CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 22 giugno 2022
818.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
Pag. 299

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 22 giugno 2022.

Audizioni, in videoconferenza, nell'ambito dell'esame del disegno di legge C. 3634 Governo recante «Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021».
Audizione informale di rappresentanti di Asstel – Assotelecomunicazioni.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 8 alle 8.15.

Audizione informale di rappresentanti di associazioni di categoria e organizzazioni sindacali del settore del noleggio con conducente.

  Le audizioni informali sono state svolte dalle 8.15 alle 9.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 22 giugno 2022. — Presidenza della presidente Raffaella PAITA. – Interviene il viceministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Alessandro Morelli.

  La seduta comincia alle 14.15.

Modifiche al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, in materia di coltivazione, cessione e consumo della cannabis e dei suoi derivati.
Testo unificato C. 2307 Magi e C. 2965 Licatini.
(Parere alla II Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Angela RAFFA (M5S), relatrice, fa presente che la Commissione è chiamata ad esprimere il proprio parere alla Commissione Giustizia, per i profili di competenza, sul testo unificato delle proposte di legge C. 2307 e C. 2965, recanti modifiche al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, in materia di coltivazione, cessione consumo della cannabis e dei suoi derivati.
  Il testo unificato si compone di otto articoli ed è volto ad affermare la liceità della coltivazione e della detenzione per uso personale di non oltre quattro piante femmine di cannabis.
  Il provvedimento inoltre modifica la disciplina sanzionatoria penale della produzione e del traffico di cannabis e dell'associazione finalizzata al traffico; introduce una fattispecie di reato autonoma per la produzione, l'acquisto e la cessione illeciti di lieve entità di sostanze stupefacenti; individua una serie di indici dell'uso personale di cannabis (che consente l'applicazione di sanzioni amministrative in luogo delle sanzioni penali).
  Il profilo di competenza della Commissione riguarda proprio l'illecito amministrativo, in quanto esso prevede, tra le conseguenze sanzionatorie, la sospensione della patente di guida, del certificato di abilitazione professionale per la guida di motoveicoli e del certificato di idoneità alla guida di ciclomotori o il divieto di conseguirli per un periodo fino a tre anni.
  Il riconoscimento della liceità della coltivazione e della detenzione per uso personale di non oltre quattro piante femmine di cannabis, sulla base di un preciso orientamento giurisprudenziale, comporta appunto come conseguenza il venir meno dell'illecito amministrativo.
  Nel corso dell'esame in sede referente presso la Commissione Giustizia è stata invece soppressa la disposizione, contenuta nel testo base, che prevedeva la soppressione tout court dell'illecito amministrativo in tutti i casi di uso personale delle cosiddette «droghe leggere».
  Rileva infine che il testo unificato in esame non incide in alcun modo sul reato di guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti, previsto dall'articolo 187 del codice della strada.
  Illustra in conclusione una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

Pag. 300

  Il viceministro Alessandro MORELLI esprime l'orientamento positivo del Governo sulla proposta di parere della relatrice.

  Elena MACCANTI (LEGA) preannunzia il voto contrario della Lega sul provvedimento in esame, come anche già espresso nell'ambito dei lavori della Commissione Giustizia. Tale orientamento discende da valutazioni sia di metodo (le appare inopportuno sollevare il tema della liceità delle droghe leggere in un momento così delicato), sia di merito.

  Edoardo RIXI (LEGA) stigmatizza il fatto che in un momento così difficile, invece di occuparsi di temi di grande rilevanza sociale come il costo dei carburanti, ci si dilunghi su temi marginali come la cannabis. Si tratta, afferma, di argomenti provocatori e divisivi, che sembrano scelti appositamente per spaccare la maggioranza. Ribadisce dunque il voto contrario della propria forza politica, preannunziando l'intenzione di contrastare il provvedimento con un confronto politico estremamente serrato.

  Marco SILVESTRONI (FDI) manifesta assoluta contrarietà sul provvedimento e preannunzia il voto contrario della propria forza politica.

  Simone BALDELLI (FI) dichiara, conformemente al proprio orientamento liberale, di ritenere che si possa dibattere di qualsiasi argomento. D'altro canto, manifesta sincera sorpresa per il fatto che da un lato venga introdotta la liceità della coltivazione e detenzione di un dato quantitativo di cannabis e dall'altro però non si intervenga sul dettato dell'articolo 187 del codice della strada. Fa infatti presente che non bisogna sottovalutare le conseguenze dell'innovazione normativa che si vuole introdurre, che amplierà in modo esponenziale la platea di persone che faranno consumo di cannabis: ciò avrà un rilevante impatto sulla sicurezza stradale e al tempo stesso causerà un notevole incremento del numero di patenti sospese o revocate e veicoli confiscati. Invita dunque la relatrice e i commissari a riflettere con la massima attenzione su questo punto.

