CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 7 luglio 2022
827.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
Pag. 276

ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 7 luglio 2022. — Presidenza del presidente Mario PERANTONI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia, Francesco Paolo Sisto.

  La seduta comincia alle 16.

Schema di decreto ministeriale recante modifiche al regolamento di cui decreto del Ministro della giustizia 10 marzo 2014, n. 55, concernente la determinazione dei parametri per la liquidazione dei compensi per la professione forense.
Atto n. 392.
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 5 luglio 2022.

  Mario PERANTONI, presidente, rammenta che nella seduta del 5 luglio si è Pag. 277svolta la discussione generale e che è stata inviata ai membri della Commissione la proposta di parere predisposta dal relatore.

  Roberto CATALDI (M5S), relatore, ritiene che il provvedimento in esame sia particolarmente soddisfacente in quanto costituisce un'ottima soluzione per perimetrare la discrezionalità dei magistrati nella determinazione dei parametri per la liquidazione di compensi degli avvocati. Reputa inoltre particolarmente apprezzabile l'intento del provvedimento di incentivare le esecuzioni transattive e conciliative disincentivando, al contempo, le liti temerarie. Rilevando che lo schema in esame rappresenta un ulteriore passo avanti nell'ambito della riforma del processo civile nell'ottica della deflazione del contenzioso, formula una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame (vedi allegato).

  Ciro MASCHIO (FDI), sottolineando come il provvedimento in discussione recepisca le segnalazioni formulate dall'avvocatura, ritiene che lo stesso valorizzi il ruolo della professione forense indirizzandolo maggiormente verso la qualità della prestazione e penalizzando le liti temerarie. Reputa pertanto che, al di là di dettagli trascurabili, lo schema di decreto ministeriale vada nella corretta direzione e, per tale ragione, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore.

  Manfredi POTENTI (LEGA), a nome del suo gruppo, si associa ai giudizi positivi sullo schema di decreto. Ritiene che, assieme ad altri provvedimenti all'attenzione del Parlamento, come quello in materia di equo compenso all'esame Senato, anche quello in discussione evidenzi l'attenzione che le Istituzioni rivolgono alle attività ordinistiche come quella forense. Manifesta quindi la completa soddisfazione della Lega per le soluzioni proposte dall'atto del Governo in esame e si dichiara certo che anche i piccoli correttivi che eventualmente dovessero rendersi necessari saranno valutati con attenzione dal Governo.

  Pierantonio ZANETTIN (FI), condividendo il giudizio positivo sul provvedimento, preannuncia il voto favorevole di Forza Italia. Apprezza l'attività svolta dall'Esecutivo sulla delicata materia oggetto dello schema di decreto e sottolinea come fosse necessario intervenire per fornire una risposta positiva alla categoria degli avvocati. Desidera inoltre tributare un plauso al sottosegretario Sisto per lo spiccato impegno che ha dedicato al tema.

  Valentina D'ORSO (M5S), preannunciando il voto favorevole del gruppo M5S, esprime apprezzamento per un intervento atteso da tutta l'avvocatura, sottolineando come tale categoria di professionisti abbia sofferto molto anche a causa della pandemia. Ritiene che il provvedimento rappresenta un segnale doveroso nei confronti degli avvocati ed evidenzia come con lo stesso si colmino alcune lacune sulla determinazione dei compensi per la professione forense, contenendo la possibile discrezionalità nella loro definizione. Per tale ragione il suo gruppo è particolarmente soddisfatto dell'esito dell'iter del provvedimento e del fatto che la Commissione abbia, attraverso un lavoro veloce, dato prova di attenzione sul tema.

  Il sottosegretario Francesco Paolo SISTO sottolinea come un provvedimento in materia si attendesse dal 2014. Nel ritenere che il Governo abbia svolto un buon lavoro, desidera quindi rivolgere un ringraziamento particolare agli uffici del Ministero della Giustizia. Evidenzia inoltre l'importanza dell'atto del Governo in esame che introduce criteri meritocratici e che deriva da una presa d'atto delle nuove esigenze dell'avvocatura e dal tentativo di rendere meritocratica la parcellazione. Fa notare come sia stato difficile individuare le modalità di definizione delle tabelle per definire le parcelle nell'obiettivo di renderle aderenti alle attività che effettivamente vengono svolte. Nella consapevolezza che vi sono sempre margini di miglioramento, ritiene tuttavia che nessuna norma sia immodificabile e che l'importante sia intervenire, potendo poi i precetti normativi esserePag. 278 modificati e migliorati. Ciò premesso, ringrazia la Commissione per il lavoro svolto.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata del relatore.

Sui lavori della Commissione.

