CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 8 ottobre 2019
250.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 8 ottobre 2019. — Presidenza del vicepresidente Alberto Luigi GUSMEROLI. — Interviene il Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alessio Villarosa.

  La seduta comincia alle 11.35.

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2019.
Doc. LVII, n. 2-bis, Annesso e Allegati.

(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, avverte che la discussione del provvedimento in Assemblea è prevista già a partire dalla seduta di giovedì 10 ottobre prossimo e che la Commissione dovrà quindi esprimere il parere di competenza entro la seduta di domani.

  Raffaele TRANO (M5S), relatore, rammenta che la Nota di aggiornamento 2019 (NADEF 2019) aggiorna il quadro programmatico di finanza pubblica per il periodo 2020-2022 rispetto a quello contenuto nel Documento di economia e finanza dello scorso aprile (DEF 2019), in relazione alla maggiore stabilità e affidabilità delle informazioni disponibili sull'andamento del quadro macroeconomico, nonché tenendo conto delle Raccomandazioni del Consiglio dell'Unione Europea relative al Programma di stabilità e al Programma nazionale di riforma. La NADEF anticipa quindi i contenuti della successiva manovra di bilancio ed è suddivisa in tre sezioni, relative al quadro macroeconomico, ai dati di finanza pubblica e alla strategia di riforma del Governo.
  Osserva che la Nota di aggiornamento del DEF 2019 presenta una revisione al ribasso delle stime sull'andamento dell'economia italiana per l'anno in corso e per il triennio successivo rispetto alle previsioni formulate nel DEF di aprile, in considerazione del permanere di una sostanziale debolezza degli indicatori congiunturali per la seconda parte dell'anno, dovuta al fatto che l'indebolimento del ciclo economico mondiale, considerato fino a pochi mesi fa un fenomeno temporaneo, sembra ora invece destinato ad incidere sulla dinamica della crescita economica anche nel medio periodo. Nel complessivo quadro di peggioramento del ciclo economico, la Nota mette in evidenza il miglioramento delle condizioni finanziarie, Pag. 69in termini di tassi di interesse e di quotazioni nei mercati azionari. Rileva, in particolare che gli spread sui titoli corporate e bancari si sono notevolmente ristretti e, per quanto riguarda l'Italia, la Nota sottolinea come il differenziale contro il Bund è quasi tornato al livello medio dei primi quattro mesi del 2018, con il rendimento a dieci anni al livello più basso mai registrato.
  Fa presente che, nel complesso, posto che gli indicatori ciclici non fanno ancora intravvedere una chiara inversione di tendenza del ciclo internazionale, la previsione di crescita annuale del PIL reale viene ridotta allo 0,1 per cento, rispetto allo 0,2 del DEF, in considerazione sia dell'esiguità del recupero registrato dal PIL rispetto al quarto trimestre del 2018 (0,15 punti percentuali in termini reali) sia del permanere di una sostanziale debolezza degli indicatori congiunturali nel secondo semestre dell'anno.
  Precisa che la NADEF 2019 aggiorna quindi il quadro programmatico di finanza pubblica per il periodo 2019-2022 e, in particolare, il percorso di avvicinamento all'obiettivo di medio periodo (OMT), che la Commissione europea, considerata la dinamica sfavorevole prevista per il nostro Paese, ha rivisto, portandolo dal pareggio di bilancio (richiesto nel periodo 2017-2019) a un surplus strutturale dello 0,5 per cento del PIL.
  Ricorda che alla Nota di aggiornamento risultano allegati, secondo quanto prescritto dalla legge di contabilità, le relazioni sulle spese di investimento e sulle relative leggi pluriennali, il rapporto programmatico recante gli interventi in materia di spese fiscali, il rapporto sui risultati conseguiti in materia di misure di contrasto all'evasione fiscale e contributiva e la relazione sull'economia non osservata e sull'evasione fiscale e contributiva.
  Segnala infine, che la Nota dichiara collegati alla decisione di bilancio 22 disegni di legge, tra i quali quelli per la semplificazione e il riordino in materia fiscale, per la creazione di una Banca degli Investimenti pubblica, nonché per la riduzione del cuneo fiscale.
