CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 15 luglio 2020
409.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 15 luglio 2020. — Presidenza del presidente Raffaele TRANO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alessio Mattia Villarosa.

  La seduta comincia alle 13.15.

Disposizioni per la semplificazione e l'accelerazione dei procedimenti amministrativi nelle materie dell'agricoltura e della pesca nonché delega al Governo per il riordino e la semplificazione della normativa in materia di pesca e acquacoltura.
Nuovo testo C. 982 e abb.

(Parere alla XIII Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 14 luglio scorso.

  Raffaele TRANO, presidente, rammenta che la discussione del provvedimento in Assemblea è prevista a partire dal prossimo lunedì 20 luglio e che pertanto la Commissione dovrà esprimersi entro la mattina di domani, giovedì 16 luglio.
  Invita quindi il relatore a formulare una proposta di parere.

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  Umberto BURATTI (PD), relatore, chiede una breve sospensione della seduta per compiere un ulteriore approfondimento.

  Raffaele TRANO, presidente, preso atto della richiesta del collega Buratti, sospende brevemente la seduta.

  La seduta, sospesa alle 13.16, è ripresa alle 13.25.

  Umberto BURATTI (PD), relatore, formula una proposta di parere favorevole.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

  Il Sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA informa la Commissione che sul provvedimento l'Agenzia delle entrate e l'Agenzia delle dogane hanno formulato alcune osservazioni, contenute in due distinte note che deposita agli atti della Commissione (vedi allegato).

  La seduta termina alle 13.30.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 15 luglio 2020. — Presidenza del presidente Raffaele TRANO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alessio Mattia Villarosa.

  La seduta comincia alle 13.30.

Istituzione di un'imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali per gli incrementi di reddito realizzati rispetto all'anno precedente.
C. 1501 Gusmeroli.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Marco OSNATO (FDI), intervenendo sull'ordine dei lavori, fa presente che è assegnata alla Commissione la proposta di legge Crosetto C. 1061, vertente sullo stesso argomento oggetto della proposta di legge in esame; riterrebbe pertanto opportuno procedere all'abbinamento delle due proposte.

  Claudia PORCHIETTO (FI) segnala a sua volta la proposta di legge Brunetta C. 969, che verte sul medesimo argomento e della quale chiede l'abbinamento.

  Raffaele TRANO, presidente, si riserva di verificare i contenuti delle due citate proposte di legge, ai fini del loro abbinamento.

  Marco OSNATO (FDI) non comprende la necessità di procedere con tale fretta; avrebbe ritenuto preferibile – anche per un più ordinato svolgimento dei lavori della Commissione – iniziare ad esaminare congiuntamente le tre proposte di legge richiamate.

