CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 19 settembre 2018
60.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 19 settembre 2018. — Presidenza della presidente Giulia SARTI. — Interviene il sottosegretario di Stato alla giustizia, Vittorio Ferraresi.

  La seduta comincia alle 14.05.

Schema di decreto legislativo recante disciplina dell'esecuzione delle pene nei confronti dei condannati minorenni.
Atto n. 20.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento e conclusione – Parere favorevole con condizioni e osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato nella seduta del 18 settembre 2018.

  Giulia SARTI, presidente, ricorda che il relatore ha presentato nella seduta di ieri una proposta di parere favorevole con condizioni e con osservazioni (vedi allegato 1).

  Alfredo BAZOLI (PD) esprime a nome del suo gruppo parlamentare profonde perplessità in merito alla proposta di parere presentata dal relatore che, a suo avviso, mira a riscrivere in parte lo schema di decreto legislativo in titolo attraverso l'apposizione di condizioni molto stringenti che inseguono una «torsione securitaria» non condivisibile. Rileva Pag. 34come tutte le condizioni poste dalla proposta di parere siano finalizzate a rendere più severa l'applicazione delle misure riparative nei confronti dei condannati minorenni provocando, di fatto, un irrigidimento della disciplina che stravolge l'impostazione della legge delega. Ritiene tale irrigidimento profondamente sbagliato, in quanto, a suo avviso, lo stesso vanifica l'efficacia delle sanzioni di comunità. Ciò premesso, preannuncia il voto contrario dei deputati del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni del relatore.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni per la revisione della disciplina del casellario giudiziale.
Atto n. 37.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato nella seduta del 18 settembre 2018.

  Luca Rodolfo PAOLINI (Lega), relatore, presenta ed illustra una nuova proposta di parere (vedi allegato 2) che tiene conto, nella parte premissiva, delle osservazioni svolte nella seduta di ieri, martedì 18 settembre, dal collega Costa in merito alla circostanza che l'Ufficio iscrizione non sempre provvede sollecitamente a disporre l'eliminazione dell'iscrizione nel casellario giudiziale dei carichi pendenti alla cessazione della qualità di imputato.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la a proposta di parere favorevole con osservazione, come da ultimo riformulata dal relatore.

Schema di decreto legislativo recante riforma dell'ordinamento penitenziario.
Atto n. 39.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato nella seduta del 18 settembre 2018.

  Giulia SARTI, presidente e relatrice, ricorda che nella seduta di ieri ha depositato una proposta di parere favorevole.

  Il sottosegretario Vittorio FERRARESI interviene per fornire alcune precisazioni in merito ai rilievi avanzati nel corso della seduta di ieri. In particolare, con riferimento alle considerazioni svolte dal deputato Miceli, ritiene adeguata e onnicomprensiva la locuzione «servizio sanitario» proposta dalla Conferenza delle regioni e province autonome nell'emendamento riferito al comma 2 dell'articolo 11 dell'ordinamento penitenziario, come modificato dall'articolo 1 dello schema di decreto legislativo. Precisa a tale proposito che il Governo si riserva comunque eventuali ulteriori valutazioni. Per quanto riguarda l'obiezione sollevata dalla deputata Bartolozzi, evidenzia che, dopo adeguata valutazione, la formulazione del comma 5 del nuovo articolo 11 dell'ordinamento penitenziario, per quanto diversa rispetto alla disposizione vigente, appare comunque opportuna, essendo chiara la volontà politica.

  Giulia SARTI, presidente e relatrice, integra la proposta di parere, trasformando in osservazione la parte premissiva, nella quale si invita il Governo a valutare l'opportunità di recepire le proposte emendative formulate dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome in materia di modalità di erogazione dell'assistenza sanitaria negli istituti penitenziari per adulti (vedi allegato 3).

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  Marzia FERRAIOLI (FI), pur accogliendo con favore le considerazioni del sottosegretario, ritiene che, con riferimento alle disposizioni richiamate dalla collega Bartolozzi recate dal comma 5 dell'articolo 11 dell'ordinamento penitenziario, come modificato dallo schema di decreto legislativo, essendo stata rilevata l'esigenza di chiarire in modo inequivoco il testo, sia bene intervenire, allo scopo di evitare difficoltà interpretative nell'applicazione della disposizione in questione. Rileva a tale proposito che l'intervento chiarificatore non appare peraltro oneroso.

  Giusi BARTOLOZZI (FI), ribadendo che la formulazione del comma 5 del nuovo articolo 11 dell'ordinamento penitenziario è equivoca, prende tuttavia atto dell'intenzione del Governo di mantenere inalterato il testo. Ritiene pertanto che in tal modo si sia espressa la consapevole volontà politica di contraddire il principio del favor rei.

