CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 19 dicembre 2019
298.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 19 dicembre 2019. — Presidenza del vicepresidente Franco VAZIO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia, Vittorio Ferraresi.

  La seduta comincia alle 10.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022 e relativa nota di variazioni.
C. 2305 Governo e C. 2305/I Governo, approvati dal Senato.

(Relazione alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Relazione favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta di ieri.

  Franco VAZIO, presidente, ricorda che è stato fissato alle 18 di ieri il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno, per le parti di competenza. Avverte che non sono stati presentati emendamenti e ordini del giorno. In attesa dell'arrivo del relatore, onorevole Di Sarno, in sua sostituzione, presenta e illustra la proposta di relazione favorevole sul provvedimento in titolo (vedi allegato).

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  Maria Carolina VARCHI (FdI) osserva, preliminarmente, come le modalità di esame del disegno di legge di bilancio per l'anno 2020 e di bilancio per il triennio 2020-2022 non siano, a suo avviso, rispettose del ruolo che la Costituzione attribuisce al Parlamento. In particolare, ricorda che gli articoli 70 e 72 della Costituzione dispongono, rispettivamente, che la funzione legislativa è svolta dalle Camere e che ogni disegno di legge deve essere esaminato prima in Commissione e poi dalla Camera stessa. Ricorda, inoltre, che il comma 2 dell'articolo 119 del Regolamento prevede che la sessione di bilancio, quando il provvedimento è in seconda lettura presso la Camera, ha la durata di trentacinque giorni a decorrere dall'effettiva distribuzione dei testi delle modifiche apportate dal Senato. Sottolinea pertanto la difficoltà nella quale si trovano i deputati nel dover esaminare in tempi strettissimi un disegno di legge di bilancio, sul quale il Governo ha fatto ricorso allo strumento del maxiemendamento, composto da circa 900 commi. Stigmatizza, inoltre, il mancato insediamento delle Commissioni bicamerali di inchiesta sul sistema bancario e finanziario e sui fatti accaduti presso la comunità «Il Forteto», che pure erano state deliberate all'unanimità, per i continui rinvii da parte della maggioranza che evidentemente non riesce a trovare un accordo al suo interno. Rileva, infine, che la Camera si sarebbe dovuta riunire anche per eleggere due componenti del Garante della protezione dei dati personali e due componenti dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ma che anche su tale questione la maggioranza, evidentemente in difficoltà e a suo avviso «moribonda», non sia stata in grado di raggiungere un accordo. Ritiene, pertanto, che le prerogative del Parlamento siano messe in ridicolo da un Esecutivo che non è in grado di proporre soluzioni valide ai problemi della nazione in tempi adeguati.
  Con riferimento al provvedimento in esame, sottolinea che il piano assunzionale in esso previsto, sebbene tanto osannato dalla maggioranza, sia composto da cifre risibili e rileva che il completamento delle assunzioni della magistratura previsto avviene attraverso un concorso indetto nel 2017. A suo avviso, quanto annunciato in termini di edilizia carceraria e di polizia penitenziaria dalla maggioranza non trova attuazione nel provvedimento, che invece ritiene non essere in grado di rendere efficiente il sistema giustizia. Sottolinea come nel disegno di legge di bilancio per il 2020 non siano previsti interventi per i tribunali, non mettendo le persone che ivi lavorano nelle condizioni di svolgere al meglio la propria attività. Quanto agli interventi a favore dell'Avvocatura dello Stato, ritiene che questi non rappresentino una effettiva priorità per la maggioranza, ma soltanto una «bandierina da sventolare» a scopo mediatico. Ciò premesso, preannuncia il voto contrario del gruppo di Fratelli di Italia sulla proposta di parere del relatore.