  Giulia SARTI (M5S) approfitta della presenza del rappresentante del Governo per richiedere l'audizione da parte della Commissione del nuovo capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (DAP), Carlo Renoldi, insediatosi già da qualche mese. Sottolinea infatti come sia prassi consolidata che la Commissione svolga l'audizione di chi ricopra tale incarico per svolgere un dibattito sui temi relativi alla gestione degli istituti penitenziari e alle problematiche inerenti ai detenuti e al comparto di polizia penitenziaria. Ritiene che la sua richiesta sia particolarmente pregnante in quanto è emerso solo di recente che nel mese di maggio scorso una delegazione dell'associazione «Nessuno tocchi Caino» è stata autorizzata a svolgere alcune visite nelle carceri di Sassari e di Nuoro. Sottolineando come la citata associazione sia di natura privata, evidenzia che le visite non sono state rivolte esclusivamente ai detenuti nei reparti di sicurezza comuni ma hanno investito anche il circuito dei carcerati in regime di 41-bis. Nel ritenere che si tratti di un fatto grave da denunciare con forza, sottolineando come tale circostanza non si fosse mai verificata in precedenza, reputa utile richiedere al capo del DAP chiarimenti in merito.

  Mario PERANTONI, nel prendere atto della richiesta della collega Sarti, fa presente che avvierà le necessarie interlocuzioni.

  La seduta termina alle 16.10.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Giovedì 7 luglio 2022. — Presidenza del presidente Mario PERANTONI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia, Francesco Paolo Sisto.

  La seduta comincia alle 16.10.

Sui lavori della Commissione.

  Mario PERANTONI, presidente, avverte che ai deputati è consentita la partecipazione da remoto, in videoconferenza, alle sedute in sede di Atti dell'Unione europea e in sede referente, secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il Regolamento nella riunione del 4 novembre 2020.

Programma di lavoro della Commissione per il 2022 – Insieme per un'Europa più forte (COM(2021)645 final).
Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2022 (Doc. LXXXVI, n. 5).
Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea (1° gennaio 2022 – 30 giugno 2023) – Portare avanti l'agenda strategica, elaborato dalle future presidenze francese, ceca e svedese e dall'Alto rappresentante, presidente del Consiglio «Affari esteri» (14441/21).
(Parere alla XIV Commissione).
(Esame congiunto, ai sensi dell'articolo 126–ter, comma 2, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei documenti.

