericolosi, di grossi problemi di inquinamento, e quindi di occultamento.
  La possibilità di avere un lauto guadagno da questa gestione fa gola a molti, e troppo spesso sono i Paesi più deboli che ne pagano le conseguenze.
  E così è successo per i rifiuti campani con la Tunisia, perché appunto – come viene riassunto in maniera molto chiara – la società che ha trasportato i rifiuti in Tunisia aveva coscienza del fatto che quei rifiuti non erano recuperabili, ma ha avuto un lauto guadagno nel portarli in Tunisia. Così come la società che li ha recepiti aveva un lauto guadagno dai 48 euro che le venivano pagati ai 6 euro che gli costava lo smaltimento in discarica.
  Quello che trovo anche qui un po' un eufemismo, che però chiaramente è dovuto, e anche qui perché non si è, credo, conclusa ancora l'indagine della Magistratura, e quindi la nostra posizione, la capacità di esprimere un giudizio deve mantenersi dei binari. Però viene detto chiarissimamente che tutto questo non sarebbe accaduto se la Regione Campania avesse verificato.
  E questo è quanto. Non si può parlare soltanto di negligenza dei funzionari, perché se questi funzionari sono posti in quel luogo per controllare, e per essere a conoscenza dei fatti, non possono poi nascondersi dietro una presunta negligenza, una mancanza di attenzione. Io non credo che sia possibile, che non sia plausibile.
  Io credo che le responsabilità degli enti locali, ma a tutti i livelli, debbano essere ferrei, molto molto forti, anche perché noi dobbiamo tendere a rinforzare la Pubblica Amministrazione.Pag. 14
  E fin quando poi, appunto, la responsabilità dei funzionari è resa sempre così labile, noi non potremmo avere un pubblico, cioè una parte pubblica che controlla, che sia forte, e che possa battersi per il bene di tutti.
  Noi dobbiamo capire che il pubblico rappresenta tutti quanti noi. Il nostro patrimonio collettivo lo dobbiamo difendere, ma dobbiamo fare in modo che sia assolutamente mai manchevole, mai negligente, mai superficiale. E questa volta, invece, è avvenuto, e probabilmente ne uscirà fuori qualche responsabilità anche di altro tipo. Voto favorevole alla relazione. Grazie.

  ALBERTO ZOLEZZI. Una relazione anch'essa molto importante. Secondo me pone l'attenzione sulla necessità di classificare adeguatamente i rifiuti su tutto il tema di tutto quello che è il riciclo, l'end of waste, di cui in questa legislatura si è riusciti a fare comunque chiarezza.
  Sono stati emanati, soprattutto nella prima parte, importanti decreti end of waste, e si è lavorato anche sull'end of waste caso per caso.
  Ci sono stati vari episodi, non solo questo della Tunisia, in cui l'Italia ha visto importare rifiuti, come nel caso di Mantova. In questo caso c'era un'esportazione, però sempre con una normativa che, nonostante sia una normativa articolata, deve probabilmente essere maggiormente stringente per definire al meglio quando un rifiuto può essere importato, quando può essere esportato, e probabilmente partendo dagli aspetti economici si riesce ad arrivare più facilmente alla soluzione.
  È una relazione importante che spiega appunto, anche in termini più generali, quali sono i movimenti dei rifiuti tramite appunto alcuni documenti che possono sembrare estranei, però spiegano appunto come funziona la codificazione del trasporto dei rifiuti in Italia. Voto favorevole.

  PRESIDENTE. Non vedo altri iscritti a parlare.Pag. 15
  Io ringrazio chi ha contributo alla stesura di questa relazione, il nostro magistrato dottor Castellano e l'ingegner Cozzupoli.
  Ricordo che dovrebbe anche Report andare in onda nelle prossime puntate. È proprio un servizio su questo argomento, e darà ampio spazio al nostro impegno.
  Procedo quindi con la votazione finale.
  Favorevoli? Astenuti? Contrari? È approvata all'unanimità.
  La Presidenza si riserva di procedere al coordinamento del testo approvato.

Seguito esame della proposta di relazione finale sugli aspetti ambientali della gestione di miniere e cave.

  PRESIDENTE. Passiamo adesso all'esame della proposta di relazione finale sugli aspetti ambientali della gestione di miniere e cave. Ricordo che nella seduta del primo settembre 2022 era stata presentata da me e dagli altri relatori (il Senatore Rufa e il Senatore Trentacoste) una proposta di relazione in ordine alla quale non sono state trasmesse osservazioni e proposte di modifica.
  Chiedo se ci sono richieste di svolgimento di dichiarazione di voto. Senatore Trentacoste.

