CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 19 maggio 2022
799.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per le autorizzazioni
COMUNICATO
Pag. 3

GIUNTA PLENARIA

  Giovedì 19 maggio 2022. — Presidenza del presidente Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE.

  La seduta comincia alle 9.20.

Richiesta avanzata dal deputato Giorgio Mulè nell'ambito del procedimento civile pendente nei suoi confronti presso il tribunale di Salerno (atto di citazione della dott.ssa Marisa Manzini).
Richiesta avanzata da Roberto Occhiuto, deputato all'epoca dei fatti nell'ambito del procedimento civile pendente nei suoi confronti presso il tribunale di Salerno (atto di citazione della dott.ssa Marisa Manzini).
(Esame e rinvio).

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, comunica che l'ordine del giorno reca l'esame di due richieste di deliberazione in materia d'insindacabilità, che scaturiscono entrambe dal procedimento civile n. 12225/19 RG, pendente presso il Tribunale civile di Salerno nei confronti di Giorgio Mulè, deputato in carica, e di Roberto Occhiuto, deputato all'epoca dei fatti (atto di citazione della dott.ssa Marisa Manzini). Precisa che i documenti in titolo riguardano la medesima vicenda e perciò il loro esame sarà congiunto. Si tratta di due richieste pervenute dagli interessati rispettivamente il 4 aprile 2022 per il deputato Giorgio Mulè e il 6 aprile 2022 per Roberto Occhiuto, deputato all'epoca dei fatti, sulle quali l'incarico di relatrice è stato affidato alla deputata Lucia Annibali.

  Lucia ANNIBALI (IV), relatrice, riferisce che l'on. Giorgio Mulè e l'on. Roberto Occhiuto, deputati all'epoca dei fatti, attraverso due istanze testualmente identiche, chiedono che la Camera deliberi sull'insindacabilità di opinioni da loro espresse, per le quali sono stati citati in giudizio dalla dottoressa Marisa Manzini, già procuratrice aggiunta presso il Tribunale di Cosenza. Il relativo procedimento civile è pendente presso il Tribunale di Salerno, al quale gli istanti chiedono che la Camera voglia domandare la sospensione del procedimento stesso ai sensi dell'art. 3, commi 5 e 7, della legge n. 140 del 2003. Alle istanze è allegata l'ordinanza (senza la parte introduttiva) con la quale – il 13 gennaio 2022 – il giudice unico designato del Tribunale di Salerno ha rigettato la richiesta degli onorevoli Mulè e Occhiuto di applicazione della prerogativa dell'insindacabilità di cui all'art. 68, primo comma, della Costituzione. Riferisce che l'atto di citazionePag. 4 della dottoressa Manzini (del 3 dicembre 2019) era inizialmente rivolto nei confronti dei deputati Santelli, Occhiuto e Mulè e che il successivo 4 febbraio 2021 la parte attrice ha presentato ricorso per la riassunzione della causa nei confronti dei soli deputati Mulè e Occhiuto, essendo nel frattempo deceduta la compianta on. Santelli. Sottolinea, inoltre, che la dottoressa Manzini ha convenuto i predetti deputati innanzi al Tribunale di Salerno contestando il carattere asseritamente diffamatorio di alcune affermazioni rese dagli stessi il 13 maggio 2019 durante una conferenza stampa (convocata presso la sala stampa della Camera dei deputati e trasmessa sulla web-tv della Camera), avente ad oggetto i rapporti tra il sen. Morra, Presidente della Commissione antimafia, la dottoressa Manzini e un maresciallo della Guardia di finanza. In particolare, durante tale conferenza stampa, l'on. Mulè avrebbe espresso talune dichiarazioni introduttive dalle quali, secondo l'attrice, risulterebbe chiara la condivisione di quanto sarebbe stato poi affermato dagli altri due deputati. Ad avviso dell'attrice, «il ruolo centrale della conferenza stampa è ad appannaggio dell'on. Occhiuto», la cui esposizione dei fatti è definita «distorta e diffamatoria». Fa presente che la conferenza stampa riguardava una vicenda del febbraio 2018, nella quale il sen. Morra – non ancora Presidente della Commissione antimafia, perché lo sarebbe diventato nella attuale legislatura, mentre i fatti narrati avvenivano sul finire della precedente – avrebbe dato impulso ad un procedimento penale nel quale sarebbe risultato indagato anche il sindaco di Cosenza (fratello dell'on. Occhiuto). Il sen. Morra avrebbe anche consegnato un DVD contenente un'intercettazione ambientale da lui stesso eseguita nella propria abitazione ai danni dell'ex segretario del sindaco, da quest'ultimo denunciato. Nella ricostruzione dell'on. Occhiuto si sottolineavano i tempi insolitamente rapidi con i quali la Guardia di finanza e l'Autorità giudiziaria diedero seguito all'iniziativa del senatore e si ipotizzava che quest'ultimo, a sua volta, avrebbe atteso che la dottoressa Manzini fosse di turno prima di procedere alla consegna del DVD. Rinvia alla documentazione agli atti, comprensiva dell'atto di citazione, ai fini dell'indicazione di dettaglio delle frasi ritenute diffamatorie dalla dottoressa Manzini.
  Evidenzia, poi, sul punto che il 25 giugno 2019 è stata presentata – sui fatti denunciati nella conferenza stampa – l'interpellanza urgente n. 2-00433, a firma degli onorevoli Santelli e Occhiuto (poi sottoscritta anche dall'on. Mulè il 4 luglio 2019) e svolta in Aula il 5 luglio 2019. Sul punto desidera informare i colleghi che è in corso di chiarimento con i competenti Uffici del Servizio Assemblea quale sia stata la data di effettiva presentazione dell'interpellanza in questione. Tale atto risulta infatti pubblicato il 25 giugno 2019 ma, stando a quanto risulta dalla conferenza stampa prima menzionata, esso sarebbe stato in realtà materialmente presentato già nel mese di maggio 2019. Ricorda infine che l'atto di citazione è del 3 dicembre 2019, che lo stesso è stato notificato ai convenuti il 1° ottobre 2020 e che nell'udienza di prima comparizione e trattazione, tenutasi il 12 gennaio 2022, il giudice istruttore ha rigettato l'eccezione di applicabilità dell'art. 68 della Costituzione presentata dalla difesa dei parlamentari. Tanto premesso, si riserva di formulare la sua proposta a seguito dell'audizione degli interessati.