  Pietro PITTALIS (FI), relatore, ricorda che la Commissione avvia oggi l'esame congiunto di tre importanti documenti programmatici in materia di politiche europee, secondo quanto prevede il parere della Giunta per il regolamento della Camera del 14 luglio 2010: il programma di lavoro della Commissione europea per il 2022, presentato il 19 ottobre 2021 e corredato dall'elenco delle iniziative da assumere, la relazione programmatica sulla partecipazione del nostro Paese all'UE per il medesimo anno, in cui vengono fornite indicazioniPag. 279 su obiettivi, priorità e orientamenti che il Governo intende seguire a livello europeo nonché il programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea, relativo ai semestri di presidenza francese, ceca e svedese (1° gennaio 2022 – 30 giugno 2023).
  Rammenta preliminarmente che la discussione su tali documenti programmatici si svolge in primo luogo nella sede primaria della XIV Commissione Politiche dell'Unione europea ma potrà avvalersi dei contributi delle Commissioni di merito, tra cui la Commissione Giustizia, per tradursi infine in un dibattito da svolgere in Aula alla presenza del Governo. Rileva a tale proposito che si tratta di una delle rare occasioni a disposizione per svolgere un'approfondita discussione sulle strategie politiche dell'Unione Europea e sulle priorità del nostro Paese al riguardo.
  Ciò premesso, preannuncia che, data la complessità dei documenti in esame, dopo averne tracciato un quadro di insieme, si soffermerà sulle parti direttamente riconducibili alle competenze della Commissione Giustizia, cercando di offrire una panoramica delle azioni che, sulla medesima materia, si propongono di portare avanti il Governo italiano e le Istituzioni europee.
  Partendo dalla relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2022, ricorda che, sulla base dell'articolo 13 della legge 24 dicembre 2012, n. 234, il Governo presenta al Parlamento due relazioni annuali sulla partecipazione dell'Italia all'UE, una programmatica e una consuntiva. Nella relazione programmatica, da presentarsi entro il 31 dicembre di ogni anno, sono indicati gli orientamenti e le priorità che il Governo intende perseguire nell'anno successivo con riguardo al processo di integrazione europea, ai profili istituzionali e a ciascuna politica dell'UE, nonché in merito agli specifici progetti di atti inseriti nel programma di lavoro della Commissione europea, dando altresì conto della strategia di formazione e comunicazione del Governo sulla partecipazione italiana alle attività dell'UE. La relazione programmatica per il 2022 è stata trasmessa al Parlamento il 16 maggio 2022, con un ritardo quindi di quasi cinque mesi rispetto al termine di presentazione previsto dal citato comma 1 dell'articolo 13. A tale proposito ricorda che la questione relativa alla necessità di un sistematico e tempestivo adempimento, da parte del Governo, degli obblighi informativi e di coinvolgimento, nei confronti del Parlamento, previsti dalla legge n. 234 del 2012 – anche con specifico riguardo alle tempistiche di presentazione della relazione programmatica – è stata rilevata dalla Camera dei deputati con due risoluzioni approvate in Assemblea nel corso del 2019 e del 2020 (6-00067 del 26/03/2019 e 6-00131 del 07/10/2020). Analoga richiesta è stata avanzata dal Senato nella risoluzione 6-00142 del 29 ottobre 2020.
  Segnala inoltre che – a differenza del programma di lavoro della Commissione per il 2022 e del programma di 18 mesi del Consiglio che sono stati presentati, rispettivamente, nel mese di ottobre e di dicembre 2021 – la relazione programmatica tiene conto anche dell'aggressione militare della Russia nei confronti dell'Ucraina e delle sue conseguenze. Nella premessa si segnala infatti che, accanto ai dossier rientranti nel quadro degli obiettivi strategici fondamentali indicati nella dichiarazione comune delle Istituzioni dell'Unione sulle priorità legislative dell'UE per il 2022 – tra i quali figurano l'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e del Green Deal europeo, la realizzazione della transizione digitale dell'Unione entro il 2030 e quella dell'Unione della Salute –, si aggiungono quelli relativi alle conseguenze dell'aggressione dell'Ucraina da parte della Russia. A tal proposito, nella relazione programmatica il Governo indica che, in un quadro geopolitico divenuto molto più incerto, l'obiettivo è quello di costruire un'autonomia strategica europea coerente con gli interessi italiani, che consenta di affrontare l'emergenza economica e sociale e garantire la sicurezza dei cittadini a partire da quattro settori prioritari della dimensione esterna dell'UE: politica estera e di sicurezza comune (PESC) e politica di sicurezza e difesa comune (PSDC); politica Pag. 280commerciale; proiezione esterna della politica industriale; proiezione esterna delle politiche digitali e di connettività. Per quanto riguarda la crisi in Ucraina, il Governo auspica un'azione maggiormente incisiva dell'UE in campo internazionale, che consenta all'Unione di ricoprire un ruolo attivo e determinante a sostegno degli sforzi di pace nel conflitto russo-ucraino. Il Governo sottolinea che dovrà essere garantita la piena sostenibilità del meccanismo sanzionatorio, attraverso misure di mitigazione degli impatti avversi. Soprattutto nel contesto della crisi ucraina, infatti, l'impianto delle sanzioni è parte di un «approccio binario» al conflitto, che poggia da un lato sul sostegno a Kiev e sull'aumento della pressione sulla Russia e, dall'altro, sul mantenimento dei canali negoziali tra le parti. In tale ottica, lo scopo del sostegno alla resilienza ucraina è di rafforzarne la posizione ad un futuro tavolo negoziale. Dal punto di vista formale, la relazione programmatica è articolata in quattro parti. La parte prima – Sviluppo del processo di integrazione europea, è dedicata alle politiche