CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 19 maggio 2022
799.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale
COMUNICATO
Pag. 116

  Giovedì 19 maggio 2022. — Presidenza del presidente NANNICINI. — Interviene il responsabile della direzione Regolamentazione e vigilanza del sistema finanziario del Ministero dell'economia e delle finanze, dott. Stefano Cappiello.

  La seduta comincia alle 13.33.

Sui lavori della Commissione.

  Il PRESIDENTE rappresenta che sono stati inviati ai componenti della Commissione per le loro valutazioni e pubblicati sul sito web della Commissione due documenti: una nota di sostegno a un'iniziativa legislativa volta a rafforzare la valutazione, monitoraggio e controllo dell'efficacia e dell'efficienza del sistema sanitario; e un documento che evidenzia l'opportunità di una riforma delle norme che regolano l'attività dei patronati.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Il PRESIDENTE avverte che della seduta odierna verrà redatto il resoconto sommario ed il resoconto stenografico e che, ai sensi dell'articolo 33, comma 4, del Regolamento del Senato, è stata richiesta l'attivazione dell'impianto audiovisivo, con contestuale registrazione audio, e che la Presidenza del Senato ha fatto preventivamente conoscere il proprio assenso.
  I lavori della Commissione, che saranno oggetto di registrazione, potranno essere quindi seguiti – dall'esterno – sulla web TV della Camera. Non essendovi osservazioni, tale forma di pubblicità è dunque adottata per il prosieguo dei lavori.

PROCEDURE INFORMATIVE

  Giovedì 19 maggio 2022.

Audizione del responsabile della direzione Regolamentazione e vigilanza del sistema finanziario del Ministero dell'economia e delle finanze, dott. Stefano Cappiello.

  Il PRESIDENTE ringrazia il dottor Cappiello per la sua disponibilità a partecipare ai lavori della Commissione. Fa presente Pag. 117che l'audizione dei rappresentanti del governo è stata richiesta per la necessità di acquisire informazioni e chiarimenti in merito al percorso che dovrebbe auspicabilmente condurre alla definitiva adozione del regolamento ministeriale di attuazione dell'articolo 14, comma 3, del decreto-legge n. 98 del 2011, recante disposizioni in materia di investimento delle risorse finanziarie degli enti previdenziali, dei conflitti di interesse e del depositario.

  Il dottor CAPPIELLO ringrazia la Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale per l'opportunità offerta, che consente di fornire informazioni e chiarimenti su aspetti fondamentali sottesi all'attività delicata ed importante svolta dal Ministero che rappresenta. Riepiloga le fasi procedimentali già condotte in relazione allo schema di decreto oggetto dell'audizione, sottolineando i ristretti margini di discrezionalità a disposizione del regolatore secondario rispetto ai vincoli imposti dalla legislazione primaria. Fa presente che l'orientamento che ha portato ad applicare nello schema di regolamento le procedure competitive previste dal codice dei contratti alla selezione del soggetto gestore del portafoglio di investimenti degli enti di previdenza privati è stato fondato su un parere del Consiglio di Stato del 2016, basato a sua volta da un parere reso dall'ANAC nel dicembre del 2015. Sottolinea che il parere dell'ANAC era stato reso alla luce di quanto previsto dal codice dei contratti vigente nel 2015 che è stato però oggetto di riforma nell'aprile 2016 con la quale è stata adottata una nuova definizione di servizi finanziari esclusi dall'ambito di applicazione delle procedure di evidenza pubblica. Rappresenta che, alla luce della riforma intervenuta, i ministeri preposti alla definizione del testo regolamentare hanno ritenuto che potessero sussistere i margini, affinché gli enti applicassero i principi generali in materia di concorrenza, economicità, efficacia, parità di trattamento, trasparenza e proporzionalità, senza tuttavia essere tenuti al rispetto delle procedure specifiche del codice dei contratti pubblici; pertanto, il MEF, dopo aver acquisito il parere del ministero del Lavoro, nonché il positivo avviso della Covip, ha trasmesso nel 2021 un nuovo schema di decreto al Consiglio di Stato, evidenziando le modifiche normative, per verificare con il Consiglio di Stato stesso la correttezza della conclusioni alle quali si era giunti, ovvero della possibilità di esentare la selezione del gestore dalle procedure del codice dei contratti. Evidenzia che il 23 novembre 2021, il Consiglio di Stato ha reso un parere interlocutorio con cui ha chiesto nuovamente al Ministero dell'economia di sottoporre la questione all'Autorità nazionale per il contrasto alla corruzione e quest'ultima si è pronunciata in data 3 maggio 2022, affermando, in estrema sintesi, che l'attuale ambito dei servizi finanziari esclusi sia definito in maniera tale da non ricomprendere i servizi di gestione degli investimenti e di depositario. Sottolinea pertanto, che l'ANAC è giunta alla conclusione che si debba applicare la procedura di evidenza pubblica di cui al codice dei contratti; il parere reso dall'Autorità è in corso di trasmissione da parte del MEF al Consiglio di Stato che, sulla base di questo parere rappresenterà al MEF se, e in quale misura, si debba rimodulare l'impostazione del decreto. Espone la struttura portante del decreto, sottolineando la natura speciale delle attività regolate, che giustifica l'adozione di particolari strumenti di tutela per salvaguardare una gestione prudente e la stabilità finanziaria degli enti previdenziali privati. Sottolinea che i presidi normativi riguardano una disciplina di gestione dei conflitti di interesse più stringente rispetto alla disciplina codicistica, analoga a quella applicabile ad altre istituzioni finanziarie; nonché l'efficacia e l'efficienza del processo di investimento, perseguite attraverso una serie di previsioni che stabiliscono modalità di gestione delle risorse, criteri e limiti per gli investimenti, in particolare riferiti alla gestione che deve essere sana e prudente e condotta nell'interesse esclusivo degli iscritti e beneficiari delle prestazioni. Ricorda da Pag. 118ultimo che gli enti previdenziali sono inclusi nel perimetro delle pubbliche amministrazioni ai fini del rispetto dei saldi di finanza pubblica e ciò impone ad essi di programmare le operazioni sull'attivo e il passivo patrimoniale al fine di consentire una corretta previsione dell'impatto sui saldi di finanza pubblica. Ritiene che il completamento del quadro normativo sia un passaggio importante, anche per dare certezza agli interventi dei soggetti che vigilano sull'attività degli enti previdenziali privati. Sottolinea che la regolamentazione avrà certamente impatto sull'attività delle Casse ma ritiene che tale impatto possa essere non traumatico e temperato dall'esistenza di regimi transitori e dalla lunga gestazione dell'atto che ha dato tempo agli operatori di considerarne i contenuti. Evidenzia il trend già decrescente degli investimenti immobiliari, sottolineando che la transizione verso diverse categorie di investimenti potrebbe accrescere le risorse destinate al sostegno dell'economia reale. Ritiene che l'impatto organizzativo non sarà particolarmente rilevante poiché le Casse sono già dotate di strutture professionali dedite alla gestione diretta degli investimenti, che sono riconosciute come investitori professionali.

