CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 1 dicembre 2020
484.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 1° dicembre 2020. – Presidenza della presidente Vittoria CASA. – Interviene la sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e per il turismo Anna Laura Orrico.

  La seduta comincia alle 13.55.

Legge di delegazione europea 2019-2020.
C. 2757 Governo, approvato dal Senato.
Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2019.
Doc. LXXXVII, n. 3.
(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e conclusione – Relazione favorevole con osservazioni sul disegno di legge di delegazione –Parere favorevole sulla Relazione consuntiva).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 18 novembre 2020.

  Vittoria CASA, presidente, ricorda che il 18 novembre scorso è stata svolta la relazione introduttiva del relatore, deputato Vacca, ed è seguito il dibattito; e che il 23 novembre, alle ore 15, è scaduto il termine per la presentazione degli emendamenti. Comunica che non sono state presentate proposte emendative.

  Gianluca VACCA (M5S), relatore, formula una proposta di relazione favorevole con osservazioni sul disegno di legge di delegazione europea (vedi allegato). Chiarisce che le osservazioni tengono conto, oltre che dei suggerimenti fattigli pervenire, anche informalmente, da altri commissari, degli orientamenti emersi nella Commissione sia nel dibattito svolto con specifico riguardo al disegno di legge di delegazione europea, sia nei precedenti dibattiti sulle materie oggetto dell'articolo 9 della direttiva. Per quanto riguarda la relazione consuntiva, formula una proposta di parere favorevole.

  Daniele BELOTTI (LEGA), premesso che le osservazioni sono in larga misura condivisibili, anche se sarà da vedere di quante e in che modo il Governo terrà conto, Pag. 39chiede al relatore di introdurre nella sua proposta di relazione un'osservazione per raccomandare al Governo di prevedere, ai sensi dell'articolo 18, paragrafo 1, della direttiva (UE)2019/790, che gli artisti interpreti o esecutori di fonogrammi, anche nel caso in cui abbiano ceduto i diritti per la messa a disposizione delle fissazioni delle proprie prestazioni artistiche e delle relative riproduzioni su servizi di musica su richiesta, ricevano una remunerazione adeguata e proporzionata da chi ha effettuato la messa a disposizione, da gestire in forma collettiva secondo quanto stabilito dal decreto legislativo 15 marzo 2017, n. 35. Preannuncia, in ogni caso, il voto contrario del suo gruppo sulle proposte del relatore.