e alle iniziative volte al rafforzamento del processo di integrazione europea sotto il profilo sia economico che istituzionale. La seconda parte è dedicata alle priorità italiane nel quadro delle politiche strategiche, quali: la sostenibilità ambientale e la crescita economica; l'innovazione e la digitalizzazione; la coesione sociale con riferimento alle politiche attive del lavoro e alle politiche educative per la transizione, nonché alla promozione dei valori comuni europei. La terza parte illustra gli orientamenti del Governo in materia di politica estera e di sicurezza comune, politica di allargamento, vicinato e di collaborazione con Paesi terzi. La quarta parte è dedicata all'azione di coordinamento nazionale delle politiche europee, nonché di comunicazione e formazione sull'attività dell'Unione europea. In linea con la precedente relazione, il contenuto delle varie parti è strutturato in schede, che descrivono gli obiettivi, le azioni e i risultati attesi riconducibili ai vari interventi.
  Nel passare ai profili di competenza della II Commissione, fa presente che tra le priorità per il 2022 figura la digitalizzazione della giustizia e della sicurezza. In particolare, il Governo segnala la proposta di regolamento relativa a un sistema informatizzato di comunicazione per i procedimenti civili e penali transfrontalieri (sistema e-Codex) (COM (2020) 712), la cui approvazione è intervenuta successivamente alla data di redazione della relazione programmatica. Il regolamento, come evidenziato dal Governo, persegue l'obiettivo di promuovere il funzionamento efficiente di uno spazio comune di libertà, sicurezza e giustizia, migliorando l'efficienza delle procedure giudiziarie, attraverso la realizzazione di un meccanismo per lo scambio sicuro di informazioni transfrontaliere nei procedimenti giudiziari. In particolare, il sistema e-Codex consiste in un pacchetto di componenti software che permette la connettività tra sistemi nazionali, consentendo ai suoi utenti, quali autorità giudiziarie competenti, operatori della giustizia e cittadini, di inviare e ricevere, per via elettronica, documenti, formulari giuridici, prove e altre informazioni in maniera rapida e sicura.
  Sottolinea che, per quanto concerne specificamente la digitalizzazione della giustizia nel settore penale, il Governo segnala i negoziati tuttora in corso sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo agli ordini europei di produzione e di conservazione di prove elettroniche in materia penale (COM(2018) 225) e sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio recante norme armonizzate sulla nomina di rappresentanti legali ai fini dell'acquisizione di prove nei procedimenti penali (COM(2018) 226). A tale proposito, come riportato nella relazione programmatica, il Governo garantirà la fattiva partecipazione al negoziato, con atteggiamento costruttivo volto all'adozione di uno strumento innovativo ed efficace, che faciliti l'acquisizione della prova elettronica, indispensabile per investigare e perseguire numerose gravi fattispecie di reato commesse con ampio uso degli strumenti informatici e della rete web. Secondo quanto riportato nella relazione programmatica, il Governo considera favorevolmentePag. 281 il pacchetto legislativo denominato «codice di cooperazione di polizia dell'UE» che la Commissione europea ha presentato l'8 dicembre 2021. Il pacchetto legislativo è costituito da una proposta di direttiva relativa allo scambio di informazioni tra le autorità di contrasto degli Stati membri (COM (2021) 782), una proposta di regolamento sullo scambio automatizzato di dati per la cooperazione di polizia (COM (2021) 784) e la proposta di raccomandazione del Consiglio sulla cooperazione operativa di polizia (COM (2021) 780). Questo nuovo strumento – a detta del Governo – andrà a razionalizzare e ad arricchire il quadro di riferimento normativo, consentendo l'adozione di soluzioni più efficaci in ambito investigativo e per il sequestro, la confisca, il recupero dei beni acquisiti illecitamente e la cooperazione tra polizie e unità finanziarie. Tale iniziativa legislativa dovrebbe concludersi positivamente entro la fine del 2022.
  Rileva che il Governo inoltre, nel quadro dell'applicazione delle nuove tecnologie all'attività delle forze di polizia, richiama la proposta di regolamento in materia di intelligenza artificiale presentata dalla Commissione europea ad aprile dello scorso anno (COM (2021) 206). A tale proposito, il Governo rammenta che il processo di interoperabilità dei sistemi informativi ha preso avvio nel 2019 per consentire l'interazione tra le banche dati europee già esistenti (quali il Sistema informativo Schengen di seconda generazione – SIS II, la banca dati centrale dell'Unione europea delle impronte digitali nel settore dell'asilo – EURODAC e il sistema di informazione visti VIS) e quelle di prossima attivazione – ovvero il sistema di ingressi e uscite (EES), il sistema europeo di informazione e autorizzazione ai viaggi (ETIAS) e la banca dati centralizzata con informazioni sulle condanne a carico di cittadini di paesi terzi e apolidi (ECRIS-TCN) – oltre a rendere possibili anche i collegamenti con alcuni sistemi informativi di Europol ed Interpol. Lo scopo dell'iniziativa è quello di accrescere il livello di sicurezza interna dell'UE, favorendo l'accesso in tempo reale, a livello nazionale, ad una serie di banche dati comuni in materia di sicurezza, giustizia, frontiere esterne e gestione del fenomeno migratorio. Secondo quanto riportato nella relazione programmatica, nel corso del Consiglio giustizia e affari interni (GAI) dell'ottobre 2021, tutte le delegazioni hanno richiesto un'accurata valutazione specificamente rivolta alle attività di polizia, che consenta di coniugare le opportunità tecnologiche all'irrinunciabile rispetto dei diritti umani fondamentali. Nel quadro di tali iniziative, secondo