CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 28 maggio 2019
192.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 28 maggio 2019. — Presidenza della presidente Francesca BUSINAROLO.

  La seduta comincia alle 14.35.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante ripartizione delle risorse del Fondo per il rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e lo sviluppo del Paese.
Atto n. 81.

(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Valentina PALMISANO (M5S), relatrice, ricorda che la Commissione è chiamata ad esaminare, nella seduta odierna, lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante ripartizione delle risorse del Fondo per il rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e lo sviluppo del Paese (Atto del Governo 81).
  A tale riguardo, rammenta che il Fondo è stato istituito dalla legge n. 30 dicembre 2018, n. 145 (legge di bilancio per il 2019), nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (cap. 7557) con una dotazione complessiva di circa 43,6 miliardi di euro per gli anni dal 2019 al 2033. Tale dotazione è ridotta, ai sensi del comma 96 dell'articolo 1 della medesima legge istitutiva, di un importo complessivo pari a 900 milioni di euro, al fine di finanziare il prolungamento della linea metropolitana 5 (M5) da Milano fino al comune di Monza e, pertanto, le risorse residue del Fondo ammontano a complessivi 42,7 miliardi di euro, con il seguente profilo finanziario: 725 milioni di euro per l'anno 2019, 1.250 milioni di euro per l'anno 2020, 1.575 milioni di euro per l'anno 2021, 3.155 milioni di euro per l'anno 2022, 3.070 milioni di euro per l'anno 2023, 3.055 milioni di euro per l'anno 2024, 3.100 milioni di euro per l'anno 2025, 3.180 milioni di euro per l'anno 2026, 3.290 milioni di euro per l'anno 2027, 3.300 milioni di euro per l'anno 2028, 3.400 milioni per ciascuno degli anni dal 2029 al 2033.
  Evidenzia che, come stabilito dalla norma istitutiva (al comma 98 dell'articolo 1), il riparto del Fondo viene disposto con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto Pag. 37con i Ministri interessati, da adottare entro il 31 gennaio 2019, sulla base di programmi settoriali presentati dalle Amministrazioni centrali dello Stato per le materie di propria competenza. Gli schemi dei decreti sono trasmessi alle Commissioni parlamentari competenti per materia, le quali esprimono il proprio parere entro trenta giorni dalla data dell'assegnazione. Decorso tale termine, i decreti possono essere adottati anche in mancanza del predetto parere. Segnala che gli schemi di decreto devono indicare inoltre le modalità di utilizzo dei contributi, sulla base di criteri di economicità e contenimento della spesa, anche attraverso operazioni finanziarie, con oneri di ammortamento a carico del bilancio dello Stato, con la Banca europea per gli investimenti (BEI), con la Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa (CEB), con Cassa depositi e prestiti S.p.A. e con i soggetti autorizzati all'esercizio dell'attività bancaria, compatibilmente con gli obiettivi programmati di finanza pubblica. Ricorda che, per quanto riguarda lo schema all'esame della Commissione Giustizia, l'annuncio all'Assemblea della Camera è avvenuto il 29 aprile 2019, e pertanto il parere della Commissione Bilancio deve essere espresso entro il 29 maggio 2019.
  Venendo al contenuto del provvedimento in esame, costituito da un unico articolo, segnala che le risorse sono ripartite tra le Amministrazioni centrali dello Stato, tenendo conto delle proposte formulate dai Ministeri, come rappresentato nella tabella allegata al provvedimento (comma 1). A tale proposito rilevo che oltre due terzi delle risorse, pari al 37,7 per cento, sono state assegnate al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti; il 16,8 per cento al Ministero dello sviluppo economico; il 13,6 per cento al Ministero della difesa; il 9,4 per cento al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. A tutti gli altri ministeri sono state assegnate quote inferiori al cinque per cento. Nello specifico, al Ministero della Giustizia risultano assegnati un totale di 650 milioni di euro.
  Il comma 2 dispone che gli interventi siano individuati dalle Amministrazioni centrali dello Stato nell'ambito degli stanziamenti assegnati secondo le procedure previste a legislazione vigente anche, ove necessario, attraverso l'intesa con gli enti territoriali interessati ovvero in sede di Conferenza permanente Stato-Regioni e province autonome.
  I commi 3 e 4 riguardano, invece, il monitoraggio e il controllo dei programmi finanziati, previsto nel comma 105 dell'articolo 1 della legge di bilancio per il 2019. In particolare, il comma 3 prevede che, al fine di garantire il monitoraggio della spesa effettuata, gli interventi finanziati debbano essere corredati del codice unico di progetto (CUP) e del codice identificativo della gara (CIG), ove previsti dalla normativa vigente. Inoltre, per gli interventi infrastrutturali, i programmi finanziati sono monitorati ai sensi del decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, che introduce un sistema gestionale informatizzato contenente tutte le informazioni inerenti l'intero processo realizzativo dell'opera, con obbligo, tra l'altro, di subordinare l'erogazione dei finanziamenti pubblici all'effettivo adempimento degli obblighi di comunicazione ivi previsti.
  Il comma 4 richiede a ciascun Ministero di presentare, entro il 15 settembre di ogni anno, una relazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero dell'economia e delle finanze e alle Commissioni parlamentari competenti per materia, ai fini della valutazione dello stato di avanzamento dei programmi finanziati e delle principali criticità riscontrate nell'attuazione degli interventi.
  Sottolinea infine che i commi 5 e 6 riguardano le somme assegnate ma non impegnate. In particolare, il comma 5 prevede che, in attuazione di quanto disposto dal comma 98 dell'articolo 1 della citata legge n. 145 del 2018, con decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, siano individuate le somme non impegnate e determinate quelle da riassegnare alle Amministrazioni centrali dello Stato nell'ambito delle finalità del Pag. 38Fondo, anche con riferimento a risorse destinati ad interventi non più di interesse dell'Amministrazione proponente. Il comma 6 concerne le somme assegnate per l'anno 2019, nell'ambito delle quali, tramite decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, da adottare entro il 15 novembre 2020, devono essere: individuate le somme non impegnate; determinate quelle da riassegnare alle Amministrazioni centrali dello Stato nell'ambito delle finalità del Fondo.

