CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 5 febbraio 2019
137.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

  Martedì 5 febbraio 2019. — Presidenza del presidente Alberto STEFANI.

  La seduta comincia alle 14.05.

DL 135/2018: Disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione (Esame emendamenti C. 1550 Governo, approvato dal Senato – Rel. Baldino).
C. 1550 Governo, approvato dal Senato.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere).

  Il Comitato inizia l'esame degli emendamenti.

  Alberto STEFANI, presidente, avverte che il Comitato permanente per i pareri è chiamato a esprimere il parere all'Assemblea sugli emendamenti al disegno di legge C. 1550, approvato dal Senato, di conversione del decreto – legge n. 135 del 2018, recante disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione, contenuti nel fascicolo n. 1, trasmessi nella mattinata odierna.
  In sostituzione della relatrice, Baldino, impossibilitata a partecipare alla seduta odierna, rileva come gli emendamenti trasmessi non presentino profili problematici per quanto attiene al riparto di competenze legislative tra Stato e regioni ai sensi dell'articolo 117 della Costituzione: propone pertanto di esprimere su di essi nulla osta.

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  Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di dialogo politico e di cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Cuba, dall'altra, fatto a Bruxelles il 12 dicembre 2016.
C. 1332.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  Il Comitato inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Filippo MATURI (Lega), relatore, rileva come il Comitato permanente per i pareri sia chiamato a esaminare, ai fini del parere alla III Commissione Affari esteri, la proposta di legge C. 1332 Grande, recante ratifica ed esecuzione dell'Accordo di dialogo politico e di cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Cuba, dall'altra.
  Preliminarmente rileva come l'Accordo di dialogo politico e di cooperazione tra l'Unione europea e Cuba, fatto a Bruxelles il 12 dicembre 2016 ed entrato in vigore in via provvisoria per le parti di competenza dell'Unione europea, il 1o novembre 2017, è finalizzato a promuovere le relazioni tra l'Unione europea e Cuba, affinché raggiungano un livello che esprima i saldi legami storici, economici e culturali tra le Parti.
  Oltre a precostituire un solido quadro favorevole al rafforzamento del dialogo politico e della cooperazione bilaterale in un gran numero di settori, l'Accordo fornisce la base per un'azione comune su questioni internazionali e in consessi multilaterali. L'Accordo stabilisce inoltre i princìpi e gli obiettivi generali delle relazioni tra l'UE e Cuba e crea una struttura istituzionale per la sua gestione.
  Ricorda inoltre che attualmente le relazioni tra l'Unione europea e Cuba sono disciplinate dalla Posizione comune del 2 dicembre 1996 (96/697/PESC) che, al fine di incoraggiare il processo di transizione verso una democrazia pluralistica e il rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, nonché di favorire il miglioramento delle condizioni di vita del popolo cubano, prevede l'intensificazione del dialogo politico, l'aiuto umanitario e azioni mirate di cooperazione economica a sostegno dell'attuazione dell'apertura economica.
  Passando quindi a illustrare il contenuto dell'Accordo, che si compone di 89 articoli, suddivisi in cinque parti, la Parte I, composta dagli articoli 1 e 2, relativa alle disposizioni generali, sancisce i princìpi e gli obiettivi dell'Accordo, ribadendo l'impegno a favore di un sistema multilaterale solido, nel pieno rispetto del diritto internazionale e dei princìpi sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite.
  La Parte II, composta dagli articoli da 3 a 14, dedicata al dialogo politico, ne definisce gli obiettivi – tra i quali segnala il rafforzamento del dialogo su temi di interesse comune, lo scambio di opinioni sulle rispettive posizioni nei consessi internazionali e il rafforzamento delle Nazioni Unite come fulcro del sistema multilaterale – e stabilisce la gamma di settori strategici comuni che formerà l'oggetto del dialogo politico:
   diritti umani;
   commercio illegale di armi;
   disarmo e non proliferazione delle armi di distruzione di massa;
   lotta contro il terrorismo;
   gravi crimini di portata internazionale;
   misure coercitive unilaterali;
   lotta contro la tratta di esseri umani e traffico di migranti;
   lotta contro la produzione, il traffico e il consumo di droghe illecite;
   lotta contro la discriminazione razziale, la xenofobia e l'intolleranza ad esso associate;
   sviluppo sostenibile.

