CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 2 febbraio 2021
518.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VII e XI)
COMUNICATO
Pag. 13

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 2 febbraio 2021. — Presidenza della presidente della VII Commissione, Vittoria CASA. – Interviene il Ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora.

  La seduta comincia alle 14.20.

Schema di decreto legislativo recante riordino e riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici nonché di lavoro sportivo.
Atto n. 230.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame dello schema di decreto in titolo, rinviato nella seduta del 15 dicembre 2020

  Vittoria CASA, presidente, ricorda che – come già comunicato nella seduta del 15 dicembre 2020, ad inizio esame – l'assegnazione dell'atto, da parte del Presidente della Camera, era avvenuta con riserva, in quanto la richiesta di parere parlamentare non era corredata dell'intesa che la legge delega ha prescritto al Governo di sancire in sede di Conferenza Stato-regioni e che le Commissioni non potevano pertanto pronunciarsi definitivamente prima che la richiesta di parere fosse integrata nel senso indicato. Avverte che l'intesa in sede di Conferenza unificata è stata raggiunta il 25 gennaio scorso e che il Governo – come comunicato dal Presidente della Camera con lettera del 27 gennaio – ha provveduto a inoltrare il testo dell'intesa conseguita. Le Commissioni possono quindi pronunciarsi sul provvedimento.
  Comunica quindi che – sulla base delle determinazioni degli uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi e d'intesa con la presidente Serracchiani – ha scritto il 27 gennaio al ministro per le politiche giovanili e lo sport per chiedere la disponibilità del Governo ad attendere l'espressione del parere delle Commissioni fino almeno all'11 febbraio. Comunica quindi che il ministro per le politiche giovanili e lo sport, con sua lettera del 28 gennaio scorso, ha rappresentato la necessità che il parere sia espresso entro domenica 7 febbraio, quindi entro questa settimana. Per questa ragione, le Commissioni sono state convocate domani per la possibile deliberazione del parere.
  Fa tuttavia presente al Ministro che, nell'ambito delle interlocuzioni intervenute Pag. 14tra i rappresentanti dei gruppi nelle Commissioni, è emerso, anche questa mattina, l'orientamento a chiedere che il Governo attenda per l'espressione del parere almeno fino a martedì 9 febbraio.

  Il ministro Vincenzo SPADAFORA, preso atto della rinnovata richiesta, comunica la disponibilità del Governo ad attendere fino alla data del 9 febbraio l'espressione del parere delle Commissioni parlamentari sull'atto in titolo.

  Federico MOLLICONE (FDI), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede che non si proceda all'esame degli schemi di decreto legislativo che impattano sull'autonomia del CONI, in contrasto con l'impostazione del decreto-legge n. 5 del 2021: si riferisce in particolare al tema della tenuta del Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche.

  Daniele BELOTTI (LEGA), ricordando le osservazioni unanimemente critiche degli operatori del settore sportivo auditi dalle Commissioni, si chiede come mai il Governo abbia predisposto tutti gli schemi di decreto attualmente all'esame del Parlamento senza prima consultare le parti. Quindi, con riferimento allo schema di decreto sul lavoro sportivo, chiede alle relatrici quale proposta intendano presentare in merito alle disposizioni sul contratto di lavoro sportivo e sul vincolo sportivo, che, secondo i soggetti auditi, decreteranno la fine della pratica sportiva in Italia. Ritiene, inoltre, sconcertante pretenderne l'applicazione in un momento di estrema difficoltà per il mondo dello sport, costretto a fermarsi a causa della pandemia. Per di più, a fronte dei maggiori costi e delle minori entrate a carico delle società sportive causati dalle norme sul vincolo sportivo, quantificate in un miliardo di euro dagli operatori del settore, il Governo prevede stanziamenti di appena 50 milioni di euro annui. Preannuncia, pertanto, l'assoluta contrarietà della Lega sulle disposizioni sul contratto di lavoro sportivo e sul vincolo sportivo, la cui entrata in vigore nei tempi previsti dallo schema di decreto è assolutamente inopportuna e deve, quindi, almeno essere differita, per tenere conto della necessità degli enti sportivi di riassorbire le conseguenze della crisi innescata dalla pandemia.

