CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 29 gennaio 2019
133.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 29 gennaio 2019. — Presidenza del presidente Sergio BATTELLI.

  La seduta comincia alle 12.35.

DL 1/2019: Misure urgenti a sostegno della Banca Carige S.p.a. – Cassa di risparmio di Genova e Imperia.
C. 1486 Governo.
(Parere alla VI Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 16 gennaio 2019.

  Sergio BATTELLI, presidente, avverte che, come convenuto in Ufficio di presidenza, la Commissione si esprimerà sul testo presentato dal Governo, ferma restando la possibilità di esprimere un nuovo parere nel caso in cui le modifiche eventualmente adottate dalla Commissione di merito investano profili di competenza della XIV Commissione e i gruppi lo richiedano. Ricorda che, nella seduta del 16 gennaio, il relatore, Flavio Di Muro, ha illustrato i contenuti del provvedimento ed è iniziato il dibattito e che il 25 gennaio si è svolta l'audizione del Ministro per gli Affari europei, Paolo Savona, sui profili di compatibilità del disegno di legge rispetto al diritto dell'Unione europea.

  Flavio DI MURO (Lega), relatore, si riserva di presentare una proposta di parere nel corso della prossima seduta.

  Sergio BATTELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

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Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di dialogo politico e di cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Cuba, dall'altra, fatto a Bruxelles il 12 dicembre 2016.
C. 1332 Grande.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Alex BAZZARO (Lega), relatore, ricorda che l'Accordo di dialogo politico e di cooperazione tra l'Unione europea e Cuba, fatto a Bruxelles il 12 dicembre 2016 ed entrato in vigore in via provvisoria per le parti di competenza dell'Unione europea il 1o novembre 2017, è finalizzato a promuovere le relazioni tra l'Unione europea e Cuba, affinché raggiungano un livello che rispecchi i saldi legami storici, economici e culturali tra le Parti. Osserva che, oltre a creare un solido quadro favorevole al rafforzamento del dialogo politico e della cooperazione bilaterale in un gran numero di settori, l'Accordo fornisce la base per un'azione comune su questioni internazionali e in consessi multilaterali e stabilisce, inoltre i principi e gli obiettivi generali delle relazioni tra l'Unione europea e Cuba, introducendo una struttura istituzionale per la sua gestione. L'Accordo, ratificato dal Parlamento europeo il 5 luglio 2017, entrerà in vigore integralmente quando sarà ratificato da tutti gli Stati membri dell'Unione europea. Rammenta che le relazioni tra l'Unione europea e Cuba sono attualmente disciplinate da una risalente Posizione comune del 2 dicembre 1996 che, al fine di incoraggiare il processo di transizione verso una democrazia pluralistica e il rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali nonché di favorire il miglioramento delle condizioni di vita del popolo cubano, prevede l'intensificazione del dialogo politico, l'aiuto umanitario e azioni mirate di cooperazione economica a sostegno dell'attuazione dell'apertura economica. Segnala che il testo dell'Accordo di dialogo politico e di cooperazione si compone di 89 articoli, suddivisi in cinque parti. Sottolinea che la Parte I, relativa alle disposizioni generali, sancisce i principi e gli obiettivi dell'Accordo (articolo 1 e articolo 2), ribadendo l'impegno a favore di un sistema multilaterale solido, nel pieno rispetto del diritto internazionale, dei principi sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite. Evidenzia che la Parte II, relativa al dialogo politico (articoli 3-14), ne definisce gli obiettivi – tra i quali il rafforzamento del dialogo su temi di interesse comune, lo scambio di opinioni sulle rispettive posizioni nei consessi internazionali e il rafforzamento delle Nazioni Unite come fulcro del sistema multilaterale – e stabilisce la gamma di settori strategici comuni che formerà l'oggetto del dialogo politico: diritti umani; contrasto al commercio illegale di armi; disarmo e non proliferazione delle armi di distruzione di massa; lotta contro il terrorismo; gravi crimini di portata internazionale; misure coercitive unilaterali; lotta contro la tratta di esseri umani e traffico di migranti; lotta contro la produzione, il traffico e il consumo di droghe illecite; lotta contro la discriminazione razziale, la xenofobia e l'intolleranza ad esso associate; sviluppo sostenibile. Rileva che la Parte III è dedicata alla cooperazione e al dialogo strategico settoriale e si articola in sette titoli. In particolare, ricorda che il Titolo I (articoli 15-21) ne fissa gli obiettivi, i principi, le modalità di dialogo, le procedure di cooperazione, definendo altresì gli attori della cooperazione; i settori della cooperazione; le risorse disponibili per il conseguimento degli obiettivi di cooperazione. Segnala inoltre che il Titolo II (articoli 22-26) riguarda le questioni più propriamente connesse al dialogo politico-istituzionale: democrazia, diritti umani e buon governo, rafforzamento delle istituzioni e dello Stato di diritto, modernizzazione della pubblica amministrazione, prevenzione e risoluzione dei conflitti, individuandone obiettivi e modalità di cooperazione per il loro raggiungimento mentre il Titolo III (articoli 27-36), dedicato alla promozione della giustizia, sicurezza dei cittadini e migrazione, stabilisce meccanismi di cooperazione Pag. 99nei settori della protezione dei dati personali, della prevenzione e repressione del traffico di droga, delle armi leggere, del riciclaggio di denaro, della lotta contro la criminalità organizzata e il terrorismo, dell'emigrazione, del traffico di persone e di migranti. Evidenzia che la Parte IV è dedicata allo sviluppo e alla coesione sociale e prevede la creazione di canali di collaborazione nel campo delle politiche economiche, commerciali, di bilancio e delle politiche sociali. Osserva che, in particolare, nel settore dell'istruzione le Parti s'impegnano a condividere le esperienze e le migliori prassi e a promuovere lo scambio di studenti, ricercatori e docenti. Fa quindi presente che iniziative di cooperazione sono previste nel settore della sanità pubblica, della protezione dei consumatori, della cultura e del patrimonio culturale. Precisa che iniziative di cooperazione sono altresì previste a favore delle persone in stato di vulnerabilità, anche al fine di garantire pari opportunità e a creare opportunità economiche e politiche sociali specifiche. Sottolinea che le Parti si impegnano ad azioni di cooperazione volte a rafforzare la politica di genere in tutti gli ambiti e a promuovere la partecipazione delle donne alla vita politica, economica, sociale e culturale e che particolare attenzione è rivolta ai programmi volti alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere. L'Unione europea e Cuba si impegnano, inoltre, a promuovere la partecipazione attiva dei giovani alla società e a promuovere la cooperazione tra le organizzazioni giovanili. Ricorda che il Titolo V (articoli 47-49) si occupa della cooperazione nel settore dell'ambiente, della gestione del rischio di catastrofi e di cambiamenti climatici e prevede azioni di cooperazione che possono comprendere il trasferimento e l'utilizzo di tecnologie pulite sostenibili e relativo know-how, promozione di modelli di produzione e consumo sostenibili, sostegno alle iniziative poste in essere da Cuba volte a aumentare la resistenza alle catastrofi e miglioramento della capacità di gestione sostenibile dell'approvvigionamento idrico. Segnala che il Titolo VI (articoli 50-58) si occupa dello sviluppo economico e prevede una serie di attività di cooperazione nei settori dell'agricoltura, dello sviluppo rurale, della pesca, del turismo sostenibile, della scienza, della tecnologia e dell'innovazione, dell'energia, comprese le energie rinnovabili, dei trasporti, delle statistiche, della modernizzazione del modello economico-sociale e della buona governance in materia fiscale mentre il Titolo VII (articolo 59) ha per oggetto l'integrazione e cooperazione regionali: in esso viene sottolineata l'importanza della cooperazione tra Cuba e i suoi vicini caraibici, in particolare nei settori prioritari individuati nella strategia comune relativa al partenariato Caraibi-UE. Osserva che la Parte IV (articoli 60-80), relativa a scambi e cooperazione commerciale, definisce gli obiettivi della cooperazione nel settore, prefiggendosi, in particolare, di rafforzare le relazioni economiche e commerciali, di promuovere l'integrazione di Cuba nell'economia mondiale, di rafforzare il contributo del commercio sostenibile e di sostenere la diversificazione dell'economia cubana, in un clima di miglioramento per gli investimenti. Sottolinea che le disposizioni prevedono l'agevolazione degli scambi e la cooperazione su questioni quali gli ostacoli tecnici agli scambi e le norme al fine di migliorare le prospettive di rafforzamento delle relazioni economiche. Evidenzia, infine, che la Parte V (articoli 81- 89), relativa alle disposizioni istituzionali e finali, istituisce un quadro istituzionale, composto da un Consiglio congiunto (articolo 81), riunito a livello ministeriale almeno ogni due anni e presieduto alternativamente da un rappresentante dell'Unione europea e da Cuba, i cui compiti consistono nel vigilare sulle attività volte al conseguimento degli obiettivi dell'accordo di dialogo politico e di cooperazione, nel guidarne l'attuazione e nell'esaminare i principali problemi insorti nell'ambito dell'accordo, nonché le altre questioni bilaterali, multilaterali o internazionali di comune interesse, e da un Comitato misto (articolo 82), che assiste il Comitato congiunto, composto di rappresentanti delle Parti e da alti funzionari. Pag. 100Conclude auspicando una rapida approvazione della proposta di legge in esame, che ha come prima firmataria la presidente della Commissione affari esteri, e segnala che in Commissione esteri, ove il dibattito non ha evidenziato particolari problematiche, si è unanimemente convenuto di rinunciare alla presentazione di proposte emendative. Si riserva, pertanto, di presentare una proposta di parere nel corso della prossima seduta.

