CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 14 giugno 2022
813.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Martedì 14 giugno 2022. — Presidenza del presidente Luigi MARATTIN, indi del vicepresidente Giovanni CURRÒ. – Intervengono la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Maria Cecilia Guerra e il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Federico Freni.

  La seduta comincia alle 9.10.

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Variazione nella composizione della Commissione.

  Luigi MARATTIN, presidente, comunica che cessa di far parte della Commissione l'onorevole Angela Salafia.

Delega al Governo per la riforma fiscale.
C. 3343 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 6 aprile scorso.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, avverte che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Comunica quindi di aver depositato, in qualità di relatore, l'emendamento 6.25 (vedi allegato 1), già anticipato informalmente a tutti i colleghi e che il termine per la presentazione di subemendamenti è fissato alle ore 15 della giornata di oggi.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (Lega), constatata l'assenza di molti colleghi, chiede la verifica del numero legale.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, verificato che la richiesta è appoggiata dal prescritto numero di richiedenti, comunica che è presente il numero legale di deputati prescritto dal Regolamento.
  Avverte poi di aver depositato alcune proposte di riformulazione (vedi allegato 2), anticipate anche queste informalmente a tutti i colleghi, che sono in distribuzione.
  Segnala quindi che il deputato Furgiuele ha sottoscritto tutti gli emendamenti presentati dal gruppo della Lega e che il deputato Scerra ha sottoscritto tutti quelli presentati dal MoVimento 5 Stelle.
  Informa inoltre che i gruppi del MoVimento 5 Stelle, della Lega, del Partito democratico, di Forza Italia, di Italia Viva, di LeU e di Coraggio Italia, nonché il deputato Angiola, hanno ritirato nella giornata di ieri tutte le proposte emendative presentate, ad eccezione di quelle oggetto di riformulazione da parte del relatore o comunque accantonate.
  Avverte altresì che, a parziale modifica di quanto dichiarato nella seduta del 6 aprile 2022, con riferimento alle proposte emendative riferite all'articolo 2, propone l'accantonamento anche degli identici emendamenti Giacomoni 2.29, Osnato 2.59, Gusmeroli 2.84 e Maniero 2.103, degli emendamenti Maniero 2.99 e Fragomeli 2.49 e degli identici emendamenti Zanichelli 2.9, Gagliardi 2.26, Porchietto 2.35, Osnato 2.58 e Gusmeroli 2.83, nonché, con riferimento alle proposte emendative riferite all'articolo 3, anche dell'emendamento Cattaneo 3.34.
  Invita inoltre al ritiro della proposta emendativa Troiano 2.104, per la quale, nella medesima seduta del 6 aprile 2022, era stato disposto l'accantonamento, esprimendo altrimenti parere contrario.

  Il sottosegretario Federico FRENI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, dispone l'accantonamento degli emendamenti testé elencati.
  Dà poi conto delle sostituzioni.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), preso atto della richiesta di verifica del numero legale formulata dal collega Gusmeroli, chiede alla presidenza una sospensione della seduta e l'immediata convocazione dell'ufficio di presidenza della Commissione, integrato dai rappresentati dei gruppi, al fine di comprendere le motivazioni di un tale atteggiamento.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (Lega) evidenzia che la richiesta di verificare la presenza del numero legale è stata avanzata con l'unico scopo di sottolineare l'assenza di molti commissari. Ricorda quindi come il proprio gruppo, già presente al completo alle ore 9 di questa mattina, avesse manifestato l'esigenza, in una scorsa riunione dell'ufficio di Presidenza dedicata all'organizzazionePag. 28 dei lavori sul provvedimento, di prevedere l'avvio dei lavori della seduta odierna alle ore 9.30, anziché alle 9. Osserva quindi che sarebbe stato meglio acconsentire a tale richiesta, anziché avviare con ritardo i lavori della Commissione.

  Nicola GRIMALDI (M5S) si associa alla richiesta del collega Fragomeli di sospendere la seduta per convocare un'immediata riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentati dei gruppi.

  La seduta, sospesa alle 9.20, riprende alle 9.30.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, passando quindi all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 1 rinnova l'invito al ritiro già formulato nella seduta del 6 aprile scorso, esprimendo altrimenti parere contrario, di tutte le proposte emendative riferite al medesimo articolo, fatta eccezione per le proposte emendative oggetto di riformulazione (vedi allegato 2) e per l'emendamento Osnato 1.62, che restano per ora accantonati.

  Il sottosegretario Federico FRENI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Marco OSNATO (FdI) segnala che l'emendamento 1.61 a sua prima firma è volto a garantire il rispetto dei principi generali del diritto tributario, anche al fine di nobilitare la delega che il Parlamento si accinge ad approvare.
  Segnala come i gruppi di centrodestra avessero sul punto presentato l'emendamento Molinari 9.14, dichiarato limitatamente inammissibile, per ottenere l'elevazione a rango costituzionale dello Statuto del contribuente.
  Rammenta quindi come l'Agenzia delle entrate si comporti in maniera molto aggressiva nei confronti dei contribuenti, tanto che il direttore Ruffini ha recentemente sostenuto che il Italia esistono 19 milioni di evasori fiscali, contro i quali si invoca l'applicazione di sanzioni esemplari. Ritiene invece che il rapporto tra Fisco e contribuenti dovrebbe essere improntato a una maggiore parità, in particolare in questo momento di crisi economica per le perduranti conseguenze della pandemia e per la crisi ucraina.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, precisa che l'intervento del direttore dell'Agenzia delle entrate faceva riferimento non al numero di evasori fiscali bensì al numero di cartelle esattoriali attualmente in circolazione.

  Lucia ALBANO (FDI), pur convenendo sul fatto che la stampa abbia travisato le dichiarazioni del direttore Ruffini, ritiene che l'intervento sia stato eccessivamente duro nei confronti dei contribuenti. Sottolinea infatti come l'aver ricevuto una cartella esattoriale non significhi necessariamente essere un evasore fiscale.
  Rileva quindi come sarebbe opportuno un maggior rispetto dei principi generali del diritto tributario, soprattutto nell'attuale situazione nella quale, con la previsione di incisivi controlli da effettuare attraverso le banche dati a disposizione dell'amministrazione fiscale, si rende necessaria una più incisiva tutela della privacy dei contribuenti.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA), ricordando come l'emendamento 9.14 sulla costituzionalizzazione dello Statuto del contribuente avesse come primo firmatario il capogruppo della Lega Molinari, evidenzia che il proprio gruppo ha presentato una proposta di legge volta ad attribuire rango costituzionale ad alcune parti dello Statuto del contribuente. Invita quindi tutti coloro che sono interessati a raggiungere questo obiettivo ad appoggiare la menzionata proposta di legge. Concorda comunque sul fatto che la stampa abbia travisato le dichiarazioni del direttore Ruffini.
  Segnala infine come nel documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sulla riforma dell'Irpef, approvato dalla Commissione Finanze, si vada nella giusta direzione, invitando a modulare l'apparato sanzionatorio mediante una diversa considerazione dei casi di omesso versamentoPag. 29 causato da comprovate condizioni di difficoltà economica e finanziaria.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) ritiene che l'interpretazione dell'intervento del direttore Ruffini formulata dal presidente Marattin e dal collega Gusmeroli sia corretta e rammenta come Ruffini abbia più volte manifestato la volontà di semplificare il sistema fiscale italiano, anche al fine di evitare la circolazione di un numero così elevato di cartelle esattoriali. Esprime infine un generale apprezzamento per l'operato del direttore dell'Agenzia delle entrate.

  La Commissione respinge l'emendamento Osnato 1.61.

  Lucia ALBANO (FDI) segnala che l'emendamento a sua prima firma 1.55 è volto a prevedere una riduzione del carico fiscale sui redditi da lavoro, piuttosto che sui redditi derivanti dall'impiego dei fattori di produzione. Pur rammentando che la tutela dei redditi da lavoro è prevista in altri punti della delega, ritiene opportuno introdurre questa previsione anche nel comma 1 dell'articolo 1.

  Marco OSNATO (FDI) sottolinea l'importanza di ridurre il carico fiscale sui lavoratori, i quali svolgono una nobile funzione rispetto a coloro che si limitano a percepire il reddito di cittadinanza, per il quale sono stati spesi ventitré miliardi di euro in tre anni.
  Rileva inoltre come in Italia, invece di favorire i lavoratori attraverso interventi di riduzione del cuneo fiscale, si preferisca destinare risorse ai Rom che accettano di trasferirsi in abitazioni stabili.

  La Commissione respinge l'emendamento Albano 1.55.

  Marco OSNATO (FDI) sottoscrive l'emendamento Trano 1.89 e giudica favorevolmente la proposta di ridurre la pressione tributaria e contributiva sul lavoro, allineandola alla media UE. Osserva come in questo caso l'Unione europea potrebbe costituire un buon esempio per l'Italia.

  La Commissione respinge l'emendamento Trano 1.89.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Cabras 1.91 e Trano 1.82: si intende vi abbiano rinunciato.

  Lucia ALBANO (FDI) evidenzia che l'emendamento Osnato 1.63 prescrive che l'eliminazione dei micro-tributi debba avvenire senza determinare oneri più gravosi a carico dei contribuenti. Esprime quindi stupore per il parere contrario espresso dal relatore e dal Governo su una proposta emendativa volta a tutelare i contribuenti.

  Marco OSNATO (FDI) osserva come l'intervento di eliminazione dei micro-tributi, che comporta positivi effetti in termini di semplificazione, non deve tradursi in un aumento della pressione fiscale.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) ricorda come l'abolizione dei micro tributi sia da tempo un obiettivo del proprio gruppo, che ha anche presentato una proposta di legge a ciò dedicata. Ritiene che le risorse risparmiate dallo Stato per la riscossione dei micro-tributi dovranno essere destinate alla riduzione del carico fiscale.

  La Commissione respinge l'emendamento Osnato 1.63.

