CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 22 luglio 2020
414.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
Pag. 101

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 22 luglio 2020. — Presidenza del presidente Raffaele TRANO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze, Alessio Mattia Villarosa.

  La seduta comincia alle 14.10.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Raffaele TRANO, presidente, comunica che i deputati Maria Soave Alemanno e Filippo Scerra entrano a far parte della Commissione, in sostituzione rispettivamente dei deputati Emanuela Claudia Del Re e Federico D'Incà, membri del Governo, Pag. 102e che la deputata Nadia Aprile cessa di far parte della Commissione.

Programma Nazionale di Riforma per l'anno 2020, di cui alla III Sezione del Documento di economia e finanza 2020.
Doc. LVII, n. 3 – Sezione III e Allegati.
(Parere alla V Commissione)
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 21 luglio scorso.

  Antonio MARTINO (FI) osserva come, dalla lettura del provvedimento all'esame della Commissione, emerga una scarsa consapevolezza da parte del Governo della situazione del Paese ed evidenzia come il diniego totale e dogmatico di ogni ipotesi di condono risulti a suo avviso di difficile comprensione, sia tenuto conto del dibattito in corso in Parlamento – ed in particolare presso la Commissione Finanze, sui temi della definizione agevolata – che considerate le drammatiche condizioni in cui versano centinaia di imprese e migliaia di lavoratori, che peraltro non hanno ancora ricevuto la cassa integrazione. Le difficoltà dei contribuenti italiani di ottemperare agli adempimenti fiscali si evincono peraltro anche dalle parole del direttore dell'Agenzia delle entrate, più volte intervenuto pubblicamente negli ultimi giorni, il quale ha preannunciato che entro il 31 dicembre 2020 l'Agenzia emetterà circa 8,5 milioni di atti e comunicazioni. Ad aggravare la situazione, ricorda che a settembre verrà meno anche la moratoria dei crediti commerciali. Riterrebbe pertanto opportuno, da parte del Governo, verificare l'andamento della vita fiscale delle aziende e adottare un atteggiamento meno pregiudiziale.
  Sottolinea quindi come il gruppo di Forza Italia abbia sempre dimostrato un atteggiamento responsabile ed auspica che il Governo decida di tornare sui suoi passi e di attingere alle ragionevoli proposte presentate dall'opposizione, affrontando nel concreto i problemi delle imprese italiane invece che limitarsi alla mera difesa della propria immagine.

  Raffaele TRANO, presidente e relatore, conferma come nel PNR il Governo sembri escludere ogni possibilità di una rottamazione-quater o dell'adozione di analoghe misure.

  Galeazzo BIGNAMI (FDI), associandosi alle considerazioni espresse dal collega Martino, intende sottolineare le ulteriori criticità sollevate dal documento in esame. In primo luogo occorre considerare la collocazione Piano nazionale di riforma nell'ambito dell'articolato sistema degli strumenti di programmazione previsti dalla strategia di Lisbona. A tale riguardo, richiama l'attenzione dei colleghi sul fatto che l'Italia è stato l'unico Paese, tra i 27 Stati membri dell'Unione europea, ad aver presentato nel mese di luglio, anziché nel mese di aprile, il PNR. Si tratta di un ritardo che ritiene ingiustificabile, come peraltro evidenziato, in un recente articolo di stampa, anche dal professor della Cananea, che non può certo essere accusato di avere posizioni sovraniste. Non sono accoglibili le giustificazioni addotte dal Governo, che ha sostenuto che il Piano era pronto, ma che occorreva aggiornarlo alla luce dell'emergenza epidemiologica, dal momento che avrebbe potuto comunque essere integrato; così come deve essere ritenuta del tutto inaccettabile la motivazione della ritardata presentazione del PNR addotta dal Ministro Gualtieri, secondo cui il Piano sarà la base del Recovery Plan che il Governo italiano presenterà per accedere ai nuovi finanziamenti europei.
  Ancora più grave è il fatto che il Piano sia stato anticipatamente trasmesso alla Commissione europea, senza previo confronto con il Parlamento; con il risultato che ci troviamo oggi di fronte ad un documento blindato, sul quale l'Europa si è già espressa e rispetto a cui non vi è alcuna possibilità per l'opposizione – né del resto per la maggioranza – di apportare il proprio contributo.Pag. 103
  Quanto poi al merito dei contenuti del PNR, deve evidenziare come si affrontino una notevole serie di tematiche senza tuttavia offrire alcuna chiara indicazione delle soluzioni che si intendono adottare. Si chiede, ad esempio, cosa significhi parlare di riforma della Pubblica amministrazione, se cioè si intenda prefigurare una modifica delle misure pensionistiche previste da «Quota 100», o ancora cosa si intenda fare quando ci si riferisce alla riforma del processo civile, o alla riforma del sistema fiscale. Si tratta di interventi complessi, che certamente non potranno essere portati rapidamente a compimento e vorrebbe comprendere se i progetti di revisione del Fisco siano riconducibili alle recenti dichiarazione del direttore dell'Agenzia delle Entrate, che parrebbero tuttavia far presagire un aumento degli adempimenti a carico dei contribuenti più che una vera e propria riforma di sistema.
  Ribadisce in conclusione la forte contrarietà del gruppo di Fratelli d'Italia sul provvedimento in discussione, come anche sui ristretti tempi di esame a disposizione della Commissione. Nell'esprimere la propria personale stima nei confronti del Sottosegretario Villarosa, non può tuttavia non rilevare come il Governo stia operando una grave forzatura nei confronti del Parlamento, che è posto nella condizione di dover firmare una vera e propria cambiale in bianco, senza poter realmente conoscere le condizionalità alle quali il Paese si sta vincolando.

