CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 21 giugno 2022
817.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 21 giugno 2022. — Presidenza del presidente Sergio BATTELLI.

  La seduta comincia alle 15.30.

DL 50/2022: Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina.
C. 3614 Governo.
(Parere alle Commissioni V e VI).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

  La Commissione prosegue oggi l'esame del provvedimento in oggetto rinviato nella seduta del 14 giugno 2022.

  Alessandro GIGLIO VIGNA (LEGA), relatore, illustra la proposta di parere favorevole con osservazione formulata (vedi allegato 1).

  La Commissione, nessuno chiedendo di intervenire, approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 15.35.

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ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Martedì 21 giugno 2022. — Presidenza del presidente Sergio BATTELLI

  La seduta comincia alle 15.35.

Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, il regolamento (UE) 2018/1999 del Parlamento europeo e del Consiglio e la direttiva n. 98/70/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda la promozione dell'energia da fonti rinnovabili e che abroga la direttiva (UE) 2015/652 del Consiglio.
COM(2021)557 final.
(Parere alle Commissioni VIII e X).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame dell'atto dell'Unione europea in oggetto, rinviato nella seduta del 6 aprile 2022.

  Sergio BATTELLI (M5S), in sostituzione del relatore Colaninno, impossibilitato a partecipare alla seduta odierna, illustra la proposta di parere favorevole con osservazioni da lui formulata (vedi allegato 2)

  La Commissione, nessuno chiedendo di intervenire, approva la proposta di parere del relatore.

Programma di lavoro della Commissione per il 2022 – Insieme per un'Europa più forte.
COM(2021)645 final.
Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2022.
Doc. LXXXVI, n. 5.
Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea (1° gennaio 2022-30 giugno 2023) – Portare avanti l'agenda strategica, elaborato dalle future presidenze francese, ceca e svedese e dall'Alto rappresentante, presidente del Consiglio «Affari esteri».
14441/21.
(Esame congiunto, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei documenti in oggetto.