  Lucia ALBANO (FDI) segnala che l'emendamento Osnato 1.60 prevede, da una parte, la necessità di semplificare il sistema tributario, eliminando sovrapposizioni normative che nel tempo hanno complicato la normativa fiscale, dall'altra precisa che non dovranno essere aumentati gli adempimenti a carico del contribuente.
  In proposito ricorda la questione dell'obbligo di dichiarare all'amministrazione finanziaria gli aiuti percepiti come ristoro per le perdite causate dal lockdown. Si tratta, come già più volte dichiarato, di un adempimento inutile, che viene a scadere Pag. 30in un periodo già denso di impegni per le imprese e i fiscalisti.

  Marco OSNATO (FDI) evidenzia che l'emendamento 1.60 a sua prima firma ha due obiettivi: l'eliminazione di norme che spesso si sovrappongono e la previsione che i controlli fiscali non devono eccessivamente gravare sui contribuenti.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) osserva che l'articolo 9 del provvedimento conferisce una delega al Governo per la codificazione in materia tributaria, riducendo l'eccessivo numero di leggi in materia fiscale, che costituiscono – di fatto – un incentivo alle liti. La seconda parte dell'emendamento Osnato 1.60 potrebbe essere realizzata attraverso la costituzionalizzazione dello Statuto del contribuente, previsto da una proposta di legge presentata dal proprio gruppo, per la quale chiede l'appoggio dell'onorevole Osnato e di chiunque altro sia interessato.
  Infine, in relazione all'obbligo di dichiarare gli aiuti di Stato percepiti in occasione della pandemia, avverte che il proprio gruppo ha presentato una proposta emendativa al disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 50 del 2022, cosiddetto Aiuti, per il quale ritiene di aver colto una disponibilità all'accoglimento da parte del Governo.

  Marco OSNATO (FDI) segnala che l'approvazione dell'emendamento 1.60 a sua prima firma sarebbe senz'altro una soluzione più rapida e ne raccomanda pertanto l'approvazione.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, conferma che la prima parte dell'emendamento Osnato 1.60 corrisponde a quanto già previsto dall'articolo 9 del provvedimento.

  La Commissione respinge l'emendamento Osnato 1.60.

  Lucia ALBANO (FDI) illustra l'emendamento Bellucci 1.65, che detta principi e criteri direttivi per la revisione e la semplificazione delle modalità di determinazione dell'ISEE, in modo tale da rendere questo indicatore più corrispondente alla reale capacità reddituale della famiglia. Si prevede in particolare di superare le attuali inefficienze dovute alla mancata considerazione dei redditi nel loro importo al netto delle detrazioni fiscali e al fatto di fare riferimento all'anno precedente a quello in corso al momento di presentazione dell'istanza. Inoltre si chiede di escludere dal patrimonio immobiliare preso a riferimento l'abitazione principale.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), pur riconoscendo la rilevanza delle questioni oggetto dell'emendamento Bellucci 1.65, che in qualche modo concernono anche la tassazione delle famiglie con redditi medio-bassi, si limita ad osservare che l'emendamento del relatore 6.25 – ed in particolare la disposizione di cui al capoverso comma 2, lettera a) – appare in grado di dissipare ogni dubbio residuo e qualsivoglia incertezza in merito a possibili ricadute negative sull'ambito di applicazione dell'ISEE, in linea peraltro con il consolidato orientamento della giurisprudenza costituzionale, fermo restando che i contenuti della predetta proposta emendativa del relatore potranno essere ulteriormente implementati, qualora i gruppi lo ritenessero opportuno, in fase subemendativa.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA), nel precisare che il gruppo della Lega per primo ebbe ad evidenziare talune criticità connesse ai profili applicativi dell'ISEE, sottolinea tuttavia come l'emendamento 6.25 del relatore, integralmente sostitutivo del comma 2 dell'articolo 6, contenga al riguardo una chiara rassicurazione, laddove viene testualmente previsto che le informazioni desunte dalla rilevazione catastale non possano essere utilizzate per la determinazione della base imponibile dei tributi la cui applicazione si fonda sulle risultanze catastali e, conseguentemente, per la determinazione delle agevolazioni e dei benefici sociali, mentre tale ultima fondamentale precisazione non figurava nella formulazione iniziale dell'articolo 6 del presente disegno di Pag. 31legge di delega. Nel concordare con le considerazioni svolte dal deputato Fragomeli, ritiene quindi che il citato emendamento del relatore muova nella giusta direzione, nel senso auspicato anche dal gruppo di Fratelli d'Italia.

  Marco OSNATO (FDI), astenendosi da qualsiasi intento di polemica politica, non ritiene tuttavia che singole forze politiche possano avanzare ipotesi di primogenitura sul tema della salvaguardia dell'attuale disciplina ISEE nell'ambito della prossima revisione del catasto dei fabbricati, dal momento che l'emendamento 6.25 del relatore, di cui del resto non condivide pienamente il contenuto, pone in qualche misura rimedio ad una questione in prima battuta totalmente ignorata dal Governo Draghi e dalla sua maggioranza parlamentare, fermo restando che sulla tematica dell'ISEE l'attenzione venne in primo luogo richiamata nel corso della discussione del presente provvedimento dall'onorevole Bignami appartenente al gruppo di Fratelli d'Italia. Pur apprezzando l'interesse degli altri gruppi per l'emendamento Bellucci 1.65 non comprende pertanto le ragioni dell'invito al ritiro su di esso formulato dal relatore e dal Governo.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) tiene a precisare, solo per correttezza di ricostruzione storica, che in occasione dell'adozione in Consiglio dei ministri di una prima versione del disegno di legge di delega in esame gli esponenti della Lega abbandonarono i lavori non condividendo proprio i contenuti della prospettata riforma del catasto che, a loro giudizio, rischiava di incidere anche sulle modalità di applicazione dell'ISEE, con ricadute negative in termini di fruizione di agevolazioni e benefici da parte delle famiglie con redditi non elevati. Senza rivendicare nella presente sede alcuna primogenitura al riguardo, ricorda tuttavia che anche nel corso della discussione in sede referente presso la VI Commissione finanze del provvedimento in esame, come è dato agevolmente ricavarsi dalla lettura dei resoconti sommari delle relative sedute, il gruppo della Lega ha sempre indicata quale prioritaria la questione dell'indicatore ISEE, fermo restando che, come in precedenza evidenziato, la formulazione del citato emendamento 6.25 del relatore appare ora in grado di superare anche le residue criticità in proposito.

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA interviene per una precisazione di carattere meramente tecnico sulla questione dell'ISEE testé dibattuta in Commissione, specificando che fin nella formulazione iniziale del disegno di legge di delega tale tematica era stata chiaramente affrontata, dal momento che l'ISEE prende in considerazione il valore IMU dell'immobile e non quello catastale, con la conseguenza che – non avendo il testo originario del provvedimento alcuna incidenza diretta sulla definizione dell'imposta municipale propria, lo stesso non avrebbe ugualmente potuto determinare alcun riflesso sull'attuale disciplina dell'ISEE. In tale quadro, conviene tuttavia che l'emendamento 6.25 del relatore, a scanso di qualsiasi equivoco, rende esplicita tale circostanza.

  La Commissione respinge l'emendamento Bellucci 1.65.

  Lucia ALBANO (FDI) illustra l'emendamento Osnato 1.64, di cui è cofirmataria, volto ad escludere l'applicazione di modelli impositivi improntati alla progressività continua, come ad esempio invece avviene nell'ordinamento tedesco, facendo in merito tesoro anche delle indicazioni emerse nel corso dell'indagine conoscitiva svolta sulla riforma dell'Irpef. Non comprende pertanto la contrarietà del Governo e del relatore rispetto all'opportunità di introdurre nel testo del disegno di legge in esame tale precisazione normativa.

  La Commissione respinge l'emendamento Osnato 1.64.

  Lucia ALBANO (FDI) illustra l'emendamento a sua prima firma 1.56, volto ad estendere il cosiddetto regime forfetario ai contribuenti che abbiano conseguito ricavi Pag. 32ovvero abbiano percepito compensi, ragguagliati ad anno, non superiori a 100.000 euro, al fine di incentivare con efficacia le attività di giovani e piccoli o medi professionisti, anche in considerazione del fatto che l'attuale disciplina ha già prodotto risultati decisamente incoraggianti. Nel sottolineare come si tratti più in generale di un tema ampiamente dibattuto tra le diverse forze politiche, anche all'interno della maggioranza, ritiene che un alleggerimento del carico fiscale su professionisti e lavoratori autonomi non potrebbe che favorire nel complesso la ripresa economica del Paese.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) rammenta che, proprio grazie all'iniziativa del gruppo della Lega, il tema del regime forfetario ha trovato ingresso nel testo del disegno di legge di delega in esame, diversamente da quanto contemplato in una prima stesura dello stesso, prevedendo in proposito anche una sorta di «scivolo» per i due anni successivi. Nel ricordare altresì che il Governo Conte I, sostenuto da Lega e MoVimento 5 Stelle, aveva già previsto l'estensione del regime forfetario ai redditi fino a 100.000 euro dal 1° gennaio 2020, accoglie con favore la mutata posizione al riguardo del gruppo di Fratelli d'Italia, che allora si era invece opposto alla predetta misura, fermo restando che a suo avviso, stante la genericità dei criteri di delega, in sede di adozione dei decreti attuativi potrà essere ulteriormente approfondita l'eventualità di un'estensione dell'ambito di applicazione del regime agevolato, questione sulla quale auspica possa registrarsi una vasta convergenza, perlomeno tra le forze politiche di centrodestra.

  Vita MARTINCIGLIO (M5S) ritiene che, senza volgere lo sguardo a vicende oramai passate cui hanno peraltro fatto seguito sviluppi politici di segno diverso e a tutti noti, sul cosiddetto regime forfetario l'attuale punto di equilibrio rappresenti la soluzione ottimale, dal momento che la disciplina vigente risulta caratterizzata dalla sussistenza di una serie di parametri ben definiti.

