CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 11 giugno 2019
202.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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INDAGINE CONOSCITIVA

  Martedì 11 giugno 2019. — Presidenza del presidente Luigi GALLO.

  La seduta comincia alle 11.10.

Indagine conoscitiva sull'innovazione didattica – Audizione di rappresentanti dell'INVALSI e dell'INDIRE.
(Svolgimento e conclusione).

  Luigi GALLO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori è assicurata anche mediante la diretta web-tv. Introduce, quindi, l'audizione.

  Giovanni BIONDI, presidente dell'INDIRE, e Anna Maria AJELLO, presidente dell'INVALSI, svolgono relazioni sui temi oggetto dell'audizione.

  Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Luigi GALLO, presidente, Alessandro FUSACCHIA (Misto-+E-CD), Vittoria CASA (M5S), Valentina APREA (FI) e Federico MOLLICONE (FdI).

  Giovanni BIONDI, presidente dell'INDIRE, e Anna Maria AJELLO, presidente dell'INVALSI, rispondono ai quesiti posti e rendono ulteriori precisazioni.

  Luigi GALLO, presidente, ringrazia gli intervenuti e dichiara quindi conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 12.35.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 11 giugno 2019. — Presidenza del presidente Luigi GALLO. – Intervengono il viceministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca Lorenzo Fioramonti e il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali Gianluca Vacca.

  La seduta comincia alle 12.40.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Luigi GALLO, presidente, ricorda che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