  Angela RAFFA (M5S), relatrice, ringrazia il collega Baldelli per il suo contributo, ma ricorda che sul punto la Consulta non ha ritenuto opportuno sollevare obiezioni. Ribadisce dunque che non le appare necessario modificare l'articolo 187 del codice della strada e che la proposta di parere permane immutata.

  Raffaella PAITA, presidente, chiede chiarimenti al collega Baldelli in merito al contenuto del suo intervento.

  Simone BALDELLI (FI) ripete che, a suo avviso, è stato sottovalutato l'impatto della previsione recata dal provvedimento in primo luogo sulla sicurezza stradale e poi sul numero di patenti sospese o revocate che il consumo più facile di cannabis causerà.

  Luciano NOBILI (IV) dà in primo luogo il benvenuto in Commissione al nuovo gruppo parlamentare «Insieme per il futuro».
  Venendo al provvedimento, ricorda che la forte incidentalità registratasi in Italia, conseguenza anche di condizioni psico-fisiche alterate dal consumo di stupefacenti, ha condotto il legislatore a un inasprimento delle sanzioni; consiglia anzi al collega Baldelli di valutare la possibilità di proporre a sua volta un ulteriore inasprimento di queste ultime. Rammenta inoltre che il problema è particolarmente grave nel caso di conducenti di mezzi pubblici. Nega però che la nuova legislazione sulla cannabis possa avere delle conseguenze apprezzabili sulla sicurezza stradale.

  Simone BALDELLI (FI) fa presente, in generale, di non essere mai a favore di un inasprimento delle sanzioni. Ricorda ancora che la caratteristica della cannabis è quella di provocare positività al test anche molti giorni dopo l'effettiva assunzione; il rischio è dunque che vengano sanzionati soggetti che risultano positivi pur non essendoPag. 301 in alcun modo in una effettiva condizione di alterazione quando si mettono alla guida.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole della relatrice (vedi allegato 1).

DL 50/2022: Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina.
C. 3614 Governo.
(Parere alle Commissioni riunite V e VI).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 31 maggio scorso.

  Carmela GRIPPA (M5S), relatrice, illustra una proposta di parere favorevole (vedi allegato 2).

  Il viceministro Alessandro MORELLI esprime l'orientamento positivo del Governo sulla proposta di parere della relatrice.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole della relatrice (vedi allegato 2).

  La seduta termina alle 14.45.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Mercoledì 22 giugno 2022. — Presidenza della presidente Raffaella PAITA. – Interviene il viceministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Alessandro Morelli.

  La seduta comincia alle 14.45.