quanto riportato nella relazione programmatica, l'Italia adotterà le misure tecniche e legislative necessarie alla messa in opera, entro il 2022, della nuova banca dati EES, secondo il cronoprogramma stabilito a livello unionale. Sempre in tema di sicurezza interna, la relazione programmatica del Governo informa che l'azione italiana s'inserirà nel quadro delle iniziative delineate dalle due comunicazioni della Commissione europea adottate nel mese di aprile 2021, che tracciano la strategia europea sui temi del contrasto alla criminalità organizzata e della tratta degli esseri umani fino al 2025 (COM(2021)170 e COM(2021)171). In particolare, nel quadro generale di rafforzamento dell'azione dell'Unione europea, l'Italia supporterà l'inserimento della cosiddetta priorità «criminalità organizzata mafia style» nell'ambito del ciclo programmatico UE 2022-2025 per contrastare la criminalità organizzata e le forme gravi di criminalità internazionale. L'obiettivo è quello di porre l'accento sulla pervasività delle organizzazioni criminali nei sistemi sociali ed economici legali, per promuovere l'introduzione di specifiche misure di prevenzione e contrasto a queste forme di criminalità (tra le quali misure di prevenzione personale e patrimoniale). Verrà inoltre sostenuta dal Governo la modernizzazione della Piattaforma multidisciplinare europea contro le minacce criminali (EMPACT), che nel 2021 è diventata uno strumento permanente dell'UE per combattere la criminalità organizzata. Rammenta, a tale proposito, che EMPACT trova il suo fondamento sull'attività di intelligence e sull'intensa cooperazione delle autorità competenti per l'applicazione della legge nazionalePag. 282 e si caratterizza per l'elaborazione ed attuazione di azioni operative e strategiche preordinate ad affrontare le principali minacce criminose che interessano l'area UE, anche attraverso l'applicazione di misure preventive e repressive. Secondo quanto riportato nella relazione programmatica, l'Italia ha affrontato le minacce criminali che si sono palesate durante la crisi pandemica, rendendo immediatamente operativo un organismo permanente di monitoraggio ed analisi dei fenomeni criminali e, successivamente, promuovendo tavoli di confronto con gli altri Stati Membri per la prevenzione delle infiltrazioni sui fondi del Next Generation EU. Nel corso del 2022 il Governo intende continuare a promuovere un incessante confronto con i partner europei, al fine di contrastare efficacemente ogni forma di inquinamento illegale dei fondi europei del PNRR.
  Rammenta che il Governo parteciperà pienamente al rafforzamento del mandato ad Europol, sostenendo nello specifico l'inserimento, da parte di quest'ultimo, delle informazioni acquisite dai Paesi terzi nella banca dati Sistema Informativo Schengen, attraverso adeguate garanzie procedurali. Per quanto riguarda il contrasto alle minacce terroristiche, volto a prevenire arrivi di soggetti pericolosi, il Governo ritiene essenziale sul piano europeo una corretta e tempestiva alimentazione delle banche dati biometriche utilizzate dalle Forze di polizia, anche al fine di favorire e sviluppare forme sempre più efficaci di condivisione delle informazioni rilevanti tra diversi Stati. Inoltre in materia di contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo, nell'ambito del processo di realizzazione del nuovo sistema di vigilanza europeo nel settore finanziario AML, il Governo assicura la proattiva partecipazione ai relativi negoziati europei in stretto coordinamento con le autorità competenti. Gli atti legislativi in discussione sono quattro, di cui tre proposte di regolamento rispettivamente in materia di istituzione dell'Autorità per la lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo (COM (2021) 421); prevenzione dell'uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo (COM (2021) 420); dati informativi che accompagnano i trasferimenti di fondi e determinate cripto-attività COM(2021) 422) e una proposta di direttiva relativa ai meccanismi che gli Stati membri devono istituire per prevenire l'uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo (COM (2021) 423).
  Sottolinea che nella relazione programmatica il Governo esprime inoltre il proprio impegno a partecipare alle attività dell'UE in materia di promozione e rafforzamento dei diritti delle vittime, con particolare riferimento alle riunioni e seminari del gruppo «Cooperazione giudiziaria in materia penale» (COPEN), nell'ambito della Rete europea sui diritti delle vittime, coerentemente con quanto previsto nel piano strategico dell'UE per le vittime 2020-2025. La prevenzione e il contrasto alla violenza maschile sulle donne rappresenta una priorità politica del Governo anche per il 2022, attraverso il nuovo Piano strategico sulla violenza maschile contro le donne 2021-2023, in considerazione degli obblighi assunti dall'Italia con la ratifica della Convenzione di Istanbul e in coerenza con la Strategia europea per la parità di genere 2020-2025. Nell'ambito di tale piano si segnalano in particolare: azioni di sistema per la prevenzione e il contrasto della violenza e la protezione delle vittime; istituzione e potenziamento dei centri per uomini autori di violenza; gestione del call center dedicato al numero verde nazionale di pubblica utilità a sostegno delle vittime di violenza di genere e stalking; iniziative di comunicazione e sensibilizzazione per la prevenzione della violenza maschile sulle donne; potenziamento del monitoraggio delle politiche e dei progetti in materia di prevenzione e contrasto della violenza maschile sulle donne. Nel quadro delle iniziative volte a favorire l'accesso digitale ai servizi, la relazione programmatica del Governo attribuisce importanza prioritaria alla politica di digitalizzazione della pubblica amministrazione. In particolare, si sottolineano le attività del Governo volte a sostenere la transizione verso il modello cloud first per la pubblica amministrazione, nonché le azioni a sostegno dell'offerta ai cittadiniPag. 283 di servizi digitali di qualità, tra le quali: l'implementazione della Piattaforma Notifiche Digitali, quale strumento semplice, efficiente e sicuro per la notificazione con valore legale di atti, provvedimenti, avvisi e comunicazioni della Pubblica amministrazione.