DL 32/2019: Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l'accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici.
C. 1898 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla VIII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Giorgia LATINI (Lega), relatrice, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere alla Commissione Ambiente il parere sui profili di propria competenza del decreto-legge n. 32 del 2019, il quale introduce disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l'accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici. Precisa che il provvedimento originario consta di 30 articoli, suddivisi in 3 Capi. Il Capo I (articoli da 1 a 5) reca norme in materia di contratti pubblici, di accelerazione degli interventi infrastrutturali e di rigenerazione urbana. Il Capo II (articoli da 6 a 20) reca disposizioni relative agli eventi sismici della regione Molise e dell'area Etnea. Il Capo III (articoli da 21 a 30) reca disposizioni relative agli eventi sismici dell'Abruzzo nell'anno 2009, del centro Italia negli anni 2016 e 2017 e nei comuni di Casamicciola Terme e Lacco Ameno dell'Isola di Ischia nel 2017. Il provvedimento è stato già esaminato dal Senato, che vi ha apportato consistenti aggiunte e modifiche.
  Avverte che si limiterà a riferire sulle parti di competenza della VII Commissione, con qualche accenno a disposizioni che interessano la Commissione cultura solo indirettamente.
  L'articolo 1, comma 10, introdotto nel corso dell'esame in Senato, stabilisce che – fino al 31 dicembre 2020 – possono essere oggetto di riserva anche gli aspetti progettuali che sono stati oggetto di verifica ai sensi dell'articolo 25 del codice dei contratti pubblici; viene conseguentemente esteso l'ambito di applicazione dell'accordo bonario di cui all'articolo 205 del codice medesimo. Ricordo che l'articolo 25 concerne la verifica preventiva dell'interesse archeologico, in base alla quale le stazioni appaltanti trasmettono alle sovrintendenze competenti, prima dell'approvazione, copia del progetto di fattibilità dell'intervento o di uno stralcio di esso sufficiente ai fini archeologici. Il sovrintendente, ove lo ritenga necessario in base all'esistenza di un interesse archeologico nelle aree oggetto di progettazione, può richiedere motivatamente, entro trenta giorni dal ricevimento del progetto di fattibilità ovvero dello stralcio, la sottoposizione dell'intervento alla procedura di verifica preventiva. interessata dai lavori. La procedura si conclude in un termine predeterminato dal soprintendente in relazione all'estensione dell'area interessata, con la redazione della relazione archeologica definitiva, approvata dal soprintendente di settore territorialmente competente. La procedura di verifica preventiva dell'interesse archeologico è condotta sotto la direzione della soprintendenza archeologica territorialmente competente.
  L'articolo 1, comma 20, lettera gg), introduce un nuovo comma 27-octies nel codice dei contratti pubblici, il quale prevede l'emanazione, entro il 16 ottobre 2019, di un regolamento «unico» di esecuzione, Pag. 158attuazione e integrazione del Codice, che dovrà recare disposizioni concernenti, tra l'altro, i lavori riguardanti i beni culturali.
  L'articolo 1, comma 27, introdotto dal Senato, dispone che, a decorrere dal 1o gennaio 2020, la società Sport e Salute S.p.A. è qualificata come «centrale di committenza», al fine di svolgere attività di centralizzazione delle committenze per conto delle amministrazioni aggiudicatrici o enti aggiudicatari operanti nel settore dello sport e tenuti al rispetto delle disposizioni del Codice dei contratti pubblici (decreto legislativo n. 50 del 2016). I commi 28 e 29, introdotti anch'essi durante l'esame al Senato, stabiliscono che le risorse del Fondo sport e periferie già destinate al CONI sono trasferite alla Sport e Salute S.p.A. e che, per l'attuazione degli interventi finanziati con le risorse del medesimo Fondo attribuite all'Ufficio per lo sport della Presidenza del Consiglio dei ministri, lo stesso si avvale della società.
  L'articolo 4 prevede che per gli interventi infrastrutturali ritenuti prioritari, individuati con decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, si dispone la nomina di Commissari straordinari. Ai sensi del comma 2 di questo articolo 4, ai Commissari straordinari è attribuito il potere di assumere ogni determinazione necessaria per l'avvio ovvero la prosecuzione dei lavori, anche sospesi e di stabilire le condizioni per l'effettiva realizzazione dei lavori. In materia – in particolare – di tutela di beni culturali e paesaggistici viene stabilito che il termine per il rilascio degli atti amministrativi propedeutici all'approvazione del progetto è fissato non oltre i sessanta giorni, decorsi i quali, in assenza di pronuncia da parte dell'autorità competente, il provvedimento si intende rilasciato secondo il principio del silenzio-assenso.
  L'articolo 5-septies reca uno stanziamento per l'installazione di sistemi di videosorveglianza presso i servizi per l'infanzia e le scuole dell'infanzia nonché presso le strutture che ospitino anziani e disabili. In particolare, il comma 1 concerne i minori presenti nei servizi educativi per l'infanzia e nelle scuole dell'infanzia, statali e paritarie. La norma istituisce presso lo stato di previsione del Ministero dell'interno un Fondo per l'installazione di sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso presso ogni aula («di ciascuna scuola») nonché per l'acquisto delle apparecchiature per la conservazione delle immagini per un arco di tempo adeguato. Tale Fondo è finalizzato ad erogazioni «a favore di ciascun Comune». In relazione alla formulazione di tale comma, si valuti l'opportunità di chiarire se le erogazioni a favore dei Comuni possano riguardare, oltre alle scuole dell'infanzia comunali (paritarie pubbliche), anche scuole dell'infanzia statali e scuole dell'infanzia paritarie private nonché un coinvolgimento, per le scuole dell'infanzia, Ministero dell'istruzione (tenuto anche conto che talvolta le scuole dell'infanzia sono ubicate in istituti comprensivi). Alla copertura degli oneri, pari a 10 milioni di euro per il 2019 e a 30 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2024, si provvede quanto a 5 milioni per il 2019 e a 15 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2024, mediante corrispondente utilizzo dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 95, della legge n. 145 del 2018, relativa alla quota del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Si tratta delle risorse del Fondo finalizzato al rilancio degli investimenti delle Amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese alla cui ripartizione si provvede con DPCM. Ricorda che il relativo schema di decreto (atto del Governo n. 81) è stato già esaminato dalla Commissione, ai fini dei rilievi alla Commissione Bilancio.