  Sergio BATTELLI (M5S), in sostituzione della relatrice Berlinghieri, impossibilitata a partecipare alla seduta odierna, fa presente che la Commissione avvia oggi l'esame congiunto della relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, del programma di lavoro della Commissione europea per il 2022 e del programma del trio di presidenza del Consiglio dell'Unione europea, per il periodo che va dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2023, formato dalla presidenza francese, da quella ceca e da quella svedese.
  Ricorda che la relazione programmatica viene esaminata congiuntamente con il programma di lavoro della Commissione in virtù di quanto previsto dal parere della Giunta per il regolamento della Camera del 14 luglio 2010. La procedura prevede che tutte le Commissioni permanenti (per i profili ricadenti nell'ambito delle rispettive competenze) esprimano un parere, mentre l'esame generale è svolto dalla Commissione Politiche dell'UE, che presenta una relazione all'Assemblea; la discussione in Assemblea di norma si conclude con l'approvazione di atti di indirizzo al Governo.
  Fa presente innanzitutto che anche quest'anno il Governo ha trasmesso alle Camere la relazione programmatica in ritardo rispetto al termine prescritto dalla legge n. 234 del 2012. In proposito, ribadisce la necessità, già richiamata in precedenti atti di indirizzo approvati dall'Assemblea della Camera, dell'adempimento, da parte del Governo, degli obblighi informativi previsti dalla legge n. 234 del 2012, che sono cruciali ai fini di un pieno esercizio delle prerogative del Parlamento nell'attività di indirizzo al Governo. Solo il rispetto del termine previsto consente Pag. 111infatti un esame degli orientamenti della politica nazionale nei tempi e in coerenza con le priorità enunciate nel programma di lavoro della Commissione, che normalmente viene presentato nell'ultimo trimestre dell'anno antecedente a quello di riferimento.
  Segnala, peraltro, che né il programma di lavoro della Commissione, né il programma del trio di presidenza del Consiglio, tengono ovviamente conto della guerra in Ucraina e la Federazione Russa, essendo stati presentati alla fine del 2021, mentre del nuovo contesto tiene conto la relazione del Governo, che è stata trasmessa al Parlamento il 16 maggio 2022. La Commissione europea, peraltro, a differenza di quanto accaduto in occasione dello scoppio della pandemia, non ha finora ritenuto di presentare un programma di lavoro riveduto.
  Richiama pertanto, nei termini di seguito riportati, i principali aspetti dei tre documenti, rinviando per una disamina più dettagliata alla documentazione predisposta dagli uffici.
  Rileva che il programma di lavoro della Commissione europea per il 2022 si concentra sulle sei tematiche già definite negli orientamenti politici della Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen: un green deal europeo; un'Europa pronta per l'era digitale; un'economia al servizio delle persone; un'Europa più forte nel mondo; promuovere lo stile di vita europeo; un nuovo slancio per la democrazia europea. Per ciascuna priorità sono declinate le proposte legislative, che abbracciano un ampio spettro di temi; per tale ragione, l'esame parlamentare del programma di lavoro della Commissione europea, unitamente a quello della relazione programmatica del Governo e del programma del trio di presidenza del Consiglio, costituisce un'occasione unica per la definizione degli orientamenti concernenti la partecipazione dell'Italia all'Unione europea, nonché delle modifiche legislative nelle varie politiche settoriali e orizzontali.
  Nel programma di lavoro la Commissione, nel ricordare le iniziative di maggiore rilievo assunte durante lo scorso anno – tra le quali vengono citate la presentazione del pacchetto «Pronti per il 55 per cento», la definizione di una «bussola per il digitale» e l'adozione del piano d'azione sul pilastro europeo dei diritti sociali –, evidenzia che, nel perdurare della pandemia, è stata posta in essere un'azione di portata senza precedenti sia per proteggere la salute dei cittadini che per ridurre al minimo gli effetti socioeconomici più gravi dalla medesima provocati.
  Osserva quindi che, a causa dell'invasione russa dell'Ucraina, l'Unione si trova ora a dover affrontare ulteriori sfide, che stanno richiedendo e presumibilmente richiederanno sempre di più l'adozione di iniziative eccezionali. Peraltro, le conseguenze dovute alle pressioni al rialzo sui prezzi delle materie prime – energetiche ed alimentari – hanno già comportato una revisione al ribasso delle prospettive di crescita dell'UE e al rialzo delle sue previsioni di inflazione.
  Fa presente in proposito che, nella relazione programmatica, il Governo indica che, in un quadro geopolitico divenuto molto più incerto a seguito del conflitto russo-ucraino, l'obiettivo è quello di costruire un'autonomia strategica europea coerente con gli interessi italiani, che consenta di affrontare l'emergenza economica e sociale e garantire la sicurezza dei cittadini.