  Marco OSNATO (FDI) intende innanzitutto sottolineare come il gruppo di Fratelli d'Italia abbia tenuto nei confronti dell'operato del Presidente del Consiglio, nella complessa trattativa svoltasi in sede europea, un atteggiamento sempre rivolto alla difesa dell'interesse nazionale, anche apprezzando lo sforzo fatto dal Governo. Occorre tuttavia evidenziare, oltre alle luci, anche le numerose ombre del provvedimento in esame, che riguardano in primo luogo le modalità con le quali il Piano nazionale di riforma viene discusso, poiché – al di là delle dichiarazioni rese da esponenti della maggioranza, quale, da ultimo, la collega Quartapelle – non è emersa alcuna effettiva intenzione di coinvolgere le forze di opposizione nella sua definizione.
  Eppure il PNR dovrebbe rappresentare il documento sul quale si baseranno le politiche fiscali italiane dei prossimi 20 anni. In esso si parla di lotta all'evasione, di tax gap, di efficientamento dell'amministrazione finanziaria, senza tuttavia definire le concrete modalità di attuazione di tali interventi. Ma per fare una riforma complessiva del nostro sistema fiscale non sono sufficienti generiche dichiarazioni d'intenti, magari anche preannunciate con un comunicato stampa del Ministro dell'economia, ma occorrono proposte concrete.
  Si chiede quindi, passando all'esame dei singoli ambiti di intervento, se quando si parla di pagamenti elettronici, si intenda intervenire semplicemente limitando ulteriormente quelli in contanti, o anche quali siano le richiamate politiche di incentivazione ambientale, se si voglia cioè agire unicamente sul fronte della plastic tax – sulla quale il suo gruppo esprime perplessità – o se vi siano ulteriori proposte. Anche il tema delle dismissioni immobiliari dovrebbe essere chiarito, magari svolgendo l'audizione di rappresentanti del settore, a partire da Invimit SGR S.p.A. Ulteriori ambiti di intervento appaiono altrettanto privi di proposte concrete: si riferisce al settore bancario, nervo scoperto del nostro sistema economico, sul quale vi sono posizioni divergenti all'interno della stessa maggioranza, o alla riduzione del cuneo fiscale, che sinora sembra destinata alla copertura della soppressione della misura degli 80 euro introdotta dal Governo Renzi. Il preannunciato efficientamento dell'amministrazione finanziaria, infine, si augura non corrisponda ad una mera moltiplicazione delle agenzie fiscali, utile solo a perseguire ancora di più i contribuenti. Peraltro, con riferimento all'auspicata efficacia della riscossione, suggerisce che il direttore dell'Agenzia delle entrate si concentri sul lavoro da svolgere, oppure – se è proprio lui l'interprete delle scelte fiscali del Paese Pag. 104– venga a riferire in Parlamento, anziché rilasciare interviste quasi quotidianamente.
  Ritiene in conclusione che il Governo, ancora una volta, abbia approfittato della disponibilità delle forze di opposizione per assumere decisioni senza alcun serio confronto parlamentare, su un provvedimento di così grande importanza per il Paese, che avrebbe meritato una discussione ampia ed approfondita.

