CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 18 giugno 2019
206.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
Pag. 83

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 18 giugno 2019. — Presidenza del vicepresidente Alberto Luigi GUSMEROLI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alessio Mattia Villarosa.

  La seduta comincia alle 13.15.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e l'Assemblea parlamentare dell'Unione per il Mediterraneo sui locali del Segretariato permanente situati in Italia, con Allegati.
C. 1771 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Vita MARTINCIGLIO (M5S), relatrice, ricorda che la Commissione Finanze è chiamata ad esaminare, ai fini del parere da rendere alla Commissione III Affari esteri, il disegno di legge C. 1771, recante ratifica dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e l'Assemblea parlamentare dell'Unione per il Mediterraneo (AP-UpM) sui locali del Segretariato permanente situati in Italia.
  Il 6 e il 9 febbraio 2019, con firma disgiunta da parte del Presidente pro tempore dell'Ap-UpM, nonché Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, e del Ministro per gli Affari Esteri, Enzo Moavero Milanesi, è stato concluso l'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e l'Assemblea parlamentare dell'Unione per il Mediterraneo sui locali del Segretariato permanente situati in Italia. Tale Accordo è propedeutico all'insediamento nel nostro Paese della sede del costituendo Segretariato permanente che avrà il compito, fra gli altri, di assicurare il raccordo tra la Pag. 84Presidenza di turno, l'Ufficio di Presidenza e le 5 Commissioni permanenti dell'Assemblea.
  L'Accordo si compone di un preambolo, sette articoli e due allegati.
  L'articolo 1 reca le definizioni dei termini utilizzati nell'Accordo.
  L'articolo 2 tratta dei locali messi a disposizione del Segretariato permanente dal Governo italiano, soffermandosi sugli aspetti relativi ai costi di messa in opera e di gestione e a quelli legati alla manutenzione e all'occupazione della struttura.
  L'articolo 3 prevede la concessione al Segretariato permanente, da parte del Governo italiano, delle immunità e dei privilegi specificati nell'Allegato II.
  L'articolo 4 disciplina la responsabilità internazionale derivante, nel territorio italiano, dalle attività del Segretariato permanente e del suo personale.
  L'articolo 5 prevede che le modifiche all'Accordo potranno essere realizzate mediante consultazione tra le Parti.
  L'articolo 6 stabilisce che la risoluzione di eventuali controversie in merito all'interpretazione o all'applicazione dell'Accordo sarà risolta mediante trattative e consultazioni tra le Parti.
  L'articolo 7 stabilisce che l'Accordo entrerà in vigore alla data in cui il Governo avrà notificato al Segretariato il completamento delle necessarie procedure di ratifica.
  L'Allegato I si riferisce ai locali che dovranno essere delimitati all'interno del complesso monumentale «Buon Pastore», in via della Penitenza 37, a Roma.
  L'Allegato II definisce i privilegi e le immunità riconosciuti al Segretariato dall'articolo 3 dell'Accordo.
  Con riferimento alle materie di competenza della Commissione Finanze, si segnalano le clausole 7 e 8 dell'Allegato II, che riguardano l'esenzione del Segretariato dalle imposte dirette nello svolgimento delle proprie attività e l'esenzione dai controlli finanziari.
  In particolare, la Clausola 7 stabilisce che il Segretariato:
   è esentato dal pagamento dell'imposta sul valore aggiunto (IVA) sugli acquisti sostanziali connessi alla realizzazione delle proprie attività ufficiali e allo svolgimento delle proprie funzioni;
   è esentato da dazi doganali e altre imposte, divieti o restrizioni alle merci di qualsiasi natura, importate o esportate dal Segretariato nell'ambito delle sue Attività Ufficiali;
   è esonerato dal pagamento dell'IVA, dei dazi doganali e di altri doveri per l'acquisto e l'importazione di tre veicoli per l'uso ufficiale del Segretariato;
   è esonerato dalle imposte locali sulle proprietà e imposte sulle attività, di registrazione dei terreni, ipoteca e imposte sul terreno, compresi i diritti di bollo su atti, contratti e formalità che sono strumentali alla concessione dell'uso dei locali ed alla tipologia di acquisti, servizi e transazioni che sono necessari per intraprendere le Attività Ufficiali del Segretariato;
   è infine esentato dall'accisa e dai sovrapprezzi collegati all'utilizzo dell'energia elettrica e gas naturale consumati all'interno dei locali.

  Alla Clausola 8 si prevede che, senza essere sottoposto a controlli finanziari da parte delle Autorità Italiane, regolamentari o moratori di qualsiasi natura, al fine di svolgere le proprie Attività Ufficiali, il Segretariato può liberamente acquistare o ricevere fondi, titoli, oro e valute attraverso canali autorizzati, gestire e operare su conti, fondi, dotazioni o altri mezzi finanziari esteri o locali in qualsiasi valuta all'interno o all'esterno della Repubblica Italiana e trasferire i propri fondi, titoli, oro, valute e altri valori di valore da o verso la Repubblica Italiana, verso o da qualsiasi altro Paese o all'interno della Repubblica Italiana e convertire qualsiasi valuta detenuta in qualsiasi altra valuta.
  Il disegno di legge di autorizzazione alla ratifica si compone di cinque articoli.
  Con gli articoli 1 e 2 si autorizza il Presidente della Repubblica a ratificare l'Accordo, al quale è data piena esecuzione dalla data della sua entrata in vigore. Gli articoli 3 e 4 stabiliscono gli oneri per il Pag. 85bilancio dello Stato e la relativa copertura finanziaria, mentre l'articolo 5 dispone l'entrata in vigore della legge per il giorno successivo a quello della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
  Alla luce di quanto esposto, formula una proposta di parere favorevole.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dalla relatrice.