  Per quanto riguarda, in particolare, la crisi in Ucraina, il Governo auspica un'azione maggiormente incisiva dell'UE in campo internazionale, che consenta all'Unione di ricoprire un ruolo attivo e determinante a sostegno degli sforzi di pace nel conflitto. Il Governo sottolinea, tra l'altro, che dovrà essere garantita la piena sostenibilità del meccanismo sanzionatorio, attraverso misure di mitigazione degli impatti avversi.
  Con riferimento alla priorità legata alla transizione verde, la Commissione, nel ribadire l'obiettivo di fare dell'Europa il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050, sottolinea l'esigenza di promuovere gli obiettivi dell'economia circolare,Pag. 112 mobilitando risorse per garantire una transizione verde che sia equa e giusta sul piano sociale e internazionale. Nel programma del trio delle presidenze del Consiglio dell'UE, si richiama l'impegno a proseguire i negoziati del pacchetto «Pronti per il 55 per cento» in linea con gli obiettivi dell'accordo di Parigi. Nel sostenere gli obiettivi del pacchetto, il Governo dichiara l'intendimento di promuovere gli interessi italiani nell'ambito del citato negoziato, affinché le misure legislative tengano conto degli effetti sulla competitività per alcuni settori produttivi e categorie sociali. Fondamentale, a questo proposito, sarà sostenere la gradualità degli interventi e la flessibilità dei passi intermedi, in particolare con riferimento alle proposte che incidono maggiormente sugli interessi italiani. Sottolinea poi l'importanza, alla luce della crisi di approvvigionamento energetico innescata dall'aggressione russa in Ucraina, di accelerare i lavori sull'intero pacchetto non solo per conseguire gli obiettivi climatici, ma per rendere l'Unione europea autosufficiente sotto il profilo energetico. Richiama, inoltre, la recente proposta della Commissione denominata REPowerEU in cui si auspica di intervenire sul PNRR rivedendo le misure in favore delle azioni afferenti al pacchetto Fit for 55%.
  Parallelamente, la Commissione annuncia che proseguirà il cammino verso il decennio digitale con l'obiettivo di realizzare la trasformazione digitale dell'UE entro il 2030. Tale impegno è ribadito anche nel programma delle tre presidenze, al fine di sostenere uno sviluppo digitale che ne salvaguardi i valori e la sicurezza e che sia compatibile con il rispetto dei diritti fondamentali. Nella relazione programmatica, il Governo attribuisce importanza prioritaria, per un verso, alla politica di digitalizzazione della pubblica amministrazione e, per l'altro, all'accrescimento delle competenze digitali a alla riduzione del fenomeno del digital divide.
  Nel programma di lavoro, la Commissione sottolinea che l'esigenza di riflettere sul modo in cui la crisi pandemica ha influito sull'economia europea ha condotto a un rilancio del dibattito pubblico sulle regole di bilancio e sul quadro di governance economica. La Commissione dichiara che terrà conto di tutti i pareri espressi nel corso del dibattito in questione e che fornirà orientamenti in materia di politica di bilancio per il prossimo periodo, allo scopo di facilitare il coordinamento delle politiche di bilancio e la preparazione dei programmi di stabilità e convergenza degli Stati membri. Orientamenti verranno forniti anche a proposito delle eventuali modifiche da apportare al quadro di governance economica, con l'obiettivo di raggiungere un ampio consenso sulla via da seguire in tempo utile per il 2023.
  Il Governo annuncia che continuerà ad impegnarsi per promuovere l'approfondimento e il completamento dell'Unione economica e monetaria verso l'istituzione di strumenti di bilancio permanenti e regole di bilancio semplici ed orientate alla crescita, sfruttando a tal fine l'occasione offerta da Next Generation EU e dal dibattito sulla revisione della governance economica. Il contributo italiano al dibattito in questione dovrà esortare alla massima ambizione, promuovendo in tempo utile l'adozione di aggiustamenti del quadro delle regole, in vista della disattivazione della clausola di salvaguardia generale del Patto di stabilità e crescita. Il sopraggiunto conflitto in Ucraina, che rischia di compromettere il percorso di ripresa post-pandemica e richiede ulteriori misure di sostegno alla crescita, rimarca in modo ancora più netto la necessità di tali interventi.
  La Commissione dichiara, inoltre, che si impegnerà a dare seguito al piano d'azione sul pilastro europeo dei diritti sociali adottato lo scorso anno e che proporrà l'introduzione di una serie di misure a tutela dei lavoratori.