  L'articolo 11 reca la disciplina degli interventi di riparazione e ricostruzione degli immobili danneggiati o distrutti dagli eventi sismici, in base ai danni effettivamente verificatisi nelle zone di classificazione sismica 1, 2, e 3, e nel caso in cui ricorrano le condizioni per la concessione del beneficio. In particolare, ai sensi del comma 1, lett. b), tali contributi sono finalizzati a riparare, ripristinare, demolire Pag. 159e ricostruire gli immobili «di interesse strategico», di cui al decreto del Capo del Dipartimento della protezione civile 21 ottobre 2003 e gli immobili ad uso scolastico danneggiati o distrutti dall'evento sismico. Per tali immobili, l'intervento deve conseguire l'adeguamento sismico ai sensi delle norme tecniche per le costruzioni vigenti. Ai sensi della lettera c), i contributi sono finalizzati a riparare e ripristinare gli immobili soggetti alla tutela del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, danneggiati dall'evento sismico. Per tali immobili, l'intervento di miglioramento sismico deve conseguire il massimo livello di sicurezza compatibile con le concomitanti esigenze di tutela e conservazione dell'identità culturale del bene stesso. Le citate norme tecniche per le costruzioni prevedono che per i beni di interesse culturale in zone dichiarate a rischio sismico, ai sensi del comma 4 dell'articolo 29 del citato Codice dei beni culturali e del paesaggio, è in ogni caso possibile limitarsi ad interventi di miglioramento effettuando la relativa valutazione della sicurezza.
  L'articolo 13, modificato dal Senato, reca norme sulla ricostruzione pubblica, demandando a provvedimenti del Commissario di disciplinare il finanziamento, nei limiti delle risorse stanziate allo scopo, per gli interventi individuati. Con atti del Commissario si provvede a predisporre e approvare un piano con riferimento alle opere pubbliche e alle chiese ed edifici di culto, dei piani per il ripristino degli edifici scolastici dichiarati inagibili, un piano dei beni culturali e un piano di interventi sui dissesti idrogeologici. In particolare, il comma 1 demanda a provvedimenti dei Commissari straordinari (rispettivamente, per la ricostruzione nei territori dei comuni della provincia di Campobasso e per la ricostruzione nei territori della Città metropolitana di Catania) la disciplina del finanziamento, nei limiti delle risorse delle contabilità speciali per i seguenti interventi: – la demolizione e ricostruzione, la riparazione e il ripristino degli edifici pubblici, delle chiese e degli edifici di culto di proprietà di enti ecclesiastici civilmente riconosciuti; – gli interventi volti ad assicurare la funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture; – gli interventi sui beni del patrimonio artistico e culturale, compresi quelli sottoposti a tutela ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio. Tali interventi devono prevedere anche opere di miglioramento sismico finalizzate ad accrescere in maniera sostanziale la capacità di resistenza delle strutture, nei comuni dell'allegato 1. Il finanziamento degli interventi avviene attraverso la concessione di contributi per la realizzazione degli interventi individuati a seguito della ricognizione dei fabbisogni, effettuata dal Commissario straordinario competente. In base al comma 2, con l'indicata finalità di dare attuazione alla programmazione degli interventi di cui al comma 1, sempre con atti del Commissario straordinario competente si provvede a predisporre e approvare: a) un piano degli edifici pubblici, delle chiese e degli edifici di culto di proprietà di enti ecclesiastici civilmente riconosciuti; tale piano quantifica il danno prevedendo il relativo finanziamento nei limiti delle risorse disponibili in contabilità speciale; b) un piano di interventi finalizzati ad assicurare la funzionalità di servizi pubblici ed infrastrutture a valere sulle risorse disponibili in contabilità speciale; c) un piano dei beni culturali, che quantifica il danno e ne prevede il finanziamento in base alle risorse disponibili in contabilità speciale; si prevede che siano a tal fine sentiti il MIBAC ovvero il competente assessorato della Regione Siciliana.
  L'articolo 23, comma 1, lett. b-ter), introduce una disposizione che precisa i criteri di valutazione dei danni relativi agli immobili di interesse culturale, ai fini dell'accesso ai contributi per la ricostruzione (nuovo comma 2-bis dell'articolo 6 del decreto-legge n. 189 del 2016).
  L'articolo 23-bis, introdotto durante l'esame al Senato, reca disposizioni finalizzate a consentire il regolare svolgimento dell'anno scolastico 2019/2020 nelle regioni dell'Italia centrale e meridionale colpite dagli eventi sismici del 2016 e del Pag. 1602017. A tal fine, novella l'articolo 18-bis del decreto-legge n. 189 del 2016, estendendo anche all'anno scolastico 2019/2020 le disposizioni da esso previste per gli anni scolastici 2016/2017, 2017/2018 e 2018/2019, e già applicabili anche a determinati comuni dell'isola di Ischia. In particolare, si consentono alcune facoltà ai dirigenti degli Uffici scolastici regionali delle Regioni Abruzzo, Marche, Lazio, Umbria e Campania, i cui edifici, siti nelle aree di cui all'articolo 1 del decreto-legge n. 189 del 2016 e nei comuni di Casamicciola Terme, di Forio e di Lacco Ameno, nell'isola di Ischia, siano stati dichiarati parzialmente o totalmente inagibili ovvero le cui istituzioni scolastiche siano ospitate in strutture temporanee di emergenza o ospitano alunni sfollati. In particolare, si consente ai dirigenti di: – derogare al numero minimo e massimo di alunni per classe previsto dal decreto del Presidente della Repubblica n. 81 del 2009, nei limiti delle risorse disponibili; – istituire, previa verifica delle necessità aggiuntive, ulteriori posti di personale docente, da attivare sino al 30 giugno 2020 (termine dell'attività didattica dell'anno scolastico 2019/2020), nonché di personale ATA; – assegnare alle cattedre i docenti, il personale ATA e gli educatori o, per il personale in servizio presso edifici dichiarati parzialmente o totalmente inagibili, modificare le assegnazioni effettuate, in deroga alle procedure e ai termini previsti dalla normativa vigente.
  Conseguentemente, si eleva l'autorizzazione di spesa per il 2019 (da euro 4,5 milioni) a euro 6 milioni e si autorizza la spesa di euro 2,25 milioni per il 2020. Alla copertura del relativo onere, pari a euro 1,5 milioni per il 2019 ed euro 2,25 milioni per il 2020, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2019-2021, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2019, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
  Conclude formulando una proposta di parere favorevole.

