CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 15 giugno 2022
814.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per le autorizzazioni
COMUNICATO
Pag. 3

GIUNTA PLENARIA

  Mercoledì 15 giugno 2022. — Presidenza del presidente Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE.

  La seduta comincia alle 9.20.

Sui lavori della Giunta.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, comunica che in data 9 giugno 2022 è pervenuta alla Presidenza della Camera una richiesta di deliberazione in materia d'insindacabilità presentata dalla deputata Giorgia Meloni, che scaturisce da un procedimento penale pendente nei suoi confronti presso l'autorità giudiziaria di Roma (n. 51070/19 RG PM).

Richiesta avanzata dal deputato Giorgio Mulè nell'ambito del procedimento civile pendente nei suoi confronti presso il tribunale di Salerno (atto di citazione della dott.ssa Marisa Manzini).
Richiesta avanzata da Roberto Occhiuto, deputato all'epoca dei fatti, nell'ambito del procedimento civile pendente nei suoi confronti presso il tribunale di Salerno (atto di citazione della dott.ssa Marisa Manzini).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Giunta riprende l'esame delle richieste in titolo, rinviato da ultimo il 25 maggio 2022.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, comunica che l'ordine del giorno reca il seguito dell'esame di due richieste di deliberazione in materia d'insindacabilità, che scaturiscono entrambe dal procedimento civile n. 12225/19 RG, pendente presso il Tribunale civile di Salerno nei confronti di Giorgio Mulè, deputato in carica, e di Roberto Occhiuto, deputato all'epoca dei fatti (atto di citazione della dott.ssa Marisa Manzini). I documenti in titolo riguardano la medesima vicenda e perciò il loro esame è congiunto.
  Ricorda che nella seduta del 19 maggio scorso la relatrice, deputata Lucia Annibali, ha illustrato la vicenda alla Giunta.
  Avverte inoltre che l'on. Giorgio Mulè e Roberto Occhiuto, deputato all'epoca dei fatti, ritualmente invitati a fornire i chiarimentiPag. 4 ritenuti opportuni, ai sensi dell'articolo 18, primo comma, del Regolamento della Camera, in data 24 maggio 2022 hanno inviato memorie scritte. Chiede, quindi, alla relatrice di intervenire per formulare, se ritiene, una proposta di deliberazione.

  Lucia ANNIBALI (IV), relatrice, riferisce che nelle memorie trasmesse alla Giunta ai sensi dell'art. 18 del Regolamento, l'on. Mulè e l'ex deputato Occhiuto riassumono la vicenda che li vede contrapposti, in sede civile, alla dottoressa Manzini per un atto di citazione di questa nei loro confronti. In particolare, gli interessati, contestano – assolutamente con ragione, a suo giudizio – la motivazione con la quale il giudice di Salerno ha rigettato la loro eccezione di applicabilità dell'art. 68 della Costituzione. Nell'ordinanza di rigetto, infatti, è scritto che le disposizioni dell'art. 3 della legge n. 140 del 2003 – che prevedono la trasmissione degli atti alla Camera di appartenenza del parlamentare quando il giudice non ritenga applicabile la prerogativa di cui all'art. 68 della Costituzione – sarebbero applicabili a discrezione del giudice.
  Osserva che la semplice lettura del testo normativo in questione consente di rendersi conto che tale affermazione è del tutto erronea: la legge prevede infatti l'obbligo per il giudice di procedere, senza ritardo, alla sospensione del procedimento e alla trasmissione degli atti alla Camera competente.
  Rileva che nelle memorie difensive gli interessati ribadiscono che la conferenza stampa del 13 maggio 2019 – a seguito della quale essi, insieme alla compianta on. Santelli, sono stati citati in giudizio – fu convocata per divulgare il contenuto dell'interpellanza urgente n. 2/00433, presentata ufficialmente il 25 giugno 2019 e svolta in Assemblea il 5 luglio 2019, al quale si fece chiaramente riferimento nel corso della conferenza stampa stessa. Ricorda che la conferenza stampa fu convocata presso la sala stampa della Camera dei deputati e trasmessa sulla web-tv della Camera e riferisce che, secondo gli interessati, essa costituisce un atto intra moenia, per il luogo in cui si svolse, per l'intervento di parlamentari, per la necessaria autorizzazione richiesta ai competenti uffici della Camera e, infine, per la dichiarata finalità divulgativa di un atto tipico come l'interpellanza.
  Sottolinea che la finalità divulgativa della conferenza stampa appare evidente alla luce dell'ulteriore elemento, rappresentato dalla data effettiva di presentazione dell'interpellanza. Rileva che, come è stato ricordato nella seduta dello scorso 19 maggio, gli atti di sindacato ispettivo, dopo la presentazione, sono sottoposti al vaglio di ammissibilità dalla Presidenza, all'esito del quale sono definitivamente pubblicati. Riferisce che, nel caso all'esame, l'interlocuzione con i competenti uffici della Camera ha permesso di accertare che l'atto fu presentato dagli onorevoli Santelli e Occhiuto in data 12 maggio 2019, dunque il giorno precedente alla data in cui si tenne la conferenza stampa che, come è scritto nelle memorie degli interessati, fu convocata proprio per divulgarne i contenuti con l'immediatezza richiesta alla comunicazione politica per essere realmente efficace. Osserva che la sottoscrizione successiva da parte dell'on. Mulè è la ratifica di un'adesione alle tesi contenute nell'atto di sindacato ispettivo che, nei fatti, è riscontrabile sin dall'inizio, come testimoniato proprio dalla partecipazione del deputato alla conferenza stampa, dove furono evidentemente divulgate opinioni condivise dai tre parlamentari. Sottolinea che, alla luce delle circostanze testé illustrate, non residua alcun dubbio sul nesso funzionale tra le dichiarazioni contestate ai parlamentari e il contenuto dell'interpellanza, che era già stata presentata ed era al vaglio di ammissibilità della Presidenza. Osserva che non è quindi necessario approfondire la questione dell'assimilabilità della conferenza stampa a un atto intra moenia, contenuta nelle memorie difensive, e, alla luce dei più recenti orientamenti della Giunta, probabilmente fondata.
  Fa notare che la possibilità di ravvisare il nesso funzionale con un atto già presentato ma non ancora definitivamente formalizzato non può essere messa in discussione, dal momento che la Corte costituzionale ha già chiarito (con la sentenza Pag. 5n. 379 del 2003) che – nelle more del vaglio di ammissibilità – la divulgazione dei contenuti di un'interrogazione depositata costituisce espressione di opinioni nell'esercizio delle funzioni parlamentari, persino nel caso in cui l'interrogazione non risulti poi formalmente presentata perché giudicata inammissibile dal Presidente della Camera.
  Per le ragioni sopra esposte formula una proposta nel senso della insindacabilità, sia per l'on. Mulè sia per l'ex deputato Occhiuto.