  La Commissione respinge l'emendamento Albano 1.56.

  Marco OSNATO (FDI) illustra l'articolo aggiuntivo Mollicone 1.02, di cui è cofirmatario, volto ad estendere alle spese culturali – quali l'acquisto di biglietti di ingresso o abbonamenti a musei, cinema, concerti, spettacoli teatrali e dal vivo o l'acquisto di libri e di materiale audiovisivo protetti da diritti d'autore – le detrazioni fiscali già previste per le spese mediche, ciò anche nell'ottica di assicurare un valido sostegno ad un intero settore che a causa delle misure restrittive adottate nel corso della recente pandemia ha attraversato un prolungato periodo di chiusura delle attività.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Mollicone 1.02.

  Lucia ALBANO (FDI), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Mollicone 1.03, di cui è cofirmataria, sottolinea che esso mira a ridurre al minimo l'impatto IVA in tutti i comparti culturali, ampliando le disposizioni in materia di Art bonus. Segnalando che proprio in questi giorni è stato inaugurato a Camerino un nuovo museo, nel quale sono esposte le opere restaurate dopo il terremoto del 2016, evidenzia la necessità di incentivare le visite nelle sedi museali, in particolare nelle zone interne del Paese, che più hanno sofferto per gli effetti della pandemia e necessitano, dunque, di essere adeguatamente rivitalizzate.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi a prima firma Mollicone 1.03, 1.04 e 1.05.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, avverte che la Commissione prosegue i lavori a partire dalle votazioni sulle proposte emendative riferite all'articolo 1, in precedenza accantonate.
  Esprime, quindi parere favorevole, sull'emendamento Osnato 1.62.

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA esprime parere conforme a quello del relatore.

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  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) sottoscrive l'emendamento Osnato 1.62.

  La Commissione approva l'emendamento Osnato 1.62 (vedi allegato 3).

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, esprime parere favorevole, a condizione che siano riformulati in un identico testo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2), sugli identici emendamenti Giacomoni 1.32, Bignami 1.59, Cavandoli 1.76, Pastorino 1.88, Gagliardi 1.24, Zanichelli 1.6 e Fragomeli 1.50, nonché sugli emendamenti Albano 1.54, Giacometto 1.9 e Gusmeroli 1.72.

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA), nel condividere la proposta di riformulazione avanzata dal relatore, evidenzia che la proposta emendativa in esame riveste un'importanza cruciale nell'ottica di una semplificazione degli adempimenti tributari, secondo una direttrice di azione già avviata durante il governo Conte I.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, prende atto che i presentatori dei predetti emendamenti accettano la riformulazione proposta.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Giacomoni 1.32, Bignami 1.59, Cavandoli 1.76, Pastorino 1.88, Gagliardi 1.24, Zanichelli 1.6 e Fragomeli 1.50, nonché gli emendamenti Albano 1.54, Giacometto 1.9 e Gusmeroli 1.72, come riformulati in identico testo (vedi allegato 3).

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, esprime parere favorevole, a condizione che siano riformulati in un identico testo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2), sugli identici emendamenti Giacomoni 1.31, Bignami 1.58, Ungaro 1.22, Zanichelli 1.5 e Gagliardi 1.23, nonché sugli emendamenti Fragomeli 1.47 e Albano 1.53.

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) rileva che la riformulazione in esame riguarda una tematica cruciale per il Partito Democratico, ovvero l'utilizzo della tecnologia per rendere interoperabili le banche dati, obiettivo essenziale per rendere più efficiente l'attività di accertamento ed erogare servizi aggiuntivi ai cittadini. Pertanto, la propria forza politica intende monitorare con attenzione l'implementazione effettiva di questa misura nei successivi decreti legislativi.

  Lucia ALBANO (FDI) si associa all'auspicio che l'evoluzione tecnologica possa migliorare i servizi al cittadino, ma sempre garantendo la tutela dei dati personali.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, prende atto che i presentatori dei predetti emendamenti accettano la riformulazione proposta.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Giacomoni 1.31, Bignami 1.58, Ungaro 1.22, Zanichelli 1.5 e Gagliardi 1.23, nonché gli emendamenti Fragomeli 1.47 e Albano 1.53, come riformulati in identico testo (vedi allegato 3).

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento Angiola 1.92 (ex 4.54), a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Nunzio ANGIOLA (MISTO-A-+E-RI), nell'accogliere la riformulazione proposta, evidenzia che con l'approvazione del suo emendamento lo scambio di informazioni diventa un criterio generale dell'amministrazione tributaria.

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  La Commissione approva l'emendamento Angiola 1.92 (ex 4.54), nel testo riformulato (vedi allegato 3).

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, esprime parere favorevole, a condizione che siano riformulati in un identico testo nei termini riportati in allegato, sugli emendamenti Albano 1.52, Pastorino 1.85 e Porchietto 1.37 (vedi allegato 2).

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, prende atto che i presentatori dei predetti emendamenti accettano la riformulazione proposta.

  La Commissione approva gli emendamenti Albano 1.52, Pastorino 1.85 e Porchietto 1.37, come riformulati in identico testo (vedi allegato 3).

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, esprime parere favorevole sugli emendamenti Pastorino 1.86, Angiola 1.93 (ex 3.71) e D'Orso 1.2, a condizione che siano riformulati nell'identico testo riportato in allegato (vedi allegato 2).

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Nunzio ANGIOLA (MISTO-A-+E-RI), nel condividere la proposta di riformulazione avanzata dal relatore, sottolinea che la proposta emendativa è finalizzata ridurre i rischi connessi agli errori interpretativi dell'amministrazione tributaria.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, prende atto che i presentatori dei predetti emendamenti accettano la riformulazione proposta.

  La Commissione approva gli emendamenti Pastorino 1.86, Angiola 1.93 (ex 3.71) e D'Orso 1.2, come riformulati in identico testo (vedi allegato 3).

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, esprime parere favorevole sugli emendamenti Ungaro 1.15, Boccia 1.45, Porchietto 1.41 e Comaroli 1.75, a condizione che siano riformulati nell'identico testo riportato in allegato (vedi allegato 2).

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) sottolinea che per il Partito democratico è essenziale garantire il rispetto dell'autonomia tributaria degli enti territoriali, che svolgono un ruolo cruciale nei servizi di prossimità al cittadino.

  Luca PASTORINO (LEU) sottoscrive l'emendamento Boccia 1.45, come riformulato.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) ribadisce che anche per la propria parte politica, assai radicata sul territorio, la promozione del ruolo degli enti regionali e locali è un obiettivo prioritario.

  Vita MARTINCIGLIO (M5S), a nome di tutti i componenti del gruppo Movimento 5 Stelle, sottoscrive l'emendamento Boccia 1.45, come riformulato.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, prende atto che i presentatori dei predetti emendamenti accettano la riformulazione proposta.

  La Commissione approva gli emendamenti Ungaro 1.15, Boccia 1.45, Porchietto 1.41 e Comaroli 1.75, come riformulati in identico testo (vedi allegato 3).

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, esprime parere favorevole, a condizione che siano riformulati nell'identico testo riportato in allegato (vedi allegato 2), sugli identici emendamenti Ungaro 1.18, Topo 1.51 e Cattaneo 1.42, nonché sugli emendamenti Trano 1.90, Centemero 1.69 e Lucaselli 1.94 (ex 9.17), nonché sugli identici emendamenti Ungaro 1.20 e Trano 1.83, e Pag. 35sugli emendamenti Cavandoli 1.67, Gusmeroli 1.68, Bitonci 1.66, Gusmeroli 1.95 (ex 2.78) e 1.96 (ex 2.79), e Martinciglio 1.97 (ex 9.2).

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) sottolinea che l'approvazione della proposta emendativa in esame migliorerà sensibilmente l'amministrazione fiscale, riducendo le sanzioni dovute a mere irregolarità formali. Evidenziando che le attività di accertamento dovrebbero sempre distinguere i casi di evasione dalla temporanea impossibilità di adempiere agli obblighi tributari, evidenzia la necessità di predisporre tutti gli strumenti utili ad evitare forme di accanimento nei riguardi delle attività economiche – e degli stessi cittadini – che hanno pagato un prezzo altissimo agli effetti della pandemia.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, constata l'assenza del presentatore degli emendamenti Trano 1.90 e 1.83: si intende vi abbia rinunciato.

  Marco OSNATO (FDI) sottoscrive gli emendamenti Trano 1.90 e 1.83.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, prende atto che i presentatori dei predetti emendamenti accettano la riformulazione proposta.

  La Commissione approva gli emendamenti Ungaro 1.18, Topo 1.51 e Cattaneo 1.42, nonché gli emendamenti Trano 1.90, Centemero 1.69 e Lucaselli 1.94 (ex 9.17), gli identici emendamenti Ungaro 1.20 e Trano 1.83, e gli emendamenti Cavandoli 1.67, Gusmeroli 1.68, Bitonci 1.66, Gusmeroli 1.95 (ex 2.78) e 1.96 (ex 2.79), e Martinciglio 1.97 (ex 9.2), come riformulati in identico testo (vedi allegato 3).

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, passando alla proposta di riformulazione in un identico testo degli emendamenti Mor 1.16, Martinciglio 1.9 e Porchietto 1.44 (vedi allegato 2) segnala l'opportunità di apportare una correzione al testo della riformulazione, sopprimendo il riferimento, che appare improprio, alla relazione sulla verifica dell'impatto della regolamentazione (VIR), in quanto si tratta di uno strumento di valutazione successiva sull'efficacia della legislazione vigente.
  Esprime quindi parere favorevole sugli emendamenti Mor 1.16, Martinciglio 1.9 e Porchietto 1.44, purché in tal senso riformulati.

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, prende atto che i presentatori dei predetti emendamenti accettano la riformulazione proposta.