  Massimo BITONCI (LEGA) evidenzia innanzitutto come il PNR in discussione sia in realtà un documento già superato, che si limita ad elencare una serie di titoli, senza indicare strumenti di intervento e misure concrete. In esso si parla, ad esempio, di lotta all'evasione fiscale, facendo esclusivo riferimento alla limitazione dei pagamenti in contante; eppure si potrebbe citare l'esempio di numerosi altri Paesi, nei quali si combattono efficacemente i fenomeni di evasione senza tuttavia imporre alcuna limitazione all'uso del contante. È il caso della Norvegia, che ricorre ai pagamenti elettronici in più del 90 per cento delle transazioni, ma non pone limiti al contante, dimostrando in tal modo che i metodi coercitivi non sono così utili. Il contrasto all'evasione fiscale si attua assai più efficacemente semplificando il sistema fiscale, come hanno dimostrato gli effetti positivi dell'introduzione della flat tax, che ha eliminato numerosi adempimenti e si è così dimostrata un ottimo sistema per l'emersione del sommerso. Così è successo anche nel settore degli affitti abitativi e commerciali, con l'introduzione della cedolare secca.
  Analogamente, non si otterranno risultati positivi nella lotta all'evasione aumentando le pene per i reati tributari. Serve piuttosto l'effettiva volontà di colpire gli evasori totali, ciò che tuttavia non necessariamente riscuote ampi consensi.
  Quanto alla riforma complessiva del sistema fiscale, auspica che non si traduca esclusivamente in una riforma delle aliquote IRPEF; propone piuttosto di cancellare l'IRAP, a favore dell'introduzione in un'addizionale regionale, con evidenti benefici per le imprese; anche il doppio binario tra norma civilistica e fiscale dovrebbe a suo avviso essere abbandonato. Con riferimento inoltre alla riduzione delle imposte sui redditi più bassi, evidenzia come una simile proposta non possa che derivare da una mancata conoscenza dei dati relativi alla stratificazione dei redditi nel nostro Paese. Basti pensare che in Italia il 75 per cento dei contribuenti dichiara meno di 15 mila euro annui ed è quindi già sotto la soglia di imposizione; occorre sostenere piuttosto i percettori di redditi medi, come suggerito dal suo gruppo.
  Anche in tema di semplificazioni, la maggioranza potrebbe prendere spunto dalle proposte della Lega, ad esempio rendendo annuale l'adempimento dell'esterometro, riducendo il numero enorme di adempimenti sia fiscali che tributari, e disapplicando gli ISA per il 2020, tenuto conto che nessuno potrà rientrare nei parametri fissati.
  Il Governo ha invece basato i propri interventi solo su misure quali bonus e crediti d'imposta, dei quali tuttavia le imprese potranno beneficiare solo a partire dal prossimo anno, quando molte aziende avranno dovuto purtroppo già chiudere la propria attività.
  Ribadisce quindi, in conclusione, che occorre riempire di contenuti il PNR e auspica che il Governo – che tanto invoca il dialogo con le minoranze – voglia prendere in considerazione le numerose proposte di semplificazione avanzate dall'opposizione.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA), dopo aver rammentato il positivo clima che ha caratterizzato sinora le attività della Commissione Finanze, al di là delle diverse posizioni politiche, ricorda che il suo gruppo aveva chiesto di inserire nel parere della Commissione Finanze sul decreto-legge cosiddetto «Rilancio» una condizione volta a chiedere l'ulteriore rinvio a settembre delle scadenze fiscali riguardanti l'IRPEF e l'IRES. Un simile impegno, che purtroppo non è stato accolto, avrebbe evitato al Governo e al Sottosegretario Pag. 105Villarosa di esporsi alle forti contestazioni emerse ed avrebbe dato giusto riconoscimento al ruolo e all'impegno della Commissione Finanze.
  Anche in questo caso, occorre che il Governo consenta un approfondito dibattito parlamentare sul PNR, che non può essere ridotto ad un esame sommario e frettoloso, anche in considerazione delle misure in esso preannunciate, che rischiano a suo avviso di produrre effetti molto gravi in ambito fiscale. Si riferisce innanzitutto alla riforma dell'IRPEF, che se attuata nelle modalità preannunciate dal direttore dell'Agenzia delle Entrate Ruffini, finirebbe per aumentare la tassazione complessiva, in particolare per i redditi più bassi, corrispondenti a circa 3 milioni di attività e 10 milioni di contribuenti. Evidenzia, peraltro, come le risorse del Recovery fund non saranno destinate ad una riduzione delle imposte, poiché un'entrata una tantum non può certo essere destinata alla copertura di spese correnti.
  Invita in conclusione la maggioranza a consentire che la Commissione possa svolgere sul documento in esame un lavoro serio ed approfondito, auspicando che si possa pervenire ad una sintesi delle diverse posizioni, che sappia valorizzare le competenze della Commissione Finanze.