  Per quanto concerne gli interventi previsti dalla manovra di bilancio per il 2020, stimati in un importo pari a quasi 0,8 per cento del PIL, rammenta che il Governo intende reperire le necessarie risorse – accanto all'introduzione di misure di razionalizzazione della spesa (per oltre 0,1 punti percentuali di PIL) – attraverso specifici interventi fiscali.
  Con riferimento innanzitutto alle politiche fiscali, precisa che il Governo chiarisce che la manovra di finanza pubblica per il 2020 comprenderà, tra l'altro, la completa disattivazione dell'aumento dell'IVA (pari a circa 23 miliardi di euro). Tale disattivazione, a parere del Governo, porta da un lato ad una maggiore crescita della domanda interna e, dall'altro, ad un incremento più contenuto dei deflatori dei consumi e del PIL, con un effetto netto positivo sul PIL reale e altre variabili macroeconomiche quali l'occupazione, sebbene con una lieve riduzione del PIL nominale.
  Segnala che un secondo obiettivo – al fine di rilanciare la crescita, lo sviluppo del Mezzogiorno e la sostenibilità ambientale – è quello della riduzione del cd. cuneo fiscale sul lavoro, in linea con la Raccomandazione n. 1 della Commissione europea, che invita l'Italia a spostare la pressione fiscale dal lavoro (cd. tax shift). Per la realizzazione di tale obiettivo, la NADEF altresì stima la necessità di reperire risorse aggiuntive pari a 0,15 punti percentuali di PIL nel 2020 (pari a circa 2,7 miliardi di euro) e a 0,3 punti nel 2021 (pari a circa 5,4 miliardi di euro). Anche nell'alveo delle risposte alla Raccomandazione n. 2 (mercato del lavoro) il Governo individua la riduzione delle tasse sul lavoro tra gli strumenti di tutela dei lavoratori.
  Fa presente che il Governo menziona altresì tra i propri obiettivi – in coerenza con quanto richiesto dalla citata Raccomandazione – la revisione delle agevolazioni fiscali, volta a razionalizzare quelle attualmente esistenti, rendendo il sistema più coerente con l'approccio d'insieme e sostenendo il gettito fiscale. Si programma in particolare di rendere quanto più possibile Pag. 70trasparenti le transazioni commerciali, agevolando, estendendo e potenziando i mezzi di pagamento elettronici, per un incremento totale del gettito pari a 0,4 per cento del PIL.
  Osserva che la NADEF precisa altresì la volontà di proseguire nella digitalizzazione delle certificazioni fiscali per diffondere la cultura digitale nel mondo delle imprese, rendere più efficienti i processi amministrativi e migliorare la compliance fiscale. Dal 1o gennaio 2020 è prevista l'estensione alla generalità degli esercenti dell'obbligo dello scontrino elettronico, e dalla medesima data si applicherà inoltre la cd lotteria degli scontrini, destinata ai consumatori che acquistano beni o servizi presso gli esercenti che effettuano la trasmissione telematica dei corrispettivi. Precisa che la NADEF sottolinea come l'introduzione dello scontrino elettronico consenta agli esercenti di avere accesso immediato ai dati delle proprie vendite. Tali dati sono trasmessi direttamente all'Agenzia delle Entrate, che potrà effettuare controlli più tempestivi e più rapide analisi di eventuali rischi di evasione.
  Fa notare che nel solco dei predetti interventi si colloca anche l'intento del Governo di dare attuazione alla web tax per le multinazionali del settore che spostano i profitti verso giurisdizioni più favorevoli, nell'ambito di un ampio processo di riforma dell'imposizione sugli utili d'impresa concordato a livello internazionale.
  Ricorda che la legge di bilancio 2019 (legge n. 145 del 2018, articolo 1, commi da 35 a 50) ha istituito un'imposta sui servizi digitali, che si applica ai soggetti che prestano tali servizi e che hanno un ammontare complessivo di ricavi pari o superiore a 750 milioni di euro, di cui almeno 5,5 milioni realizzati nel territorio italiano per prestazione di servizi digitali. L'imposta si applica con un'aliquota del 3 per cento sui ricavi e viene versata entro il mese successivo a ciascun trimestre. I decreti attuativi dell'imposta non sono stati tuttavia emanati.