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sugli orientamenti dell'Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti, che modifica il regolamento (UE) 2021/1153 e il regolamento (UE) n. 913/2010 e abroga il regolamento (UE) n. 1315/2013.
COM/2021/812 final e Allegati.
(Esame, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Luciano NOBILI (IV), relatore, osserva che la proposta di regolamento di cui oggi la Commissione avvia l'esame è stata presentata dalla Commissione europea il 14 dicembre 2021 nell'ambito di un pacchetto di iniziative sulla mobilità sostenibile. Tale pacchetto ha l'ambizioso obiettivo di ridurre le emissioni derivanti dal settore dei trasporti del 90 per cento, in linea con quanto previsto dal Green Deal europeo.
  La proposta, che è stata preceduta da una consultazione pubblica, mira a costruire una base infrastrutturale adeguata per: alleviare la congestione e ridurre le emissioni di gas a effetto serra; rimuovere gli ostacoli alla connettività e alla multimodalità in tutte le regioni dell'UE; migliorare la sicurezza e l'affidabilità dell'infrastruttura e gli strumenti di governance.
  Si tratta di una revisione molto importante, che reputa opportuno esaminare nell'ambito del dialogo politico con le istituzioni dell'UE. Peraltro la Commissione ha sempre dedicato grande attenzione al tema delle reti transeuropee di trasporto, approvando anche alla fine dell'anno scorso un articolato atto di indirizzo al Governo in cui sono state segnalate importanti questioni anche nella prospettiva della revisione della rete. L'esame della proposta di regolamento è inoltre particolarmente opportuna, in quanto si incrocia anche con la considerazione della pianificazione infrastrutturale nazionale, alla luce di quanto prevede l'Allegato al DEF per il 2022 e tenendo ovviamente sempre conto degli investimenti nel Piano nazionale per la ripresa e la resilienza.
  Preannunzia che passerà di seguito a dare conto dei principali aspetti della proposta di revisione della Commissione europea,Pag. 302 rinviando alla documentazione predisposta dagli uffici una disamina più dettagliata.
  In primo luogo, segnala che la revisione del regolamento UE 1315/2013, che viene abrogato dalla proposta di regolamento, si fonda sull'articolazione della rete transeuropea dei trasporti in tre livelli: alla rete centrale (Core network) e alla rete globale (Comprehensive network), infatti, si aggiunge un livello intermedio, una rete centrale estesa (Extended core network) anch'essa formata da segmenti prioritari.
  Lo sviluppo della rete dovrebbe essere graduale in tre fasi, attraverso il completamento della rete centrale entro il 2030, della rete centrale estesa entro il 2040 e della rete globale entro il 2050.
  Un'altra importante innovazione è la creazione dei Corridoi europei di trasporto, che prevedono l'integrazione degli attuali Corridoi della rete centrale e dei Corridoi ferroviari merci istituiti dal regolamento (UE) 913/2010, che dovrebbero costituire le direttrici per lo sviluppo di flussi multimodali di trasporto merci e passeggeri eliminando le sovrapposizioni, applicando requisiti infrastrutturali omogenei e migliorando la qualità dei servizi ferroviari.
  I corridoi che interessano il territorio italiano sono: il corridoio Scandinavo-Mediterraneo, il Mediterraneo, il Mar Baltico-Mar Adriatico, il Mare del Nord-Alpi. Di particolare rilievo per l'Italia la modifica del Corridoio Mar Baltico-Mar Adriatico, che attualmente termina a Ravenna e che nella proposta della Commissione viene prolungato fino a Bari. I nodi della rete comprendono nodi urbani, aeroporti, porti marittimi e interni e terminali ferroviario-stradali, elencati nell'Allegato II.
  La proposta aggiunge sul territorio italiano nuovi nodi rispetto a quelli già previsti dal regolamento vigente. Tra le novità più rilevanti per l'Italia segnala l'inserimento nella rete centrale del porto di Civitavecchia (già incluso nella rete globale). Sono altresì inclusi nella rete centrale i nuovi terminali ferroviario-stradali di La Spezia-Santo Stefano di Magra, Novara-Agonate, Milano-Segrate, Trieste-Fernetti.
  Fa altresì presente che sono inseriti 40 nuovi nodi urbani italiani, che si aggiungono ai 9 già previsti dal regolamento vigente e per i quali la proposta prevede l'obbligo di adottare un piano per la mobilità urbana sostenibile entro il 2025 in grado di promuovere la mobilità a zero emissioni e la diffusione di una flotta urbana più ecologica.
  Ulteriori novità riguardano poi la rete globale in cui sono inseriti tre aeroporti (Marina di Campo-Isola d'Elba, Perugia e Rimini), sei porti marittimi (Capri, Casamicciola-Ischia, Ponza, Porto Empedocle, Porto S. Stefano e Procida), nonché ulteriori terminali ferroviario-stradali (Busto Arsizio-Gallarate, Faenza, Ortona, Pordenone, Portogruaro e Foggia-Incoronata, Forlì-Cesena-Villa Selva, Parma-Castelguelfo).
  L'inserimento nella rete di nuovi nodi rappresenta un'importante occasione per la modernizzazione del sistema dei trasporti grazie all'accesso ai finanziamenti del Meccanismo per collegare l'Europa (Connecting Europe Facility-CEF), che finanzia lo sviluppo di infrastrutture sostenibili e ad alte prestazioni anche nella programmazione finanziaria in corso fino al 2027.
