CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 23 giugno 2022
819.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 35

INTERROGAZIONI

  Giovedì 23 giugno 2022. — Presidenza del vicepresidente Paolo FORMENTINI. – Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Manlio Di Stefano.

  La seduta comincia alle 12.

5-08267 Boldrini: Sulle iniziative per favorire la revoca da parte del Governo di Israele dell'inserimento di sei ong palestinesi nella lista delle organizzazioni terroristiche.
5-08321 Ehm: Sulle iniziative per favorire la revoca da parte del Governo di Israele dell'inserimento di sei ong palestinesi nella lista delle organizzazioni terroristiche.

  Paolo FORMENTINI, presidente, avverte che, vertendo sulla stessa materia, le interrogazioni in titolo saranno trattate congiuntamente.

  Il sottosegretario Manlio DI STEFANO, intervenendo da remoto, risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Laura BOLDRINI (PD), replicando, si dichiara del tutto insoddisfatta della risposta del Governo. Ricorda che, a seguito della dichiarazione del Ministro della Difesa israeliano Benny Gantz del 22 ottobre 2021 che designava sei ong palestinesi, impegnate nella tutela dei diritti umani, come organizzazioni terroriste, il Comitato permanente per i diritti umani nel mondo ha svolto, il 20 dicembre 2021, l'audizione di due di queste ong, Al-Haq e Addameer, come peraltro convenuto in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, di questa Commissione.Pag. 36
  Ricorda che la seduta fu motivo di veementi polemiche non soltanto da parte di esponenti politici e parlamentari e di certa stampa, ma anche da parte dell'Ambasciata israeliana a Roma, la quale in modo quanto meno irrituale diffuse una nota pubblica di critica verso un'iniziativa assunta da parlamentari italiani.
  Evidenzia che, tuttavia, in quella fase numerosi Governi – tra cui quello francese, britannico, irlandese e statunitense – insieme all'Alto Rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune dell'Unione europea Borrell e all'Alta Commissaria per i diritti umani delle Nazioni Unite Bachelet avevano valutato l'iniziativa del Ministro Gantz non supportata da prove sufficienti. Riserve analoghe, peraltro, erano state sollevate dal nostro Esecutivo, in particolare dalla Viceministra Sereni in occasione della trattazione il 30 novembre 2021, presso questa Commissione, di interrogazioni vertenti sulla medesima questione.
  Segnala che dichiarazioni di solidarietà nei confronti sui personali, del Comitato e del Parlamento erano giunte in quella circostanza da parte di numerose personalità israeliane che in passato hanno ricoperto ruoli istituzionali di primo livello in qualità di ambasciatori, procuratori generali, giudici della Corte suprema, rettori universitari, membri e già Presidenti della Knesset.
  Fa presente che recentemente i governi di alcuni Paesi – Irlanda, Norvegia, Belgio e Paesi Bassi – sono tornati sul tema chiedendo all'Esecutivo israeliano di revocare quella decisione. Segnala, altresì, che il 9 giugno scorso il quotidiano israeliano Haaretz ha scritto che l'Ufficio antifrode della Commissione europea non aprirà un'indagine su queste ong palestinesi perché non sono state fornite dal governo israeliano prove sufficienti a sostegno di un'accusa tanto grave come quella di terrorismo.
  Sottolinea che tale accusa ha minato la credibilità delle sei ong, che lavorano da tempo insieme a numerose istituzioni nazionali ed internazionali per attività di cooperazione a tutela dei diritti umani. Inoltre, sono stati sospesi finanziamenti nei confronti delle loro attività.
  Sulla base di queste premesse, ricorda che l'interrogazione in titolo mirava a sapere, in primo luogo, se le iniziative di cooperazione avviate da alcune di queste ong con partner italiani fossero andate avanti, con i relativi stanziamenti; in secondo luogo, se il Governo intenda chiedere all'Esecutivo israeliano, pur tenendo conto della situazione di crisi politica che caratterizza il Paese, di revocare la designazione di queste ong come organizzazioni terroristiche, a supporto della quale sono state fornite – come risulta ormai chiaro a tutti – prove sufficienti.
  A suo avviso, la risposta fornita dal sottosegretario Di Stefano, laconica e burocratica, non fornisce alcun elemento per chiarire le questioni poste nell'interrogazione, prospettando solo la possibilità, per le organizzazioni italiane che collaborano con le ong palestinesi, di proseguire in tale cooperazione.