  Il senatore PUGLIA (M5S) sottolinea l'importanza del completamento del quadro normativo relativo agli enti previdenziali privati, cui la Commissione ha dedicato grande attenzione, auspicando che ci si avvii alla conclusione dell'iter di approvazione dello schema. Ritiene che sarebbe importante aggiornare le disposizioni recate dallo schema alla luce delle novità intervenute nelle regole che disciplinano il sistema finanziario. Chiede se fosse possibile mettere a disposizione della Commissione il parere reso dall'ANAC il 3 maggio ultimo scorso. Pone all'attenzione del Ministero la necessità di tenere conto dei cambiamenti intervenuti, sottolineando il rischio che gli enti privati vengano posti in una condizione di sudditanza nei confronti dei soggetti che ne potrebbero gestire gli investimenti. Ritiene che sarebbe importante favorire una semplificazione dei procedimenti di selezione dei gestori ed evitare un'applicazione completa del codice degli appalti. Ritiene che sarebbe anche opportuno evitare duplicazioni di oneri informativi nei confronti degli enti previdenziali privati.

  Il senatore CORTI (L-SP-PSd'Az) pone l'attenzione sul limite agli investimenti immobiliari, chiedendo chiarimenti su quali categorie di investimenti saranno incluse in questa voce e se c'è attenzione sulla necessità di sostenere il patrimonio esistente con investimenti di manutenzione.

  Il PRESIDENTE chiede se non sarebbe utile precisare che i derivati in cui le Casse possono investire sono solo quelli con finalità di copertura. Chiede quali siano i limiti agli investimenti nell'economia reale previsti dal regolamento. Chiede chiarimenti sulla disciplina delle remunerazioni. Chiede infine una valutazione sui tempi ipotizzabili per capire se il regolamento potrà essere approvato prima della fine della legislatura.

  Il dottor CAPPIELLO auspica di poter concludere l'iter sulla base del nuovo parere del Consiglio di Stato. Fa presente che a seguito dei passaggi già rappresentati passaggi il testo potrà essere finalizzato sottoponendolo alla firma del Ministro dell'economia e con parere conforme del ministro del Lavoro e poi inviato alla presidenza del Consiglio per l'acquisizione del nulla osta all'emanazione. Rappresenta che la disciplina dei fondi pensione rappresenta la stella polare di questa regolamentazione: ad essa è ispirato anche il limite alla concentrazione degli investimenti immobiliari diretti e indiretti, che sono comunque soggetti alla valutazione della COVIP. Ritiene che il regolamento offra un giusto bilanciamento fra contenimento del rischio e possibilità di investimento nell'economia reale. Fa presente che la disciplina delle remunerazioni è inquadrata nelle regole sui conflitti di interesse, che si basano su norme generali che devono poi essere valutate negli specifici contesti dalle autorità di vigilanza. Ritiene che per gli investimenti in strumenti derivati sia necessarioPag. 119 un doppio presidio legato sia alle finalità di copertura dei contratti in questione che al possesso effettivo dell'attività sottostante per la quale si sottoscrive la copertura dai rischi.

  Il senatore LANNUTTI (CAL-Alt-PC-IdV) sottolinea la necessità di adottare importanti cautele sull'investimento in strumenti derivati.

  Il PRESIDENTE ringrazia il dottor Cappiello per la sua disponibilità e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 14.23.