  Vittoria CASA (M5S) propone che nel parere venga inserita una condizione o un'osservazione volta a richiedere la definizione di una normativa antincendio per gli edifici delle istituzioni scolastiche.

  Federico MOLLICONE (FdI) premette che sarebbe forte la tentazione di votare contro la proposta di parere favorevole. Tuttavia, trattandosi di un provvedimento contenente norme per interventi di ricostruzione nelle aree danneggiate dai terremoti, il suo gruppo si limiterà ad un'astensione dal voto. Ciò in quanto i rappresentanti del Governo sono stati molto solerti nel recarsi presso i territori colpiti dal sisma, ma non altrettanto tempestivi nell'agire. È quindi necessario ora agevolare l'inizio degli interventi per rispetto in primo luogo delle popolazioni interessate e, quindi, del patrimonio culturale danneggiato. Esprime forti riserve sulla disposizione – peraltro non attinente, a suo avviso, alla materia del decreto-legge – che trasferisce le risorse del Fondo sport e periferie, già destinate al CONI, alla società Sport e Salute S.p.A. di cui si avvarrà la Presidenza del Consiglio dei ministri per l'attuazione degli interventi.

  Valentina APREA (FI) rileva che non si può votare contro un provvedimento recante disposizioni per sbloccare i cantieri, per accelerare la ricostruzione dei territori colpiti dal terremoto e per mettere in sicurezza gli edifici scolastici. Tuttavia è dell'avviso che il provvedimento nel complesso presenti criticità tali da non poter essere valutato favorevolmente: per cui il gruppo Forza Italia si asterrà dalla votazione, pur non smettendo di seguire da vicino le attività che saranno messe in atto per realizzare gli interventi previsti.