  Pierantonio ZANETTIN (FI), richiamando il suo intervento in occasione dell'esame del disegno di legge di bilancio per l'anno 2019, osserva come tutte le tematiche che allora aveva evidenziato rimangano attuali anche in questa sede. A suo avviso, la retorica del precedente Governo sugli investimenti epocali nel settore della giustizia si sono dimostrati essere un «flop». A suo avviso non è possibile riscontrare alcuna discontinuità sulle politiche della giustizia tra l'azione dell'attuale Esecutivo e quella del precedente, anche se ritiene che sarebbe stato opportuno che il Partito Democratico desse un segnale in tal senso. Fa notare come il tanto sbandierato aumento delle piante organiche della magistratura previsto dalla legge di bilancio per il 2019 abbia rappresentato una operazione cosmetica, in quanto rammenta che l'organico tabellare è assolutamente astratto. Sottolinea, infatti, come da sempre il numero dei magistrati in servizio sia inferiore a quello tabellare e ritiene che un aumento di quest'ultimo serva solo ad incrementare la scopertura degli uffici giudiziari. In proposito, rammenta che nel 2019 l'organico tabellare dei magistrati era di 9931 unità, a fronte di 1136 vacanze e Pag. 6che nel 2020 l'organico tabellare è di 9991 magistrati, con 1012 vacanze. Nel sottolineare come in sostanza i magistrati in servizio rimangano circa 8900, ritiene che l'Esecutivo non possa pertanto affermare di aver dato luogo ad una svolta epocale. Precisa che per aumentare l'organico effettivo dei magistrati è necessario procedere all'assunzione di nuovo personale e fa notare che ciò non è avvenuto. Richiama, in proposito, la risposta che il sottosegretario Ferraresi ha reso nella seduta di ieri ad una sua interrogazione a risposta immediata sulla nomina dei magistrati vincitori del concorso indetto il 31 maggio 2017. Rileva che a tutt'oggi manca il decreto di nomina dei vincitori del concorso firmato dal Ministro della giustizia, nonostante la prima graduatoria con riserva sia del luglio 2019 e quella definiva sia stata pubblicata ad ottobre e sebbene la legge preveda che i magistrati debbano essere assunti entro venti giorni dalla pubblicazione della graduatoria definitiva approvata dal Consiglio superiore della Magistratura. Sottolinea che tale assunzione non è stata possibile a causa della dimenticanza, da parte del Ministro Bonafede, di appostare le risorse necessarie nella legge di bilancio per il 2019. Osserva, inoltre, come il numero dei posti messi a concorso per il ruolo di magistrato negli ultimi due anni sia inferiore a quello dei concorsi banditi precedentemente. In proposito, rileva che, mentre nel 2019 e nel 2018 i posti per il concorso in magistratura erano rispettivamente 310 e 330, negli anni precedenti sono stati banditi concorsi per: 330 unità nel 2017, 360 unità nel 2016 e 360 unità nel 2015. Rammenta che, nel corso dell'esame per l'approvazione della legge di bilancio per il 2019, aveva suggerito al Ministro Bonafede una soluzione temporanea per ampliare l'organico effettivo in magistratura, innalzando l'età pensionabile dei magistrati a 72 anni. A suo avviso tale misura, oltre ad essere gradita dai soggetti interessati, consentirebbe di poter disporre immediatamente di personale con professionalità elevatissima. Si stupisce, pertanto, che il Governo non abbia voluto prendere in considerazione tale soluzione, e ritiene che la maggioranza sia più interessata alla propaganda che alla risoluzione dei problemi effettivi del Paese. Richiama, quindi, il parere sul disegno di legge di bilancio per l'anno 2020 espresso dal Consiglio superiore della magistratura il 12 dicembre scorso, nel quale sono poste in rilievo numerose e severe criticità. In particolare, si sofferma sulla questione relativa alle piante organiche flessibili dei magistrati distrettuali. Osserva che il provvedimento in esame prevede che l'assegnazione dei magistrati della pianta organica flessibile presso i singoli uffici del distretto avvenga con provvedimento motivato del Consiglio superiore della Magistratura, sentito il Consiglio giudiziario e con parere favorevole del Ministro della giustizia, stabilendo inoltre che lo stesso provvedimento sia comunicato al Ministro della giustizia. In proposito il Consiglio superiore della magistratura ha ritenuto inedita tale disposizione. A suo avviso non è accettabile attribuire al Ministro della giustizia un potere di veto, che determina una lesione dell'autonomia della magistratura. Per tale ragione, informa di aver presentato presso la Commissione bilancio due emendamenti al provvedimento in titolo, pur nella consapevolezza della indisponibilità della maggioranza alla emendabilità dello stesso provvedimento, ma con la convinzione che tale problematica vada evidenziata e approfondita. Con riferimento, in fine, alla magistratura onoraria, ritiene che, considerata l'inadeguatezza degli organici della magistratura ordinaria, sarebbe auspicabile, almeno, aumentare gli ambiti di intervento dei magistrati onorari. Rammenta, inoltre, che nel corso della passata legislatura, il sottosegretario Ferraresi e lo stesso ministro Bonafede, allora deputati appartenenti a un gruppo di opposizione, fortemente si erano battuti in favore della magistratura onoraria, quando la riforma Orlando ne limitò la portata. Osserva che, dopo un anno e mezzo che il Movimento cinque stelle è al Governo, la magistratura onoraria non ha ottenuto alcuna soddisfazione. Ciò premesso, precisa che il suo giudizio, condiviso dai parlamentari del Pag. 7suo gruppo, sulla manovra economica per il 2020 per il settore giustizia è negativo. Per tale motivo preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di relazione del relatore.