Deleghe al Governo e altre disposizioni in materia di ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché di semplificazione.
C. 1603-bis Governo.

(Parere alla VII Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (Lega), presidente, ricorda che la discussione del provvedimento in Assemblea è prevista a partire da giovedì 20 giugno prossimo e che la VII Commissione Cultura è convocata nel pomeriggio di oggi per concludere l'esame del disegno di legge. Propone pertanto di procedere nella seduta odierna all'espressione del parere sul provvedimento.

  Azzurra Pia Maria CANCELLERI (M5S), relatrice, rammenta che la Commissione Finanze avvia oggi l'esame – ai fini del parere da rendere alla Commissione VII Cultura – del disegno di legge C. 1603-bis recante «Deleghe al Governo e altre disposizioni in materia di ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché di semplificazione», nel testo risultante dagli emendamenti approvati dalla Commissione di merito.
  Segnala che il provvedimento in titolo, come risultante dagli emendamenti approvati, è organizzato – al netto dello stralcio dell'originario Capo III – in 3 Capi, recanti, rispettivamente, disposizioni relative all'ordinamento sportivo (composto dagli articoli da 1 a 3-bis), disposizioni in materia di professioni sportive (articoli 4 e 5), disposizioni di semplificazione e sicurezza in materia di sport (composto dagli articoli da 12 a 14-bis), Nel rinviare alla documentazione predisposta dagli uffici per una descrizione dettagliata del contenuto del provvedimento, in questa sede mi soffermerò esclusivamente sui limitati profili di stretta competenza della Commissione Finanze.
  L'articolo 1 delega il Governo ad adottare, entro dodici mesi dall'entrata in vigore del provvedimento in esame, uno o più decreti legislativi per il riordino del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) e della disciplina di settore, secondo specifici princìpi e criteri direttivi. Di interesse per la Commissione Finanze è la lettera i-bis) del comma 1, introdotta dalla Commissione di merito, che tra i principi e i criteri direttivi prevede l'individuazione di forme e condizioni di azionariato popolare per le società professionistiche.
  L'articolo 4 reca una delega al Governo per l'adozione, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore del provvedimento in esame, di uno o più decreti legislativi di riordino e di riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici, nonché di disciplina del rapporto di lavoro sportivo, secondo specifici princìpi e criteri direttivi. La delega è finalizzata a garantire l'osservanza dei principi di parità di trattamento e di non discriminazione nel lavoro sportivo, sia nel settore dilettantistico che in quello professionistico. Di interesse per la Commissione Finanze è la lettera e) del comma 1, che tra i principi e i criteri direttivi prevede la disciplina dei rapporti di collaborazione di carattere amministrativo gestionale di natura non professionale per le prestazioni rese in favore delle società e associazioni sportive dilettantistiche, tenendo conto delle peculiarità di queste ultime e del loro fine non lucrativo.
  L'articolo 13 reca una delega al Governo per l'adozione di uno o più decreti Pag. 86legislativi per il riordino delle disposizioni legislative relative agli adempimenti e agli oneri amministrativi e di natura contabile a carico delle federazioni sportive nazionali, delle discipline sportive associate, degli enti di promozione sportiva, delle associazioni benemerite e delle loro affiliate riconosciuti dal CONI, secondo specifici princìpi e criteri direttivi. Di interesse per la Commissione finanze sono le lettere a) e a-bis) del comma 1, che tra i princìpi e criteri direttivi prevedono la semplificazione e riduzione degli adempimenti amministrativi e dei conseguenti oneri, anche con riferimento a quelli previsti per le unità istituzionali facenti parte del settore delle amministrazioni pubbliche, tenendo conto della natura giuridica degli enti interessati e delle finalità istituzionali dagli stessi perseguite senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, ed il riordino, anche al fine di semplificare, della disciplina relativa alla certificazione dell'attività sportiva svolta dalle società e dalle associazioni dilettantistiche.
  Alla luce di quanto illustrato, formula una proposta di parere favorevole.

  Silvia FREGOLENT (PD) preannunciando il voto contrario del suo gruppo, stigmatizza l'occupazione dei vertici del CONI e dello sport in generale da parte della maggioranza, evidenziando che così facendo ne trarranno beneficio i «furbetti» che lucrano sullo sport e che sullo sport fanno affari. Non soltanto questo provvedimento non preserva l'indipendenza del CONI, ma favorisce un ritorno alla politicizzazione dello sport nel suo complesso.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dalla relatrice.

  La seduta termina alle 13.30.

SEDE REFERENTE

  Martedì 18 giugno 2019. — Presidenza della presidente Carla RUOCCO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alessio Mattia Villarosa.

  La seduta comincia alle 13.30.

Norme per l'attribuzione a soggetti pubblici della proprietà della Banca d'Italia.
C. 313 Meloni.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 20 febbraio scorso.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (Lega), presidente, se non vi sono obiezioni, propone di rinviare il seguito dell'esame dell'atto C. 313 ad altra seduta, al fine di permettere un approfondimento dei numerosi emendamenti presentati.

  Marco OSNATO (FdI) non ritiene che le proposte emendative presentate siano tanto complesse e tanto numerose da richiedere una ulteriore analisi. Rammenta che il regolamento della Camera riserva alle opposizioni una quota dei provvedimenti all'esame delle Commissioni e dell'Assemblea, ciò che la maggioranza sembra ignorare.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (Lega), presidente, ricordato che l'esame del provvedimento in Assemblea è previsto a partire dal prossimo lunedì 24 giugno e nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.35.