  La Commissione approva gli emendamenti Mor 1.16, Martinciglio 1.9 e Porchietto 1.44, come da ultimo riformulati in identico testo (vedi allegato 3).

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, passando quindi all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 2 rinnova l'invito al ritiro già formulato nella seduta del 6 aprile scorso, esprimendo altrimenti parere contrario, di tutte le proposte emendative riferite al medesimo articolo, fatta eccezione per le proposte emendative oggetto di riformulazione (vedi allegato 2) e per gli identici emendamenti Zanichelli 2.9, Gagliardi 2.26, Porchietto 2.35, Osnato 2.58 e Gusmeroli 2.83, che restano per ora accantonati.

  Lucia ALBANO (FDI), intervenendo sull'emendamento Lucaselli 2.89, di cui è cofirmataria, sottolinea che esso mira a tutelare le professioni ordinistiche, ed in particolare i giovani iscritti agli ordini, prevedendo il mantenimento di un regime di tassazione forfettaria per le imprese individuali ed i lavoratori autonomi con ricavi inferiori a 150 mila euro.

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  La Commissione respinge l'emendamento Lucaselli 2.89.

  Marco OSNATO (FDI), intervenendo sull'emendamento Meloni 2.65, che prevede l'introduzione di un'aliquota IRPEF unica per tutti i contribuenti, evidenzia che è pienamente coerente con la strategia fiscale da sempre sostenuta dalle forze di centrodestra, incentrata sulla flat tax. Auspica, dunque, che gli alleati della coalizione si dimostrino altrettanto coerenti, votando a favore dell'emendamento.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA), pur confermando che la Lega ha sempre sostenuto la prospettiva di una riforma fiscale basata sulla flat tax, rileva che la proposta emendativa in esame risulta piuttosto vaga ed aleatoria, limitandosi ad evocare un'aliquota unica senza, tuttavia, indicarne il livello. A suo avviso, un sistema di flat tax deve essere più articolato ed incidere anche sulle detrazioni, al fine di mantenere un grado sufficiente di progressività. Sottolinea, altresì, che nel quadro di una maggioranza assai composita e variegata, la Lega è comunque riuscita ad ottenere importanti risultati sul piano della semplificazione fiscale e dell'estensione dei regimi forfettari: si tratta di progressi significativi, benché limitati, che potranno essere completati da un Governo politicamente più omogeneo.

  Marco OSNATO (FDI), precisando che la definizione dell'aliquota unica è stata rimessa al Governo in ragione della natura di legge delega del provvedimento in esame, ribadisce che l'introduzione di una flat tax è l'unico strumento efficace per produrre un vero e proprio shock fiscale.

  Carlo GIACOMETTO (FI) associandosi alle riflessioni del collega Gusmeroli sulle difficoltà riscontrate in una maggioranza eterogenea come quella che sostiene il Governo Draghi, rileva che l'introduzione di un'aliquota unica deve essere comunque accompagnata da una seria riforma del sistema di detrazioni fiscali, anche per compensare eventuali squilibri di bilancio. Precisa, altresì, che il tema della flat tax è stato introdotto per la prima volta da Forza Italia diversi anni fa, prevedendo due aliquote, rispettivamente, del 23 e del 33 per cento.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA), ricordando che la proposta della Lega prevede una aliquota unica del 15 per cento, conferma che la rimodulazione delle detrazioni è indispensabile per garantire il rispetto del principio di progressività previsto dall'articolo 53 della Costituzione. Considera, peraltro, anomalo che le altre forze di centro-destra abbiano votato contro i provvedimenti assunti dal governo Conte I in tema di regimi forfettari.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), precisando che il proprio partito resta ancorato al principio di progressività fiscale stabilito dalla Costituzione, ribadisce la totale contrarietà all'emendamento in esame che, da un lato, chiarisce la portata del principio di «equità orizzontale» introdotto con la nuova formulazione dell'emendamento Albano 1.52, dall'altro, rischia di creare gravi squilibri della finanza pubblica.

  Luca PASTORINO (LEU) precisa che, a suo avviso, il concetto di «equità orizzontale», previsto dalla nuova formulazione dell'emendamento a sua firma 1.85, implica che i cittadini con le stesse capacità contributive siano chiamati a versare le stesse imposte: pertanto, si tratta di un principio che non ha nulla a che vedere con la flat tax.

  La Commissione respinge l'emendamento Meloni 2.65.

  Lucia ALBANO (FdI) osserva che l'emendamento Osnato 2.60 prevede che siano equiparati, nel rispetto del principio di equità orizzontale, i benefici fiscali concessi ai lavoratori dipendenti e quelli concessi ai lavoratori autonomi.
  Si prevede in particolare che sia eliminato il limite di reddito che impedisce la crescita dimensionale delle imprese e degli studi associati. Il regime forfettario dovrebbePag. 37 inoltre prevedere particolari agevolazioni nel caso in cui le imprese facciano capo a giovani e donne, dando in tal modo anche attuazione a uno dei principi fondamentali del PNRR. Infine, proprio per evitare discriminazioni rispetto ai lavoratori dipendenti, dovrebbe essere estesa la possibilità di dedurre gli oneri da riscatto e ricongiunzione previdenziale

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) segnala che, con riferimento al primo punto dell'emendamento Osnato 2.60, è stata presentata una proposta di riformulazione che prevede uno sistema agevolato di uscita dal sistema forfettario in caso di superamento dei limiti di reddito. Ricorda quindi come l'originaria versione del regime forfettario, approvata dal primo Governo Conte, fosse più ampia di quella attuale ed auspica che si possa in futuro nuovamente ampliare l'ambito di applicazione di questo sistema.

  La Commissione respinge l'emendamento Osnato 2.60.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Trano 2.102: si intende vi abbia rinunciato.

  Marco OSNATO (FDI) segnala che l'emendamento Lucaselli 2.88 propone di ridurre, eliminare o riformare regimi fiscali che appaiono superati. In particolare evidenzia che le condizioni socio-economiche sono mutate in maniera così rilevante che il principio di progressività non appare più rispettato.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) chiede chiarimenti in merito alla valutazione del gruppo Fratelli d'Italia sulla progressività. Ricorda infatti che sulla base di precedenti interventi aveva inteso che la progressività fosse un concetto da superare, mentre ora l'onorevole Osnato si preoccupa del mancato rispetto principio di progressività.

  Marco OSNATO (FDI) ritiene che il principio di progressività, con opportuni correttivi, possa essere attuato anche nell'ambito della flat tax. Non desidera comunque soffermarsi ora su questa importante questione e si limita a precisare che l'attuale progressività non funziona efficacemente, visto che il 12,7 per cento dei contribuenti versa più di un terzo dell'IRPEF.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) chiede quali siano i regimi fiscali che appaiono ingiustificati o superati in conseguenza delle mutate esigenze sociali o economiche, per i quali si chiede una riforma.

  Marco OSNATO (FDI) rileva come la stessa IRPEF non sia adatta, nel suo complesso all'attuale situazione socio-economica.

  La Commissione respinge l'emendamento Lucaselli 2.88.

  Lucia ALBANO (FDI) segnala che l'emendamento Ferro 2.87 prevede l'introduzione del cosiddetto quoziente familiare, che potrebbe essere un efficace strumento per superare l'attuale inverno demografico. Segnala che le politiche a favore della famiglia sono un tema molto caro al gruppo Fratelli d'Italia, che non è affrontato in alcun punto del provvedimento. Ritiene che sarebbe opportuno, come previsto dal successivo emendamento 2.105 a sua prima firma, prevedere una no tax area relativa al costo di accrescimento dei figli.
  Pur ricordando come l'Unione europea raccomandi che la tassazione sia applicata su base personale per tutelare il lavoro femminile, segnala che esistono altri strumenti che consentono di incentivare un aumento del numero dei figli per donna. Ad esempio in Francia e in Germania sono previsti incentivi di carattere economico e permessi di maternità e paternità. In Italia si è invece preferito investire tutte le risorse per il conferimento dell'assegno unico e universale. Ritiene che il tema dovrebbe essere approfondito e sviluppato nei prossimi anni.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Ferro 2.87 e Albano 2.105.

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  Lucia ALBANO (FDI) evidenzia che l'emendamento Lucaselli 2.91 prevede la deducibilità del costo delle procedure giudiziarie volte a tutelare i diritti fondamentali della persona e della famiglia. Segnala che si tratta di una voce di spesa in continua crescita che potrebbe essere ricompresa nell'ambito delle tax expenditures.

  La Commissione respinge l'emendamento Lucaselli 2.91.

  Lucia ALBANO (FDI) illustra l'emendamento Meloni 2.64, che prevede l'introduzione della cosiddetta flat tax incrementale. Rammenta poi di essere stata recentemente colpita da un'intervista a un importante imprenditore di centrosinistra, che aveva manifestato l'opportunità di introdurre una misura simile a questa, segnalandola come una novità. Evidenzia invece come si tratti di una proposta avanzata già da tempo dal proprio gruppo, che non è mai stata presa seriamente in considerazione.
  Ritiene che in questo momento, in cui è necessaria l'adozione di misure per stimolare la ripresa economica, potrebbe essere utile destinare risorse all'introduzione della flat tax incrementale, piuttosto che impiegarle per la concessione del reddito di cittadinanza. Osserva infine che sarebbe un primo passo verso l'introduzione della flat tax.