  FABRIZIO TRENTACOSTE. Grazie Presidente. Questa relazione l'ho immaginata già al momento dell'insediamento della stessa Commissione in relazione ad alcune criticità ambientali che, come sapete, ho avuto modo di esprimermi al riguardo, sono relative alla mia regione, alla Sicilia, e soprattutto alla Sicilia interna.
  Ma in realtà coinvolgono l'intero territorio nazionale, che appare oggi segnato da un passato industriale che vedeva, soprattutto nel Sud Italia, una presenza mineraria importante. Pag. 16E da un'attività di cava che spesso deturpa il paesaggio, ma che ha un risvolto post mortem ancora più inquietante sull'utilizzo illecito di queste aree con lo smaltimento di rifiuti, o l'abbancamento non controllato di materiali non congrui.
  Questa relazione è stata ampia più che complessa, ma ha il merito di avere, in qualche modo, riassunto una situazione che, come dicevo, coinvolge l'intero territorio nazionale e fatto il punto anche con le audizioni. Quindi ha aggiornato diverse criticità.
  In relazione alla Sicilia interna il mio interesse... Non lo nascondo, avevo già esposto la mia volontà in tal senso al dottor De Marco che, seppure a distanza, colgo l'occasione di salutare, che fu il primo depositario di questa intenzione di procedere a questa relazione, che poi fu raccolta dal dottor Palmieri che, in qualche modo, ha riavviato quello che era già intenzione di questa Commissione fare.
  L'intenzione, come stavo dicendo, era quella di proseguire su una materia che era già stata oggetto di interesse di questa Commissione in passato, e in particolare su un sito, che era quello di mio interesse, che è quello del sito minerario di Pasquasia, che caratterizza l'attività mineraria della Sicilia interna legata all'estrazione di sali potassici, ma che, in qualche modo, diventa esemplificativo di quello che è l'abbandono di questi siti minerari. La loro mancata conversione, che in alcuni casi potrebbe essere anche uno straordinario esempio di archeologia industriale, è costata al nostro Paese, e non solo in termini ambientali tout-court, ma anche di mancato sviluppo turistico di alcune aree che, invece, potrebbero puntare, come avviene in altre aree del Paese a valorizzare questi siti.
  L'intenzione quindi era quella di capire che cosa fosse stato l'esito di alcune mancate bonifiche, di alcune inchieste della magistratura, che hanno anche bloccato queste bonifiche, e le Pag. 17audizioni hanno anche, in qualche modo, messo a nudo la responsabilità nella gestione territoriale delle regioni che, o per scarso interesse, o per scarsa competenza tecnica, o per incapienza economica, non sempre riescono a far fronte a una corretta programmazione delle bonifiche.
  Succede anche, però, che per mancanza di visione politica, o forse non corretta, non compatibile con quelle che sono le tendenze ambientali più generalizzate, più diffuse, non sempre questi siti vengono immaginati in un loro futuro per quello che dovrebbe essere. E allora è il caso della regione siciliana che immagina di risolvere il problema della forte presenza di cemento amianto sul territorio regionale con l'abbancamento presso delle miniere dismesse che, invece, potrebbero segnare un'occasione di sviluppo per territori interni, la cui economia, invece, stenta a decollare.
  Il merito della Commissione è stato quello di fare il punto della situazione, e riconsegnare alla fine di questa XVIII legislatura, una parola finale, una sorta di aggiornamento su questo tema.
  Anche stavolta voglio ringraziare la struttura della Commissione, i consulenti che ci hanno accompagnato, l'altro relatore, il Senatore Rufa, che oggi è assente, e i tecnici che hanno reso possibile tutto questo, in primis i magistrati che hanno avuto il compito di recuperare tutta la documentazione che ha riguardato questa relazione.
  Il voto è favorevole ovviamente. Grazie.

  PRESIDENTE. Ringrazio chi ha contribuito alla stesura di questa relazione, in particolare il dottor Giuseppe Battarino coadiuvato dalla dottoressa Schiozzi, l'avvocato Salvemini, l'avvocato Lodato, il luogotenente dei Carabinieri Lelli, il maresciallo ordinario dei Carabinieri Galletti. Li ringrazio appunto per questa relazione.Pag. 18
  Procedo al voto finale.
  Favorevoli? Astenuti? Contrari? È approvata all'unanimità.
  La Presidenza si riserva di procedere al coordinamento del testo approvato.