  Giusi BARTOLOZZI (FI), come segnalato dalla relatrice, ribadisce che la dotazione del fondo, ridotta a 42,7 miliardi di euro dagli originari 43,6 per la realizzazione del prolungamento della linea metropolitana da Milano a Monza, è stata ripartita tra le Amministrazioni centrali dello Stato sulla base delle richieste formulate dai Ministeri. Segnala a tale proposito che lo stanziamento attribuito al Ministero della Giustizia, ammontante a 650 milioni di euro per 14 anni, pari all'1,5 per cento della dotazione totale, è uno fra i più bassi. Chiede pertanto di sapere se il Ministro Bonafede abbia avanzato una richiesta così esigua, ritenendo che il sistema giustizia del nostro Paese non abbia bisogno di ulteriori dotazioni finanziarie, o se al contrario gli siano state concesse risorse inferiori a quelle richieste. Da ultimo ritiene utile acquisire anche i dati relativi agli stanziamenti assegnati da analogo fondo nella scorsa legislatura, al fine di poter effettuare una valutazione consapevole dei contenuti del provvedimento.

  Valentina PALMISANO (M5S), relatrice, nel prendere atto dei rilievi della collega Bartolozzi, precisa che il comparto giustizia non è finanziato esclusivamente dal fondo in esame, che rappresenta soltanto una delle tante fonti di finanziamento delle Amministrazioni pubbliche. Sottolinea inoltre che, proprio in virtù dell'obiettivo del fondo, nella distribuzione delle risorse sono stati privilegiati i Ministeri i cui investimenti hanno un immediato impatto sullo sviluppo del paese.

  Francesca BUSINAROLO, presidente, nel ricordare che i rilievi alla V Commissione dovranno essere espressi entro domani, sollecita i colleghi a sottoporre alla relatrice eventuali osservazioni nel corso della giornata odierna. Fa presente inoltre che le richieste avanzate dalla collega Bartolozzi saranno immediatamente sottoposte al Governo per gli opportuni chiarimenti.
   Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.40.