CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 19 dicembre 2019
298.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 19 dicembre 2019. — Presidenza della presidente Marta GRANDE. – Interviene il Sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Ricardo Antonio Merlo.

  La seduta comincia alle 10.10.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022.
C. 2305 Governo, approvato dal Senato.
Nota di variazioni.
C. 2305/I Governo, approvato dal Senato.
(Relazione alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Relazione favorevole).

Sulla pubblicità dei lavori.

  Marta GRANDE, presidente, ricorda che è stata chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendo obiezioni, ne dispone l'attivazione.

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 18 dicembre scorso.

  Marta GRANDE, presidente, ricorda che nella precedente seduta il rappresentante del Governo si è riservato di fornire elementi di risposta alle questione sollevate dal collega Delmastro delle Vedove.

  Il sottosegretario Ricardo Antonio MERLO, relativamente ai quesiti posti dall'onorevole Delmastro delle Vedove nella seduta di ieri, conferma che sono state assegnate per il prossimo triennio risorse aggiuntive agli organismi rappresentativi delle comunità italiane all'estero. In particolare, grazie ad un emendamento approvato nel corso della prima lettura in Senato, è stato previsto un incremento di 500.000 euro, per ciascuno degli anni 2020, 2021 e 2022, del contributo a favore del CGIE e di 1 milione del contributo Pag. 16previsto per i COMITES. Dunque, rispetto allo scorso anno, il contributo in favore del Consiglio Generale degli Italiani all'estero è quasi raddoppiato, passando da 607.500 euro a circa 1,1 milione di euro. Anche gli stanziamenti per i COMITES sono aumentati significativamente passando da 1,248 milioni a circa 2,248 milioni, a cui vanno aggiunti poco meno di 70.000 euro per le riunioni dei Comitati dei Presidenti.
  Per quanto concerne le risorse stanziate per il potenziamento della cultura e della lingua italiana all'estero (cosiddetto «Fondo cultura», istituito ai sensi dell'articolo 1, comma 587, della legge di bilancio 2017), evidenzia che la legge di bilancio prevede per il 2020 una dotazione complessiva del Fondo di 50 milioni euro a favore di MAECI, MIBACT e MIUR, di cui 36,2 milioni di euro ripartiti su diversi capitoli di bilancio del MAECI. Tali cifre restano invariate rispetto allo scorso anno. In aggiunta, nel corso dell’iter al Senato, è stato accolto un emendamento che rifinanzia tale Fondo per 1 milione di euro a decorrere dal 2020, esclusivamente per interventi a sostegno del sistema educativo italiano di competenza del MIUR.
  Per quanto concerne invece i fondi destinati agli enti gestori di corsi di lingua e cultura italiana, per il prossimo anno vengono stanziati circa 14,3 milioni di euro, con un incremento di 500.000 euro rispetto allo scorso anno, grazie all'ulteriore stanziamento autorizzato dal Senato in fase emendativa.
  Con riferimento al Piano straordinario per la promozione del Made in Italy e l'attrazione degli investimenti in Italia, la legge di bilancio ne ha disposto il rifinanziamento con ulteriori 45 milioni nel 2020 (che si aggiungono ai 70 già stanziati al bilancio del MISE) e con 40 milioni, in via strutturale, a decorrere dal 2021. Si tratta di un aspetto importante, poiché in questo modo si è reso lo stanziamento permanente.
  Per quanto riguarda il quesito sulla riduzione dello stanziamento ONU, conferma che il comma 604 della legge di bilancio dispone la riduzione dell'autorizzazione di spesa relativa al contributo all'ONU di 36 milioni di euro a decorrere dal 2020, quale contributo della Farnesina alle misure di razionalizzazione della spesa. Analoga disposizione era stata prevista anche dalla legge di bilancio 2019, con una riduzione di 35,4 milioni di euro nel 2019 e 32,4 a decorrere dal 2020. Tale riduzione non pone, almeno in questa fase, delle criticità operative, per effetto dell'andamento di alcuni parametri (tasso di cambio e PIL) che incidono nella misura della determinazione del contributo e che risultano al momento favorevoli per l'Italia.
  Quanto all'ultimo quesito sul ruolo di Cassa Depositi e Prestiti nella ricostituzione delle risorse dei fondi multilaterali di sviluppo, ricorda che si tratta di un provvedimento normativo di carattere tecnico di competenza del Ministero dell'economia e delle finanze. La legge di bilancio, al comma 535, introduce una previsione normativa volta a prevedere la facoltà dello stesso MEF, laddove ne sia accertata la convenienza finanziaria, di ricorrere all'intermediazione di Cassa Depositi e Prestiti, avvalendosi delle risorse proprie di detta Istituzione per svolgere attività di cooperazione allo sviluppo, in particolare, nell'ambito della ricostituzione dei Fondi multilaterali di sviluppo.