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  La Parte III è dedicata alla cooperazione e al dialogo strategico settoriale, e si articola in sette titoli.
  Il Titolo I, composto dagli articoli da 15 a 21, fissa gli obiettivi, i princìpi, le modalità di dialogo, le procedure di cooperazione, definendo altresì gli attori della cooperazione (istituzioni del governo cubano e gli organismi pubblici da essi designati, amministrazioni locali, organizzazioni internazionali e rispettive agenzie, agenzie di sviluppo degli stati membri dell'UE, rappresentanti della società civile), i settori della cooperazione (sviluppo sostenibile; diritti umani e buon governo; sostenibilità ambientale; prevenzione delle catastrofi; prospettiva di genere; persone in stato di vulnerabilità; sviluppo delle capacità nazionali; gestione della conoscenza) e le risorse disponibili per il conseguimento degli obiettivi di cooperazione.
  Per quanto attiene ai profili di più diretto interesse della I Commissione, segnala il Titolo II, composto dagli articoli da 22 a 26, relativo alla democrazia, ai diritti umani e al buon governo, al rafforzamento delle istituzioni e dello Stato di diritto, alla modernizzazione della pubblica amministrazione e alla prevenzione e risoluzione dei conflitti, individuando obiettivi e modalità di cooperazione per il loro raggiungimento.
  Attiene anche agli ambiti di competenza della I Commissione il Titolo III, composto dagli articoli da 27 a 36, dedicato alla promozione della giustizia, alla sicurezza dei cittadini e alla migrazione, stabilendo meccanismi di cooperazione nei settori della:
   protezione dei dati personali;
   prevenzione e repressione del traffico di droga, di armi leggere, del riciclaggio di denaro;
   della lotta contro la criminalità organizzata e il terrorismo;
   della migrazione;
   del traffico di persone e di migranti.

  In tale ambito viene sottolineato inoltre il potenziale contributo della società civile per il raggiungimento degli obiettivi definiti dall'Accordo e si stabilisce il comune impegno a promuovere una maggiore partecipazione della società civile alle attività di cooperazione.
  Il Titolo IV, composto dagli articoli da 37 a 46, è dedicato allo sviluppo e alla coesione sociale e prevede la creazione di canali di cooperazione nei seguenti ambiti:
   politiche economiche;
   politiche commerciali ispirate a princìpi di sviluppo sostenibile, equo e solidale;
   politiche di bilancio che consentano una ridistribuzione della ricchezza;
   politiche sociali e dell'occupazione;
   strategie e politiche di lotta contro la xenofobia e la discriminazione;
   politiche per i giovani.

  Nel settore dell'istruzione le Parti si impegnano a condividere le esperienze e le migliori prassi e a promuovere lo scambio di studenti, ricercatori e docenti. Inoltre iniziative di cooperazione sono previste nel settore della sanità pubblica, della protezione dei consumatori, della cultura e del patrimonio culturale. Iniziative di cooperazione sono anche previste a favore delle persone in stato di vulnerabilità, anche al fine di garantire pari opportunità e a creare opportunità economiche e politiche sociali specifiche.
  Con riferimento agli ambiti di competenza della I Commissione, in tale contesto le Parti si impegnano ad azioni di cooperazione volte a rafforzare la politica di genere in tutti gli ambiti e a promuovere la partecipazione delle donne alla vita politica, economica, sociale e culturale.
  Particolare attenzione viene rivolta ai programmi di prevenzione e contrasto della violenza di genere. L'Unione europea e Cuba si impegnano altresì a promuovere la partecipazione attiva dei giovani alla società e la cooperazione tra le organizzazioni giovanili.Pag. 12
  Il Titolo V, composto dagli articoli da 47 a 49, si occupa della cooperazione nel settore dell'ambiente, della gestione del rischio di catastrofi e di cambiamenti climatici e prevede azioni di cooperazione che possono comprendere il trasferimento e l'utilizzo di tecnologie pulite sostenibili e relativo know-how, promozione di modelli di produzione e consumo sostenibili, sostegno alle iniziative intraprese da Cuba per migliorare la capacità di resistenza alle catastrofi e della gestione sostenibile dell'approvvigionamento idrico.
  Il Titolo VI, composto dagli articoli da 50 a 58, è dedicato allo sviluppo economico e prevede una serie di attività di cooperazione nei settori dell'agricoltura, dello sviluppo rurale, della pesca e dell'acquacoltura, del turismo sostenibile, della scienza, della tecnologia e dell'innovazione, dell'energia, comprese le energie rinnovabili, dei trasporti, dei dati statistici, della modernizzazione dei modelli economici e sociali e della buona governance in materia fiscale.
  Il Titolo VII, composto dall'articolo 59, ha per oggetto l'integrazione e cooperazione regionali e sottolinea l'importanza della cooperazione tra Cuba ed i suoi vicini caraibici, in particolare nei settori prioritari individuati nella strategia comune relativa al partenariato Caraibi-UE.
  La Parte IV, composta dagli articoli da 60 a 80, relativa agli scambi e alla cooperazione commerciale, definisce gli obiettivi della cooperazione nel settore, prefiggendosi in particolare di rafforzare le relazioni economiche e commerciali, di promuovere l'integrazione di Cuba nell'economia mondiale, di rafforzare il contributo del commercio sostenibile e sostenere la diversificazione dell'economia cubana, in un clima di miglioramento per gli investimenti.
  Le disposizioni prevedono l'agevolazione degli scambi e la cooperazione su questioni quali gli ostacoli tecnici agli scambi e le norme, al fine di migliorare le prospettive di rafforzamento delle relazioni economiche.
  La Parte V, composta dagli articoli da 81 a 89, riguarda le disposizioni istituzionali e finali e istituisce un quadro istituzionale.
  In particolare, l'articolo 81 prevede un Consiglio congiunto, riunito a livello ministeriale almeno ogni due anni e presieduto alternativamente da un rappresentante UE e da Cuba, i cui compiti consistono nel vigilare sulle attività volte al conseguimento degli obiettivi dell'accordo di dialogo politico e di cooperazione, nel guidarne l'attuazione e nell'esaminare i principali problemi insorti nell'ambito dell'accordo, nonché le altre questioni bilaterali, multilaterali o internazionali di comune interesse.
  L'articolo 82 prevede altresì un Comitato misto, che assiste il Comitato congiunto, composto da rappresentanti delle Parti e da alti funzionari. Ai sensi dell'articolo 83 il Comitato misto può costituire sottocomitati che possano coadiuvarlo nelle sue funzioni.
  Gli articoli 84, 85 e 86, rispettivamente, sono relativi alla definizione delle Parti, all'adempimento degli obblighi e all'entrata in vigore dell'Accordo, che avverrà integralmente quando sarà ratificato da tutti gli Stati membri dell'Unione europea (il Parlamento europeo ha ratificato l'Accordo il 5 luglio 2017), il quale può essere modificato mediante accordo scritto tra le Parti (ai sensi dell'articolo 87) e la cui applicazione è relativa ai territori dell'Unione europea e della Repubblica di Cuba (in base all'articolo 88).
  L'articolo 89 riguarda i testi dell'Accordo facenti fede.
  Per ciò che riguarda il contenuto della proposta di legge di ratifica, essa consta di 4 articoli.
  Gli articoli 1 e 2 contengono, rispettivamente, l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione dell'Accordo.
  L'articolo 3 contiene una clausola di invarianza finanziaria, per la quale dall'attuazione dell'Accordo non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, mentre l'articolo 4 riguarda l'entrata in vigore dell'Accordo.Pag. 13
  Per quanto attiene al rispetto delle competenze legislative costituzionalmente definite, segnala come il provvedimento s'inquadri nell'ambito della materia «politica estera e rapporti internazionali dello Stato», affidata alla competenza legislativa esclusiva dello Stato dall'articolo 117, secondo comma, lettera a), della Costituzione.
  Formula quindi una proposta di parere favorevole (vedi allegato).

  Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 14.15.

SEDE REFERENTE

  Martedì 5 febbraio 2019. — Presidenza del presidente Giuseppe BRESCIA.

  La seduta comincia alle 14.15.

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sullo stato della sicurezza e sul degrado delle città.
C. 696 De Maria, C. 1169 Lupi e C. 1313 Gelmini.

(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 7 novembre 2018.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, rileva come, nella seduta odierna, la Commissione prosegua l'esame in sede referente della proposta di legge C. 696 De Maria, recante «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sullo stato della sicurezza e sul degrado delle città», inserita all'ordine del giorno della Commissione su richiesta del gruppo PD.
  Avverte che sono state nel frattempo assegnate alla Commissione le proposte di legge C. 1169, a prima firma del deputato Lupi, recante «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie», e la proposta di legge C. 1313, a prima firma della deputata Gelmini, recante «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie». Poiché tali proposte vertono su materia identica a quella recata dal progetto di legge C. 696 in esame, ne è stato disposto l'abbinamento d'ufficio, ai sensi dell'articolo 77, comma 1, del Regolamento.
  Al riguardo segnala inoltre come, su richiesta del gruppo del PD, la proposta di legge C. 696 sia stata inserita nel calendario dei lavori dell'Assemblea a partire dalla seduta di lunedì 25 febbraio.

  Marco DI MAIO (PD), relatore, propone di adottare come testo base per il prosieguo dell'esame la proposta di legge C. 696, a prima firma del deputato De Maria, in vista della successiva fase emendativa. Auspica in proposito che, una volta adottato il testo base, considerato il generale consenso registrato sul tema in esame, si possa valutare di fissare a breve il termine per la presentazione degli emendamenti, proponendo di considerare al riguardo la giornata di giovedì.

  Francesco Paolo SISTO (FI), nel rilevare come sia stato testé comunicato dal Presidente l'abbinamento alla proposta di legge C. 696, già in esame, di due nuove proposte di legge, tra cui una presentata dal suo gruppo, auspica, anche per una questione di correttezza e cortesia nei rapporti tra i gruppi, che la deliberazione sull'adozione del testo base sia rinviata ad un'altra seduta. Fa presente che il suo gruppo è disponibile a confrontarsi seriamente sul merito dei provvedimenti in titolo.

  Marco DI MAIO (PD), relatore, dopo aver fatto notare che il contenuto delle proposte di legge abbinate potrà essere attentamente valutato anche in vista della presentazione delle proposte emendative, auspica che si proceda speditamente nell’iter Pag. 14di esame, considerata la calendarizzazione del provvedimento in Assemblea.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, fa presente che le modalità di prosecuzione dell'iter saranno definite nella riunione di domani dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi. Ferma restando la necessità di valutare l'andamento dei lavori in Assemblea nella settimana in corso, ritiene che la deliberazione per l'adozione del testo base, in vista della successiva fase emendativa, possa aver luogo entro la giornata di giovedì 7 febbraio.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.20.

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