  Marco OSNATO (FDI) segnala che il gruppo Fratelli d'Italia ha presentato, già dall'inizio della Legislatura, una proposta di legge dell'onorevole Crosetto, con la quale si propone una riduzione delle tasse sugli incrementi di reddito. Tale proposta di legge è stata abbinata a un'altra proposta di legge, presentato dall'onorevole Gusmeroli. Osserva che l'introduzione della flat tax incrementale potrebbe costituire un volano per la ripresa economica e uno strumento di lotta all'evasione fiscale.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) precisa che la proposta di legge dell'onorevole Crosetto conferisce una delega al Governo, mentre la proposta di legge che lui ha presentato contiene una disciplina più specifica e direttamente applicabile, che riguarda sia i lavoratori autonomi, sia i lavoratori dipendenti, sia i pensionati.
  Ricorda che la Commissione Finanze ha già incardinato le abbinate proposte di legge e sarebbe opportuno concluderne l'esame, allo scopo di introdurre questo nuovo strumento nell'attuale momento di crisi economica.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, ricorda innanzitutto che l'equità orizzontale, prevista da una proposta emendativa del gruppo Fratelli d'Italia, consiste nel tassare nella stessa misura due soggetti che percepiscono redditi di pari ammontare. Chiede quindi come sia compatibile questo principio con la flat tax incrementale, che consente a due soggetti che percepiscono un reddito di pari importo di essere tassati in misura diversa, a seconda del reddito che hanno percepito nell'anno precedente.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA), premettendo di non voler chiedere l'approvazione dell'emendamento Meloni 2.64, ma piuttosto di riprendere l'esame delle proposte di legge riguardanti la flat tax incrementale, ricorda che in Italia già esiste una forma di tassazione con aliquota agevolata, in misura pari al 10 per cento, dei premi di produzione corrisposti ai lavoratori dipendenti.
  Ritiene che eventuali criticità tecniche di questo nuovo sistema potrebbero essere superate mediante un opportuno approfondimento della questione. Si tratterebbe di una forte spinta all'aumento della produttività, analogamente allo scivolo che si vuole introdurre per il superamento dei limiti di reddito fissati per il regime forfettario.

  Lucia ALBANO (FDI) osserva che si tratterebbe di un sistema non del tutto perfetto dal punto di vista dell'equità orizzontale, ma che potrebbe costituire una forma di transizione verso la flat tax vera e propria. Rappresenterebbe inoltre una spinta a realizzare incrementi di reddito, tassati in misura più leggera, che potrebbe Pag. 39contribuire all'incremento del PIL nazionale.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) concorda con le osservazioni critiche espresse dal relatore Marattin ed evidenzia come il proprio gruppo sia anche contrario al cosiddetto scivolo per l'uscita dal sistema forfettario, che è stato accettato solo in quanto rappresenta un punto di un accordo complessivo di più ampia portata.
  Inoltre non ritiene che si possa stabilire un'analogia con la tassazione agevolata dei premi di produzione concessi ai lavoratori dipendenti, in quanto questi ultimi sono soggetti ad elevate aliquote IRPEF, la cui applicazione ridurrebbe in gran parte l'interesse del lavoratore a percepire il premio di produttività.

  La Commissione respinge l'emendamento Meloni 2.64.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, concorde la Commissione, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta, già convocata per la giornata odierna.

  La seduta termina alle 12.05.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 14 giugno 2022. — Presidenza del presidente Luigi MARATTIN. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze, Federico Freni.

  La seduta comincia alle 14.45.

Schema di decreto legislativo recante norme di adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) 2017/1991 che modifica il Regolamento (UE) n. 345/2013 relativo ai Fondi europei per il venture capital e il Regolamento (UE) n. 346/2013 relativo ai Fondi europei per l'imprenditoria sociale.
Atto n. 386.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo, rinviato nella seduta del 25 maggio scorso.

  Massimo UNGARO (IV), relatore, sottolineando come lo schema in esame sia volto a favorire la diffusione in Italia dei Fondi europei per il venture capital e dei Fondi europei per l'imprenditoria sociale, formula una proposta di parere favorevole.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore.

Schema di decreto legislativo recante adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) 2017/2402, che stabilisce un quadro generale per la cartolarizzazione, instaura un quadro specifico per cartolarizzazioni semplici, trasparenti e standardizzate e modifica le direttive 2009/65/CE, 2009/138/CE e 2011/61/UE e i regolamenti (CE) n. 1060/2009 e (UE) n. 648/2012. Modifiche al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58.
Atto n. 390.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo, rinviato nella seduta del 25 maggio scorso.

  Giulio CENTEMERO (LEGA), relatore, formula una proposta di parere favorevole.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 14.50.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 14 giugno 2022. — Presidenza del presidente Luigi MARATTIN. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Federico Freni.

  La seduta comincia alle 14.50.

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Modifiche alla disciplina dell'istituto del cinque per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, di cui al decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 111.
C. 3157, approvata, in un testo unificato, dal Senato.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e conclusione – Nulla osta).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Raffaele BARATTO (CI), relatore, avverte che la VI Commissione Finanze è chiamata ad esaminare, ai fini del parere da rendere alla V Commissione Bilancio, la proposta di legge C. 3157 recante Modifiche alla disciplina dell'istituto del cinque per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, di cui al decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 111.
  Il provvedimento, che si compone di 2 articoli, è volto ad aggiungere, tra le finalità a cui il contribuente può scegliere di destinare una quota pari al cinque per mille dell'IRPEF, il finanziamento del fondo di assistenza per il personale in servizio del Corpo della guardia di finanza o della Polizia di Stato o dell'Arma dei carabinieri o del Corpo nazionale dei vigili del fuoco o del Corpo di polizia penitenziaria o dell'Esercito o della Marina militare o dell'Aeronautica militare, nonché per il sostegno, l'assistenza e per attività a favore di congiunti di appartenenti alle rispettive amministrazioni deceduti per causa di servizio o in servizio (articolo 1, comma 1).
  Rammenta che le finalità fra le quale è attualmente possibile optare per la destinazione del cinque per mille dell'IRPEF sono le seguenti:

   sostegno degli enti privati istituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale iscritti nel Registro unico nazionale del Terzo settore;

   finanziamento della ricerca scientifica e dell'università;

   finanziamento della ricerca sanitaria;

   sostegno delle attività sociali svolte dal comune di residenza del contribuente;

   sostegno delle associazioni sportive dilettantistiche, riconosciute ai fini sportivi dal Comitato olimpico nazionale italiano, che svolgono una rilevante attività di interesse sociale;

   finanziamento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici;

   sostegno degli enti gestori delle aree protette.

  L'articolo 1, comma 2, rinvia ad un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri la definizione dei criteri di riparto della quota del cinque per mille destinata dai contribuenti alla nuova finalità prevista dal comma 1. Il decreto dovrà essere adottato entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge in esame.
  Evidenzia quindi che, tramite rinvio agli articoli 4 e 5 del decreto legislativo n. 111 del 2017, si stabilisce che lo schema di decreto dovrà essere trasmesso alla Camera e al Senato per l'espressione del parere delle competenti Commissioni parlamentari. Lo schema dovrà determinare:

   modalità e termini per l'accesso al riparto da parte degli enti destinatari del contributo;

   modalità e termini per la formazione, l'aggiornamento e la pubblicazione dell'elenco permanente degli enti iscritti e per la pubblicazione degli elenchi annuali degli enti ammessi;

   l'importo minimo erogabile a ciascun ente;

   le modalità di riparto delle scelte non espresse dai contribuenti;

   le modalità di pagamento del contributo.

  Si prevede inoltre l'applicazione dell'articolo 8 del decreto legislativo n. 111 del Pag. 412017, che impone agli enti destinatari del contributo alcuni obblighi in materia di rendiconto dell'utilizzo delle somme ricevute con previsione di sanzioni in caso di inadempimento.
  L'articolo 2, comma 1, stabilisce che l'introduzione della nuova finalità a cui i contribuenti possono destinare il 5 per mille dell'IRPEF abbia effetti a decorrere dall'anno 2021, con riferimento alla dichiarazione dei redditi relativa all'anno di imposta 2020. Segnalo in proposito l'opportunità di un aggiornamento del termine, in quanto i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi relativa all'anno di imposta 2020 sono scaduti.
  Infine l'articolo 2, comma 2, prevede che all'attuazione delle disposizioni della legge in esame si provveda nel limite delle risorse del fondo di cui all'articolo 1, comma 154 della legge n. 190 del 2014, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
  In proposito ricorda che la citata disposizione ha autorizzato, per la liquidazione della quota del cinque per mille, la spesa di 500 milioni di euro annui per il periodo 2015-2019, di 510 milioni di euro per l'anno 2020, di 520 milioni di euro per l'anno 2021 e di 525 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2022.
  In considerazione del contenuto del provvedimento, propone di esprimere nulla osta.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta del relatore.

  La seduta termina alle 14.55.

SEDE REFERENTE

  Martedì 14 giugno 2022. — Presidenza del presidente Luigi MARATTIN. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Federico Freni.

  La seduta comincia alle 15.

Delega al Governo per la riforma fiscale.
C. 3343 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta antimeridiana odierna.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, avverte che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Dà quindi conto delle sostituzioni.
  Avverte che la Commissione riprenderà i propri lavori dall'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 2, già avviato nella seduta antimeridiana.

  Marco OSNATO (FDI), in relazione all'emendamento a sua prima firma 2.63, segnala l'opportunità di incaricare un apposito organismo tecnico per la valutazione delle finalità e degli effetti, sull'equità e sull'efficienza delle imposte, delle deduzioni e delle detrazioni dall'IRPEF, ai fini di un loro riordino. Ritiene che la proposta potrebbe essere condivisa da tutti i gruppi.

  La Commissione respinge l'emendamento Osnato 2.63.

  Marco OSNATO (FDI) segnala che l'emendamento Bignami 2.56, sollecitato da molte associazioni di categoria – prima fra tutte Confartigianato – indica le priorità che dovranno essere tenute in considerazione nell'ambito del riordino delle deduzioni e delle detrazioni dall'IRPEF.

  La Commissione respinge l'emendamento Bignami 2.56.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Troiano 2.5 e Magi 2.98: si intende vi abbiano rinunciato.