  Raffaele TRANO, presidente, ribadisce la necessità di verificare, prima di procedere all'abbinamento, i contenuti delle proposte di legge testé richiamate. Ove vertessero sulla stessa materia, l'abbinamento sarà disposto d'ufficio sin dalla prossima seduta dedicata al provvedimento.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA), relatore, rammenta che la proposta di legge C. 1501, presentata da tutti i deputati del gruppo della Lega in Commissione Finanze e della quale la Commissione avvia oggi l'esame in sede referente, è volta ad istituire una imposta sostitutiva, cd. flat tax, con un'aliquota unica pari al 15 per cento, da applicare al reddito incrementale ovvero alla parte aggiuntiva di reddito prodotto rispetto all'anno precedente.
  Ricorda, inoltre, che tale iniziativa legislativa parte da un assunto, noto a tutti: il reddito sommerso, al di là delle stime, è altissimo. Basti pensare che in base ai dati in possesso del MEF il 95 per cento degli italiani avrebbe un reddito compreso tra zero e 50.000 euro. Sono dati relativi Pag. 115all'anno 2016 ma con ogni probabilità sono molto simili a quelli relativi al 2017 e al 2018.
  Da diversi anni si discute di lotta all'evasione e si cerca di contrastarla con una serie di interventi: attraverso il sistema delle deduzioni fiscali, che cerca di creare un conflitto di interessi tra chi deduce il costo e chi deve emettere il documento giustificativo del costo stesso; mediante i controlli incrociati, come lo spesometro e la fattura elettronica, nonché il blocco delle compensazioni fiscali; con la cosiddetta legge «manette agli evasori» (legge n. 516 del 1982), approvata negli anni Ottanta per incentivare la dichiarazione dei redditi posseduti.
  Evidenzia come, nel corso degli anni, per finanziare le continue necessità del sistema della spesa corrente pubblica statale, sia aumentata anche la tassazione, raggiungendo aliquote che scoraggiano l'emersione del sommerso e, anzi, lo alimentano.
  Il progetto di riduzione delle imposte della Lega, denominato flat tax, è stato avviato, per il momento, solo in favore delle piccole imprese individuali e dei professionisti, ma dovrebbe essere esteso a tutti i contribuenti. Lo scopo della presente proposta di legge è quello far emergere il reddito imponibile per consentire, al termine di un triennio, l'applicazione della flat tax a tutti i contribuenti.
  Evidenzia come in questi mesi si senta spesso parlare della necessità di procedere ad una ampia riforma fiscale, con particolare riferimento all'IRPEF. Fa presente, tuttavia, che la radicale riforma dell'IRPEF approvata nel 1973 fu il frutto di 8 anni di approfondimento. Tale riforma non prevedeva un sistema tributario particolarmente complesso, ma gli interventi legislativi succedutisi nel tempo hanno dato vita ad una normativa abnorme e spesso incomprensibile per il contribuente.
  Oggi si pensa di approvare una riforma in soli sei mesi e ciò è evidentemente impossibile, se si vuole procedere ad una organica e ragionata revisione della materia.
  Sottolinea quindi la significativa distanza esistente tra la proposta di legge presentata dalla Lega e quella presentata dal gruppo di Fratelli d'Italia; la prima infatti è un provvedimento articolato, dove vi è anche un'attenzione alla compliance – visto che il contribuente che dichiara un incremento di reddito del 10 per cento può evitare gli accertamenti del fisco –, mentre la seconda si limita a prevedere una delega al Governo.
  Nel dettaglio, l'articolo 1, al comma 1, istituisce l'imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali, per gli incrementi di reddito realizzati rispetto all'anno precedente, denominata «imposta IrpefIresPlus», che integra l'imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) e l'imposta sul reddito delle società (IRES) previste dal Testo unico delle imposte sui redditi. Il comma 2 stabilisce che tale imposta sostitutiva si applichi a tutti i redditi e ai soggetti già sottoposti all'IRPEF e all'IRES.
  L'articolo 2 stabilisce che l'aliquota dell'imposta IrpefIresPlus è pari al 15 per cento ed è sostitutiva dell'IRPEF, dell'IRES e delle relative addizionali regionali e comunali.
  L'articolo 3, comma 1, prevede che tale imposta si applica a decorrere dal 1o gennaio 2020 sui redditi conseguiti nell'anno 2019. Si tratta naturalmente di una decorrenza che era congrua nel momento in cui è stata depositata la proposta di legge (gennaio 2019) – come anche gli ulteriori riferimenti temporali contenuti in questo articolo – e che dovremo aggiornare.
  Il comma 2 stabilisce che la base imponibile dell'imposta è costituita dall'incremento di reddito conseguito rispetto al reddito dichiarato nell'anno precedente, rivalutato in base agli indici dell'Istituto nazionale di statistica (ISTAT) sul costo della vita per lo stesso anno, ai fini della dichiarazione dei redditi relativi all'IRPEF o all'IRES.
