CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 aprile 2022
785.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'Accordo di Schengen, di vigilanza sull'attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione
COMUNICATO
Pag. 281

RELAZIONI ALL'ASSEMBLEA

  Mercoledì 27 aprile 2022. — Presidenza del presidente Eugenio ZOFFILI.

  La seduta comincia alle 20.05.

Esame della relazione sull'attività svolta, ai sensi dell'articolo 37 della legge 30 luglio 2002, n. 189.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Eugenio ZOFFILI, presidente, ricorda che l'esame della proposta di Relazione in titolo ha avuto inizio nelle sedute del 21 maggio, 17 giugno, 8 e 22 luglio, nonché del 10 settembre 2020 e, infine, del 13 ottobre 2020 e che, come noto, tale esame è andato incontro ad una lunga sospensione in conseguenza di alcune criticità emerse nel corso del dibattito.
  Nel presentare una nuova proposta di Relazione, interamente sostitutiva di quella esaminata fino al 13 ottobre 2020 evidenzia che essa è stata aggiornata al fine sia di integrarne il testo per includervi tutta l'attività svolta dal Comitato fino al 30 marzo scorso, sia al fine di semplificarlo e snellirlo nell'obiettivo di un largo consenso tra i Gruppi (vedi allegato).
  Fa presente che il testo della Relazione, nella sua nuova stesura, è già stato trasmesso a tutti i colleghi del Comitato, facendo seguito a quanto convenuto in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.
  Entrando più nel merito del testo, evidenzia che, come risulta nel testo, le audizioni formali ed informali svolte, le missioni di studio ed i sopralluoghi effettuati nell'arco temporale di riferimento hanno fornito importanti elementi conoscitivi in ordine al contrasto alla criminalità organizzata transnazionale, al perfezionamento dei sistemi di cooperazione di Polizia nell'Area Schengen, con un focus particolare sul SIS, il Sistema di Informazione Schengen, al potenziamento delle agenzie EUROPOL e FRONTEX, alla situazione degli hotspot e, più in generale, alle tendenze nella gestione dei flussi migratori.
  Dal punto di vista quantitativo ricorda che il Comitato ha effettuato otto missioni, di cui tre all'estero e cinque nel territorio nazionale, tese ad acquisire elementi informativi su strutture istituzionali operanti Pag. 282negli ambiti di competenza del Comitato stesso o finalizzate a fornire ai suoi componenti una visione diretta di situazioni critiche ed emergenziali. Ad esse si aggiunge lo svolgimento di quarantuno audizioni, trentanove delle quali in sede di indagine conoscitiva.
  Sottolinea che il Comitato si è confrontato anche con questioni specifiche, cercando di approfondirne i principali profili critici, con particolare riferimento alla nuova disciplina delineatasi a seguito del recesso del Regno Unito dall'UE, che ha avuto, com'è noto, rilevanti ripercussioni sulla libera circolazione delle persone e, segnatamente, della numerosa comunità di connazionali residenti in quello Stato, ma anche ai rilevantissimi problemi connessi al traffico di migranti lungo la rotta balcanica, ed alle iniziative di contrasto alla penetrazione della mafia nigeriana nel nostro Paese.
  L'emergenza epidemiologica da Covid-19 ha investito significativamente gli ambiti di competenza del Comitato, sia per i profili riguardanti l'applicazione dell'Accordo di Schengen, sia in relazione alle misure di controllo dei flussi migratori, che inevitabilmente hanno assunto caratteristiche diverse rispetto al passato a causa delle misure adottate per il contenimento della pandemia. Anche di fronte a questa gravissima criticità, il Comitato è riuscito a farsi trovare pronto, acquisendo tutti i necessari elementi di contesto e formulando indirizzi operativi agli interlocutori istituzionali.
  Da ultimo, con l'irrompere dell'emergenza ucraina sullo scenario internazionale, a seguito dell'aggressione della Federazione Russa nei confronti dell'Ucraina, il Comitato si è dedicato all'approfondimento della risposta europea ed italiana in relazione al sistema di accoglienza dei profughi.
  La centralità delle tematiche che costituiscono oggetto dell'attività di monitoraggio, vigilanza e controllo da parte del Comitato trova, infatti, conferma quotidiana nel quadro geopolitico internazionale e nell'emergere di continui focolai di instabilità e di conflitti a livello globale e lungo i confini esterni dell'Unione europea.
  In un simile scenario, aggravato da emergenze di tipo ambientale e climatico e da fattori di tipo demografico, i flussi migratori appaiono destinati ad intensificarsi a livello globale ed in particolare verso i Paesi dell'Unione europea, secondo rotte e percorsi ad oggi solo in parte prevedibili.
  L'attuale crisi russo-ucraina s'inserisce in un contesto già segnato da dinamiche multipolari difficilmente controllabili e in un difficile processo negoziale europeo, finalizzato alla definizione di un nuovo Patto in materia di migrazione ed asilo e di una politica migratoria comune e condivisa.
  Ora, di fronte al dramma dei milioni di profughi ucraini in fuga verso l'UE, la risposta europea si qualifica ancora come emergenziale, pur a fronte di una reazione omogenea, solidale e coesa da parte degli Stati membri, efficacemente dettagliata nell'ampia relazione svolta in sede di audizione presso il nostro Comitato dalla Commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson, il 23 marzo scorso.
  In questo quadro complessivo ed anche in considerazione dell'approssimarsi della fine della Legislatura, sottolinea che il Comitato intende proseguire in un ruolo efficace di monitoraggio sulle materie di competenza ed approfondirà, in particolare, i profili di attualità della disciplina in materia di libera circolazione delle persone, dei beni e dei servizi nell'Area Schengen, valutando le modalità applicative dei nuovi indirizzi europei in materia, anche alla luce di eventuali specifici casi concreti, seguendo lo svolgersi del processo di riforma in sede europea.
  Da ultimo, segnala che, come convenuto in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, la proposta di Relazione sarà in ogni caso integrata al fine inserirvi un focus sull'articolata attività conoscitiva svolta dal Comitato sul tema della lotta alla criminalità organizzata nigeriana, con particolare riferimento alla cosiddetta «Bibbia verde», come peraltro richiesto dalla collega Galizia.