  Luca Rodolfo PAOLINI (LEGA), in linea con le considerazioni svolte dai colleghi Varchi e Zanettin, evidenzia in primo luogo che le modalità di esame del disegno di bilancio si collocano nel filone dell'espropriazione delle prerogative del Parlamento, che dovrebbe essere messo in condizione di valutare attentamente tempi, modalità e obiettivi attraverso i quali il Governo spende i soldi dei cittadini. Nel sottolineare che la Camera dei deputati sarà costretta ad esprimersi su un provvedimento tanto complesso senza averne potuto verificare il contenuto, fa presente che non tutti i colleghi hanno le grandi capacità giuridiche e finanziarie dimostrate dal relatore Di Sarno che in un solo giorno è stato in grado di comprendere il testo di legge e di formulare un'articolata proposta di relazione. Nel rilevare che in un paese civile tutto ciò non dovrebbe accadere, esprime la convinzione che il Governo viva alla giornata, condizionato esclusivamente dagli input mediatici, come dimostrato dal fatto che la misura volta ad escludere che lo Stato e gli enti previdenziali possano aggredire i beni ereditari trasmessi dall'autore di un delitto di omicidio del partner ai figli minori sia stata opportunamente introdotta dal Senato soltanto a seguito di un recente fatto di cronaca. Nell'evidenziare alcuni aspetti positivi del provvedimento in esame, con riguardo all'incremento dell'organico dell'Avvocatura dello Stato e all'introduzione di piante organiche flessibili per i magistrati distrettuali, misura che se ben attuata potrà risolvere la situazione delle Corti di appello attualmente in difficoltà, fa presente che il Governo sarebbe dovuto intervenire anche per semplificare e accelerare le procedure concorsuali, al fine di evitare che i vincitori vengano assunti oltre due anni e mezzo dopo l'avvio del concorso. Si esprime inoltre favorevolmente sul potenziamento dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, rilevando come la scarsità di personale impedisca allo stato attuale di gestire molti di tali beni, sottolineando tuttavia come sia stato destinato alle cooperative sociali assegnatarie soltanto 1 milione di euro, cifra assolutamente risibile se si considera il numero dei soggetti interessati. Nel valutare favorevolmente anche la misura recata dal primo periodo del comma 431 dell'articolo 1, con riguardo all'esenzione dal pagamento delle imposte dovute sulle somme corrisposte in esecuzione delle pronunce della Corte europea dei diritti dell'uomo, ritiene invece grave la totale assenza di risorse finanziarie per l'edilizia carceraria. A tale proposito, considerato da un lato che il Governo in carica è intervenuto in più occasioni ad inasprire le pene, con l'apparente obiettivo di incrementare la popolazione detenuta, e dall'altro che vengono incrementate le risorse per l'esecuzione penale esterna, ritiene che il carcere rappresenti soltanto una minaccia e che il grande evasore fiscale, in luogo delle manette, potrà beneficiare degli arresti domiciliari nella villa intestata a terzi ed acquistata con le somme non versate. Da ultimo, evidenziando la assoluta mancanza di una visione organica da parte del Governo, per le ragioni esposte, associandosi alle considerazioni svolte dai colleghi, preannuncia il voto contrario del gruppo della Lega sulla proposta di relazione formulata dal relatore.