  Flavia PICCOLI NARDELLI (PD) preannuncia il voto contrario del Partito Pag. 161democratico per molte delle ragioni critiche evidenziate dai colleghi che l'hanno preceduta e, soprattutto, in considerazione dell'insufficiente grado di tutela previsto per i beni culturali, oltre che per le disposizioni recate dall'articolo 5-septies sull'installazione di sistemi di videosorveglianza presso le scuole dell'infanzia. Conclude esprimendo un avviso contrario in merito all'accentramento politico del sistema sport, che passa dalla gestione del CONI a quella della Presidenza del Consiglio dei ministri.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 13.10.

SEDE REFERENTE

  Martedì 11 giugno 2019. — Presidenza del presidente Luigi GALLO. – Interviene il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Simone Valente.

  La seduta comincia alle 15.40.

Deleghe al Governo e altre disposizioni in materia di ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché di semplificazione.
C. 1603-bis Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato da ultimo nella seduta del 6 giugno 2019.

  Luigi GALLO, presidente, ricorda che il 6 giugno scorso è stato comunicato l'elenco degli emendamenti inammissibili. Secondo quanto convenuto nell'ambito dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, la Commissione comincia oggi la discussione degli emendamenti, con l'obiettivo di concluderne l'esame entro la settimana. Ricorda infatti che la Conferenza dei presidenti di gruppo ha previsto che la discussione del provvedimento in Aula inizi la prossima settimana, giovedì 20 giugno. Avverte che in data odierna è pervenuto il parere del Comitato per la legislazione. Constatato quindi che non ci sono richieste di intervento sul complesso degli emendamenti, dà la parola al relatore per i pareri sugli emendamenti.

  Daniele BELOTTI (Lega), relatore, sulle proposte emendative riferite all'articolo 1, esprime i seguenti pareri: invita al ritiro, avvertendo che altrimenti il parere è contrario, dell'emendamento Toccafondi 1.6 e 1.1, Mollicone 1.19, Rossi 1.9, Mollicone 1.20; esprime parere favorevole sull'emendamento Butti 1.24, a condizione che sia riformulato nei termini che si riserva di precisare; invita al ritiro, avvertendo che altrimenti il parere è contrario, degli emendamenti Marin 1.27, 1.26 e 1.25, e dell'emendamento Boldrini 1.8, chiarendo che quest'ultimo, come altri sul tema della parità di genere, è assorbito dal suo emendamento 4.51, che affronta il tema; invita al ritiro, avvertendo che altrimenti il parere è contrario, dell'emendamento Marin 1.28. Esprime parere favorevole sugli emendamenti Mollicone 1.44 e Marin 1.29, a condizione che siano riformulati nei termini che si riserva di precisare. Invita al ritiro, avvertendo che altrimenti il parere è contrario, degli identici emendamenti Toccafondi 1.2 e Marin 1.30; degli emendamenti Mollicone 1.45, Rossi 1.12, Marin 1.31 e 1.32, Lotti 1.13 (invitando i presentatori di quest'ultimo a valutare la possibilità di presentare sul tema un ordine del giorno in Assemblea), Rossi 1.14, Marin 1.33, Cristina 1.34 (invitando i presentatori di quest'ultimo a valutare la possibilità di presentare sul tema un ordine del giorno in Assemblea), Marin 1.35, Rossi 1.10, Mollicone 1.22, Toccafondi 1.3, Marin 1.40, Cristina 1.36 (invitando i presentatori di quest'ultimo a valutare la possibilità di presentare sul tema un ordine del giorno in Assemblea) e 1.37 (invitando i presentatori di quest'ultimo a valutare la possibilità di presentare Pag. 162sul tema un ordine del giorno in Assemblea), Marin 1.38 e 1.39. Esprime parere favorevole sugli emendamenti Marin 1.41 e Mariani 1.18, a condizione che siano riformulati nei termini che si riserva di precisare. Invita al ritiro, avvertendo che altrimenti il parere è contrario, dell'emendamento Marin 1.42, degli identici emendamenti Mollicone 1.23, Toccafondi 1.4 e Rossi 1.15, degli emendamenti Fratoianni 1.7 e Marin 1.43. Chiede di accantonare l'emendamento Lotti 1.16. Invita al ritiro degli emendamenti Rossi 1.17 (invitando i presentatori di quest'ultimo a valutare la possibilità di presentare sul tema un ordine del giorno in Assemblea), Toccafondi 1.5 e Rossi 1.11; riguardo a quest'ultimo fa presente che la questione del tempo da assegnare alle Commissioni parlamentari per l'espressione del parere è affrontata dal suo emendamento 1.61 e da analoghi emendamenti presentati agli altri articoli. Preannuncia che sull'articolo 1 sono in corso di presentazione suoi emendamenti.

