CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 20 aprile 2021
570.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale
COMUNICATO
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  Martedì 20 aprile 2021. – Presidenza del presidente NANNICINI.

  La seduta comincia alle 13.40.

Programmazione dei lavori della Commissione.

  Il PRESIDENTE ringrazia il senatore Puglia per il lavoro svolto, con equilibrio e competenza, in qualità di presidente della Commissione. Propone un piano per la ripresa dei lavori articolato in cinque punti, oggetto di un documento che viene distribuito ai commissari. Sottolinea che deputati e senatori potranno far pervenire alla segreteria eventuali osservazioni e proposte di integrazione alle quali verrà dato riscontro nel corso della prossima seduta. Il primo punto riguarda lo schema di decreto del Ministero dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, sentita la COVIP, previsto dall'articolo 14, comma 3, del decreto-legge n. 98 del 2011 e recante disposizioni in materia di investimento delle risorse finanziarie degli enti previdenziali, dei conflitti di interessi e di banca depositaria. Ritiene che, anche alla luce dell'insediamento di una nuova compagine governativa, sia utile audire in primo luogo i ministeri coinvolti e, in subordine, la COVIP e l'Adepp, per comprendere il punto di vista dei soggetti coinvolti e individuare eventuali proposte in grado di favorire l'adozione in via definitiva dello schema. Il secondo punto riguarda l'analisi delle forme di welfare erogate dagli enti «privatizzati» prima e durante la crisi pandemica, identificando le criticità emerse affinché possano costituire lo spunto per possibili interventi legislativi che migliorino l'impatto concreto di queste attività volte ad accrescere il benessere delle platee di riferimento. Il terzo punto riguarda la gestione degli immobili, non solo per conoscerne lo stato dell'arte ma soprattutto per capire in che modo si possano cogliere le opportunità connesse al piano di ripresa e resilienza Next Generation EU per valorizzare il patrimonio immobiliare degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale. Il quarto punto riguarda l'attività di vigilanza che, secondo un approccio basato sul rischio, dovrebbe essere avviata a partire da un campione di enti caratterizzati da specifiche esigenze di monitoraggio. L'ultimo punto riguarda l'approfondimento di specifici profili che possono avere un impatto significativo sulla funzionalità del sistema quali, ad esempio, i modelli di imposizione fiscale su fondi pensione e casse previdenziali o le opzioni per il ricongiungimento di periodi di contribuzione presso diversi enti previdenziali.

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  Il senatore PUGLIA (M5S), nel manifestare apprezzamento per il programma della presidenza, ricorda che, nell'audizione che ha avuto luogo in Commissione il 24 novembre 2020, il Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, dott.ssa Francesca Puglisi, ricostruendo il percorso compiuto con riferimento al cosiddetto «Regolamento investimenti», ha evidenziato che, stante il prolungarsi dell'iter di emanazione da parte del Ministero dell'economia, il Ministero del lavoro in data 30 maggio 2019 ha provveduto a rimodulare il testo dello schema di decreto alla luce delle evoluzioni normative nel frattempo intervenute, inviandolo al Ministero dell'economia e delle finanze in data 26 giugno 2019. Ritiene opportuno che la Commissione venga messa a conoscenza degli sviluppi rispetto a tale interlocuzione amministrativa. Sottolinea che, a suo modo di vedere, le principali criticità che ostacolano la definitiva adozione dello schema riguardano la mancata semplificazione di alcuni passaggi del regolamento e auspica che la bozza trasmessa dal Ministero del lavoro possa aver recepito alcune istanze di buon senso che sono emerse anche nel corso dei lavori della Commissione. Evidenzia inoltre il tema dei cosiddetti «silenti» di Enasarco, ricordando che il 22 settembre 2020 è stata messa a disposizione dei membri della Commissione una nota redatta dal citato ente che analizza l'impatto che avrebbero sulla gestione possibili iniziative volte a riconoscere una prestazione ai suddetti soggetti. Ricorda che con riferimento al caso dei «silenti» si è espressa anche la dott.ssa Puglisi nella citata audizione del 24 novembre, sottolineando che un intervento normativo, a suo modo di vedere certamente auspicabile per la tutela dei soggetti interessati, comporterebbe però profili di onerosità per la Fondazione giacché avrebbe impatti finanziari rilevanti sull'equilibrio di lungo periodo che, come evidenziato anche nel bilancio tecnico al 31 dicembre 2017, presenta elementi di criticità in ordine alla sostenibilità della gestione nel medio e lungo periodo. Richiede che questi temi vengano inclusi nel programma di attività.