  Fa presente che, con riguardo invece alle iniziative di sviluppo degli strumenti di tutela giuridica collegati alle istanze nascenti in tal senso dal processo di innovazione e digitalizzazione, il Governo auspica che si giunga ad un accordo tra Consiglio e Parlamento europeo sulla proposta di regolamento relativa al rispetto della vita privata e alla tutela dei dati personali nelle comunicazioni elettroniche (COM (2017) 010). La proposta si innesta nel quadro della Strategia per il Mercato unico digitale (DSM) e fa seguito alle iniziative già assunte dalle istituzioni dell'Unione per il rafforzamento della tutela dei dati personali nello spazio giuridico europeo. L'effetto del regolamento dovrebbe essere quello di assicurare un quadro normativo uniforme in tutto il mercato unico digitale, a beneficio degli operatori del settore, realizzando al contempo un elevato livello di tutela per il consumatore. Secondo quanto riportato nella relazione programmatica, l'obiettivo è quello di superare, con spirito collaborativo, le persistenti difformità di vedute su alcuni ambiti, essendo consapevoli che, oramai, il grande ritardo della riforma della direttiva relativa alla vita privata e alle comunicazioni elettroniche comporta non solo una frammentazione del panorama giuridico nell'UE, a scapito sia delle imprese che dei cittadini ma anche l'acuirsi dell'asimmetria tra il titolare del trattamento dei dati e l'utente/consumatore. Nel quadro delle iniziative di cooperazione internazionale volte a garantire la tutela della proprietà intellettuale e industriale, nel corso del 2022, sarà incentivata l'esecuzione di interventi, indagini di polizia giudiziaria e degli altri accertamenti rivolti alla prevenzione e alla repressione delle condotte illecite di contraffazione di marchi e brevetti, di pirateria audiovisiva, di immissione in commercio di prodotti insicuri, di falsa o fallace indicazione dell'origine e della provenienza delle merci, nonché nel settore alimentare, anche attraverso l'aggressione, in Italia e all'estero, dei patrimoni illeciti costituenti il profitto e il reimpiego di tali attività criminali. Verranno, altresì, implementate le azioni promosse dagli Stati membri nell'ambito del ciclo programmatico 2022 della citata iniziativa EMPACT, a carattere operativo, con finalità di analisi dei fenomeni criminali, nonché quelle volte al potenziamento delle capacità di contrasto agli illeciti mediante la formazione e lo scambio di esperienze. Il Governo continuerà inoltre la sua attività di partecipazione ai negoziati aventi ad oggetto la proposta di regolamento sulla legge applicabile all'opponibilità ai terzi della cessione dei crediti (COM (2018)96). Detta proposta mira a rendere più agevole il meccanismo della cessione dei crediti transfrontalieri e, in tal modo, a facilitare l'accesso al finanziamento delle imprese europee in caso di temporanea mancanza di liquidità. Il Governo continuerà a prender parte ai lavori del negoziato, affinché le norme in discussione siano tali da garantire la certezza giuridica dei trasferimenti dei crediti, così da incentivare gli investimenti transfrontalieri e l'integrazione del mercato.
  Ricorda che con riferimento invece alla partecipazione italiana alle attività contemplate nel meccanismo per lo Stato di diritto – il quale prevede una procedura di dialogo annuale fra la Commissione, il Consiglio e il Parlamento europeo, insieme agli Stati membri, ai parlamenti nazionali, alla società civile e ad altre parti interessate –, la relazione programmatica evidenzia che per quanto riguarda l'Italia, le tematiche sottoposte a maggior attenzione, ad oggi, riguardano: la legge sulle lobby, la legge sul conflitto d'interessi, l'istituzione di una Commissione nazionale indipendente per i diritti umani, la riforma del Consiglio Superiore della Magistratura; il coinvolgimento del Parlamento nella legislazione di emergenza; la protezione dei giornalisti. Il Governo parteciperà in fine anche alle attività promosse dalla Commissione europea per rafforzare il contrasto alla corruzione negli Stati membri. In particolare, il Governo Pag. 284parteciperà attivamente alle attività che coinvolgano aspetti repressivi del fenomeno, l'incriminazione, il law enforcement.
  Passando al Programma di lavoro per il 2022 – che come anticipato non tiene conto della invasione dell'Ucraina da parte della Russia e delle sue conseguenze – segnala che secondo la Commissione europea esso dimostra la determinazione dell'Unione europea a uscire dalla pandemia più forti di prima, ad accelerare la duplice transizione verde e digitale e a costruire una società più equa, più resiliente e coesa, in linea con l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite e l'accordo di Parigi. Nel programma di lavoro la Commissione europea sottolinea infatti che la reazione dell'UE alla crisi determinata dalla pandemia non ha impedito di proseguire nel programma di riforme sulle sei tematiche già definite negli orientamenti politici della Presidente Ursula von der Leyen ad inizio del mandato: un Green Deal europeo; un'Europa pronta per l'era digitale; un'economia al servizio delle persone; un'Europa più forte nel mondo; promuovere lo stile di vita europeo; un nuovo slancio per la democrazia europea.