  Anna Rita TATEO (LEGA), con riguardo al contenuto del disegno di legge di bilancio in materia di giustizia, rileva in particolare l'assenza di fondi per l'edilizia giudiziaria, nonostante l'innegabile situazione di criticità dei nostri tribunali. Esprime pertanto preoccupazione per il fatto che il Governo, pur prevedendo nuove assunzioni, non si ponga il problema di adeguare le strutture nelle quali opera il personale. Nel sottolineare in particolare la situazione del tribunale di Bari, che nonostante l'individuazione della nuova sede, vive in una condizione di Pag. 8precarietà, e del tribunale di Foggia, dove i magistrati sono costretti a tenere udienze contemporanee in un unico ambiente, sollecita l'attenzione del Governo sul tema.

  Il sottosegretario Vittorio FERRARESI, intervenendo sulle questioni di merito poste, con riguardo alle considerazioni dei deputati Zanettin, Varchi e Paolini, invita a confrontare, a partire dal 2006, i dati annui relativi ai magistrati e alle unità di personale amministrativo e di polizia penitenziaria assunti e alle risorse destinate all'edilizia carceraria e giudiziaria. Rileva come da tale verifica si evinca senza ombra di dubbio che tali dati complessivamente sommati assommano a un quarto rispetto a quelli desumibili dalle manovre di bilancio relative al 2019 e al 2020, che comportano tra l'altro l'assunzione di 8.500 unità di personale amministrativo, 600 magistrati non tabellari, 50 educatori, 100 funzionari, 18 dirigenti degli uffici per l'esecuzione penale esterna nonché di 1200 unità di personale della polizia penitenziaria, precisando inoltre che a quest'ultimo riguardo è previsto un ulteriore futuro intervento. Nel sottolineare che iniziative di analoga entità non si sono registrate in passato, pur riconoscendo che è sempre possibile fare di più, ritiene imbarazzante e offensivo che non si voglia riconoscere il significativo contributo fornito da questo e dal precedente Governo nel settore della giustizia. Ricordando contestualmente che è già in corso di svolgimento il concorso per oltre 2.300 funzionari giudiziari, la cui assunzione era autorizzata dalla precedente legge di bilancio votata anche dalla Lega, con riferimento specifico alla citata assunzione di 600 magistrati nel triennio in aggiunta all'organico tabellare, sottolinea che un incremento di tale entità non si registrava da 20 anni. Con riguardo alla magistratura onoraria, ricorda altresì che la relativa proposta di riforma del Governo è all'esame della Commissione Giustizia del Senato e sarà oggetto di discussione in Parlamento. A proposito dell'edilizia carceraria, rammenta che lo scorso anno, con il voto della Lega, 200 milioni di euro sono stati destinati agli interventi di costruzione di nuovi edifici e di ristrutturazione di immobili esistenti, segnalando che i lavori relativi all'ampliamento delle carceri di Parma e di Lecce sono già stati completati. A tale proposito segnala che, nel cosiddetto decreto semplificazioni, anch'esso approvato con il voto favorevole dei deputati della Lega, è stato incrementato il personale tecnico del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, allo scopo di accelerare i lavori di edilizia carceraria svincolandosi per quanto possibile dall'intervento del Ministero per le infrastrutture e i trasporti. In considerazione del fatto che il tema dell'edilizia giudiziaria non è stato evidenziato nella proposta di relazione formulata dal relatore, tiene in particolare a sottolineare l'intervento recato dai commi 435 e 436 dell'articolo 1 del disegno di legge di bilancio che introducono un nuovo modello di decentramento dell'organizzazione giudiziaria del Ministero per la gestione degli immobili sede di uffici giudiziari e per le spese di funzionamento degli stessi, prevedendo un corrispondente incremento della dotazione organica del personale, pari a 10 unità di dirigente non generale e di 150 unità di personale tecnico specialistico, quali contabili, architetti, ingegneri e geometri, al fine di favorire un adeguato dimensionamento delle nuove articolazioni periferiche. Con riguardo infine alle considerazioni della deputata Tateo, segnala di essersi recato di recente presso il tribunale di Foggia allo scopo di verificare di persona la situazione, anticipando che i lavori di ristrutturazione sono già in corso e che, per quanto riguarda le nuove strutture, si sta procedendo a concludere un protocollo per l'unificazione degli uffici del tribunale.