  Carlo SARRO (FI) sottolinea l'esigenza, compatibilmente con l'organizzazione dei lavori della Giunta, di una rapida definizione della vicenda in esame, essendo in corso il procedimento giudiziario. Rimarca la gravità dell'erronea argomentazione usata dal giudice per disattendere le disposizioni della legge n. 140 del 2003, nella quale si pretende di ascrivere ad una valutazione discrezionale del giudice l'apprezzamento in ordine alla insindacabilità, spingendosi persino a prefigurare una sorta di valore prognostico delle valutazioni dell'autorità giudiziaria rispetto alle decisioni del Parlamento.
  Osserva che quello in esame non è il primo caso di erronea applicazione della legge n. 140 del 2003 che giunge all'attenzione della Giunta. Prospetta pertanto la necessità di una valutazione complessiva di tali casi, per segnalare nelle opportune sedi istituzionali, in particolare al Consiglio superiore della magistratura, quanto sta accadendo circa la mancata o l'erronea applicazione della predetta legge. Esprime infine apprezzamento e condivisione nel merito della proposta della relatrice.

  Eugenio SAITTA (M5S) osserva che è necessario interrogarsi sulla possibilità di considerare o meno la conferenza stampa alla stregua di un'attività intra moenia. Chiede precisazioni alla relatrice sull'assimilabilità della posizione del deputato Mulè a quella degli originari firmatari dell'atto, in considerazione del fatto che il deputato Mulè risulta avere sottoscritto l'interpellanza urgente solo in un secondo momento, successivamente all'atto di citazione.

  Lucia ANNIBALI (IV), relatrice, ritiene di avere già chiarito le questioni poste dall'on. Saitta. In particolare, sottolinea che la partecipazione alla conferenza stampa congiunta da parte dell'onorevole Mulè dimostra la sua piena condivisione, sin dall'inizio, dei contenuti dell'interpellanza, al di là del dato formale della sottoscrizione dell'atto materialmente avvenuta in un momento successivo.

  Alfredo BAZOLI (PD) precisa che l'atto di citazione è successivo di alcuni mesi rispetto sia alla data di sottoscrizione sia a quella di illustrazione in Aula dell'interpellanza urgente da parte dell'on. Mulè.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, non essendovi altri interventi, rinvia il seguito dell'esame e la votazione della domanda in titolo ad una prossima seduta, che sarà convocata verosimilmente per mercoledì 22 giugno prossimo.
  Contestualmente, si avvierà l'esame dei documenti in materia di insindacabilità che riguardano le deputate Giorgia Meloni (Doc. IV-ter, n. 26) e Alessia Morani (Doc. IV-ter n. 28) per i quali intende conferire gli incarichi di relatore rispettivamente ai deputati Bazoli e Sarro. Con riferimento a quanto prospettato dall'on. Sarro in merito all'opportunità di una segnalazione al Consiglio superiore della magistratura, delle anomalie riscontrate nell'applicazione delle norme della legge n. 140 del 2003 da parte di alcuni tribunali, si riserva altresì di sottoporre prossimamente la questione all'attenzione della Giunta, ai fini dei successivi passaggi istituzionali.

Sui lavori della Giunta.

  Eugenio SAITTA (M5S) chiede notizie sulla programmazione dei lavori relativa alle richieste di deliberazione in materia di insindacabilità relative a procedimenti riguardanti il deputato Sgarbi, il cui esame da parte della Giunta è già da tempo iniziato.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, precisa che l'esame dei documentiPag. 6 riguardanti l'on. Sgarbi, in considerazione anche delle relative scadenze giudiziarie, potrà essere ripreso, parallelamente a quello dei sopra richiamati Doc. IV-ter, n. 26 e Doc. IV-ter n. 28, dopo la conclusione dell'esame dell'istanza degli onorevoli Mulè e Occhiuto, programmata per la prossima settimana.

  La seduta termina alle 9.40.