  Marco OSNATO (FDI) evidenzia che l'emendamento Bignami 2.57, sollecitato dal mondo dell'artigianato, chiede che sia previsto un regime forfettario per i contribuenti che presentano ricavi o compensi di limitato importo, con eventuali differenziazioni in regione del settore economico e del Pag. 42tipo di attività svolta, con eventuale premialità per le nuove attività produttive. Osserva infatti come il provvedimento non preveda misure di favore per questi contribuenti.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) ricorda al collega Osnato che un regime premiale per le nuove attività produttive è già in vigore. Infatti il sistema forfettario, che stabilisce ordinariamente l'applicazione di un'imposta sostitutiva con un'aliquota del 15 per cento, prevede un'aliquota ridotta nella misura del 5 per cento nei primi cinque anni dalla costituzione delle imprese. Ricorda inoltre che il gruppo Fratelli d'Italia votò contro il provvedimento che ha introdotto questo regime agevolato.

  Marco OSNATO (FDI) evidenzia che il voto contrario del proprio gruppo è stato determinato dalla introduzione, con il medesimo provvedimento ricordato dal collega Gusmeroli, del reddito di cittadinanza.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) ricorda che nel citato provvedimento, ovvero la legge di bilancio per l'anno 2019, era prevista anche l'estensione del regime forfettario per i redditi compresi tra 65.000 e 100.000 euro.

  La Commissione respinge l'emendamento Bignami 2.57.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, constata l'assenza della presentatrice dell'emendamento Troiano 2.104: si intende vi abbia rinunciato.
  Avverte che la Commissione procederà ora all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 2 precedentemente accantonate.
  Esprime quindi parere favorevole, a condizione che siano riformulati in un identico testo, sugli identici emendamenti Giacomoni 2.29, Osnato 2.59, Gusmeroli 2.84 e Maniero 2.103 e sugli emendamenti Maniero 2.99 e Cattaneo 2.108 (ex 3.34) (vedi allegato 2).
  Evidenzia che si tratta della sostituzione della lettera a) dell'articolo 2, comma 1, che nel testo del disegno di legge prevedeva una progressiva e tendenziale evoluzione verso un modello completamente duale. Il testo sul quale è stato raggiunto un accordo rivede l'impostazione originaria, prevedendo una progressiva revisione del trattamento fiscale dei redditi personali derivanti dall'impiego del capitale e indicando principi e criteri direttivi specifici da rispettare nell'attuazione della delega.

  Il sottosegretario Federico FRENI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Marco OSNATO (FDI) e Lucia ALBANO (FDI) sottoscrivono l'emendamento Maniero 2.99.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) preannuncia il voto favorevole del proprio gruppo, nel rispetto dell'accordo raggiunto con le altre forze di maggioranza.
  Osserva tuttavia come, rinunciando alla realizzazione di un modello completamente duale, ci si allontani dall'obiettivo individuato nel documento conclusivo dell'indagine conoscitiva svolta lo scorso anno e si confermi il sistema vigente, rinunciando a un'effettiva riforma del sistema. In questo modo l'articolo 2 del provvedimento perde molto del proprio significato. Evidenzia infine che il nuovo testo della lettera a) dell'articolo 2, comma 1, limitando la portata innovativa della delega, si rifletterà nei decreti attuativi.

  Luca PASTORINO (LEU) si dichiara profondamente contrario alla riformulazione in discussione e anche alla successiva proposta di riformulazione dell'emendamento Martinciglio 2.4 e identici, che stravolgono il senso della delega e sui quali preannuncia la propria astensione. Segnala quindi di non aver presentato proposte emendative all'articolo 2, tranne due emendamenti relativi alla progressività continua e alla salvaguardia delle detrazioni per spese sanitarie e interessi passivi, proprio in quanto soddisfatto della Pag. 43formulazione originaria del medesimo articolo 2.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) sottolinea come il centrodestra che sostiene il Governo abbia intrapreso un'importante battaglia per contrastare l'introduzione in Italia del sistema duale, che attualmente è applicato solo in alcuni ordinamenti scandinavi. Il sistema duale avrebbe comportato uno stravolgimento dell'ordinamento tributario con il pericolo di aumento della pressione fiscale. Evidenzia che la cancellazione del sistema duale sia una vittoria del centrodestra, che si è sempre opposto a qualsiasi intervento che possa comportare un aumento della pressione fiscale, già molto elevata nel Paese.
  Comprende in ogni caso la posizione dei gruppi di centrosinistra e ricorda come proprio su quest'aspetto si possa distinguere il diverso approccio che caratterizza i gruppi che fanno capo alla sinistra rispetto a quelli che fanno capo alla destra.

  Marco OSNATO (FDI) segnala al collega Gusmeroli che anche il proprio gruppo ha contribuito, attraverso la presentazione dell'emendamento a sua prima firma 2.59, al superamento del sistema duale.

  Raffaele TRANO (MISTO-A) avverte che non intende accogliere la proposta di riformulazione dell'emendamento Maniero 2.103, della quale è cofirmatario.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, prende atto che i presentatori degli identici emendamenti Giacomoni 2.29, Osnato 2.59 e Gusmeroli 2.84 e degli emendamenti Maniero 2.99 e Cattaneo 2.108 (ex 3.34) accettano la riformulazione proposta.

  La Commissione approva la nuova formulazione, in identico testo, degli identici emendamenti Giacomoni 2.29, Osnato 2.59 e Gusmeroli 2.84 e degli emendamenti Maniero 2.99 e Cattaneo 2.108 (ex 3.34) (vedi allegato 3).

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, avverte che l'emendamento Maniero 2.103 deve ritenersi precluso dall'approvazione della nuova formulazione, in identico testo, degli identici emendamenti Giacomoni 2.29, Osnato 2.59 e Gusmeroli 2.84 e degli emendamenti Maniero 2.99 e Cattaneo 2.108 (ex 3.34).
  Esprime quindi parere favorevole, a condizione che siano riformulati in un identico testo, sugli emendamenti Martinciglio 2.4 e 2.10, Ungaro 2.20, Molinari 2.74 e Bitonci 2.75 (vedi allegato 2). Segnala che la riformulazione prevede il mantenimento dell'attuale sistema forfettario e l'introduzione di un'imposta opzionale e sostitutiva delle imposte sui redditi per i contribuenti che svolgono attività di impresa, arti o professioni e che superano il limite di reddito previsto attualmente per l'applicazione del sistema forfettario.

  Il sottosegretario Federico FRENI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Vita MARTINCIGLIO (M5S), ricordando come l'introduzione di uno scivolo per i contribuenti che superano i limiti di reddito previsti per l'applicazione del sistema forfettario sia stata una proposta originariamente avanzata dal proprio gruppo – che l'ha denominata easy tax – esprime soddisfazione per la proposta di riformulazione degli emendamenti a sua prima firma 2.4 e 2.10.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) sottolinea l'importanza del mantenimento dell'attuale sistema forfettario, che non era previsto nel testo originario del provvedimento, che è adottato dal 40 per cento circa delle attività economiche. Osserva come sarebbe stato un disastro l'eliminazione del sistema forfettario e giudica quindi un grande risultato aver mantenuto il sistema forfettario e previsto uno scivolo per il superamento dei limiti di reddito. Auspica quindi che i gruppi di centrodestra possano governare il Paese nei prossimi mesi e dare attuazione alla delega fiscale. Ricorda poi come molte Pag. 44attività economiche siano uscite dal sommerso grazie al sistema forfettario.

  Massimo UNGARO (IV) apprezza l'introduzione di un sistema applicabile in caso di superamento dei limiti di reddito previsti per il sistema forfettario. Ricorda infatti di aver votato in passato contro l'introduzione di questo sistema proprio per la fissazione di un limite di reddito oltre il quale cessa totalmente l'applicazione del regime. Ciò, come è stato dimostrato anche nei fatti, costituisce un limite alla crescita dimensionale delle attività produttive e un incentivo all'evasione fiscale.

  Luca PASTORINO (LEU), come già evidenziato nel proprio precedente intervento, si dichiara contrario alla proposta di riformulazione in esame, in relazione alla quale preannuncia la propria astensione.
  Ritiene che la riformulazione in discussione, come la precedente relativa all'abbandono del sistema duale, costituisca una contraddizione del principio di equità orizzontale, il quale, come emerso nella seduta antimeridiana odierna, rappresenterebbe uno degli obiettivi del centrodestra.

  Nunzio ANGIOLA (MISTO-A-+E-RI) preannuncia il proprio voto favorevole sulla proposta di riformulazione in identico testo degli emendamenti Martinciglio 2.4 e 2.10, Ungaro 2.20, Molinari 2.74 e Bitonci 2.75, ritenendola conforme a quanto indicato nel documento conclusivo dell'indagine conoscitiva svolta nel 2021.

  Raffaele TRANO (MISTO-A) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Bitonci 2.75, come riformulato, che rappresenta, a suo giudizio, una importante norma di cornice, auspicando che il regime forfetario possa essere mantenuto anche in prospettiva a tutela degli interessi dei contribuenti.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, prende atto che i presentatori dei predetti emendamenti accettano la riformulazione proposta.

  La Commissione approva gli emendamenti Martinciglio 2.4, Ungaro 2.20, Martinciglio 2.10, Molinari 2.74 e Bitonci 2.75 come riformulati in identico testo (vedi allegato 3).

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento Fragomeli 2.49, come riformulato (vedi allegato 2), che riguarda l'inserimento dei redditi medio-bassi tra quelli cui sono destinate le risorse rinvenienti dalle cd. tax expenditures.

  Il sottosegretario Federico FRENI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) con riferimento all'emendamento a sua prima firma 2.49, la cui riformulazione dichiara di accogliere, evidenzia come il suo gruppo, spesso accusato di non tutelare adeguatamente i contribuenti più deboli, con questa proposta di modifica contribuisca a dare un segnale di risposta a circa 40 milioni di contribuenti, soggetti al regime ordinario dell'IRPEF, molti dei quali in situazione di reale difficoltà.

