CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 6 marzo 2019
152.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 6 marzo 2019. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Raffaele Volpi.

  La seduta comincia alle 9.40.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

DL 4/2019: Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni.
C. 1637 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alle Commissioni riunite XI e XII).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

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  Michele GUBITOSA (M5S), relatore, introduce l'esame del provvedimento osservando che il decreto-legge n. 4 del 2019, approvato con modificazioni in prima lettura dal Senato, contiene disposizioni che danno attuazione alle due più importanti misure di politica economica annunciate dal Governo e finanziate nella legge di bilancio 2019: l'istituzione del reddito di cittadinanza (Rdc) e l'accesso al trattamento di pensione anticipata in presenza di un requisito anagrafico pari a 62 anni e di un'anzianità contributiva minima di 38 anni (cosiddetta quota 100).
  Sottolinea, quindi, che il provvedimento istituisce all'articolo 1 il reddito di cittadinanza, descritto «quale misura unica di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all'esclusione sociale, a garanzia del diritto al lavoro, nonché a favorire il diritto all'informazione, all'istruzione, alla formazione, alla cultura attraverso politiche volte al sostegno economico e all'inserimento sociale dei soggetti a rischio di emarginazione nella società e nel mondo del lavoro».
  Fa presente, poi, che nel caso di nuclei familiari composti esclusivamente da uno o più componenti di età pari o superiore a 67 anni, adeguata agli incrementi della speranza di vita, l'istituto assume la denominazione di «pensione di cittadinanza». Rileva, dunque, che i beneficiari e i requisiti che devono possedere i richiedenti il reddito e la pensione di cittadinanza sono definiti all'articolo 2, mentre gli articoli da 3 a 5 regolano le modalità di calcolo, la durata e la decorrenza del beneficio economico, nonché le modalità della richiesta, riconoscimento ed erogazione del beneficio, disponendo altresì che il reddito di cittadinanza sia subordinato alla dichiarazione, da parte dei componenti il nucleo familiare maggiorenni, di immediata disponibilità al lavoro nonché alla sottoscrizione di un Patto per il lavoro ovvero di un Patto per l'inclusione sociale.
  Segnala che l'articolo 7 stabilisce le cause di decadenza dal reddito di cittadinanza, ovvero di riduzione del medesimo, e alcune sanzioni penali, mentre l'articolo 8 introduce incentivi a favore dei datori di lavoro e degli enti di formazione accreditati che assumono a tempo pieno e indeterminato, anche mediante contratto di apprendistato, soggetti beneficiari del reddito di cittadinanza, nonché a favore dei beneficiari del reddito di cittadinanza che avviano un'attività lavorativa autonoma o di impresa individuale o una società cooperativa entro i primi dodici mesi di fruizione del beneficio.
  L'articolo 10 affida al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali il compito di monitorare l'attuazione del reddito di cittadinanza, prevedendo la pubblicazione di un rapporto annuale da parte dello stesso Dicastero.
  Passa, quindi, a illustrare sinteticamente le disposizioni (articoli da 14 a 24) che riguardano l'altra importante misura varata dal Governo in materia pensionistica.
  In particolare, l'articolo 14 introduce in via sperimentale, per il triennio 2019-2021, il diritto a conseguire, per alcune categorie di lavoratori, la pensione anticipata in presenza di un requisito anagrafico pari a 62 anni e di un'anzianità contributiva minima di 38 anni (cosiddetta quota 100).
  La possibilità viene ammessa in favore dei lavoratori dipendenti, pubblici e privati – con esclusione di quelli iscritti a forme pensionistiche obbligatorie gestite da soggetti diversi dall'INPS –, nonché in favore degli altri lavoratori, diversi da quelli subordinati, iscritti alle relative gestioni pensionistiche dell'INPS. Per la pensione anticipata in oggetto vengono stabilite norme specifiche sui termini di decorrenza del trattamento e sulle limitazioni della possibilità di cumulo con redditi da lavoro.
  Si sofferma, quindi, sui commi 9 e 10 che dispongono l'esclusione di alcune categorie dal diritto all'accesso alla cosiddetta quota 100. In particolare, ai fini dell'esame da parte della Commissione difesa, segnala il comma 10 che esclude dall'ambito del nuovo istituto il personale militare delle Forze armate, il personale delle Forze di polizia, di polizia penitenziaria e della Guardia di finanza ed il personale operativo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.Pag. 17
  Evidenzia, quindi, che l'articolo 15 opera una revisione della disciplina sui requisiti e sui termini di decorrenza della pensione anticipata rispetto al conseguimento dell'età anagrafica per il trattamento di vecchiaia, mentre l'articolo 16 reca disposizioni concernenti l'istituto sperimentale per il pensionamento anticipato delle donne (cosiddetta opzione donna), estendendone la fruizione per le lavoratrici interessate.
  L'articolo 17 prevede il blocco per uno specifico periodo temporale degli incrementi dell'età pensionabile per effetto dell'aumento della speranza di vita per i cosiddetti lavoratori precoci, prevedendone altresì il diritto al pensionamento trascorsi tre mesi dalla maturazione degli specifici requisiti richiesti.
  L'articolo 18 proroga a tutto il 2019 la sperimentazione della cosiddetta APE sociale, mentre l'articolo 19 dispone la non applicazione fino al 31 dicembre 2021 dei termini di prescrizione contributiva riferiti agli obblighi relativi alle contribuzioni di previdenza e di assistenza sociale obbligatoria per i rapporti di lavoro subordinato con le amministrazioni pubbliche afferenti ai periodi di competenza fino al 31 dicembre 2014.
  Infine, gli articoli da 20 a 24, recano disposizioni in materia di riscatto dei periodi non coperti da contribuzione presso forme di previdenza obbligatoria né soggetti ad alcun obbligo contributivo e dei corsi di studio universitario, sull'esclusione dell'applicazione del limite massimo di imponibile contributivo e di base di calcolo del trattamento pensionistico, su una nuova tipologia di trattamento a carico dei fondi di solidarietà bilaterali, sulla corresponsione dei trattamenti di fine servizio, comunque denominati, dei dipendenti pubblici che accedono al pensionamento anticipato e sull'imposta sul reddito delle persone fisiche con riferimento all'indennità di fine servizio per la cessazione dal rapporto di lavoro.
  Tutto ciò considerato, si riserva di presentare, anche alla luce del dibattito che si svolgerà sul provvedimento, una proposta di parere che sin da ora preannuncia sarà favorevole.