  Manfredi POTENTI (LEGA), con riferimento alle considerazioni del sottosegretario Ferraresi, tiene a rappresentare la circostanza per cui gli incrementi numerici in termini di apporto umano non sono sufficienti a determinare modifiche significative nelle modalità di funzionamento di un organo, se non sono accompagnati da un cambio di passo. Nel ricordare le Pag. 9problematiche, talvolta anche banali, evidenziate dai diretti interessati che operano quotidianamente nei tribunali, ritiene che, al di là della buona volontà e dell'impegno del Governo, manchi una visione complessiva in un senso che si potrebbe definire aziendalista. Sottolinea in particolare l'esigenza di modificare la percezione della cosa pubblica diffusa tra i funzionari ministeriali, spesso veri promotori della linea politica del Governo, alla quale si deve il grave ritardo con cui vengono fornite risposte alle esigenze reali del territorio, mentre una gran parte del tempo è dedicato alla risoluzione di incombenze burocratiche. In linea con le priorità espresse dalla Lega quando era al Governo insieme al Movimento 5 Stelle, ribadisce la richiesta di modificare tale visione della cosa pubblica, che non appare più in linea con le esigenze del mercato né con la rapidità delle nuove tecnologie, la cui diffusione non fa che enfatizzare le lentezze del sistema giustizia in Italia.

  Cosimo Maria FERRI (IV), nel preannunciare il voto favorevole del suo gruppo alla proposta di relazione formulata dal relatore Di Sarno, sottolineando gli aspetti positivi contenuti nel disegno di legge di bilancio in relazione al settore della giustizia, stigmatizza tuttavia il fatto che il sottosegretario, nel citare i dati relativi alle assunzioni a partire dall'anno 2006, non abbia ritenuto di sottolineare le iniziative assunte dai Governi Renzi e Gentiloni che hanno segnato una svolta con riguardo all'assunzione di personale togato e amministrativo. Nel ricordare a quest'ultimo proposito il cosiddetto «concorsone», concluso in meno di un anno dal suo avvio, ritiene che per onestà intellettuale, quando si citano dati e numeri, bisognerebbe essere precisi ed esaurienti, facendo riferimento a tutti i Governi e ricordando ad esempio che, anche quando l'incarico di Ministro della Giustizia era ricoperto da Alfano, si è proceduto all'assunzione di un numero consistente di magistrati. Dichiara su tutto il resto di condividere le considerazioni del sottosegretario Ferraresi.