  Federico MOLLICONE (FDI), dopo aver ricordato che sui temi della direttiva (UE)2019/790 la sua parte politica ha condotto una lunga battaglia, non solo al Senato, ma anche nel Parlamento europeo, nella fase ascendente di formazione dell'atto, rimarca che sono in gioco poste di grandissimo valore: la difesa della sovranità digitale e la protezione degli autori e degli editori, che devono poter ricevere un riconoscimento economico per il loro lavoro ed essere difesi dallo sfruttamento che ne fanno i cosiddetti Over the top, ossia le grandi piattaforme digitali internazionali. Ricorda che queste traggono ingiusto profitto da contenuti – testi, immagini, estratti brevi e così via – elaborati da terze persone, del cui lavoro intellettuale si appropriano senza corrispondere loro alcun compenso: lesi non sono solo gli editori, ma anche altre categorie, tra cui ad esempio i blogger, alcuni dei quali svolgono un lavoro socialmente utile, producendo informazione e conoscenza, si sono creati un séguito e hanno fatto di quest'attività – che certo dovrà prima o poi essere regolamentata – una professione, dalla quale si aspettano di ricavare un guadagno. Questo sfruttamento è un fenomeno che deve essere stroncato. Ricorda che lo Stato francese, a differenza dell'italiano, ha lavorato per difendere i suoi editori dallo strapotere delle piattaforme digitali. È, questa, una battaglia di fondamentale importanza a difesa della sovranità digitale del Paese, oltre che degli editori e degli autori, ed è in definitiva una battaglia per la libertà della rete internet.
  Concorda con il deputato Vacca e con gli altri deputati della maggioranza che si battono per l'accesso aperto e per la libera circolazione dei contenuti intellettuali e delle immagini, ma fa presente che il problema è più complesso di quanto appaia avendo a mente solo il tipo di problemi di cui è parlato fin qui nella Commissione. Di fatto, i problemi connessi alla tecnologia digitale, in termini di sovranità e di difesa di diritti, sono enormi e dovrebbero essere affrontati nella loro interezza, mentre al momento il dibattito verte solo su una parte minore di essi.
  Ciò premesso, prende atto che in qualche modo la spaccatura che si è vista a livello europeo si ripropone adesso nella Commissione. Il suo gruppo aveva chiesto che la relazione da trasmettere alla XIV Commissione contenesse due precise condizioni: una sugli estratti brevi, che il relatore ha recepito, sia pure in forma più attenuata, nell'osservazione di cui alla lettera e) della sua proposta; e un'altra, che non è stata invece accolta nella proposta di relazione, per chiedere al Governo di imporre alle piattaforme digitali la contrattazione obbligatoria con gli editori sul tema dei compensi da corrispondere loro. Posto che in Francia è stato fatto, non si capisce perché in Italia il Governo e la maggioranza parlamentare che lo sostiene siano così tiepidi. Di fatto il Governo italiano e la maggioranza hanno sul punto una posizione a suo giudizio ambigua: da una parte affermano di voler difendere gli editori, dall'altra parte, però, non compiono nessun passo in questa direzione. Per queste ragioni, preannuncia che il suo gruppo non voterà a favore, ma si asterrà dalla votazione sulla proposta di relazione del relatore.

  Flavia PICCOLI NARDELLI (PD), preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulle proposte del relatore, che ringrazia per l'accurato lavoro svolto per la relazione sul disegno di legge di delegazione europea, che costituirà la base per uno o più ordini del giorno da presentare in Assemblea in relazione al disegno di legge in esame.

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  Paolo LATTANZIO (MISTO) ringrazia anch'egli il relatore: nel riscontrare che il tema dell'editoria non sempre trova spazio adeguato nei dibattiti della Commissione, essendo questa più concentrata su altri argomenti di sua competenza, dà atto al relatore di aver saputo, con la sua proposta di relazione, offrire una visione d'insieme delle questioni in gioco in materia di editoria e porre le basi per un passo avanti attraverso una richiesta precisa di impegni al Governo su diverse partite importanti. Apprezza anche lo sforzo di mettere insieme, in una logica di filiera complessiva, questioni varie, dall'accesso aperto, alla tutela dei minori, al diritto di panorama e così via.

  Gianluca VACCA (M5S), relatore, rispondendo al deputato Belotti, gli fa presente che l'osservazione di cui chiede l'inserimento è nella sostanza già presente nella sua proposta di parere (si riferisce all'osservazione di cui alla lettera f)). Replicando poi al deputato Mollicone, osserva che la direttiva europea (UE)790/2019 è – come si sa – il frutto di un faticoso lavoro di bilanciamento tra esigenze contrarie: quella di assicurare la libertà di circolazione dei contenuti sulla rete e quella di assicurare la remunerazione per il lavoro giornalistico e intellettuale. Questo bilanciamento si è sostanziato in una direttiva molto puntuale e dettagliata, che è ormai chiusa e non può essere rimessa in discussione. La sua proposta di relazione, che è articolata e ponderata, tiene conto della direttiva come punto di partenza dal quale l'Italia non può discostarsi.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione, con distinte votazioni, approva la proposta di relazione del relatore sul disegno di legge di delegazione europea (vedi allegato) e la proposta di parere favorevole sulla relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2019; nomina altresì il deputato Vacca relatore ai sensi dell'articolo 126-ter del Regolamento.

  La seduta termina alle 14.20.