  Massimo UNGARO (IV) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Fragomeli 2.49, come riformulato, evidenziando l'importanza che la leva fiscale sia utilizzata anche per venire incontro ai percettori di redditi medio-bassi. Coglie, quindi, l'occasione per ribadire gli effetti disastrosi del reddito di cittadinanza sul quale invita i colleghi a svolgere un'approfondita riflessione.

  Luca PASTORINO (LEU) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Fragomeli 2.49, come riformulato, auspicando che in prospettiva siano garantite aliquote eque anche per i redditi medio-bassi troppo spesso non sufficientemente tutelati.
  Ricorda che nel corso delle audizioni svolte durante l'esame della legge di bilancio, dai dati emersi circa gli effetti delle misure di riforma fiscale previste è risultato che i contribuenti più avvantaggiati sono quelli con redditi oltre 55 mila euro. Pag. 45Auspica quindi che, a regime, sia previsto un sistema di aliquote maggiormente equo.

  Vita MARTINCIGLIO (M5S) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Fragomeli 2.49 come riformulato rinunciando, in questa sede, ad affrontare le questioni sollevate con toni provocatori sul reddito di cittadinanza, misura sulla quale le posizioni del M5S sono note da tempo.

  Nunzio ANGIOLA (MISTO-A-+E-RI) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Fragomeli 2.49 come riformulato, ritenendo che l'obiettivo relativo all'utilizzo delle risorse finanziarie che derivano dalla revisione delle aliquote Irpef debba essere un obiettivo ampiamente condiviso.

  Massimo UNGARO (IV) con riferimento alle considerazioni svolte dal collega Pastorino desidera chiarire che le misure previste nella legge di bilancio 2022 non hanno favorito i redditi oltre i 55 mila euro, ricordando come i dati forniti dall'Agenzia delle entrate nel corso dell'audizione svolta abbiano fornito valutazioni assai diverse.

  Raffaele TRANO (MISTO-A) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Fragomeli 2.49, come riformulato, di cui condivide le finalità, soprattutto in considerazione degli ulteriori effetti negativi che potrebbero colpire in futuro i percettori dei redditi medio bassi.

  Giulio CENTEMERO (LEGA) dichiara che il gruppo della Lega sottoscrive l'emendamento Fragomeli 2.49, come riformulato.

  Raffaele BARATTO (CI) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Fragomeli 2.49, come riformulato.

  La Commissione approva l'emendamento Fragomeli 2.49 come riformulato (vedi allegato 3).

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti emendamenti Zanichelli 2.9, Gagliardi 2.26, Porchietto 2.35, Osnato 2.58 e Gusmeroli 2.83, che riguardano il riordino della tax expenditure a tutela del bene casa.

  Il sottosegretario Federico FRENI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) esprime soddisfazione per il parere favorevole espresso sull'emendamento a sua prima firma 2.83 ritenendo che la Commissione su tale specifica questione abbia svolto un buon lavoro grazie agli accordi intervenuti tra i gruppi ed il Governo.

  Raffaele TRANO (MISTO-A) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Osnato 2.58 di cui condivide le finalità.

  Massimo UNGARO (IV) preannuncia il voto favorevole sugli emendamenti in esame volti a tutelare il bene casa segnalando, al contrario, che le misure fiscali in tema di superbonus richiedono, a suo giudizio, un ragionamento profondo al fine di evitare il perpetrarsi di comportamenti illegali. Osserva, altresì, come occorra tutelare non solo la progressività della tassazione ma anche le entrate per le casse dello Stato.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) con riferimento alle considerazioni svolte dal collega Ungaro ritiene non sia opportuno affrontare il tema del cosiddetto superbonus solo allo scopo di mettere in evidenza la questione pur importante delle truffe, che rappresentano una percentuale assai limitata. Più in generale ritiene necessario affrontare la questione dell'impatto sulle famiglie e sulle imprese che rischiano a loro volta di essere vittime di tali misure agevolative. In particolare evidenzia come il suo gruppo abbia presentato alcuni emendamenti al decreto-legge «Aiuti» che cercano di affrontare le criticità relative alla cessione del credito e allo sconto in fattura e di sbloccare 5 miliardi di risorse.

Pag. 46

  Nunzio ANGIOLA (MISTO-A-+E-RI) coglie l'occasione per invitare i colleghi ad un dibattito più cauto sul tema delle misure da intraprendere a tutela del bene casa: al riguardo segnala come a volte vengano adottati strumenti a carattere regressivo e poco attenti all'impatto ambientale e oltretutto molto onerosi dal punto di vista finanziario.

  Raffaele TRANO (MISTO-A) osserva come a suo giudizio si rischia di affrontare il tema del cosiddetto superbonus in modo inopportuno tralasciando come il bene casa rappresenti, in realtà, un bene dei contribuenti da valorizzare e tutelare. Sul punto esprime preoccupazione per l'annunciata intenzione della Commissione europea di spostare la tassazione dalle persone alle cose.
  Con riferimento alla questione delle truffe riferite all'utilizzo del superbonus segnala come l'Agenzia delle entrate abbia confermato che esse rappresentano solo il 3 per cento delle agevolazioni concesse. Condivide, peraltro, la necessità di individuare, nell'ambito dell'esame del decreto-legge «Aiuti» alcuni interventi urgenti volti e sbloccare le risorse finanziarie al fine di garantire la necessaria liquidità alle imprese coinvolte del settore edile: si tratta di una questione assai sentita cui occorre fare fronte al fine di evitare il fallimento di molte imprese sane.
  Invita, quindi, i colleghi ad assumersi appieno la responsabilità affrontando alcune criticità gravi che riguardano molte famiglie e imprese senza sterili polemiche sulla misura del superbonus.

  Carlo GIACOMETTO (FI) esprime apprezzamento per il parere favorevole anche sull'emendamento Porchietto 2.35 evidenziando come il bene casa garantisca alti livelli di entrate per le casse dello Stato. Al riguardo ricorda come il gruppo di Forza Italia proprio a tutela della prima casa si è assunto la responsabilità di abolire l'Ici.

  Massimo UNGARO (IV) intervenendo nuovamente sul tema in discussione relativo al superbonus evidenzia come le imprese e i contribuenti che oggi si trovano in evidenti difficoltà si sono fidati della bontà delle misure previste dallo Stato: invita quindi a elaborare sempre misure ben costruite al fine di evitare di produrre danni ai medesimi cittadini che si vorrebbe agevolare.

  Davide ZANICHELLI (M5S) nell'evidenziare come la ricchezza delle famiglie italiane sia rappresentata dal patrimonio immobiliare di proprietà ritiene condivisibile l'obiettivo di tutelare i risparmi dei contribuenti così accumulato anche con misure che garantiscano maggiore efficienza energetica e la maggiore sicurezza degli immobili. Nel ricordare come le frodi rappresentino solo il 3 per cento delle agevolazioni concesse ritiene che debba essere il Parlamento ad assumersi la responsabilità di tutelare al meglio il bene casa.

  Marco OSNATO (FDI) dichiara di condividere appieno le considerazioni svolte dal collega Giacometto.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Zanichelli 2.9, Gagliardi 2.26, Porchietto 2.35, Osnato 2.58 e Gusmeroli 2.83 (vedi allegato 3).

  Raffaele TRANO (MISTO-A) chiede alla presidenza alcuni chiarimenti circa il prosieguo dei lavori della Commissione ed in particolare circa il termine previsto per la votazione del mandato al relatore.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, segnala che, come concordato nella riunione dell'ufficio di presidenza svoltasi in data odierna, la Commissione proseguirà i propri lavori nella seduta convocata al termine dei lavori pomeridiani dell'Assemblea, nel tentativo, compatibilmente con le esigenze di un adeguato approfondimento delle proposte emendative, di completare entro la serata odierna l'esame degli emendamenti. Ciò al fine di consentire alle Commissioni competenti in sede consultiva di poter esaminare il testo emendato del provvedimento già nella giornataPag. 47 di domani e alla Commissione Finanze di votare il mandato al relatore.
  Concorde la Commissione, rinvia il seguito dell'esame al termine dei lavori pomeridiani dell'Assemblea.

  La seduta termina alle 16.

SEDE REFERENTE

  Martedì 14 giugno 2022. — Presidenza del presidente Luigi MARATTIN. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Maria Cecilia Guerra.

  La seduta comincia alle 18.30.

Delega al Governo per la riforma fiscale.
C. 3343 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta antimeridiana odierna.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, dà conto delle sostituzioni e avverte che i lavori della Commissione riprendono con l'esame degli emendamenti Fragomeli 2.50 e Angiola 2.94, sui quali esprime parere favorevole ove riformulati in identico testo (vedi allegato 2). Segnala che la riformulazione è volta a destinare le risorse derivanti dalla eventuale eliminazione o rimodulazione delle deduzioni dalla base imponibile e delle detrazioni d'imposta lorda sul reddito delle persone fisiche soprattutto ai soggetti che restano comunque soggetti all'IRPEF individuabili come titolari di reddito medio-basso.

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Alessio Mattia VILLAROSA (MISTO) chiede chiarimenti circa le fasce di IRPEF cui si intende fare riferimento.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, osserva che l'emendamento intende affermare un principio generale e segnala che le fasce di reddito IRPEF coinvolte saranno individuate in relazione agli scaglioni previsti dal sistema.