  Il sottosegretario Simone VALENTE esprime parere conforme a quello del relatore.

  Luigi GALLO, presidente, propone di iniziare la votazione degli emendamenti riferiti all'articolo 1.

  Marco MARIN (FI), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede alla presidenza chiarimenti sulle modalità di svolgimento dell'esame degli emendamenti. Ritiene infatti più corretto che il relatore renda note le sue proposte di riformulazione e i suoi emendamenti, prima di iniziare le votazioni.

  Federico MOLLICONE (FdI) concorda con il deputato Marin.

  Andrea ROSSI (PD) non ritiene opportuno che si inizi a votare gli emendamenti riferiti all'articolo 1 senza conoscere le proposte di riformulazione e gli emendamenti del relatore. Reputa meglio procedere con l'espressione del parere, da parte del relatore e del Governo, anche sugli emendamenti riferiti agli altri articoli, in attesa di poter valutare le riformulazioni proposte e gli emendamenti del relatore. Premesso che il suo gruppo non intende fare ostruzionismo, osserva che l'esame degli emendamenti non potrà essere spedito se i commissari non sono messi nella condizione di capire il complesso delle modifiche che si intende apportare al testo.

  Federico MOLLICONE (FdI) non comprende le ragioni di correre alla votazione. A suo avviso, è necessario conoscere l'atteggiamento generale della maggioranza e del Governo rispetto agli emendamenti nel complesso, per decidere quale dovrà essere, di conseguenza, quello dell'opposizione. Propone, quindi, di ascoltare prima tutti i pareri, di conoscere le riformulazioni proposte e gli emendamenti del relatore e di iniziare a votare solo dopo. Sottolinea che il passaggio di un provvedimento in Commissione non deve essere considerato un semplice atto formale.

  Marco MARIN (FI) si associa al deputato Mollicone, assicurando che gli impegni presi con il relatore a tenere un atteggiamento costruttivo e collaborativo saranno rispettati dall'opposizione se c’è un atteggiamento parimenti corretto da parte della maggioranza. Non si tratta di ostruzionismo: trattandosi di un provvedimento importante, la chiarezza riguardo a quello che la maggioranza vuole fare è d'obbligo. Ribadisce che è necessario conoscere prima tutti i pareri.

  Luigi GALLO, presidente, dopo aver fatto presente che l'esame in sede referente non è mai stato considerato da nessuno come un semplice atto formale, invita il relatore a proseguire nell'espressione dei pareri sugli articoli.