  Con riguardo ai profili di interesse della Commissione Giustizia, segnala in primo luogo che la Commissione manifesta il proprio impegno a continuare a lavorare a un quadro giuridico comune per il trasferimento efficiente dei procedimenti penali fra gli Stati membri (la cui presentazione è preannunciata per il terzo trimestre dell'anno), al fine di intensificare la lotta contro la criminalità transfrontaliera. Nel corso del 2022 la Commissione europea intende inoltre valutare come conseguire la convergenza fra gli Stati membri in materia di custodia cautelare e condizioni di detenzione nell'ambito del miglioramento della cooperazione transfrontaliera in materia penale. La Commissione europea evidenzia, nel programma di lavoro per il 2022, che lo Stato di diritto è al centro della nostra identità e dei nostri valori di europei. Segnala a tale proposito che la relazione sullo Stato di diritto 2021 ha mostrato sviluppi positivi negli Stati membri, ma anche casi di regressione e l'emergere di nuove preoccupazioni. Pertanto, la sua intenzione è quella di continuare a esercitare il suo ruolo di custode dei trattati per garantire che le sfide allo Stato di diritto siano individuate e affrontate, formulando raccomandazioni specifiche ad alcuni Stati membri nella relazione sullo Stato di diritto del 2022. Intende inoltre adottare le misure necessarie per difendere il primato del diritto dell'UE avvalendosi degli strumenti di cui dispone, anche al fine di proteggere il denaro dei contribuenti dell'UE. Nel quadro delle iniziative volte a promuovere lo stile di vita europeo e a garantire la tutela della sua sicurezza, la Commissione europea si impegnerà a riferire periodicamente sui progressi compiuti nell'ambito dei principali fascicoli legislativi, in particolare in relazione alle quattro priorità strategiche: assicurare un ambiente della sicurezza adeguato alle esigenze future; affrontare le minacce in evoluzione; proteggere i cittadini dal terrorismo e dalla criminalità organizzata; costruire un forte ecosistema europeo della sicurezza. Annuncia inoltre, nel corso dell'anno, la presentazione di misure volte a garantire l'accesso reciproco per gli agenti dell'UE e dei principali paesi terzi che operano in prima linea, alle informazioni connesse alla sicurezza, nonché un aggiornamento delle norme sull'obbligo di trasmissione anticipata dei dati relativi ai passeggeri. Sempre in tema di tutela della sicurezza, la Commissione europea segnala tra le iniziative prioritarie già assunte e da approvare entro l'anno 2022: la proposta di regolamento relativa alla cooperazione Europol con le parti private, al trattamento dei dati personali da parte di Europol a sostegno di indagini penali e al ruolo di Europol in materia di ricerca e innovazione (COM (2020) 796), sul quale l'8 giugno scorso il Consiglio dell'UE e il Parlamento europeo hanno sottoscritto un accordo; la proposta di regolamento che modifica il regolamento (UE) 2018/1862 in materia di istituzione, esercizio e uso del sistema di informazione Schengen SIS II nel settore della cooperazione di polizia e della cooperazione giudiziaria in materia penale per quanto riguarda l'inserimento di segnalazioni da parte di Europol (COM (2020) 791), tuttora all'esame delle istituzioniPag. 285 europee; la proposta modificata di regolamento (COM (2020)614) recante la riforma del quadro giuridico di Eurodac (la banca dati per il confronto delle impronte digitali di richiedenti asilo e migranti impiegata alle frontiere esterne), che ha l'obiettivo di allineare lo strumento di archiviazione dei dati biometrici alle nuove misure introdotte con le altre proposte del patto sulla migrazione e asilo. Lo scorso 10 giugno il Consiglio «Giustizia e Affari interni» dell'UE si è accordato al fine di adottare, nei prossimi giorni, il proprio orientamento generale, consentendo così l'avvio dei negoziati con il Parlamento europeo non appena quest'ultimo avrà adottato la sua posizione.
  Fa presente che, nell'ambito della tematica denominata un'Europa pronta per l'era digitale – volta a garantire la trasformazione digitale europea, basata su tecnologie affidabili, sicure e antropocentriche – la Commissione europea segnala, tra le iniziative prioritarie da approvare entro l'anno, oltre alle proposte di regolamento in materia di intelligenza artificiale nonché in materia di rispetto della vita privata e di tutela dei dati personali nelle comunicazioni elettroniche, già riportate nella relazione programmatica del Governo: la proposta di direttiva relativa a misure per un livello comune elevato di cibersicurezza nell'Unione (cosiddetta NIS 2 – Security of network and information systems) (COM/2020/823) già oggetto di un accordo, concluso il 13 maggio 2022 tra il Parlamento europeo e il Consiglio dell'UE, recante il quadro di riferimento per le misure di gestione dei rischi di cibersicurezza e per gli obblighi di segnalazione in una serie di settori che comprende, tra l'altro, l'energia, i trasporti, la salute e le infrastrutture digitali; la proposta di regolamento che modifica il regolamento (UE) n. 910/2014 per quanto riguarda l'istituzione di un quadro per un'identità digitale europea (COM (2021) 281). Nel quadro invece delle iniziative volte a garantire un'economia al servizio delle persone, tenuto conto del fatto che la crisi sanitaria ha riconfermato la necessità di mercati europei dei capitali pienamente sviluppati e che la ripresa richiede investimenti massicci che il denaro pubblico e i prestiti bancari tradizionali da soli non sono in grado di realizzare, la Commissione europea preannuncia l'intenzione di adottare misure in materia di procedure di insolvenza migliorando la convergenza ed eliminando le discrepanze, al fine di aumentare l'efficienza, agevolare gli investimenti transfrontalieri e ridurre gli oneri.
  Sottolinea che la Commissione europea intende inoltre adoperarsi per far progredire l'Unione dell'uguaglianza ed eliminare le discriminazioni o violenze fondate sull'orientamento sessuale, l'identità di genere, l'espressione di genere, le caratteristiche sessuali, l'origine razziale o etnica, la religione o le convinzioni personali, la disabilità o l'età.