Esame della proposta di relazione conclusiva sull'attività svolta nella XVIII legislatura.

  PRESIDENTE. Siamo all'esame della proposta di relazione conclusiva sull'attività svolta nella XVIII legislatura. L'ordine del giorno reca l'esame della proposta di relazione conclusiva sull'attività svolta nella XVIII legislatura.
  Avverto che, in qualità di relatore, ho presentato una proposta di relazione che è stata trasmessa informalmente a tutti i componenti. Il testo reca la sintesi delle attività della Commissione svolte nella legislatura.
  Avverto che qualora non vi fossero richieste di fissazione di un termine per la presentazione di proposte di modifica la relazione sarà approvata in questa seduta.
  Chiedo quindi se ci sono parlamentari che intendono intervenire in dichiarazione di voto sulla complessiva proposta di relazione. Onorevole Braga.

  CHIARA BRAGA. Intanto ovviamente per ringraziare Lei, l'Ufficio di Presidenza, tutti i collaboratori, i magistrati, i tecnici, il personale della Camera, dell'amministrazione, che hanno accompagnato le attività di questa Commissione in questa legislatura. Sicuramente è stata una legislatura particolare, che ha visto, forse rispetto al passato, un periodo anche più contenuto di attività della Commissione, molto condizionata dall'emergenza Covid.
  La nostra è una Commissione che ha sempre viaggiato molto, e ha utilizzato le missioni come strumento effettivo di Pag. 19approfondimento dei temi, e siamo stati molto limitati, diciamo, in questi anni. Io credo comunque che il bilancio sia stato un bilancio, restituito dalla relazione conclusiva, positivo, in cui sia il numero delle relazioni (venti mi sembra), più quella conclusiva, che la varietà dei temi che sono stati approfonditi dà conto di un lavoro sicuramente utile, positivo e di valore.
  Voglio soltanto sottolineare alcuni dei temi che, secondo me, e secondo il mio gruppo, rappresentano un contributo particolarmente significativo di questa Commissione.
  Gli approfondimenti territoriali su realtà anche che non erano state mai oggetto di un'analisi compiuta così approfondita da parte di questa Commissione. E poi alcuni approfondimenti tematici, dove si è sempre cercato però di dar conto anche di alcune ricadute di carattere locale.
  Ricordo – lo abbiamo fatto prima – l'aggiornamento del monitoraggio e della valutazione sull'efficacia della legge 68, il tema ad esempio degli effetti che l'emergenza pandemica e sanitaria ha prodotto sul tema di gestione rifiuti. Io penso che il contributo che questa Commissione ha dato nella lettura in tempi molto rapidi di quel fenomeno ci ha aiutato anche a dare un punto diciamo molto qualificante.
  Poi ci sono stati ovviamente molti altri approfondimenti. Alcuni che hanno aperto, io credo, dei filoni che non si chiuderanno qui. L'analisi e l'inchiesta sulle fideiussioni ha analizzato un fenomeno con cui spesso noi ci siamo scontrati, non solo in questa legislatura, e ha aperto, io credo gli occhi anche al Legislatore, al Governo, per quanto possibile, sulla necessità di dedicare maggiore attenzione a un aspetto forse troppo a lungo trascurato e che, invece, ha una forte influenza sul rischio di infiltrazioni e sull'efficacia dell'attività di gestione dei rifiuti.Pag. 20
  Credo che complessivamente davvero questa Commissione abbia fornito, anche in questa legislatura, un lavoro molto importante, qualificato, e l'auspicio è che venga valorizzato il più possibile. Naturalmente sapendo che avremmo voluto tutti – tutti non lo so, però sicuramente noi – un tempo più disteso per potere dare piena valorizzazione anche a tutto il lavoro in parte restato ancora incompiuto.
  È stata ovviamente un'esperienza molto gratificante quella di poter contribuire, penso di poter parlare a nome del mio gruppo. Quindi nell'esprimere un voto favorevole – e so che poi ci sarà anche un intervento del collega Casu che è entrato in corsa, ma che si è appassionato a questo lavoro – ringrazio ancora Lei Presidente e tutta la Commissione per questi anni di lavoro comune.