  La senatrice CANTÙ (L-SP-PSd'Az) ricorda i suoi precedenti interventi sul tema del riconoscimento di forme di sostegno per gli operatori sanitari colpiti dal virus e, in linea con il punto 2 della programmazione in discussione, suggerisce un'azione autorevole di questa Commissione in materia. Aggiunge che la 1a Commissione permanente del Senato, in sede deliberante nell'iter in trattazione congiunta dei disegni di legge 1894 e 1861, ebbe ad approvare all'unanimità due ordini dal giorno finalizzati alla messa in campo di misure atte a garantire che il sacrificio, l'impegno e la dedizione degli operatori sanitari e socio-sanitari vittime della pandemia fossero oggetto di ristoro economico. Ricorda che con l'ordine del giorno n. G/1894/100/1 il Governo è chiamato all'adozione delle iniziative di spettanza al fine di: «a. avviare un tavolo di confronto con gli operatori del settore assicurativo per definire le modalità con cui a medici ed operatori del settore sanitario e socio-sanitario, operanti nel settore privato e pubblico, nei casi accertati di infezione da SARS-CoV-2, contratta tra il 31 gennaio 2020 e il termine dello stato di emergenza, possa essere accordato un congruo risarcimento purché sia dimostrato che il contagio sia avvenuto in occasione dell'attività lavorativa e professionale; b. provvedere, compatibilmente con gli equilibri di finanza pubblica, a rifinanziare ed ampliare le finalità di cui al Fondo istituito dall'articolo 22-bis del decreto-legge n. 18 del 2020 destinato all'adozione di iniziative di solidarietà a favore dei famigliari e degli esercenti le professioni sanitarie, degli esercenti la professione di assistente sociale e degli operatori socio-sanitari, impegnati nelle azioni di contenimento dell'emergenza epidemiologica». Sottolinea l'importanza di dar corso a quanto promesso e, in particolare, di assicurare che a medici e agli operatori del settore sanitario e socio-sanitario colpiti dal virus sia accordato un congruo risarcimento, sulla base dell'assunto per cui tale infezione deve essere inquadrata e trattata come infortunio sul lavoro, anche ai fini assicurativi, ancorché i suoi effetti si manifestino non immediatamente, salvo sia dimostrato che il contagio Pag. 184 sia avvenuto per cause estranee all'attività lavorativa e professionale; di assicurare a medici e agli operatori del settore sanitario e socio-sanitario che, pur a seguito di infezione da coronavirus contratta tra il 31 gennaio 2020 e il termine dello stato di emergenza, non abbiano ottenuto un risarcimento da parte delle imprese assicurative, un indennizzo da parte dello Stato consistente in un assegno non reversibile; prevedere l'inserzione automatica di una clausola generale nei contratti di assicurazione, possibilmente retroattiva, che assuma l'evento infettivo equiparabile a quello violento. Ritiene, inoltre, necessario fare in modo che, qualora a causa delle patologie cagionate da infezione da coronavirus sia derivata la morte di un medico o di un operatore del settore sanitario e socio-sanitario, venga assicurata l'erogazione di un assegno una tantum agli aventi causa. Richiede al Presidente, in nome della Commissione tutta, di avviare una costruttiva interlocuzione per la definizione di un'iniziativa anche di tipo «proattivo» ovvero in chiave emendativa tale da determinare l'adozione, nella prima decretazione utile ovvero in sede di conversione di decreti già in vigore come il n. 41 del 2021, delle misure di indennizzo prospettate, se si ritiene che i tempi per la responsabilizzazione delle compagnie di assicurazione siano eccessivamente lunghi, anche rendendosi disponibile a partecipare al tavolo di confronto che varrebbe la pena di incardinare quanto prima. Auspica che la Commissione si esprima seduta stante unanimemente come proposto.

  Il senatore CORTI (L-SP-PSd'Az) richiede che fra i temi da trattare venga inserito un approfondimento sugli schemi di riscatto ai fini previdenziali del periodo universitario, in particolare con riferimento alle motivazioni per le quali tali schemi risultano marcatamente differenziati fra diversi enti.

  L'onorevole Alessandro PAGANO (Lega) concorda con quanto rappresentato dai colleghi della Lega e aggiunge la richiesta di un approfondimento sulla governance degli enti. Pur ritenendo difficile che si pervenga a un intervento di riforma su tale aspetto, visto anche l'orizzonte breve che ci separa dalla conclusione della legislatura, suggerisce di trovare uno spazio da poter dedicare all'ascolto di soggetti qualificati a proporre delle possibili soluzioni alle criticità gestionali che sono emerse con riferimento agli enti gestori, per lasciare un segno, se non dal punto di vista legislativo, almeno dal punto di vista culturale.

  Il PRESIDENTE ringrazia per la discussione e le integrazioni proposte, che verranno incluse nel programma. Con riferimento alla riforma della governance degli enti sottolinea che tale tema potrà essere oggetto di approfondimento già a partire dalle prossime audizioni del Ministero dell'economia e delle finanze e del Ministero del lavoro.

  La seduta termina alle 14.20.