  Salvatore DEIDDA (FdI) osserva, in maniera critica, che il decreto-legge n. 4 del 2019 destina oltre 6 miliardi e mezzo di euro ad interventi a sostegno del reddito dei cittadini, ma di tale somma nemmeno un euro viene utilizzato a beneficio di quei militari che si possono definire come «precari» dal momento che, dopo quattro anni di servizio come volontari, rischiano di non transitare nel servizio permanente effettivo (Spe).
  Sottolinea come sarebbe stato importante, a fronte delle riduzioni operate nella legge di bilancio sugli stanziamenti finanziari destinati alla Difesa, dare un segnale di attenzione al mondo militare inserendo nel provvedimento in esame alcune misure a sostegno dell'intero Comparto.
  Lamenta, infine, che anche con riguardo agli interventi nell'ambito della materia pensionistica non viene messa in campo alcuna misura migliorativa della situazione del personale militare, che risulta sempre più maltrattato.
  Per tali ragioni, anche a nome del gruppo di Fratelli d'Italia, manifesta profonda contrarietà al provvedimento in esame.

  Il Sottosegretario Raffaele VOLPI fa presente che è stata avviata, da parte della Difesa, una concertazione con gli altri Dicasteri interessati affinché il Governo possa presentare un emendamento volto a risolvere alcune problematiche che si sono verificate con riguardo ai conguagli del trattamento accessorio del personale militare.
  Con riferimento, invece, alle questioni attinenti al tema pensionistico, osserva che le difficoltà che le Forze armate oggi incontrano in questo campo sono legate alla carenza di personale esperto, dovuta anche all'attuale regime della materia che consente l'uscita di personale nel pieno delle proprie capacità.