  Filippo Giuseppe PERCONTI (M5S), intervenendo da remoto, conviene con le propostePag. 283 testé prospettate dal Presidente Zoffili e si riserva di presentare eventuali proposte di riformulazione alla proposta di relazione entro il termine convenuto di mercoledì 4 maggio prossimo.

  Cristiano ZULIANI (L-SP-PSd'Az), intervenendo anche a nome del gruppo, prende atto della nuova proposta di relazione sull'attività del Comitato, che appare alleggerita in modo significativo da contenuti di carattere politico. Nell'interesse di una celere approvazione della relazione, auspica un clima collaborativo tra tutti i gruppi scongiurando la presentazione di proposte di riformulazione espressive di posizioni marcatamente partitiche. Occorre evitare che l'esame della relazione incorra in una ulteriore fase di stallo e dunque si impegna a non presentare proposte emendative che modifichino l'impianto della nuova proposta e ciò anche in considerazione della grave crisi internazionale in atto. Conclude sottolineando l'importanza di giungere alla approvazione della relazione anche per dare atto del significativo e fruttuoso lavoro svolto dal Comitato in questi anni.

  Eugenio ZOFFILI, presidente, coglie l'occasione per ringraziare tutti i componenti del Comitato per il contributo fattivo fin qui assicurato.

  Filippo Giuseppe PERCONTI (M5S) si associa alle considerazioni svolte dal senatore Zuliani rinviando alla prossima seduta eventuali ulteriori osservazioni di merito.

  Flavio DI MURO (LEGA) intervenendo sull'ordine dei lavori segnala al Comitato che la Corte di giustizia dell'Unione europea ha emesso nella giornata di ieri, 26 aprile, una sentenza in relazione ad un ricorso presentato da un tribunale austriaco con riferimento alla sospensione dell'Accordo di Schengen, pratica ormai consueta da parte della Francia e della stessa Repubblica d'Austria. Si tratta di una sentenza dal valore storico, di cui propone un approfondimento da parte del Comitato mediante un ciclo di audizioni mirato ad individuare le ripercussioni del giudicato europeo sull'UE e sugli stessi stati membri.

  Filippo Giuseppe PERCONTI (M5S) concorda con il collega Di Muro.

  Eugenio ZOFFILI, presidente, concorda a sua volta con la proposta del collega Di Muro. Nessun altro chiedendo di intervenire, avverte che, come convenuto in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella riunione del 21 aprile scorso, è fissato per le ore 12 di mercoledì 4 maggio prossimo il termine per la presentazione di proposte di riformulazione e di integrazione alla proposta di relazione in esame. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 20.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 20.20 alle 20.25.