  Il comma 3 dispone che, per il primo anno di applicazione, l'imposta si applica ai contribuenti il cui reddito relativo all'anno Pag. 1162019 sia superiore a quello dichiarato relativo all'anno precedente (2018).
  L'articolo 4 chiarisce che per gli anni 2021 e 2022 la base imponibile dell'imposta IrpefIresPlus è costituita dall'incremento di reddito conseguito rispetto al reddito dichiarato rispettivamente nei due anni precedenti (2020 e 2021), rivalutato in base agli indici dell'ISTAT sul costo della vita per i medesimi anni.
  L'articolo 5 stabilisce che gli oneri deducibili e le detrazioni previsti dal Testo unico delle imposte sui redditi possono essere utilizzati ai fini del calcolo dell'imposta IrpefIresPlus o utilizzati ai fini della compensazione o del rimborso, se il loro ammontare complessivo è superiore a quello dell'imposta IrpefIresPlus dovuta.
  L'articolo 6 dispone che i versamenti dell'imposta IrpefIresPlus sono effettuati con le stesse modalità ed entro gli stessi termini previsti per l'IRPEF e per l'IRES in sede di dichiarazione dei redditi, mediante presentazione del modello unico o del modello 730.
  L'articolo 7 stabilisce che sull'incremento di reddito soggetto all'imposta, calcolato ai sensi degli articoli 3 e 4, non sono dovuti, in deroga alla normativa vigente, i contributi previdenziali e assistenziali. Rimane ferma, tuttavia, la possibilità di optare per il versamento dei contributi previdenziali in forma volontaria al fine di aumentare la propria quota pensionistica di accantonamento.
  L'articolo 8 stabilisce un limite di conformità presunto del reddito dichiarato pari al 10 per cento di incremento rispetto al reddito dichiarato nell'anno precedente. Qualora sia raggiunto tale limite, non si fa luogo ad accertamenti fiscali.
  In particolare, la norma dispone che qualora la base imponibile di cui all'articolo 3 per il primo anno, e all'articolo 4 per i successivi due anni, superi il reddito lordo dichiarato, comprensivo degli oneri deducibili, dell'anno 2019, rivalutato in base agli indici dell'ISTAT sul costo della vita per il medesimo anno, di una percentuale pari al 10 per cento, il reddito è considerato conforme e non accertabile. La norma fa salvi, comunque, i casi in cui l'evasione o il mancato reddito dichiarato determinino l'esistenza di reati penali di natura fiscale, di mancata dichiarazione di redditi esteri o di altri reati penali previsti dalla normativa fiscale e dalla legislazione vigente.
  L'articolo 9, comma 1, prevede che per quanto non espressamente previsto dalla presente legge si applicano le disposizioni del Testo unico delle imposte sui redditi in quanto compatibili.
  Il comma 2 stabilisce che, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate, sono emanate le disposizioni per l'applicazione dell'imposta IrpefIresPlus.
  In conclusione, la proposta di legge in esame si prefigge i seguenti obiettivi:
   1) garantire l'attuale gettito dell'IRPEF e dell'IRES senza incidere in modo negativo sul bilancio dello Stato e sulla progressività di tali imposte;
   2) garantire la naturale crescita del gettito almeno per ciò che riguarda l'adeguamento delle entrate agli indici dell'ISTAT;
   3) spingere all'aumento dei redditi dichiarati in quanto, oltre un determinato livello di reddito, l'aliquota massima dell'IRPEF (43 per cento), sommata a quella dell'IRAP e ai contributi all'INPS, spinge all'evasione;
   4) prevedere un periodo sperimentale di tre anni in cui far emergere il reddito sommerso stimato da molti centri di studio in oltre 100 miliardi di euro per la sola IRPEF e permettere il passaggio graduale dalle attuali aliquote progressive dell'IRPEF alla flat tax del 15 per cento;
   5) contribuire alla sterilizzazione delle clausole di salvaguardia relative all'IVA per il biennio 2020-2021 in attesa della crescita economica che comporterebbe un aumento del gettito dell'IVA;
   6) non prevedere alcun «disequilibrio» per quanto concerne il sistema delle deduzioni e delle detrazioni fiscali dell'IRPEF;Pag. 117
   7) non determinare alcuna perdita di gettito per gli enti locali perché solo l'incremento del reddito è esente da addizionali;
   8) non determinare alcuna perdita per l'INPS perché i redditi soggetti alla contribuzione in favore dell'Istituto sono stabilizzati e i contributi sono rivalutati;
   9) intervenire su uno dei difetti del sistema forfetario (mini flat tax) di determinazione del reddito delle piccole imprese individuali e dei professionisti, cioè la tendenza di non far crescere il fatturato in prossimità della soglia massima di 65.000 euro o 100.000 euro affinché tale fatturato non debba essere tassato con aliquote superiori al 15 per cento;
   10) prevedere un doppio sistema premiale per chi incrementa il proprio reddito dichiarato: drastica riduzione della tassazione (pari al 15 per cento) e fissazione di un limite (+10 per cento annuo) che permetta di evitare i controlli, ad esclusione di eventuali reati fiscali o penali.