  PAOLA NUGNES. Anche io colgo la sollecitazione che viene dalla collega per fare anche un punto un po' personale sull'esperienza, che per me è stata quasi decennale in questa Commissione, e per ringraziare davvero tutti, che sono diventati negli anni dei riferimenti importanti. Ringrazio il Presidente, che nella scorsa legislatura era da quest'altra parte e ha fatto tesoro dell'esperienza fatta.
  Io ritengo che le commissioni di inchiesta siano dei bacini importanti, proprio perché i legislatori in questa sede, tema per tema, sono portati in maniera trasversale, quindi non competitiva, o almeno non vistosamente competitiva come nelle normali commissioni, a collaborare per comprendere effettivamente come poi in sede legislativa intervenire sulle questioni importanti del Paese.
  Personalmente ritengo che sia stata una scuola impagabile, e sicuramente di questi dieci anni il ricordo più vivo che porterò è quello di aver collaborato con questa Commissione, in questa Pag. 21Commissione e avere avuto questa possibilità. E quindi di nuovo ringrazio tutti, che saranno indimenticabili. Grazie.

  ALBERTO ZOLEZZI. Con questo intervento, oltre a dare chiaramente il voto favorevole, ringrazio anche io tutti i colleghi parlamentari, i tutti i collaboratori della Commissione, i collaboratori tecnici, chi ci ha aiutato nella logistica degli spostamenti, chi ha aiutato a comunicare, chi ha fatto la segreteria. Qualcuno me lo dimenticherò sicuramente.
  È la seconda legislatura in cui ho avuto l'onore di fare parte, e credo che davvero ci sia stato un adeguamento ai tempi molto mutati. Tempi che richiedono di analizzare la correlazione fra diversi aspetti, e che tutto sommato nelle varie relazioni siamo riusciti a inserire cose che poi, secondo me, hanno dato anche un pochino l'avvio a inserirle nella normativa tradizionale.
  Faccio riferimento ai Pfas, faccio riferimento al ruolo dell'inquinamento atmosferico nella questione dell'aggravamento della pandemia, che vede nell'articolo 27 del decreto-legge 36 di attuazione del PNRR un riferimento specifico, quindi consolidato anche oltre un discorso di indagine in corso.
  Per cui credo che sia stata una Commissione che sia riuscita ad affrontare le modifiche e la complessità dei tempi su temi davvero complessi, in cui abbiamo avuto, credo, collaboratori di grande valore, che sono riusciti in qualche modo a portare una valenza scientifica su tutti i temi. Valenza scientifica che potrà aiutare a tradurre in provvedimenti normativi, che in qualche modo la fine anticipata della legislatura forse non ha consentito di far maturare.
  Io auspico, come ho già detto, che questa Commissione esista ancora, nonostante i nuovi assetti che si potranno presentare. Ma credo che ci sia un apprezzamento trasversale della possibilità di indagare e di portare nuovi strumenti che poi possono appunto entrare nella vita di tutti. Vedi il discorso dei rifiuti Pag. 22elettronici che, se non verranno recuperati, peggioreranno la carenza.
  Per cui tutto quello che abbiamo fatto, che abbiamo migliorato di incontri da remoto e quant'altro, rischia di essere inficiato dall'assenza totale dei materiali per costituire gli strumenti che utilizziamo. Gestire rifiuti vuol dire gestirli al meglio, con meno emissioni possibili, con un recupero di materia. Di sicuro costruire inceneritori non è assolutamente in linea, non è qualcosa che andrà nel futuro, visto che le imprese ci dicono che non hanno il petrolio per fare neanche gli imballaggi. Probabilmente ci aspettano anni in cui i rifiuti si ridurranno proprio perché non ci sarà la possibilità di produrli. Quindi sarà necessario anche sull'impiantistica lavorare su quello che sarà adeguato e utile nel futuro. Grazie.