  Daniele BELOTTI (Lega), relatore, riferendosi alle proposte emendative all'articolo 2, esprime parere favorevole sull'emendamento Marin 2.11, a condizione Pag. 163che si riformulato nei termini che si riserva di precisare, e parere favorevole sull'emendamento Gallo 2.7. Invita al ritiro, avvertendo che altrimenti il parere è contrario, dell'emendamento Prestipino 2.6 (in quanto assorbito dall'emendamento Gallo 2.7). Chiede l'accantonamento dell'emendamento Prestipino 2.14. Invita al ritiro, avvertendo che altrimenti il parere è contrario, degli emendamenti Fratoianni 2.17 e Marin 2.12. Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Fratoianni 2.2, Rossi 2.5 e Mollicone 2.10. Esprime parere favorevole, a condizione che siano riformulati nei termini che si riserva di precisare, sugli emendamenti Prestipino 2.15 e Tuzi 2.8. Invita al ritiro, avvertendo che altrimenti il parere è contrario, degli emendamenti Rossi 2.3 e 2.4 (invitando i presentatori di questi ultimi a valutare la possibilità di presentare sul tema ordini del giorno in Assemblea). Esprime parere favorevole, a condizione che siano riformulati nei termini che si riserva di precisare, sull'emendamento Butti 2.9. Invita al ritiro, avvertendo che altrimenti il parere è contrario, dell'emendamento Marin 2.13.

  Il sottosegretario Simone VALENTE esprime parere conforme a quello del relatore.

  Daniele BELOTTI (Lega), relatore, sulle proposte emendative riferite all'articolo 3, invita al ritiro, avvertendo che altrimenti il parere è contrario, degli identici emendamenti Toccafondi 3.1, Boldrini 3.3 e Lotti 3.4. Esprime parere favorevole, a condizione che sia riformulato nei termini che si riserva di precisare, sull'emendamento Butti 3.7. Esprime parere favorevole sull'emendamento Marin 3.9. Esprime parere favorevole, a condizione che siano riformulati nei termini che si riserva di precisare, sugli identici emendamenti Rossi 3.5 e Mollicone 3.6. Invita al ritiro, avvertendo che altrimenti il parere è contrario, dell'emendamento Toccafondi 3.2. Esprime parere favorevole sull'emendamento Marin 3.8. Esprime parere favorevole, a condizione che sia riformulato nei termini che si riserva di precisare, sull'articolo aggiuntivo Furgiuele 3.01.

  Il sottosegretario Simone VALENTE esprime parere conforme a quello del relatore.

  Daniele BELOTTI (Lega), relatore, con riferimento alle proposte emendative all'articolo 4, invita al ritiro, avvertendo che altrimenti il parere è contrario, dell'emendamento Boldrini 4.2. esprime parere favorevole sull'emendamento Tuzi 4.13. Invita al ritiro, avvertendo che altrimenti il parere è contrario, degli emendamenti Marin 4.19 e 4.20, Rossi 4.6 e Lotti 4.8 (invitando i presentatori di quest'ultimo a valutare la possibilità di presentare sul tema un ordine del giorno in Assemblea). Esprime parere favorevole sull'emendamento Boldi 4.1. Invita al ritiro, avvertendo che altrimenti il parere è contrario, degli emendamenti Rossi 4.10 e Marin 4.21. Chiede l'accantonamento dell'emendamento Pettarin 4.22. Invita al ritiro, avvertendo che altrimenti il parere è contrario, degli emendamenti Marin 4.23, Boldrini 4.3 e Occhionero 4.4. Esprime parere favorevole, a condizione che sia riformulato nei termini che si riserva di precisare, sull'emendamento Tuzi 4.12. Invita al ritiro, avvertendo che altrimenti il parere è contrario, degli emendamenti Butti 4.15, Ascani 4.9, Occhionero 4.5, Butti 4.17 (invitando i presentatori di quest'ultimo a valutare la possibilità di presentare sul tema un ordine del giorno in Assemblea) e 4.18, Lucaselli 4.14, Butti 4.16, Rossi 4.7 e degli articoli aggiuntivi Ascani 4.01 e Butti 4.03.

  Il sottosegretario Simone VALENTE esprime parere conforme a quello del relatore.

Pag. 164

  Marco MARIN (FI) chiede che vengano rese note le riformulazioni proposte per gli emendamenti riferiti agli articoli 2, 3 e 4.

  Daniele BELOTTI (Lega), relatore, chiede una breve sospensione della seduta, per avere il tempo di mettere a punto gli emendamenti che intende presentare.