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  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Ratifica ed esecuzione dello Scambio di Note per la proroga dell'Accordo di cooperazione nel settore della difesa tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Libano del 21 giugno del 2004, fatto a Beirut il 25 luglio e il 16 settembre 2016.
C. 1469 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Giovanni RUSSO (M5S), relatore, rileva che lo Scambio di note verbali, fatto a Beirut il 25 luglio e il 16 settembre 2016, ha lo scopo di prolungare per ulteriori cinque anni la vigenza dell'Accordo di cooperazione nel settore della difesa tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Libano, firmato a Beirut il 21 giugno 2004, ratificato dall'Italia con la legge n. 126 del 2006 ed entrato in vigore, per la durata di cinque anni, successivamente rinnovati per altri cinque, a partire dal 16 settembre 2006.
  Sottolinea, in premessa, che l'Intesa, formata dalla Nota verbale della nostra Ambasciata a Beirut n. 1331 del 25 luglio 2016 e dal riscontro positivo del Ministero degli esteri e degli emigrati della Repubblica del Libano del 16 settembre 2016 ricevuta in pari data dalla nostra Rappresentanza diplomatica, assicura l'applicazione provvisoria da parte libanese di tutte le previsioni ivi inserite in attesa del perfezionamento delle procedure di ratifica italiana.
  Osserva, quindi, che come evidenziato nella relazione illustrativa che accompagna il disegno di legge, il Libano è un Paese di altissima valenza geo-strategica per l'Italia, in virtù del suo ruolo chiave nel garantire la stabilità nello scacchiere medio-orientale. Proprio in considerazione di questa valenza, a tutt'oggi l'Italia continua a partecipare, con un contingente di circa 1.100 militari che ha saputo guadagnarsi con la sua azione la stima ed il rispetto di tutti gli attori regionali, alla missione UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon), di cui il nostro Paese detiene nuovamente il comando dall'agosto 2018.
  Peraltro, la presenza di un numero particolarmente elevato di rifugiati nel territorio libanese costituisce un ulteriore elemento di grande fragilità interna.
  Ciò premesso, ricorda che l'Accordo italo-libanese del 2004 si compone di 11 articoli, preceduti da un Preambolo, e, come le altre Intese di analogo tenore, è finalizzato allo sviluppo della cooperazione tra i due Paesi ed alla promozione di rapporti amichevoli e forme di collaborazione tra le rispettive Forze armate.
  Passando a riepilogare in maniera sintetica i contenuti dell'Accordo, segnala che la collaborazione tra le Parti si basa sul principio di reciprocità (articolo 1) ed investe i settori delle operazioni umanitarie e di peace-keeping, del rispetto dei Trattati internazionali in materia di sicurezza, difesa e controllo degli armamenti, dell'industria militare, dell'interscambio di materiali di armamento, dell'organizzazione, formazione e addestramento delle Forze armate, delle questioni relative alla polizia militare, nonché della medicina, storia e sport militari (articolo 3).
  L'organizzazione delle attività oggetto della cooperazione è affidata dall'articolo 2 ai Ministeri della difesa dei due Paesi. È inoltre prevista l'eventualità che si stipulino successive Intese a completamento dell'Accordo e che si redigano programmi di cooperazione tra le rispettive Forze armate.
  L'articolo 4 stabilisce le forme e le modalità di attuazione della cooperazione militare nei settori individuati e concordati dalle Parti. Sono previsti incontri e visite di delegazioni ufficiali dei rispettivi Ministeri della Difesa e del personale militare; svolgimento di esercitazioni; scambi di esperienze, di informazioni e di pubblicazioni; organizzazione di attività culturali e sportive.Pag. 19
  Particolare rilievo assume l'articolo 5, che riguarda la promozione degli scambi di materiali d'armamento che possono appartenere a tipologie aeree, navali e terrestri, nonché di materiali delle trasmissioni. Gli scambi potranno avvenire per opera delle due Amministrazioni statuali o anche di privati debitamente autorizzati.
  Gli articoli 6, 7 e 8 disciplinano, rispettivamente, le modalità di finanziamento delle attività di cooperazione sulla base del principio di reciprocità, il risarcimento degli eventuali danni provocati dal personale militare in missione e la competenza giurisdizionale sul personale ospite, che spetta al Paese ospitante per infrazioni punite in base alla propria legislazione e allo Stato di invio per i restanti profili.
  L'articolo 9 disciplina il trattamento di informazioni, documenti e materiali che le Parti potranno scambiarsi nello svolgimento delle attività di cooperazione militare e stabilisce che il trasferimento a terzi di informazioni, documenti e materiali per la difesa è soggetto alla preventiva approvazione scritta della Parte cedente.
  L'articolo 10, invece, regola le controversie sull'applicazione dell'Accordo.
  Infine, l'articolo 11 reca le clausole di rito relative all'entrata in vigore e alla durata dell'Accordo, fissata per un periodo di cinque anni, con tacito rinnovo per uguale periodo, salvo denuncia di una delle Parti.
  Quanto al disegno di legge di ratifica dello Scambio di Note per la proroga dell'Accordo di cooperazione nel settore della difesa, che contiene l'autorizzazione alla ratifica, l'ordine di esecuzione dell'Accordo, le clausole di invarianza finanziaria e l'entrata in vigore, ricorda che sul finire della scorsa Legislatura era stato presentato al Senato (S. 2972) un disegno di legge di analogo contenuto, il cui iter non è stato possibile concludere per lo scioglimento delle Camere in vista delle elezioni politiche del marzo 2018.
  Si riserva, quindi, di presentare una proposta di parere favorevole a conclusione del dibattito.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 10.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 6 marzo 2019. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Raffaele Volpi.