  Alvise MANIERO (M5S) richiama l'attenzione dei colleghi sulle raccomandazioni della Commissione europea rivolte all'Italia per la riduzione del rapporto debito/PIL, più volte formulate nel corso degli ultimi anni, evidenziando che il rispetto di tali raccomandazioni diverrà d'ora innanzi un parametro fondamentale ai fini del trasferimento delle risorse del Recovery fund.

  Il sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA, nel dare atto alla Commissione del proficuo lavoro sin qui svolto, dichiara di assumere l'impegno di portare all'attenzione del Ministro dell'Economia le istanze emerse nel corso del dibattito odierno, affinché i temi contenuti nel PNR possano essere definiti in collaborazione con tutte le forze politiche. Invita pertanto i gruppi a trasmettergli le loro indicazioni prioritarie.
  Con riferimento ad alcune singole questioni richiamate dai colleghi, si sofferma innanzitutto sulla materia dei condoni, che ritiene non debba essere confusa con il tema della pace fiscale, di portata assai più ampia e sulla quale il Governo non nutre preclusioni. Con riguardo invece all'utilizzo del contante, sottolinea come l'Esecutivo abbia sempre ragionato in termini di incentivazione dei pagamenti elettronici, piuttosto che ricorrendo a misure coercitive di limitazione dei contanti. Circa infine le dichiarazioni rese dal direttore dell'Agenzia delle Entrate, ha già avuto modo di chiarire pubblicamente che la linea politica in materia fiscale è dettata dal Governo ed espressa esclusivamente dai suoi rappresentanti.

  Raffaele TRANO, presidente e relatore, ringrazia il Sottosegretario per la disponibilità dimostrata e l'impegno assunto nei confronti della Commissione.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio dello Stato 2019.
C. 2572 Governo.
Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2020.
C. 2573 Governo.
Tabella n. 1: Stato di previsione dell'entrata per l'anno finanziario 2020.
Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2020 (limitatamente alle parti di competenza).
(Relazioni alla V Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e conclusione. – Relazioni favorevoli).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti, rinviato nella seduta del 21 luglio scorso.

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  Raffaele TRANO, presidente, ricorda che la Commissione prosegue oggi l'esame congiunto – ai fini del parere alla V Commissione Bilancio – del disegno di legge Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2019 (C. 2572 Governo) e del disegno di legge Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2020 (C. 2573 Governo) e avverte che non sono state presentate proposte emendative.
   Invita quindi il relatore Migliorino a formulare le proposte di relazione sui disegni di legge.

  Luca MIGLIORINO (M5S), relatore, formula una proposta di relazione favorevole su entrambi i disegni di legge in esame (vedi allegati 1 e 2).

  Nessuno chiedendo di intervenire la Commissione, con distinte votazioni, approva le relazioni favorevoli formulate dal relatore. Delibera altresì di nominare il deputato Luca Migliorino quale relatore presso la V Commissione.

  La seduta termina alle 15.10.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 22 luglio 2020. — Presidenza del presidente Raffaele TRANO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alessio Mattia Villarosa.

  La seduta comincia alle 15.10.

Istituzione dei certificati di compensazione fiscale.
C. 2075 Cabras.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 14 luglio scorso.

  Laura CAVANDOLI (LEGA) avverte che il suo gruppo ha presentato una proposta di legge a prima firma del deputato Gusmeroli vertente su analoga materia della proposta di legge in esame, che auspica possa essere abbinata all'esame in corso non appena assegnata alla Commissione.