  Segnala che il Governo ha trasmesso alle Camere un'articolata relazione ai sensi dell'articolo 6, comma 5, della legge n. 234 del 2012, successivamente integrata, che prospetta l'opportunità di presentare alcune modifiche in sede di negoziato, che potrebbero investire anche i nodi. Di tali rilievi sarà opportuno tenere conto nel corso dell'istruttoria.
  Fa presente che, rispetto al regolamento vigente, la proposta dedica sezioni specifiche alle differenti modalità di trasporto (ferroviario, per vie navigabili interne, marittimo, stradale, aereo), ai nodi urbani, ai terminali merci multimodali, e prevede più elevati standard infrastrutturali in tutta la rete e per tutti i modi di trasporto.
  Per quanto riguarda il trasporto ferroviario, si introducono alcuni requisiti tecnici allo scopo di rendere la rete interoperabile ed elettrificata entro il 2050, tra cui il profilo di carico P400 per la circolazione sui vagoni ferroviari dei semirimorchi. Sono previste misure per migliorare l'efficienza Pag. 303dei servizi di trasporto, prevedendo sulla rete centrale estesa, entro il 2040, una velocità minima di 160 km/h per i servizi passeggeri e 100 km/h per le merci. La Commissione europea prevede che le misure previste per il trasporto ferroviario, tra cui l'aumento della velocità per il trasporto passeggeri (160 km/h), e l'introduzione del profilo di carico P400, possano aumentare il trasporto su rotaia a scapito del settore stradale con buoni risultati di riduzione delle emissioni e dell'inquinamento atmosferico. Nella relazione trasmessa alle Camere, si sottolinea che si tratta di misure che rappresentano una sfida e che richiederanno maggiori investimenti.
  È inoltre previsto che entro il 2030 gli Stati membri assicurino la qualità dei servizi ferroviari, garantendo: un tempo di stazionamento dei treni merci alle frontiere non superiore a 15 minuti; l'arrivo puntuale o con un ritardo massimo di trenta minuti per il 90 per cento dei treni merci che attraversano una frontiera di un corridoio di trasporto europeo.
  La proposta prevede che in tutta l'UE vengano dismessi i preesistenti sistemi di gestione del traffico su rotaia e venga progressivamente adottato il sistema di gestione del traffico ferroviario europeo ERTMS (European Rail Traffic Management System), che consente la circolazione di treni di diversa nazionalità, sulla base di informazioni trasferite grazie a un linguaggio comune e gestite con sistemi interoperabili di terra e di bordo.
  Per quanto riguarda il trasporto stradale, si prevede, tra l'altro, l'installazione di infrastrutture di ricarica e rifornimento per i combustibili alternativi lungo tutta la rete, in linea con la proposta di regolamento sulla realizzazione di un'infrastruttura per i combustibili alternativi presentata nell'ambito del pacchetto «Pronti per il 55 per cento» (Fit for 55 per cento), che prevede la capacità di ricarica per automobili, furgoni e autocarri sulla rete centrale e sulla rete globale entro determinate scadenze.
  La richiesta di installare infrastrutture per la ricarica dei combustibili alternativi è prevista anche per le altre modalità di trasporto, per le quali si prevedono ulteriori specifici requisiti relativi, tra l'altro, alla navigabilità delle vie interne, ai terminali passeggeri multimodali nelle città per favorire la multimodalità, in particolare per l'ultimo miglio dei tragitti merci o passeggeri, nonché al collegamento degli aeroporti della rete alle ferrovie, se possibile alle linee ad alta velocità.
  Ulteriori disposizioni riguardano la diffusione di tecnologie innovative per far progredire la digitalizzazione delle infrastrutture di trasporto, aumentare ulteriormente l'efficienza e migliorare la protezione, la sicurezza e la resilienza della rete. Si prevede inoltre che i progetti di interesse comune, per i quali deve essere effettuata una valutazione dell'impatto ambientale, siano soggetti a una valutazione della vulnerabilità e dei rischi climatici, attraverso l'integrazione nell'analisi costi-benefici del costo delle emissioni di gas a effetto serra.
  La proposta prevede altresì che gli Stati membri provvedano alla manutenzione dell'infrastruttura della rete in modo da assicurare lo stesso livello di servizio e sicurezza nell'intero ciclo di vita. Prevede inoltre piani di manutenzione a lungo termine comprensivi dei costi, che devono essere presi in considerazione fin dalla pianificazione e anche nelle fasi di ammodernamento. Si tratta di una previsione importante in quanto riguarda la considerazione degli oneri di manutenzione dell'infrastruttura.
  Per quanto riguarda gli strumenti di governance, riveste una particolare rilevanza il rafforzamento della figura del coordinatore, designato dalla Commissione con un mandato di quattro anni rinnovabile, per ciascun corridoio e per ciascuna priorità orizzontale per lo sviluppo della rete, al quale è affidato, tra l'altro, il compito di redigere un piano di lavoro di concerto con gli Stati membri. Si tratta di un punto che occorrerà esaminare attentamente nel corso dell'istruttoria, anche alla luce dei rilievi evidenziati nella relazione governativa.
  Per quanto riguarda lo stato dei negoziati, la proposta è all'esame della CommissionePag. 304 per i Trasporti e il Turismo (TRAN) del Parlamento europeo e del Gruppo di lavoro Trasporti del Consiglio.
  In conclusione, ribadisce l'importanza della proposta di regolamento e l'opportunità di approfondire le implicazioni per il sistema infrastrutturale nazionale, allo scopo di adottare un documento conclusivo in esito all'esame della proposta stessa.