  Oltre alle già menzionate misure, segnala che secondo il Governo la manovra di bilancio è destinata a includere: interventi in grado di incentivare investimenti, sia per il rinnovo delle produzioni e degli impianti in uso, in modo da contenere le emissioni e ridurre i consumi energetici, sia per l'utilizzo delle nuove tecnologie, attivando un circolo virtuoso tra innovazione e ambiente. In particolare si prevedono incentivi e agevolazioni aventi l'obiettivo di proteggere l'ambiente e favorire la crescita e l'economia circolare, in modo tale da pervenire alla realizzazione e lo sviluppo di un nuovo modello di crescita sostenibile ed inclusivo; misure, nella forma di specifici interventi fiscali, in favore delle famiglie, in particolare per quelle prive di adeguate risorse economiche (istituzione di un assegno unico mensile destinato alla crescita, al mantenimento e all'educazione della prole, anche nell'ottica di pervenire a un sistema organico più semplice e coordinato) e quelle con persone disabili.
  Rileva che nella NADEF il Governo evidenzia inoltre come la valorizzazione del patrimonio pubblico sia parte integrante della strategia economica e di bilancio. Tale processo di valorizzazione si sviluppa attraverso due principali direttrici: per i cespiti più appetibili, attraverso varianti urbanistiche e variazioni nella destinazione d'uso degli immobili, propedeutiche alla cessione, che può essere diretta o mediata da Fondi immobiliari; per gli immobili utilizzati a fini istituzionali, attraverso una gestione economica più efficiente (ad esempio razionalizzando gli spazi utilizzati e rinegoziando gli eventuali contratti di locazione). In tale ottica, la legge di bilancio per il 2019 (commi 422-433) ha previsto un Piano straordinario di dismissioni. Con decreto del ministero dell'economia e delle finanze del 28 giugno 2019, sono stati definiti il perimetro e le modalità di attuazione del Piano. Gli immobili ricompresi nel Piano di dismissioni, ai quali ne potrebbero essere aggiunti altri nel corso dell'anno, hanno un valore stimato di circa 1,2 miliardi, nell'obiettivo di conseguire introiti per 950 milioni nel 2019 e per 150 milioni nel 2020 e nel 2021.Pag. 71
  Rileva che l'Agenzia del demanio sta procedendo all'alienazione di un portafoglio complessivo di circa 1.600 immobili per un valore di 458 milioni. In tal senso, è stato predisposto un elenco di 420 immobili per un controvalore complessivo di circa 420 milioni, proposti al MEF, e successivamente allegati al Decreto Ministeriale del 28 giugno 2019. Oltre ai citati 420 immobili, l'Agenzia ha individuato circa 1.200 beni (di valore unitario inferiore ai 100.000 euro) per un controvalore complessivo di circa 38 milioni, da immettere sul mercato. A questi si aggiungono circa 40 immobili in uso al Ministero della Difesa, per un valore stimato di 160 milioni. Al conseguimento degli obiettivi fissati per il 2019-2021 contribuiranno anche i proventi derivanti dalla dismissione degli immobili di provenienza pubblica conferiti ai fondi immobiliari gestiti da Invimit Sgr, società interamente partecipata dal MEF, per un importo stimato complessivamente in 610 milioni, di cui 500 milioni attraverso la cessione, entro l'anno, di quote dei fondi e 110 milioni attraverso la vendita diretta di immobili con un'innovativa procedura di asta.