  Yana Chiara EHM (Misto-M-PP-RCSE), replicando a sua volta, si dichiara del tutto insoddisfatta della risposta del Governo, al pari della collega Boldrini. Ribadisce, infatti, che la propria interrogazione mirava ad individuare quali iniziative il Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale intenda promuovere, anche nelle sedi europee ed internazionali, per la ripresa dei finanziamenti di progetti e affinché il Governo israeliano revochi, nei confronti delle sei ong palestinesi, la designazione di organizzazioni terroriste, a sostegno della quale non sono state fornite prove adeguate dell'accusa. Confermando che anche a suo avviso la risposta fornita è vaga e generica, sottolinea che diversi Governi – tra cui Francia, Germania, Irlanda Lussemburgo – hanno già avanzato una formale richiesta di revoca, a cui l'Italia dovrebbe auspicabilmente associarsi.
  Rileva, altresì, che i mesi di forzata inattività pongono a serio rischio la stessa sopravvivenza di queste organizzazioni, alcune delle quali hanno perso fino all'80 per cento dei fondi. Peraltro questa azione di criminalizzazione dell'operato delle ong rischia di minarne irrimediabilmente la credibilità e dunque la possibilità di operare sia in Israele sia in altri Paesi.Pag. 37
  Infine, stigmatizza l'atteggiamento, a suo avviso irrispettoso, del Governo nei riguardi della Commissione e del mondo della cooperazione italiana, che negli anni ha sviluppato una solida e proficua partnership con i sei enti interessati.

5-08257 Zanella: Sul negoziato per la candidatura di Milano a sede della terza sezione centrale del Tribunale unificato dei brevetti.

  Il sottosegretario Manlio DI STEFANO risponde, intervenendo da remoto, all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Federica ZANELLA (LEGA), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta del Governo, che conferma l'impegno dell'Esecutivo su un tema che da lungo tempo costituisce un obiettivo prioritario per la Lega.
  Ribadisce, infatti, che Milano rappresenta la candidata ideale per ospitare la terza sezione centrale del Tribunale unificato dei brevetti, essendo una delle città europee più innovative: è la sesta città al mondo per mobilità interna, con il migliore sistema di interconnessione con il resto dell'Europa, e sede di uno dei principali parchi scientifici e tecnologici del mondo, nonché prima città italiana per spesa pro capite in ricerca e sviluppo. Tra l'altro, ospitare la terza sede del TUB consentirebbe di creare un indotto fiorente, con un volume di affari stimato in circa 350 milioni di euro all'anno, favorendo lo sviluppo di numerose imprese innovative e consentendo di completare il processo di riqualificazione economica dell'Italia dopo la pandemia.
  Ricordando che il raggiungimento di questo risultato compenserebbe la mancata assegnazione all'Italia della nuova sede dell'Agenzia europea del farmaco, sottolinea la necessità che il Governo intensifichi la propria azione negoziale, dal momento che ad inizio 2023 il Tribunale unificato dei brevetti comincerà ad operare in sede sperimentale nelle due sedi decentrate di Monaco e Parigi: occorre dunque evitare che Milano si trovi esclusa da questa partita, decisiva per promuovere l'innovazione di tutto il Paese.

  Paolo FORMENTINI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 12.30.

COMITATO RISTRETTO

  Giovedì 23 giugno 2022.

Disciplina dei Comitati degli italiani all'estero.
C. 2790-terdecies Governo, C. 2920 Ungaro, C. 3193 Quartapelle Procopio, C. 3212 Fitzgerald Nissoli, C. 3214 Borghese, C. 3276 Siragusa, C. 3311 Siragusa, C. 3375 Di Stasio e C. 3619 Formentini.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 12.30 alle 12.35.