  Il sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA informa la Commissione che sulla proposta di legge in esame, la Ragioneria generale dello Stato ha formulato alcune osservazioni, contenute in una nota che deposita agli atti della Commissione (vedi allegato 3).

  Raffaele TRANO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Istituzione di un'imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali per gli incrementi di reddito realizzati rispetto all'anno precedente.
C. 1501 Gusmeroli e C. 1061 Crosetto.
(Seguito dell'esame e rinvio – Abbinamento della proposta di legge C. 1061).

  La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato nella seduta del 15 luglio scorso.

  Raffaele TRANO, presidente, avverte che è assegnata alla Commissione, in sede referente, la proposta di legge C. 1061 Crosetto, recante Delega al Governo per l'introduzione sperimentale di un'aliquota unica da applicare ai redditi incrementali di tutti i contribuenti agli effetti delle imposte sui redditi, che, per affinità di materia, sarà abbinata alla proposta C. 1501 in esame.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA), relatore, si sofferma sui contenuti delle proposte di legge in esame, che giudica particolarmente interessanti in quanto consentono di creare una sorta di sospensione nel sistema di imposizione fiscale, che negli anni è stato sottoposto a continui interventi di riforma. Tale arresto potrebbe consentire di mettere a punto una più ampia revisione dell'IRPEF. Pag. 107
  Rammenta infatti che il gettito IRPEF è alimentato dal 5 per cento dei contribuenti italiani, e è a questi che si propone di applicare una tassazione del 15 per cento, sugli incrementi di reddito rispetto all'anno precedente. Ritiene che solo in tal modo si possa ottenere un effettivo recupero dell'evasione fiscale, ossia incentivando la dichiarazione spontanea, con un meccanismo virtuoso che ricorda quello messo in campo con l'introduzione della cedolare secca.
  Invita la maggioranza ed il Governo a prendere in esame con la dovuta attenzione i provvedimenti in esame, senza pregiudizi di natura ideologica; auspica che la Commissione Finanze possa intraprendere con coraggio un percorso di effettivo cambiamento in materia fiscale.

  Raffaele TRANO, presidente, sottolinea come, nell'attuale fase di crisi, le stime indichino per l'anno venturo una netta contrazione del PIL, così come dei redditi dichiarati. Ritiene pertanto che l'introduzione di una tassazione fissa sui redditi incrementali nel 2021 cada nel giusto momento storico e possa rappresentare per i professionisti o le piccole imprese un incentivo a dichiarare quella quota di sommerso sinora rimasta celata, riducendo l'enorme tax gap che affligge il Paese.

  Marco OSNATO (FdI) condivide l'analisi del collega Gusmeroli, che ha evidenziato il nodo centrale delle proposte in esame, volte a mettere in campo misure di premialità e una fiscalità di vantaggio per chi dichiara integralmente i propri introiti. Occorre puntare sul rapporto positivo tra fisco e contribuente, che debbono costituire un'unica realtà al servizio della collettività, senza penalizzazioni né dell'uno né dell'altro.

  Raffaele TRANO, presidente, invita i colleghi a valutare la possibilità di escludere alcune categorie di soggetti, alcuni specifici codici ateco, dalle misure proposte, al fine di non favorire in misura sproporzionata quelle poche categorie che dal lockdown hanno guadagnato molto più di tutti gli altri.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA), relatore, fa presente che sulla base di informazioni acquisite dal Ministero dell'economia lo scorso anno, la limitazione delle misure proposte ad alcune categorie potrebbe presentare profili di incostituzionalità.

  Il sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA riterrebbe utile valutare nuovamente tali aspetti, alla luce dell'attuale situazione determinata dall'emergenza sanitaria. Ritiene altresì opportuno svolgere adeguati approfondimenti in ordine ai possibili oneri, o al maggior gettito, determinati dalle proposte di legge e si riserva sul punto di chiedere chiarimenti alla Ragioneria dello Stato, dichiarando che il Governo non ha alcuna preclusione alla discussione dei temi sollevati.

  Raffaele TRANO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.30 alle 15.50.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

Disposizioni concernenti la definizione agevolata di imposte, atti di accertamento e riscossione e contenzioso tributario, per favorire la ripresa economica nazionale a seguito dell'epidemia di COVID-19.
C. 2457 Martino, C. 2465 Bitonci, C. 1575 Caretta e C. 2555 Bitonci.

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