  Paolo ZANGRILLO (FI), condividendo le osservazioni e le critiche formulate dal collega Belotti, esprime la sua sorpresa per la quasi unanimità delle critiche espresse sui contenuti del provvedimento dagli operatori del settore dello sport auditi dalle Commissioni. Si aspettava che, per questo, si fosse fatta strada tra le parti politiche l'idea di sospendere l'esame dello schema di decreto legislativo per coinvolgere tutte le parti interessate in una revisione delle previsioni più controverse. Così come è stato proposto dal Governo, infatti, il provvedimento non appare in grado di centrare l'obiettivo, da tutti condiviso, di promuovere la pratica dello sport in Italia. Ma le critiche non riguardano solo l'aspetto normativo, ma anche la cornice finanziaria. Infatti, lo stanziamento di 50 milioni di euro annui per il biennio 2020 e 2021 a copertura dei maggiori oneri contributivi a carico delle società sportive appare estremamente esiguo, a fronte di maggiori costi quantificati dagli operatori del settore in un miliardo di euro. Preannuncia, pertanto, l'assoluta contrarietà di Forza Italia al provvedimento in esame, non condividendo né il metodo con cui è stato formato né il merito e auspicando un'ulteriore riflessione, che tenga conto delle osservazioni e delle critiche espresse dai soggetti auditi dalle Commissioni.

  Federico MOLLICONE (FDI), associandosi alle considerazioni dei colleghi Belotti e Zangrillo, sottolinea come non ci sia un solo soggetto del mondo sportivo che sostenga questa riforma, che sembra essere stata scritta autoreferenzialmente nei confini angusti del Dipartimento per lo sport senza essere stata concordata con i rappresentanti delle federazioni, degli enti e delle associazioni sportive. Evidenzia, in particolare, che la riforma, per quanto basata in astratto su presupposti corretti, non appare realistica e sostenibile in un contesto Pag. 15 emergenziale connotato da drammatiche conseguenze come quello che il mondo intero sta vivendo. Occorre essere in sintonia con l'attualità per condurre in porto la riforma di un settore che aveva certamente bisogno di essere regolamentato, ma non in un momento in cui molte società rischiano di chiudere per sempre e diverse attività sono a rischio. I gestori sono infatti allo stremo delle forze anche a causa delle dispendiose misure di sicurezza anti Covid-19 che sono stati costretti inutilmente ad adottare. In questo senso la riforma riflette una conoscenza superficiale della materia che intende disciplinare, che non tiene conto dell'impossibilità per i soggetti coinvolti di sopportare i costi che essa introduce. I lavoratori dello sport si troveranno strangolati dalle maglie di una burocrazia infinita e intrappolati nelle numerose griglie fiscali previste anche per i volontari del settore.
  Soffermandosi in particolare sull'abolizione del vincolo sportivo previsto dall'articolo 31, rileva il rischio di eliminare un istituto tipicamente italiano che tutela chi investe nei cosiddetti «vivai» in cui si formano i futuri campioni. Auspica che i tempi previsti per la sua eliminazione consentano un ripensamento della norma, che riflette, anche qui, la mancanza di un confronto con le parti interessate e che sembra costituire il frutto di un eccessivo zelo ministeriale. Esprime l'auspicio che il Governo apra il confronto e che si soffermi, piuttosto, sulle emergenze del settore legate alla pandemia, prevedendo opportuni ristori economici che consentano la riapertura degli impianti e delle strutture sportive.

  Patrizia PRESTIPINO (PD), relatrice per la VII Commissione, nel sottolineare l'attenzione del gruppo del Partito democratico per il provvedimento e per i numerosi spunti di riflessione importanti emersi nel corso delle audizioni, richiama l'attenzione dei commissari sul fatto che le regioni e province autonome – che non sono per lo più governate dalla stessa maggioranza che sostiene il Governo – non hanno espresso, con l'intesa in sede di Conferenza Stato-regioni, un giudizio negativo sul provvedimento, salvi alcuni emendamenti che hanno chiesto al Governo di apportare al testo dell'atto. Ciò non significa peraltro che il giudizio sul provvedimento possa essere interamente positivo. Le audizioni hanno fatto emergere resistenze e opposizioni, che sono comprensibili, considerato che le norme vigenti consentono alle società e associazioni sportive di essere gravate di oneri minori per i dipendenti attraverso la stipula di contratti di lavoro atipici con determinate caratteristiche. Ritiene importante non solo tutelare i lavoratori, ma anche difendere la capacità di spesa della società e associazioni sportive. Si tratta quindi di trovare un difficile punto di mediazione: per questo il suo gruppo ha chiesto di poter disporre di più tempo, in modo che si possa riflettere per migliorare il provvedimento. Ritiene normale che la riforma di un settore complesso come quello dello sport spinga a confronti anche accesi e che alcuni aggiustamenti si rendano necessari per portare a termine una riorganizzazione comunque necessaria per sanare incongruenze e criticità. Si dice certa che il parere delle Commissioni servirà al miglioramento del testo e a far giungere al mondo dello sport segnali rassicuranti. Si tratta di un'importante occasione per una riforma di valenza anche sociale, che deve aiutare il mondo dello sport, soprattutto quello di base, e bisogna quindi evitare che quest'importante opportunità di riforma si trasformi in una «mannaia» sul mondo dello sport.

  Vittoria CASA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.10.