  Anche il trio di presidenza ritiene importante rafforzare il modello sociale europeo e dichiara che, in quest'ottica, agevolerà l'ulteriore attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali, promuoverà l'inclusione sociale e la convergenza socialePag. 113 verso l'alto e lavorerà per promuovere lo sviluppo dell'economia sociale in modo da consentire una migliore integrazione dei gruppi vulnerabili nel mercato del lavoro.
  La relazione programmatica annuncia che il Governo sarà impegnato nel sostegno alle transizioni occupazionali attraverso il rilancio delle politiche attive, per dar vita a un sistema capace di promuovere una maggiore tutela e qualità del lavoro, nonché per favorire posti di lavoro dignitosi e condizioni di lavoro eque, rafforzando la tutela dei diritti dei lavoratori, e conciliando vita familiare e vita professionale. Annuncia altresì l'impegno a perseguire una sempre più decisa politica attiva di contrasto all'esclusione sociale e alla povertà.
  Osserva che la necessità di rafforzare l'influenza dell'Europa in un mondo in rapida evoluzione e di difendere i suoi valori e interessi è stata messa chiaramente in luce dai cambiamenti geopolitici in atto. Al fine di conseguire questo obiettivo la Commissione annuncia, tra l'altro, che verranno rafforzati i partenariati con gli alleati ed accelerati i lavori per realizzare l'Unione europea della difesa.
  Il trio di presidenza afferma in proposito il proprio intendimento di perseguire una linea di azione più strategica, nell'ottica di rafforzare la capacità dell'UE di agire in modo autonomo per salvaguardare i suoi interessi, difendere i suoi valori e il suo stile di vita e contribuire a plasmare il futuro globale.
  Nell'ambito delle crescenti sfide globali, nella relazione programmatica il Governo dichiara che continuerà a sostenere il percorso per l'allargamento e che l'Italia continuerà a sostenere le iniziative tese al rafforzamento della difesa europea nonché lo sviluppo dell'iniziativa denominata «Bussola Strategica», in complementarietà con la NATO.
  Evidenzia quindi due ulteriori ambiti su cui si concentrerà l'attenzione della Commissione nel 2022, rappresentati dall'attenzione verso le giovani generazioni, anche nel quadro delle iniziative promosse nell'ambito dell'Anno europeo per i giovani, e dalla difesa dello Stato di diritto. A quest'ultimo proposito, la Commissione ribadisce, come anticipato dalla Presidente della Commissione nel discorso sullo stato dell'Unione del 15 settembre 2021, che formulerà raccomandazioni specifiche ad alcuni Stati membri nella relazione sullo Stato di diritto del 2022. Ricorda che il tema dei valori e dello Stato di diritto, specie con riguardo all'opportunità di assicurarne un migliore monitoraggio, è stato oggetto delle discussioni nell'ambito di uno dei gruppi di lavoro costituiti nell'ambito della Cosac a cui ha partecipato in questi mesi.
  Fa presente che il programma di lavoro 2022 affronta anche il tema della gestione comune della migrazione e dell'asilo, sottolineando l'importanza di concludere i negoziati sulle proposte facenti parte del nuovo Patto sulla migrazione e asilo, presentato nel settembre 2020. Con riferimento ai negoziati sul nuovo Patto, il Governo continua a sottolineare la necessità che le politiche dell'Unione relative ai controlli alle frontiere, all'asilo e all'immigrazione siano ispirate ai principi di solidarietà e di equa ripartizione delle responsabilità fra tutti gli Stati membri. Lo specifico obiettivo italiano, che si conferma per il 2022, è quello di far inserire nel Patto un meccanismo che preveda una quota minima di ricollocazione che gli altri Stati membri dovranno garantire nel caso di arrivi conseguenti ad operazioni di ricerca e soccorso in mare (SAR) o in situazioni di pressione sproporzionata, azionabile sulla base di procedure semplici, automatiche ed obbligatorie. A tale proposito, occorrerà valutare i più recenti sviluppi relativamente agli accordi raggiunti in occasione del Consiglio Giustizia e affari interni del 9 e del 10 giugno relativamente alla piattaforma di solidarietà.
  Quanto al programma «Legiferare meglio», la Commissione ne sottolinea l'importanza anzitutto per fare in modo che la legislazione prodotta sia mirata e facile da rispettare e che non aggiunga oneri normativi superflui. A tale proposito viene richiamato, nell'adozione delle iniziative del programma di lavoro, il pieno utilizzo dell'approccio «one in, one out», al fine di Pag. 114garantire che gli eventuali nuovi oneri introdotti da una nuova legge vengano compensati con la riduzione di oneri precedenti nello stesso settore di attività.
  In conclusione, osserva che i documenti all'esame presentano molteplici profili di interesse e meritano un accurato esame che consenta di valutare in che misura il Parlamento possa concorrere a definire meglio priorità ed esigenze strategiche italiane nell'ambito delle linee di indirizzo delineate dalla Commissione europea e degli orientamenti programmatici del Governo.
  Infine, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.45.