  Quanto al programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea (1° gennaio 2022 – 30 giugno 2023) «Portare avanti l'agenda strategica», segnala che esso è stato elaborato dalle presidenze francese, ceca e svedese e dall'Alto rappresentante e presidente del Consiglio Affari esteri. Ricorda a tale proposito che la Presidenza del Consiglio dell'UE è esercitata a turno da ciascuno degli Stati membri dell'UE ogni 6 mesi. Durante ciascun semestre, esso presiede le riunioni a tutti i livelli nell'ambito del Consiglio, contribuendo a garantire la continuità dei lavori dell'UE in seno al Consiglio. Gli Stati membri che esercitano la presidenza collaborano strettamente a gruppi di tre, chiamati «trio», fissando obiettivi a lungo termine e preparando un programma comune che stabilisce i temi e le questioni principali che saranno trattati dal Consiglio in un periodo di 18 mesi. Nel programma al nostro esame, le tre presidenze manifestano l'impegno a trovare soluzioni comuni alle sfide e ai compiti futuri, segnalando in particolare l'intenzione di fare tutto il necessario per consentire all'Unione di superare lo shock economico e sociale provocato dalla pandemia di COVID-19. Questo obiettivo sarà raggiunto – secondo il trio – attuando il piano per la ripresa, in particolare investendo nelle transizioni verde e digitale, rilanciando il mercato unico, rafforzando la resilienza, la Pag. 286competitività e la convergenza dell'UE e garantendo il coordinamento delle politiche economiche in linea con il ritmo e l'intensità della ripresa, al fine di rafforzare l'Unione europea, compresa l'Unione economica e monetaria. In questa missione, il trio è inoltre determinato a tutelare i diritti dei cittadini dell'Unione e a difendere i valori dell'Unione. Con riguardo ai profili di competenza della Commissione Giustizia, il trio di presidenza del Consiglio intende promuovere i valori dell'UE e rafforzare lo Stato di diritto nell'Unione con l'aiuto dei vari meccanismi in atto. Ciò include l'attuazione efficace del dialogo sullo Stato di diritto in seno al Consiglio, sulla base della relazione annuale sullo Stato di diritto e del regolamento su un regime generale di condizionalità per proteggere il bilancio dell'UE, che consente di adottare misure adeguate nel caso in cui violazioni dello Stato di diritto da parte di uno Stato membro minaccino gli interessi finanziari dell'UE. Nel suo programma inoltre il trio di presidenza del Consiglio dell'UE si impegna a fare quanto più possibile per migliorare la sicurezza dell'UE, a combattere risolutamente tutte le forme di terrorismo, radicalizzazione ed estremismo violento e a rafforzare gli sforzi per proteggere meglio le vittime del terrorismo. Il trio garantirà il seguito dell'iniziativa assunta dalla Commissione europea il 9 dicembre scorso al fine di estendere l'elenco dei reati dell'UE di cui all'articolo 83, paragrafo 1, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea. Tale disposizione consente al Parlamento europeo e al Consiglio di stabilire norme minime relative alla definizione dei reati e delle sanzioni in aree di criminalità particolarmente gravi con una trasversale dimensione di confine. In questo caso l'estensione di tali reati, una volta approvata, consentirebbe alla Commissione di presentare un'iniziativa legislativa volta a criminalizzare l'incitamento all'odio e i crimini ispirati dall'odio. Il trio contribuirà inoltre alla lotta contro la criminalità organizzata, con particolare riguardo al traffico di esseri umani, di droga e di armi, affronterà le questioni del riciclaggio di denaro e del recupero dei beni e porterà avanti i lavori per prevenire i crimini contro il patrimonio culturale e combattere i crimini ambientali. Il trio inoltre si impegnerà anche per trovare un accordo su una legislazione che garantisca un accesso effettivo e diretto alle prove elettroniche alle autorità giudiziarie all'interno dell'UE e sosterrà la ricerca e l'innovazione per fornire alle forze dell'ordine strumenti adeguati per combattere efficacemente la criminalità, in entrambi i casi nel rispetto della Carta dei diritti fondamentali e dell'acquis dell'UE in materia di protezione dei dati. Prioritario sarà inoltre il rafforzamento della giustizia elettronica. Il trio di presidenza ha espresso inoltre il suo impegno per promuovere la parità di genere e portare avanti le discussioni sulla proposta di direttiva sulla lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica, presentata dalla Commissione europea l'8 marzo scorso. Nel programma delle tre presidenze è inoltre segnalato l'impegno a proseguire e approfondire la cooperazione dell'Unione con i paesi di origine e di transito per combattere l'immigrazione illegale e la tratta di esseri umani, garantire rimpatri effettivi e una piena attuazione degli accordi e delle intese di riammissione, utilizzando la leva necessaria.

  Mario PERANTONI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.15.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 7 luglio 2022. – Presidenza del presidente Mario PERANTONI – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia, Francesco Paolo Sisto.

  La seduta comincia alle 16.15.

Introduzione del reato di omicidio nautico e del reato di lesioni personali nautiche.
C. 3490, approvata dal Senato.
(Seguito esame e rinvio).

Pag. 287

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 22 giugno 2022.

  Mario PERANTONI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, dichiara concluso l'esame preliminare. Avverte che il termine per la presentazione di proposte emendative sarà fissato nella riunione dell'Ufficio di presidenza, prevista al termine delle sedute odierne. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 7 luglio 2022.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.20 alle 16.30.