  Alfredo BAZOLI (PD) rileva che l'asserita diffamazione avvenne durante una conferenza stampa svoltasi nella sala stampa della Camera dei deputati e sottolinea l'esigenza di soffermarsi sulla possibilità o meno di qualificare gli interventi svolti durante la conferenza stampa medesima come attività parlamentare tipica.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, osserva che, senza volere anticipare l'esame dei profili giuridici o il giudizio nel merito del caso in esame, una conferenza stampa svolta all'interno di una sede istituzionale su temi di rilevanza politica dovrebbe essere comunque qualificata come espressione di attività parlamentare eseguita intra moenia.

  Carlo SARRO (FI) sottolinea l'importanza del fattore tempo nella comunicazionePag. 5 politica e istituzionale. Osserva che in tale ambito lo strumento più agile ed efficace è la conferenza stampa, che nel caso in esame si è peraltro tenuta nella stessa sede istituzionale ed è stata anticipatrice di un'attività tipica in senso stretto.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, nel condividere le considerazioni dell'on. Sarro, aggiunge che, nel caso in esame, parrebbe che l'interpellanza sia stata addirittura depositata la sera prima della conferenza stampa in questione. Ricorda infatti che gli atti di sindacato ispettivo, dopo la loro presentazione, sono sottoposti al vaglio di ammissibilità dalla Presidenza, all'esito del quale sono definitivamente pubblicati. Rileva inoltre che, dopo il recente caso riguardante l'on. Donzelli, quello in esame sembra costituire un nuovo episodio nel quale l'Autorità giudiziaria, non ritenendo di accogliere l'eccezione di insindacabilità, ha omesso di sospendere il processo e trasmettere gli atti alla Camera, come invece previsto dalla legge n. 140 del 2003.

  Lucia ANNIBALI (IV), relatrice, conferma che il giudice non ha sospeso la causa e ha rinviato l'udienza al 29 giugno 2022.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, deplora il verificarsi sempre più frequente di tali casi, che ritiene meritevoli di adeguato approfondimento da parte della Giunta anche ai fini di eventuali iniziative istituzionali da adottare. Non essendovi altri interventi, comunica che provvederà, ai sensi dell'articolo 18 del Regolamento della Camera, a invitare gli interessati a fornire i chiarimenti che ritengano opportuni, personalmente in audizione innanzi alla Giunta o tramite l'invio di note difensive. Si riserva pertanto di convocare la Giunta in una prossima seduta per svolgere le suddette audizioni, ove richieste.

  La seduta termina alle 9.40.