  Luigi GALLO, presidente, preso atto che non vi sono obiezioni, sospende la seduta.

  La seduta, sospesa alle 16.15, riprende alle 17.

  Luigi GALLO, presidente, comunica che tra i rappresentanti dei gruppi è intervenuto informalmente un accordo per proseguire con l'espressione del parere del relatore e del Governo su tutti gli emendamenti nella seduta odierna. Comunica inoltre il relatore ha depositato gli emendamenti del relatore 1.65, 1.64, 1.63, 1.62, 1.60, 1.61, 3.52, 4.51, 4.53, 4.50, 5.50, 5.51, 12.50, 13.51, 13.50 e 14.50 (vedi allegato) e che il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti è fissato alle ore 12 di domani. Aggiunge che l'accordo intervenuto tra i gruppi prevede che la votazione di tutti gli emendamenti si svolga giovedì 13 giugno.

  Daniele BELOTTI (Lega), relatore, proseguendo l'espressione del parere con riguardo alle proposte emendative all'articolo 5, invita al ritiro, avvertendo che altrimenti il parere è contrario, dell'emendamento Rossi 5.6. Chiede l'accantonamento dell'emendamento Toccafondi 5.1. Invita al ritiro, avvertendo che altrimenti il parere è contrario, degli emendamenti Boldrini 5.3 e 5.4, Toccafondi 5.2, Boldrini 5.5, Lotti 5.8 e 5.7.

  Il sottosegretario Simone VALENTE esprime parere conforme a quello del relatore.

  Daniele BELOTTI (Lega), relatore, con riferimento agli emendamenti all'articolo 12, invita al ritiro, avvertendo che altrimenti il parere è contrario, dell'emendamento Rossi 12.1. Esprime parere favorevole sugli emendamenti Gallo 12.3 e 12.4. Esprime parere favorevole, a condizione che sia riformulato nei termini che si riserva di precisare, sull'emendamento Ilaria Fontana 12.5. Chiede di accantonare gli emendamenti Ilaria Fontana 12.8 e Tuzi 12.6. Esprime parere favorevole sull'emendamento Mollicone 12.7. Invita al ritiro, avvertendo che altrimenti il parere è contrario, dell'emendamento Rossi 12.2.

  Il sottosegretario Simone VALENTE esprime parere conforme a quello del relatore.

  Daniele BELOTTI (Lega), relatore, con riferimento alle proposte emendative all'articolo 13, esprime parere favorevole sull'emendamento Mariani 13.3 e invita al ritiro, avvertendo che altrimenti il parere è contrario, degli emendamenti Lucaselli 13.4 e Rossi 13.1.

  Il sottosegretario Simone VALENTE esprime parere conforme a quello del relatore.

  Daniele BELOTTI (Lega), relatore, con riferimento alle proposte emendative all'articolo 14, invita al ritiro, avvertendo che altrimenti il parere è contrario, dell'emendamento Rossi 14.7. Chiede l'accantonamento degli emendamenti Carbonaro 14.2 e Frassinetti 14.5. Invita al ritiro, avvertendo che altrimenti il parere è contrario, degli emendamenti Ciaburro 14.3 e Rossi 14.1. Esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Schullian 14.01, invitando quindi al ritiro dell'articolo aggiuntivo Marin 14.02.

  Il sottosegretario Simone VALENTE esprime parere conforme a quello del relatore.

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  Giorgia LATINI (Lega) comunica di aver sottoscritto l'articolo aggiuntivo Furgiuele 3.01.

  Ketty FOGLIANI (Lega) comunica di aver sottoscritto l'emendamento Carbonaro 14.2.

  Luigi GALLO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 17.05.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

COMITATO RISTRETTO

Disposizioni per la promozione e il sostegno della lettura.
C. 478 Piccoli Nardelli, C. 1410 Belotti, C. 1516 Mollicone, C. 1614 Frassinetti e C. 1686 Casciello.

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