  Alfredo BAZOLI (PD) interviene per lasciare agli atti della Commissione la posizione dei componenti del gruppo del Partito democratico sullo schema in esame. Esprimendo la propria soddisfazione per il fatto che su alcuni aspetti significativi si sia comunque deciso di esercitare la delega di cui alla legge n. 103 del 2017, osserva tuttavia che con l'imminente approvazione della proposta di parere della relatrice la Commissione concluderà un iter che ha demolito l'impianto della riforma dell'ordinamento penitenziario voluta dall'allora ministro Orlando. Si rammarica per il fatto che su alcune questioni, quale è quella dell'esecuzione delle pene nei confronti dei condannati minorenni, il Governo abbia voluto stravolgere la volontà originaria e su altri aspetti, pur molto significativi, non si sia dato seguito alla delega. Fa riferimento in particolare alle modalità di accesso alle misure alternative, alla valorizzazione del volontariato in carcere, al riconoscimento del diritto all'affettività anche in stato di detenzione nonché al problema delle donne detenute in carcere con figli minori. A tale proposito ritiene che il drammatico gesto della donna detenuta a Rebibbia che ha gettato dalle scale i due figli minori, uccidendo la più piccola e provocando la morte cerebrale dell'altro, dovrebbe indurre ad un supplemento di valutazione delle scelte assunte dal Governo in materia. Esprime la convinzione che con lo schema in esame si stia facendo un grave danno, perdendo una grande occasione, rappresentata dal lungo e intenso lavoro svolto da tanti esperti della materia, per dare all'Italia un ordinamento penitenziario all'altezza di un paese civile. Nell'esprimere pertanto la forte contrarietà dei componenti del gruppo del Partito democratico all'approccio adottato dal Governo, ricorda a tale proposito il disappunto manifestato anche dal Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà. Ritenendo che con le sue scelte il Governo abbia preferito inviare un messaggio politico, mostrando di dare seguito in tal modo alle esigenze di sicurezza dei cittadini, piuttosto che affrontare i problemi reali, preannuncia il voto contrario dei componenti del gruppo del Partito democratico.

  Cosimo Maria FERRI (PD), nell'associarsi alle considerazioni del collega Bazoli, fa riferimento in particolare alla questione delle detenute in carcere con figli minori, evidenziando come il tema delle misure alternative sia ben più complesso di come appaia a prima vista. Sollecita pertanto un'attenta riflessione in materia, segnalando la necessità di potenziare l'area trattamentale, considerato che i dati a disposizione hanno dimostrato una minore incidenza di recidive tra coloro che sono sottoposti a misure alternative al carcere. Su tali basi, evidenzia pertanto l'esigenza di rafforzare la finalità rieducativa del carcere. Con riferimento all'episodio avvenuto a Rebibbia, esprime la convinzione che non basti sospendere la direttrice e la vicedirettrice dell'istituto di pena, sottolineando che la scelta di una madre di causare la morte dei propri figli pone in evidenza anche il tema del disagio Pag. 36psichiatrico e della cura sanitaria in carcere. Ritiene da ultimo un errore affossare la riforma dell'ordinamento penitenziario, che si prefigge un sistema detentivo efficace, sicuro e basato sulla certezza della pena, sollecitando un maggiore coraggio da parte del Governo nell'affrontare temi tanto delicati.

  Giusi BARTOLOZZI (FI), nell'apprezzare lo sforzo compiuto, con particolare riguardo al tema dell'assistenza sanitaria, ribadisce la propria contrarietà al ribaltamento del principio del favor rei operato dal Governo. Preannuncia pertanto l'astensione dalla votazione dei componenti del gruppo di Forza Italia, che si sono sempre dichiarati e dimostrati garantisti.

  Il sottosegretario Vittorio FERRARESI, nel replicare al deputato Bazoli osserva, preliminarmente, che sebbene il Governo attualmente in carica abbia deciso di esercitare soltanto in parte la delega di cui alla legge n. 103 del 2017, il precedente Esecutivo non ha invece esercitato affatto la stessa. Esprime inoltre il proprio disappunto in merito alla strumentalizzazione testé fatta collegando lo schema di decreto legislativo in discussione e più in generale la posizione del Governo in merito all'esercizio della delega in materia di ordinamento penitenziario alla tragica vicenda relativa alla detenuta nel carcere di Rebibbia. Precisa, inoltre, che la sospensione della direttrice della casa circondariale femminile, della sua vice e della vicecomandante del reparto di Polizia Penitenziaria disposta dal Ministro della Giustizia non vuole costituire una soluzione alla vicenda, bensì un primo passo per accertare le dinamiche della stessa.

  Alfredo BAZOLI (PD), nel rammentare che il Garante nazionale dei diritti dei detenuti ha sottolineato «il problema dei bambini dietro le sbarre», respinge ogni accusa di strumentalizzazione, precisando di non aver mai detto che tra la drammatica vicenda e le scelte dell'Esecutivo vi sia un collegamento, bensì di aver semplicemente evidenziato come la stessa debba far riflettere il Governo. Invita, quindi, la maggioranza a valutare se quella intrapresa sia la strada giusta per dare le risposte ai problemi della giustizia attesi dal Paese.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole con osservazione, come da ultimo formulata dalla relatrice.

  La seduta termina alle 14.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.15 alle 15.45.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 19 settembre 2018. — Presidenza della presidente Giulia SARTI.

  La seduta comincia alle 15.45.

Disposizioni in materia di azioni di classe.
C. 791 Salafia.
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 18 settembre 2018.

  Giulia SARTI, presidente, comunica che – secondo quanto convenuto nel corso della riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, testé conclusosi – il termine per la presentazione degli emendamenti al provvedimento in titolo, inizialmente previsto per le ore 10 della giornata odierna, è fissato alle ore 15 di lunedì 24 settembre prossimo.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.50.

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