  Sergio BATTELLI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 12.40.

SEDE REFERENTE

  Martedì 29 gennaio 2019. — Presidenza del presidente Sergio BATTELLI. – Interviene il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e per la democrazia diretta Simone Valente.

  La seduta comincia alle 12.40.

Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2018.
C. 1432 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 9 gennaio 2019.

  Sergio BATTELLI, presidente e relatore, ricorda che, nella seduta del 9 gennaio, è iniziato l'esame preliminare con lo svolgimento della relazione e l'intervento del rappresentante del Governo, sottosegretario Barra Caracciolo, nonché dei deputati Pettarin, De Luca e Rossello. Avverte che sono già pervenuti il parere del Comitato per la legislazione e le relazioni favorevoli da parte di tutte le Commissioni di settore (segnalando che solo la Commissione agricoltura ha formulato una osservazione) ad eccezione di quella della Commissione bilancio e che nessuna Commissione ha trasmesso emendamenti. Ricorda che il 30 gennaio 2019, alle ore 10, scade il termine per la presentazione di proposte emendative. Nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluso l'esame preliminare e rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 12.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 12.45 alle 12.50.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 131 del 24 gennaio 2019, a pagina 96, seconda colonna, diciannovesima riga, le parole: «Romania, Croazia e Finlandia» sono sostituite dalle seguenti «Romania, Finlandia e Croazia».