  La seduta comincia alle 10.35

5-01598 Pagani: Sulla riduzione dell'organico di Marigenimil a Taranto.

  Gianluca RIZZO, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

  Ubaldo PAGANO (PD), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo sottolineando l'esigenza di assicurare la prosecuzione dei servizi che garantiscono l'apertura del Ponte di San Francesco di Paola a Taranto.

  Il sottosegretario Raffaele VOLPI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Ubaldo PAGANO (PD) ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta che, tuttavia, ritiene interlocutoria in quanto non dà assicurazioni sul mantenimento delle unità di personale che dovrebbero garantire l'operatività del Ponte girevole di San Francesco di Paola.
  Osserva, quindi, che la contrazione dell'organico di Marigenimil stabilita nel decreto ministeriale del 19 novembre 2014 Pag. 20riguarda la dotazione generale di tutta la Direzione e che la riorganizzazione delle strutture da parte dei vertici della Difesa deve svilupparsi anche sulla base degli indirizzi che provengono dalle decisioni a livello politico.
  Ribadisce, quindi, l'esigenza fortemente sentita da tutta la città di Taranto di soddisfare pienamente il funzionamento del servizio assicurato dal Ponte ed auspica che venga assicurato anche per il futuro il mantenimento del necessario organico di personale.
  Conclude sottolineando che sarà sua cura segnalare eventuali discrasie che si dovessero verificare nel servizio.

5-01599 Palazzotto: Sugli assetti navali coinvolti o transitati nel tratto di mare interessato dal ritrovamento di un gommone il 17 luglio 2018.

  Erasmo PALAZZOTTO (LeU) illustra l'interrogazione in titolo che riguarda un episodio vissuto da vicino essendo stato lui stesso a bordo della nave che, lo scorso 17 luglio 2018, ritrovò al largo delle coste libiche i resti di un gommone con sopra i corpi abbandonati senza vita di due donne e di un bambino, oltre ad un'altra donna miracolosamente sopravvissuta.
  Ricorda come la vicenda sia stata già oggetto di altri atti di sindacato ispettivo in Assemblea che, tuttavia, non hanno permesso ad oggi di avere risposte certe sulle responsabilità del mancato soccorso del relitto e sottolinea come sia doveroso fornire i dati richiesti nell'interrogazione.

  Il sottosegretario Raffaele VOLPI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Erasmo PALAZZOTTO (LeU) sottolinea come la risposta fornita dal Governo non faccia chiarezza sulla vicenda, che rimane avvolta dal mistero.
  Constata, quindi, che non rimane altro che aspettare che le Autorità giudiziarie facciano piena luce sul caso, individuando le responsabilità del mancato soccorso.

5-01600 Deidda: Sulla decorrenza giuridica e economica del personale dell'Aeronautica Militare arruolato in base alla graduatoria del 2016.

  Salvatore DEIDDA (FdI) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Raffaele VOLPI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Salvatore DEIDDA (FdI) apprende, con soddisfazione, che il Governo è a conoscenza della problematica legata al divario esistente tra la data di decorrenza giuridica e quella di approvazione delle graduatorie di merito delle immissioni di alcuni concorsi e che il Dicastero della Difesa stia lavorando per risolverla.
  Auspica, quindi, che si riesca a giungere ad una soluzione positiva in tempi rapidi ricordando che sono molti i militari interessati che attendono che il lavoro del Dicastero vada a buon fine.

5-01601 Traversi: Sulle iniziative per verificare lo stato dei capannoni dell'Arsenale della Marina di La Spezia.

  Roberto TRAVERSI (M5S) illustra l'interrogazione in titolo segnalando la gravità della problematica legata alla presenza dell'amianto nell'Arsenale di La Spezia che è fortemente avvertita dalla popolazione locale.

  Il sottosegretario Raffaele VOLPI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Roberto TRAVERSI (M5S) ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta esaustiva e segnala come il tema della bonifica dei siti in cui è presente l'amianto sia particolarmente sensibile per la comunità locale che risiede nei dintorni dell'Arsenale di La Spezia.
  Sottolinea, infatti, che vi è forte preoccupazione anche perché manca un Pag. 21piano certo di smaltimento dei materiali da bonificare e nel territorio l'indice di mortalità per patologie connesse alla presenza dell'amianto risulta assai elevato.
  Lamenta di non aver potuto verificare di persona lo stato dei capannoni e sollecita il Dicastero a procedere nella bonifica affinché venga risolto il problema ambientale e il sito interessato possa tornare ad essere utilizzato per finalità meritevoli.

  Gianluca RIZZO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 10.55.

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