  Pino CABRAS (M5S), relatore, presenta la proposta di relazione (vedi allegato).

  Paolo FORMENTINI (LEGA), preannunciando il voto contrario del gruppo Lega, evidenzia come ulteriore lacuna della manovra l'assenza di ogni misura a favore delle comunità italiane di Slovenia e Croazia, nonostante tali misure fossero state unanimemente concordate e condivise da tutta la Commissione ad esito delle audizioni di rappresentanti delle medesime comunità.

  Piero FASSINO (PD), associandosi alle considerazioni del collega Formentini, invita il rappresentante del Governo a valutare l'opportunità di recepire le istanze Pag. 17delle citate comunità italiane in altri futuri provvedimenti, diversi dalla legge di bilancio.

  Pino CABRAS (M5S), relatore, segnala che la proposta di relazione include, in chiusura della premessa, l'auspicio di destinare risorse, attraverso appositi provvedimenti, in favore dell'editoria e dei mezzi d'informazione delle minoranze nazionali italiane in Slovenia e Croazia, nonché altre misure emerse dall'iniziativa parlamentare ma elise dalla compressione dei tempi di approvazione del bilancio.

  Piero FASSINO (PD) chiede al rappresentante del Governo di valutare la praticabilità di introdurre tali misure nel decreto-legge cosiddetto «mille proroghe», che il Consiglio del Ministri dovrebbe deliberare entro la fine dell'anno.

  Andrea ORSINI (FI), preannunciando il voto contrario di Forza Italia, stigmatizza l'inaccettabile compressione dei temi di esame del provvedimento, che impedisce di esprimere un giudizio compiuto sul merito delle norme. Tuttavia, sul piano generale rileva che, evidenziando le contraddizioni interne alla maggioranza e alle forze politiche che la compongono, la legge di bilancio in esame non affronta i nodi strutturali che affliggono il Paese, a partire dalla necessità di una organica e radicale riforma del regime di imposizione fiscale, che costituisce il principale strumento per assicurare il rilancio dell'economia del Paese. Infine, si associa alle considerazioni dei colleghi sulla necessità di garantire un'adeguata tutela alle comunità italiane di Slovenia e Croazia.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), associandosi alle riflessioni del collega Fassino e ringraziando il collega Cabras per aver recepito nella proposta di relazione le osservazioni sulla necessità di promuovere la cooperazione allo sviluppo, invita il rappresentante del Governo a riservare la dovuta attenzione a tale settore, che costituisce il presupposto per garantire una efficace gestione del fenomeno migratorio, agendo sui Paesi di origine e di transito dei flussi. Rileva, altresì, che i tagli alla cooperazione previsti dalla legge di bilancio in esame sono conseguenti all'impostazione della manovra dello scorso anno, rispetto alla quale occorre imprimere una decisa inversione di tendenza.

  Giancarlo GIORGETTI (LEGA), intervenendo a tutela della dignità del Parlamento, sottolinea che le modalità di esame imposte dalla maggioranza sulla legge di bilancio – il provvedimento più importante per un Paese – violano in maniera sostanziale le norme del Regolamento, umiliando i deputati. Sul piano del merito, esprime riserve sulle previsioni tendenziali relative alle entrate e all'andamento dell'economia, che risultano non in linea con le indicazioni fornite dalle strutture preposte a presidiare questi ambiti, a partire dall'Ufficio parlamentare di bilancio.

  Yana Chiara EHM (M5S), riconoscendo la fondatezza di talune osservazioni del collega Giorgetti sui profili di metodo, riconosce al collega Cabras di avere incluso nella proposta di relazione una annotazione critica sulla compressione dei tempi di esame, che dovrà essere evitata per il futuro. Si associa alla richiesta per una maggiore attenzione per il settore della cooperazione che, come più volte ribadito dallo stesso Presidente Conte, costituisce uno strumento essenziale per consolidare il ruolo dell'Italia, anche nelle operazioni di peacekeeping. Al riguardo, rileva che la disposizione di cui all'articolo, 1, comma 878, relativa al rafforzamento del cosiddetto «Fondo Africa», riguardando essenzialmente interventi straordinari nell'ambito dei movimenti migratori, non può essere annoverata tra le misure di cooperazione allo sviluppo in senso stretto.

  La Commissione approva la proposta di relazione presentata dal relatore (vedi allegato).

  La seduta termina alle 10.25.

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