   Con riferimento infine al sistema bancario, rammenta che la Raccomandazione n. 5 della Commissione UE prevede che sia favorita la ristrutturazione dei bilanci delle banche, in particolare quelle banche di piccole e medie dimensioni, migliorando l'efficienza e la qualità degli attivi, continuando la riduzione dei crediti deteriorati e diversificando la provvista. Dall'altro lato si raccomanda all'Italia di migliorare il finanziamento non bancario per le piccole imprese innovative. In coerenza con tali indicazioni, il Governo intende sostenere il completo risanamento del sistema bancario. Si intende inoltre rafforzare le tutele per i risparmiatori e stimolare i canali di finanziamento delle imprese alternativi a quello bancario., Considerando che gli enti creditizi hanno dismesso una quota rilevante dei crediti in sofferenza e che il tasso di deterioramento del credito è sceso ai livelli pre-crisi, con riferimento alla prima linea programmatica, segnala che sta per diventare operativo il Fondo della Società di Gestione Attività (SGA), controllata dal MEF, che interverrà acquistando importi rilevanti di crediti deteriorati (fra i 2 miliardi e i 4 miliardi) contribuendo a ridurne ulteriormente il peso nell'attivo delle banche. Un ulteriore fattore di rafforzamento del sistema viene identificato nella conclusione del processo di riforma del credito cooperativo.
  Per quanto riguarda la tutela dei risparmiatori, osserva che è stata data attuazione al Fondo Indennizzo Risparmiatori (FIR), previsto dalla Legge di bilancio per il 2019 e successivamente modificato dal decreto-legge n. 34 del 2019, per risarcire i risparmiatori coinvolti in modo non pienamente consapevole nell'acquisto di strumenti finanziari emessi da banche successivamente poste in liquidazione. Tra le misure dirette a stimolare la finanza alternativa rispetto al credito bancario, sollecitate nella raccomandazione della Commissione europea, vengono elencate specifiche misure adottate con il decreto-legge n. 34 del 2019: l'accesso semplificato al Fondo di garanzia destinato alla copertura dei finanziamenti erogati a medie imprese per investimenti in beni materiali; il rafforzamento dei contributi all'acquisto di beni strumentali (cd. «Nuova Sabatini»); la reintroduzione della maggiorazione dell'aliquota relativa all'ammortamento per l'acquisto di beni strumentali (cd. «super-ammortamento»); l'introduzione delle Società di investimento semplice (SIS), organismi di investimento collettivo del risparmio che possono destinare i fondi raccolti esclusivamente a piccole e medie imprese non quotate; l'introduzione di misure volte ad agevolare la crescita e l'aggregazione di imprese.
  Osserva che, fra i fattori di sviluppo per l'accesso al credito da parte delle PMI vengono segnalati anche agli accordi istituzionali con la Banca europea degli investimenti.
  Rammenta che la NADEF reca in allegato il Rapporto sui risultati della lotta all'evasione fiscale contributiva e la Relazione sull'economia non osservata (2019), nonché il Rapporto programmatico recante gli interventi in materia di spese Pag. 72fiscali. Il Rapporto sui risultati conseguiti in materia di misure di contrasto all'evasione fiscale e contributiva, oltre a indicare i dati relativi al recupero delle somme evase, fornisce le stime del cosiddetto tax gap (la differenza tra gettito teorico e gettito effettivo) relativo alle entrate tributarie e contributive. Sono riportate, inoltre, le maggiori entrate derivanti dalla lotta all'evasione da destinare al Fondo per la riduzione della pressione fiscale e gli indirizzi sulle strategie per il contrasto dell'evasione. I dati si basano sulla Relazione sull'economia non osservata e sull'evasione contributiva, allegata alla Nota, predisposta dalla Commissione di esperti istituita con DM 28 aprile 2016. Osserva che, con particolare riferimento agli indirizzi sulle strategie per il contrasto dell'evasione il Governo indica nel Rapporto che tale obiettivo sarà perseguito attraverso un piano organico e un'ampia riforma fiscale basata sulla semplificazione delle regole e degli adempimenti nonché su una nuova e più efficace alleanza tra contribuenti e Amministrazione finanziaria. La lotta all'evasione fiscale sarà perseguita anche agevolando, estendendo e potenziando i pagamenti elettronici e riducendo drasticamente i costi delle transazioni cashless.
  Quanto, infine, al Rapporto programmatico recante gli interventi in materia di spese fiscali, osserva che esso fornisce sintetiche indicazioni sulla riduzione delle spese fiscali e dei sussidi dannosi per l'ambiente con l'obiettivo complessivo (che tiene conto anche dell'introduzione di nuove imposte ambientali) di aumentare il gettito di circa lo 0,1 per cento del PIL.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento alla seduta già fissata per la giornata di domani.

  La seduta termina alle 11.45.