  Sottolinea, infine, che la presente proposta di legge non comporta oneri per lo Stato.
  Esprime, in conclusione, la propria personale soddisfazione per l'avvio dell’iter parlamentare della proposta di legge e vede con favore l'abbinamento delle ulteriori proposte di legge sul tema, che potranno arricchire il dibattito. Auspica che possa essere in tal modo avviato un percorso virtuoso che porti ad una efficace e ponderata riforma dell'Irpef, della quale il Paese ha grande bisogno.

  Raffaele TRANO, presidente, ritiene che il successo di una riforma fiscale risieda in primis nella semplificazione che tale riforma produce, soprattutto nel caso di un sistema tributario come quello italiano, che negli anni è diventato molto complesso e frammentato. In secondo luogo, tale riforma dovrebbe permettere ai contribuenti di conoscere con certezza l'ammontare reale della tassazione cui sono sottoposti; evidenzia, a titolo di esempio, come il buon funzionamento della cedolare secca sia senz'altro riconducibile alla immediata comprensione dell'ammontare da corrispondere. Giudica positivamente anche l'introduzione di un limite di conformità presunto del reddito dichiarato, che non dà luogo ad accertamenti fiscali e, nello stesso tempo, agevola l'attività dell'Agenzia delle Entrate, riducendo l'attività di accertamento, come è noto particolarmente gravosa.
  Un'ultima caratteristica, infine, dovrebbe essere quella di determinare un avvicinamento dei cittadini al fisco, che da parte sua dovrebbe smettere di considerare evasori tutti i contribuenti, sebbene – non si può non ricordarlo – nel nostro Paese il fenomeno dell'evasione fiscale è molto diffuso ed ammonterebbe a 15 miliardi di euro.
  Valuta quindi positivamente la proposta di legge in discussione ed auspica che il suo esame, insieme a quello delle ulteriori iniziative legislative sulla materia, possa finalmente condurre ad una riforma organica del sistema di imposizione fiscale.

  Umberto BURATTI (PD) considera l'argomento in discussione un argomento di stretta attualità; lo stesso Ministro dell'Economia ha di recente sottolineato la necessità di procedere ad una riforma del sistema fiscale italiano. Rileva tuttavia come la proposta in discussione si limiti ad alcuni parziali interventi, mentre occorrerebbe, a suo avviso, avviare una riflessione più ampia e approfondita al fine di chiarire i princìpi e la visione complessiva in base ai quali si intende modificare il sistema attuale, che – come notava l'ex-ministro Tremonti, intervistato recentemente dal Corriere della Sera – ha perso negli anni quella linearità che ne aveva caratterizzato l'istituzione, attraverso l'introduzione di innumerevoli regimi forfettari speciali.

  Massimo UNGARO (IV) giudica positiva la discussione riguardante l'abbassamento delle aliquote a fronte dell'innalzamento Pag. 118del reddito; si tratta di una ipotesi da approfondire e che non deve più essere considerata un tabù, anche alla luce dell'esperienza degli Stati Uniti, dove si è rivelata utile a far emergere il sommerso.
  Si associa quindi alle considerazioni svolte dal collega Buratti, osservando come la proposta di legge in esame introduca un ulteriore regime speciale che rischia di complicare ancora di più la vita dei contribuenti.

  Raffaele TRANO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.50.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 15 luglio 2020. — Presidenza del presidente Raffaele TRANO.

  La seduta comincia alle 13.55

Indagine conoscitiva sui mercati finanziari al servizio della crescita economica.
Audizione di rappresentanti dell'Associazione italiana intermediari dei mercati finanziari (Assosim).
(Svolgimento e conclusione).

  Raffaele TRANO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
  Introduce, quindi, l'audizione.

  Michele CALZOLARI, Presidente dell'Associazione italiana intermediari dei mercati finanziari (Assosim), svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Intervengono per formulare quesiti e osservazioni i deputati Giulio CENTEMERO (LEGA) e Davide ZANICHELLI (M5S), ai quali rispondono Michele CALZOLARI, Presidente dell'Associazione italiana intermediari dei mercati finanziari (Assosim), Gianluigi GUGLIOTTA, Segretario generale dell'Associazione italiana intermediari dei mercati finanziari (Assosim) e Marco TURRINA, Vicepresidente dell'Associazione italiana intermediari dei mercati finanziari (Assosim).

  Raffaele TRANO, presidente, ringrazia i rappresentanti dell'Associazione italiana intermediari dei mercati finanziari (Assosim) e dichiara conclusa l'audizione.

Audizione di rappresentanti dell'Associazione Emittenti AIM Italia (AssoAIM).
(Svolgimento e conclusione).

  Raffaele TRANO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
  Introduce, quindi, l'audizione.

  Vincenzo POLIDORO e Giovanni NATALI, componenti del Consiglio di amministrazione dell'Associazione Emittenti AIM Italia (AssoAIM), svolgono una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Intervengono per formulare quesiti e osservazioni i deputati Giulio CENTEMERO (LEGA) e Davide ZANICHELLI (M5S), ai quali rispondono Vincenzo POLIDORO e Giovanni NATALI, componenti del Consiglio di amministrazione dell'Associazione Emittenti AIM Italia (AssoAIM).

  Raffaele TRANO, presidente, ringrazia rappresentanti dell'Associazione Emittenti AIM Italia (AssoAIM) e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 15.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

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