CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 10 maggio 2022
792.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 10 maggio 2022. — Presidenza del presidente Fabio MELILLI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Alessandra Sartore.

  La seduta comincia alle 14.15.

Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e alla legge 21 aprile 2011, n. 62, in materia di tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori.
C. 2298 ed abb.-A.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e rinvio – Richiesta di relazione tecnica ai sensi dell'articolo 17, comma 5, della legge n. 196 del 2009).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Fabio MELILLI, presidente, in sostituzione della relatrice, fa presente che il progetto di legge, nel testo risultante dagli emendamenti approvati dalla Commissione di merito, reca modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e alla legge n. 62 del 2011, in materia di tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori e che il provvedimento, d'iniziativa parlamentare, non è corredato di relazione tecnica.
  Con riferimento all'articolo 1, recante Disposizioni in materia di istituti di custodia attenuata per detenute madri, in merito ai profili di quantificazione, evidenzia che la nuova formulazione della disciplina in questione non sembra introdurre innovazioni, rispetto alla vigente normativa, in grado di incidere in modo sostanziale sul fabbisogno di strutture a custodia attenuata, richiesto in linea di principio per l'attuazione delle previsioni in esame. In proposito appare peraltro necessario acquisire la valutazione del Governo.
  Per quanto concerne l'articolo 2, recante Rinvio obbligatorio e facoltativo della pena per le condannate madri, e l'articolo 3, recante Modifiche all'ordinamento penitenziario, in merito ai profili di quantificazione, non ha osservazioni da formulare in considerazione del carattere ordinamentale delle disposizioni in esame.
  Con riferimento all'articolo 4, recante Disposizioni in materia di case famiglia Pag. 30protette, in merito ai profili di quantificazione, evidenzia che la disposizione appare in linea di principio suscettibile di determinare effetti di maggiore spesa, non espressamente indicati dal testo, relativi alla previsione di convenzioni obbligatorie – anziché facoltative, come previsto a legislazione vigente – tra Ministero della giustizia ed enti locali finalizzate all'individuazione di strutture da utilizzare come case famiglia protette, nonché all'attribuzione ai comuni del compito di riconvertire e utilizzare come case famiglia protette immobili, in via prioritaria, di proprietà comunale utilizzando i fondi disponibili (comma 1, capoverso comma 2). Agli enti locali è assegnato, altresì, il compito di realizzare interventi di reinserimento sociale delle donne al termine di una pena detentiva (comma 1, capoverso comma 2-bis). Al riguardo, ritiene che andrebbero quindi acquisiti dati ed elementi che consentano una stima dell'impatto finanziario dei predetti adempimenti nonché indicazioni riferite alle risorse con cui farvi fronte. In particolare, il comma 2, con riguardo agli oneri derivanti dalla realizzazione delle case famiglia protette, dispone che si provveda a valere sulle disponibilità della cassa delle ammende; evidenzia, in proposito, che tale copertura è posta a fronte di un onere non determinato nell'ammontare, laddove l'articolo 17, comma 1, della legge n. 196 del 2009 dispone che ogni legge che comporti nuovi o maggiori oneri deve indicare espressamente, per ciascun anno e per ogni intervento da essa previsto, la spesa autorizzata, che si intende come limite massimo di spesa, ovvero le relative previsioni di spesa. In esito alla predetta quantificazione, ritiene che andrebbe altresì verificata la disponibilità delle relative risorse rispetto alle nuove finalità di spesa introdotte dalla norma, al netto di quelle già impegnate o già destinate ad altre attività programmate a normativa vigente, nonché la loro idoneità a coprire oneri che sembrano assumere carattere certo e la cui proiezione nel tempo appare determinata in ragione delle relative esigenze.
  In ragione dei profili di criticità testé evidenziati, rileva pertanto la necessità di acquisire la relazione tecnica sul provvedimento in esame.

  La Sottosegretaria Alessandra SARTORE concorda con la richiesta formulata dal presidente.

  La Commissione delibera pertanto di richiedere al Governo, ai sensi dell'articolo 17, comma 5, della legge n. 196 del 2009, la predisposizione, entro il termine di cinque giorni, di una relazione tecnica sul testo del provvedimento in esame.

  Fabio MELILLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Misure per la prevenzione dei fenomeni eversivi di radicalizzazione violenta, inclusi i fenomeni di radicalizzazione e di diffusione dell'estremismo violento di matrice jihadista.
C. 243 e abb.-A.
(Parere all'Assemblea).
(Seguito esame rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 4 maggio 2022.

  La Sottosegretaria Alessandra SARTORE evidenzia che non sono state ancora risolte le rilevanti criticità dal punto di vista finanziario relative al provvedimento. Chiede, pertanto, che il seguito dell'esame sia rinviato ad altra seduta, al fine di consentire la predisposizione di una relazione tecnica sul provvedimento che possa essere positivamente verificata dalla Ragioneria generale dello Stato.

  Roberto PELLA (FI), a nome del gruppo di Forza Italia, chiede al Governo di garantire tempi certi per la risoluzione delle criticità riscontrate in merito al provvedimento e per la predisposizione della relativa relazione tecnica. In proposito, auspica che la Commissione bilancio possa esprimere entro la prossima settimana il proprio parere sul provvedimento, che, anche a nome del suo gruppo, ritiene prioritario.

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  Fabio MELILLI, presidente, nel raccogliere le sollecitazioni espresse dal deputato Pella, ricorda che il provvedimento è già calendarizzato in Assemblea nella settimana in corso. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.20.