  Raffaella PAITA, presidente, in considerazione della rilevanza dell'atto in esame, raccomanda ai membri della Commissione di coordinarsi attentamente fra loro, ricordando come la Commissione abbia acquisito elementi utili ai fini dell'elaborazione del documento finale nel corso delle missioni svolte presso i porti.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 22 giugno 2022.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.50 alle 14.55.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 22 giugno 2022. — Presidenza della presidente Raffaella PAITA. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale, Assuntela Messina.

  La seduta comincia alle 15.15.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Raffaella PAITA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la trasmissione sulla web-tv della Camera dei deputati.

5-08306 Zanella: Coinvolgimento delle regioni nella digitalizzazione della pubblica amministrazione e nella realizzazione della banda ultralarga finanziate tramite il PNRR.

  Federica ZANELLA (LEGA) illustra l'interrogazione in titolo.

  La sottosegretaria Assuntela MESSINA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Federica ZANELLA (LEGA), replicando, ringrazia la sottosegretaria per la risposta, ribadendo però come non sempre le regioni e in generale gli enti territoriali vengano adeguatamente coinvolti dal Governo. Rivendica alla propria forza politica il merito di aver proposto emendamenti che davano la facoltà al Presidente del Consiglio di nominare il presidente di regione commissario per la digitalizzazione; in generale, ricorda che un maggior coinvolgimento delle regioni andrebbe a vantaggio dei comuni più piccoli, che non hanno spesso personale adeguato a questo tipo di esigenze. Per quando riguarda poi la banda ultralarga, afferma di considerare la strategia centralizzata un sostanziale fallimento e che dunque un ruolo più ampio delle regioni si impone come una necessità; invita dunque a implementare tale sinergia.

5-08307 Giuliodori: Garanzie rispetto al mantenimento della sovranità sull'infrastruttura digitale italiana.

  Paolo GIULIODORI (MISTO-A) illustra, in qualità di cofirmatario, l'interrogazione in titolo.

  La sottosegretaria Assuntela MESSINA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Paolo GIULIODORI (MISTO-A), replicando, ringrazia la sottosegretaria, manifestando però al tempo stesso la propria insoddisfazione per la risposta. Ritiene infatti apprezzabile il rilievo dato al golden power, ma registra una grande ambiguità da parte del Governo rispetto all'effettiva volontà di assumere decisioni. Ricorda ancora che vi è la rete unica, ma anche, Pag. 305altrettanto grave, si impone la questione del cloud: sul quale vi è un unico progetto presentato da TIM che presenta enormi problemi relativamente alla migrazione. Inoltre vi è il pericolo che i dati possano essere accessibili, per esempio da parte statunitense: il progetto di cloud di Stato è dunque manifestamente assai insicuro. Per quanto poi riguarda la fibra ottica, vi sono rischi di switch off della rete: esprime la propria preoccupazione per la precipitazione con cui ci si sta buttando sul digitale, senza avere però alcun piano di riserva. Lamenta dunque, in conclusione, la presenza di molti risvolti negativi e di una grande ambiguità da parte del Governo.

5-08308 Liuzzi: Utilizzo delle risorse previste per il secondo bando del piano «Italia 5G», andato deserto.

  Mirella LIUZZI (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.

  La sottosegretaria Assuntela MESSINA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Mirella LIUZZI (M5S), replicando, ringrazia la sottosegretaria per la risposta. Quanto ai residui di bilancio, che deriveranno anche da altri interventi, ritiene opportuno che vi sia maggiore attenzione per le proposte del Parlamento e che essi vengano impiegati per lo sviluppo industriale o per altri bandi. Manifesta soddisfazione per il fatto che vi siano stati una maggiore partecipazione ai bandi successivi; ribadisce però che si potrebbe fare di più anche per altro tipo di servizi.

  La seduta termina alle 15.45.