  Alfredo BAZOLI (PD), nel preannunciare il voto favorevole del Partito democratico sulla proposta di relazione formulata dal collega Di Sarno, nel sottolineare, in linea con l'onorevole Ferri, gli aspetti positivi del disegno di legge di bilancio in esame, tiene ad evidenziare in particolare la continuità perseguita dall'attuale Governo rispetto alla politica di assunzioni inaugurata nella scorsa legislatura e caratterizzata da un trend in aumento rispetto al passato. Esprime particolare soddisfazione per il fatto che, rispondendo alle esigenze avanzate in più occasioni dai soggetti interessati e invertendo la tendenza rispetto al passato, si sia previsto il rafforzamento degli uffici che si occupano dell'esecuzione penale esterna, autorizzando l'assunzione di 18 dirigenti e di 100 funzionari. Nel ritenere fondamentale tale misura per evitare la paralisi totale del settore, sottolinea l'importanza che il Partito democratico attribuisce alle misure alternative, anche al fine di garantire l'efficacia del sistema giustizia in Italia.

  Il sottosegretario Vittorio FERRARESI integra l'intervento precedente, facendo riferimento alle misure proposte dal Governo in materia di piante flessibili dei magistrati distrettuali, che come sottolineato anche dal deputato Paolini rappresentano una importante soluzione per integrare il personale degli uffici in difficoltà. Con riguardo alle considerazioni svolte dal deputato Ferri, tiene a precisare che il richiamato confronto ai dati relativi alle iniziative assunzionali adottate a partire dal 2006, volto a replicare alle critiche degli esponenti di Forza Italia e Fratelli d'Italia, era riferito in particolare ai Governi di cui tali forze hanno fatto parte. Con riguardo a forze politiche diverse da quelle citate, fa presente che tanto il sottoscritto quanto il Ministro Bonafede in più occasioni, anche dai banchi dell'opposizione, hanno riconosciuto il contributo fornito in termini di nuove assunzioni dall'allora Ministro Orlando. Nel precisare altresì che tale riconoscimento è tanto più veritiero in quanto intervenuto anche quando gli stessi facevano parte del cosiddetto Pag. 10Governo giallo-verde e il deputato Ferri era all'opposizione, auspica comunque che si possa fare di più, anche attraverso il dialogo politico con le altre forze, per fornire un servizio al Paese.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di relazione favorevole del relatore, deliberando altresì di nominare il deputato Gianfranco di Sarno quale relatore presso la Commissione Bilancio.

  La seduta termina alle 11.05.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 19 dicembre 2019. — Presidenza del vicepresidente Franco VAZIO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia, Vittorio Ferraresi.

  La seduta comincia alle 11.05.

Modifiche al testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115.
C. 1881 Governo e C. 2186 Costa.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 6 novembre 2019.

  Carmelo MICELI (PD), relatore, chiede al presidente un rinvio dell'esame dei provvedimenti in oggetto, al fine di consentire la predisposizione di un testo base il più possibile condiviso, stante l'ampia convergenza registrata da parte dei gruppi sulle finalità dell'intervento.

  Franco VAZIO, presidente, accogliendo la richiesta del relatore, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 11.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 19 dicembre 2019.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.40 alle 14.10.

AUDIZIONI INFORMALI

  Giovedì 19 dicembre 2019.

Audizione, nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 2059 Costa, recante modifiche alla legge 9 gennaio 2019, n. 3, in materia di prescrizione del reato, di Giovanni Salvi, procuratore generale della Corte Suprema di Cassazione.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.10 alle 14.45.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 19 dicembre 2019. — Presidenza del vicepresidente Franco VAZIO.

  La seduta comincia alle 14.55.

Modifiche alla legge 9 gennaio 2019, n. 3, in materia di prescrizione del reato.
C. 2059 Costa.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 19 novembre 2019.

  Franco VAZIO, presidente, ricorda che si è concluso oggi il ciclo di audizioni informali sul provvedimento in esame.
  Avverte che il Governo ha informato la presidenza della Commissione che è stata inviata la lettera di risposta alla richiesta di dati sui reati prescritti e sulle diverse Pag. 11fasi del procedimento in cui matura il termine di prescrizione, avanzata dal collega Costa nella seduta di ieri.
  Nessuno chiedendo di intervenire, dichiara quindi concluso l'esame preliminare e, come concordato nell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, da poco concluso, fissa il termine per la presentazione di proposte emendative alle ore 11 di mercoledì 8 gennaio 2020. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.

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