  ANDREA CASU. Grazie Presidente. Onorevoli colleghe, onorevoli colleghi, come già ricordato dalla nostra capogruppo Chiara Braga, io sono entrato in corsa nel lavoro di Commissione, sono stato eletto appena un anno fa nelle suppletive, usciamo anticipatamente con un inizio di legislatura anticipata, quindi ho avuto modo meno di tante e tanti di voi, che hanno avuto addirittura un'esperienza decennale in Commissione, di potere prendere parte a questi lavori.
  Però vi devo dire, anche da ultimo arrivato, che leggere la relazione conclusiva che noi approviamo oggi, e vedere come si sia fatto un lavoro puntuale su tutti temi è un elemento, secondo me, molto importante. Io vi voglio ringraziare per il contributo che avete offerto, lavorando in condizioni non facili. La situazione pandemica l'abbiamo sottolineato quanto abbia reso difficile. Ma con un grande spirito, anche di collaborazione fra le diverse forze politiche.
  Voglio ringraziare tutte le persone che hanno lavorato poi per rendere possibile i lavori della Commissione, quindi non Pag. 23solo i funzionari, ma anche i collaboratori. Quindi veramente per me è stata, seppur breve, una bella esperienza quella di poter lavorare al vostro fianco.
  Per quanto riguarda gli aspetti puntuali alcuni aspetti li volevo sottolineare, perché io penso che innanzitutto dobbiamo partire dal fatto di come sia stato, proprio nel periodo della pandemia, importante, come il complesso intreccio che ha caratterizzato il rapporto tra vari livelli di governo, statali e regionali, nella gestione del ciclo di rifiuti ha certamente prodotto effetti sulla produzione sia in termini generali che specifici, relativamente ai prodotti dispositivi utilizzati per il suo contenimento.
  L'esperienza ha dimostrato come, anche in fase pandemica, sia imprescindibile garantire che la corretta gestione dei rifiuti non si arresti e avvenga nel quadro dell'economia circolare.
  Per quanto riguarda i lavori che ho seguito devo dire che ampio spazio è stato dedicato alla gestione dei rifiuti radioattivi, il cui quadro generale, pur partendo da una situazione non virtuosa sedimentata in anni, appare in positiva evoluzione.
  È molto importante, pensando soprattutto al tema dei roghi, che purtroppo anche di recente hanno colpito la capitale, e in particolare un sito strategico come quello di Malagrotta, causando gravi disagi sanitari e ambientali alla cittadinanza, e l'attenzione che la Commissione da dedicato al fenomeno degli incendi negli impianti di gestione rifiuti.
  Si tratta di fatti gravissimi, inaccettabili, sui quali le istituzioni devono sempre tenere alta la guardia, compiendo indagini complesse volte non solo a individuare i responsabili, ma anche ad approfondire l'esame dei tratti connotati del fenomeno sull'intero territorio nazionale.
  Infine voglio ricordare, perché è un tema, secondo me, molto importante, e vi ringrazio di averlo sottolineato, la relazione sul Pag. 24mercato illegale delle buste di plastica, i cosiddetti «shopper». Numeri impietosi, in Italia quattro circolanti su dieci non sono a norma, ovvero non sono biodegradabili né compostabili. Ciò significa non solo frustrare i principi dell'economia circolare, ma anche alimentare un mercato illegale che fa gola alle organizzazioni criminali.
  L'attività di vigilanza e contrasto intrapresa negli anni con l'impegno di tutti, cittadini e istituzioni, sono sicuro ci potrà portare a eradicare il fenomeno.
  Il lavoro svolto dalla Commissione, confluito in questa relazione finale, merita il giusto riconoscimento oggi con questa approvazione e domani, auspicabilmente, grazie all'accoglimento di quei suggerimenti normativi rivolti al legislatore nell'ambito di quel ruolo di moral suasion che la Corte costituzionale ha riconosciuto a questa Commissione, oltre alla sua funzione di inchiesta. E che io penso che tutti voi abbiate contribuito a svolgere nel migliore dei modi. Grazie.

  FABRIZIO TRENTACOSTE. Grazie Presidente. Giusto per sottolineare lo spirito che ha accompagnato questa esperienza maturata in quattro anni in questa Commissione.
  Spirito che ci ha accompagnati in momenti anche non semplici. Non bisogna nascondere che ci sono stati anche delle tensioni nella conduzione dei lavori, ma nulla di paragonabile a quello che caratterizza spesso il clima dei lavori d'aula, e che, invece, nelle commissioni si ritrova nel modo più costruttivo. E in particolare in una Commissione d'inchiesta come questa, dove si è puntato molto sui rapporti interpersonali, e si sono cementate anche relazioni di carattere umano che hanno in qualche modo dato anche il loro contributo all'azione tecnica e politica di questa Commissione.
  Come si diceva, certamente gli oltre due anni di pandemia, e soprattutto i primi mesi, quelli più stretti, hanno messo a dura Pag. 25prova la nostra capacità organizzativa, e anche la possibilità di procedere secondo il calendario che ci eravamo dati, e la fine anticipata della legislatura certamente non ci ha aiutato.
  Ma c'è anche un terzo elemento, vorrei ricordarlo. Ad esempio sulla relazione territoriale relativa alla Calabria, di cui per altro ero relatore, abbiamo avuto delle condizioni territoriali che ci hanno impedito di fatto di procedere all'analisi, di procedere all'inchiesta sulla condizione di quel territorio, che risulta particolarmente provato. Ricordiamoci ha il maggior numero di SIN come singola regione.
  E io mi auguro che questa inchiesta – che è stata bloccata anche per le travagliate vicende politico-istituzionali che hanno riguardato la regione Calabria – possa essere ripresa nella prossima legislatura, auspicabilmente con una nuova Commissione. Quel territorio lo merita, lo meritano i calabresi, e spero che lo spirito di fattiva collaborazione che ha caratterizzato i lavori di questa Commissione possa esserci anche nella prossima legislatura. Grazie.

  PRESIDENTE. Ricordo che per questa relazione finale ci saranno alcune integrazioni per quanto riguarda le nostre due missioni all'estero che abbiamo fatto in California, Canada e Parigi, e che per un disguido su un file non sono state inserite. Sarà considerata una modifica formale.
  Ringrazio, per la stesura di quest'ultima relazione conclusiva, il dottor Battarino e il tenente colonnello della Guardia di finanza Spadarella, nonché la mia preziosa collaboratrice Carmen Lucia.
  Per quanto riguarda i ringraziamenti finali, ringrazio ovviamente il dottor Palmieri e tutti i collaboratori, tutto lo staff della Camera.
  Però ho pensato di prendere quest'ultima relazione finale, farla rilegare in un formato un po' più elegante, e insomma Pag. 26faccio un'introduzione con dei ringraziamenti, così ve lo do, lo distribuisco, così vi rimarrà come ricordo di questa splendida avventura che è iniziata anche nella scorsa legislatura con tanti di noi. L'onorevole Braga era anche Presidente. La Senatrice Nugnes, l'Onorevole Zolezzi con cui già abbiamo lavorato insieme nella scorsa legislatura. C'è anche chi mi ha preparato la minestrina quando sono stato male tornato da una missione. E questo sicuramente ha agevolato il mio compito dall'esperienza precedente.
  Siamo tanti, ed ecco perché abbiamo fatto anche un buon lavoro, perché ovviamente da soli noi parlamentari non saremmo riusciti a fare tutto questo lavoro. Spero che vi siate trovati bene, a parte qualche incomprensione e qualche litigio che a volte penso che sia anche normale avere.
  Ringrazio i colleghi anche perché penso che abbiamo tutti interpretato bene lo spirito di questa Commissione, dove diciamo che abbiamo lasciato da parte le questioni politiche tra partiti. Di questo ne vado orgoglioso, e quindi è anche soprattutto merito vostro. Quindi poi vi distribuirò questo libricino, così rimarrà nella memoria.
  L'unico rammarico. Spero che questi lavori possano essere per la prossima legislatura presi esempio, e forse il rammarico è che in questa legislatura i lavori che noi abbiamo fatto – sarà che molti li abbiamo finiti all'ultimo, e che la legislatura è finita così – dovevano forse, secondo me, essere discussi in aula, e sarebbero stati utili, ancora più utili.
  Però i documenti ci sono, gli addetti ai lavori li hanno letti, e credo che tutto sommato il nostro lo abbiamo fatto, e quindi vi ringrazio tutti. Grazie.
  La votazione finale. Propongo quindi la messa in votazione della proposta di relazione.
  Favorevoli? Astenuti? Contrari? È approvata all'unanimità.Pag. 27
  La Presidenza si riserva di procedere al coordinamento del testo approvato.
  Vi allego anche la deliberazione sulla pubblicità degli atti e dei documenti formati o acquisiti dalla Commissione. Che va approvata. Allora un attimo che bisogna votare questa.

Deliberazione sulla pubblicità degli atti e documenti formati o acquisiti dalla Commissione.

  PRESIDENTE. Comunico che l'Ufficio di Presidenza ha integrato i rappresentanti dei gruppi e ha convenuto di adottare, come prassi, in esito all'approvazione della relazione finale la delibera sulla pubblicità degli atti, che definisce quali atti prodotti o acquisiti nel corso delle indagini siano ostensibili e possano essere pubblicati, e quali, invece, debbono conservare il regime di segretezza o riservatezza loro riconosciuto o opposto al momento dell'acquisizione o della formazione.
  A tale delibera, che è in distribuzione, fa seguito per prassi costante l'istituzione di un apposito ufficio stralcio.
  Propongo in votazione la delibera.
  Chi vota a favore? Astenuti? Contrari? È approvata all'unanimità.
  Grazie a tutti.

  La seduta termina alle 14.40.