  Nunzio ANGIOLA (MISTO-A-+E-RI) nell'associarsi alle valutazioni del presidente e relatore osserva che, anche a suo parere, questi soggetti non possono essere definiti con maggior precisione in sede di approvazione della legge delega, mentre troveranno definizione più puntuale in sede di emanazione dei relativi decreti attuativi. Tuttavia è dell'avviso che quanto previsto dagli emendamenti come riformulati rappresenti comunque un passo in avanti verso una maggiore equità fiscale, sottolineando che i risparmi così ricavati potranno essere destinati ai contribuenti delle fasce più deboli.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), ribadendo quanto già espresso in sede di commento in merito a precedenti proposte emendative affrontate dalla Commissione, intende, ancora una volta, sottolineare come la tematica concernente i redditi medio-bassi sia molto cara al Partito Democratico che su di essa ha profuso un particolare impegno, nonostante spesso sia stato accusato di essere lontano dalle istanze delle fasce più deboli. Evidenzia, al contrario, come il PD sia stata sostanzialmente l'unica forza politica a presentare emendamenti volti a favorire soprattutto le fasce medio-basse. Ritiene infine necessario ribadire che, a suo avviso, qualunque riforma fiscale debba essere volta ad avvantaggiare i titolari di redditi medio-bassi, a maggior ragione se costoro permangono nel perimetro dell'IRPEF.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, prende atto che i presentatori dei predetti emendamenti accettano la riformulazione proposta.

  La Commissione approva gli emendamenti Fragomeli 2.50 e Angiola 2.94 come riformulati in identico testo (vedi allegato 3).

Pag. 48

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, esprime parere favorevole sugli emendamenti Martinciglio 2.2 e 2.11, sugli identici emendamenti Ungaro 2.17 e Martinciglio 2.107 e sugli emendamenti Angiola 2.93 e Pastorino 2.100, purché riformulati in identico testo (vedi allegato 2), evidenziando che la riformulazione proposta è volta alla graduale trasformazione delle detrazioni per i redditi prodotti all'estero, in relazione ad acquisti tracciabili di specifici beni, in rimborsi erogati direttamente per il tramite di piattaforme telematiche. Sottolinea che, a suo avviso, ciò rappresenterebbe un punto qualificante per la legge delega.

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Vita MARTINCIGLIO (M5S), osservando che la misura è nota altresì con il nome di cashback fiscale, intende sottolineare che tale istituto è stato promosso dal Movimento 5 Stelle sin dall'inizio dell'indagine conoscitiva avviata sulla materia, ribadendo come, a suo avviso, tale misura semplificherebbe la vita dei cittadini e costituirebbe quindi un significativo aiuto. Si ritiene positivamente colpita dal fatto che via via tutte le forze politiche abbiano apprezzato le finalità dell'istituto e che sia ormai evidente a tutti che, per il cittadino, ricevere rimborsi tramite la dichiarazione dei redditi può essere assai difficoltoso, mentre la modalità in oggetto, essendo tracciata, consente il diretto accredito su un conto corrente, contribuendo altresì alla lotta all'evasione fiscale.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) chiede di sottoscrivere gli emendamenti Martinciglio 2.2 e 2.11, gli identici emendamenti Ungaro 2.17 e Martinciglio 2.107 e gli emendamenti Angiola 2.93 e Pastorino 2.100, come riformulati in identico testo.

  Raffaele TRANO (MISTO-A) osserva che solo pochi istanti prima è stato approvato un emendamento che dispone che i risparmi derivanti dalle rimodulazioni delle tax expenditures devono essere destinati ai titolari di redditi medio-bassi, mentre ora gli emendamenti in esame indicano una precisa destinazione di utilizzo. Rilevando che si tratta di somme liquide, ritiene che la norma sia eccessivamente vincolante e ricorda che già nell'attuale modello 730, nell'apposito quadro, è presente una misura similare, salvo il limite rappresentato dalla franchigia ivi prevista. Crede quindi che alcuni emendamenti, come quelli in discussione, siano stati maldestramente formulati e che dispongano norme precettive di dettaglio che non si addicono al contenuto proprio di una legge delega. In tal senso sconsiglia di accogliere tali proposte emendative perché di portata estremamente puntuale e invita pertanto i commissari a riflettere attentamente prima di procedere alla votazione. Peraltro evidenzia come non vi sia ampia condivisione rispetto alle proposte emendative in esame, come dimostrerebbe il fatto che non sono state sottoscritte da tutte le forze di maggioranza. Conclude annunciando il suo voto contrario agli emendamenti Martinciglio 2.2 e 2.11, gli identici emendamenti Ungaro 2.17 e Martinciglio 2.107 e agli emendamenti Angiola 2.93 e Pastorino 2.100, così come riformulati in identico testo.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, replicando al deputato Trano, ritiene che invece sia proprio la specificità prevista dalle proposte emendative in esame ad essere apprezzabile. Segnala infatti che i precedenti emendamenti concernevano risparmi eventuali, mentre la proposta emendativa in discussione definisce, indicando talune finalità, un mutamento verso un sistema che riaccredita le somme spettanti direttamente sul conto corrente, superando in tal modo anche eventuali problemi legati all'incapienza fiscale.

  Raffaele TRANO (MISTO-A), replicando al presidente e relatore Marattin, si dichiara favorevole a meccanismi che prevedano l'accredito in conto corrente di eventuali rimborsi fiscali ma resta comunque scettico rispetto alle modalità attraverso le quali tale principio, così come previsto dalle proposte emendative in esame, verrà tradotto nei decreti attuativi.

Pag. 49

  Luca PASTORINO (LEU) si dichiara molto soddisfatto della proposta di riformulazione degli emendamenti all'esame, che considera un apprezzabile punto di sintesi per il quale ringrazia il relatore.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, prende atto che i presentatori dei predetti emendamenti accettano la riformulazione proposta dal relatore.

  La Commissione approva gli emendamenti Martinciglio 2.2 e 2.11, gli identici emendamenti Ungaro 2.17 e Martinciglio 2.107 e gli emendamenti Angiola 2.93 e Pastorino 2.100, come riformulati in identico testo (vedi allegato 3).

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, esprime parere favorevole sugli emendamenti Ungaro 2.15, Giacomoni 2.43 e degli identici emendamenti Cancelleri 2.12 e Osnato 2.62, purché riformulati in identico testo (vedi allegato 2), evidenziando che la precisazione recata da tale riformulazione, che sostituisce la lettera d) del comma 1 dell'articolo 2, sembra andare nella direzione indicata nel documento conclusivo dell'indagine conoscitiva svolta in materia.

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Massimo UNGARO (IV) annuncia il voto favorevole del suo Gruppo sulla proposta emendativa come riformulata, considerando l'eliminazione di talune ingiuste sperequazioni nel nostro sistema tributario un elemento di novità estremamente rilevante. Auspica peraltro che una forma di tassazione più moderna e in stile europeo possa essere in futuro estesa anche ai contributi previdenziali.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, prende atto che i presentatori dei predetti emendamenti accettano la riformulazione proposta dal relatore.

  La Commissione approva gli emendamenti Ungaro 2.15, Giacomoni 2.43 e gli identici emendamenti Cancelleri 2.12 e Osnato 2.62, come riformulati in identico testo (vedi allegato 3).

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento Gusmeroli 2.67, sugli identici emendamenti Ungaro 2.19 e Molinari 2.66, sugli emendamenti Osnato 2.61, Lucaselli 2.90, Gusmeroli 2.68, sugli identici emendamenti Zanichelli 2.6, Gagliardi 2.27 e Bignami 2.55, nonché sull'emendamento Martinciglio 2.106, purché riformulati in identico testo (vedi allegato 2).

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA), intervenendo sulla proposta di riformulazione, sottolinea l'importanza del lavoro svolto dal Parlamento sul tema, ricordando i numerosi ostacoli che sono stati affrontati per giungere ad un punto di sintesi sulle modalità di versamento dell'IRPEF, oggetto delle proposte emendative in esame. Sottolinea, peraltro, che sostanzialmente tutte le forze politiche hanno presentato proposte emendative similari per raggiungere il preciso scopo di realizzare una più equa distribuzione del carico fiscale nel corso del tempo anche attraverso un meccanismo di progressiva mensilizzazione degli acconti e dei saldi a favore dei lavoratori autonomi, degli imprenditori individuali e di quei contribuenti cui si applicano gli indicatori sintetici di affidabilità fiscale. Ricorda infatti che l'attuale sistema del versamento in acconto a giugno e a saldo a novembre provoca delle distorsioni poiché solo quello di giugno, a differenza di quello di novembre, è un versamento rateizzabile. Ricorda che il gruppo Lega aveva chiesto di poter rateizzare anche il saldo di novembre ma che in sede di audizione è sembrato emergere che la proposta fosse troppo onerosa per lo Stato. Sottolinea tuttavia come la Commissione abbia voluto approfondire la questione indirizzando una specifica richiesta a ISTAT, la cui risposta sembrava escludere profili di onerosità per la finanza Pag. 50pubblica. Osserva inoltre che dalle valutazioni dell'ISTAT si evince non solo che la misura proposta di fatto non determinerebbe un costo per lo Stato ma che, al contrario, potrebbe recare beneficio a circa 3 milioni di contribuenti. Per tali motivi ritiene necessario che il Parlamento continui a prodigarsi affinché quanto previsto dalle proposte emendative in esame si traduca in realtà operativa, ad esempio attraverso l'inserimento di specifiche disposizioni nella prossima NADEF. Si rammarica del fatto che tale iniziativa avrebbe potuto trovare realizzazione già nel 2020. Peraltro sottolinea come, di fatto, sia fondamentale affermare il principio sacrosanto che il cittadino paghi le tasse per ciò che ha guadagnato l'anno precedente e non per l'anno in corso di attività, quando non sono ancora del tutto certe le entrate e le uscite e comunque il reddito complessivo.
  Crede quindi che come parlamentare e deputato del gruppo Lega possa esprimere la profonda soddisfazione per aver inciso positivamente su una tematica sulla quale il Governo si era reso inizialmente poco disponibile. Ritiene che le proposte emendative oggetto di esame siano una soluzione idonea a superare ostacoli ingiusti e intende altresì ringraziare tutti quei deputati che hanno fatto propria la proposta all'esame e, in particolare, il presidente e relatore Marattin.

  Vita MARTINCIGLIO (M5S) ritiene opportuno ricordare alla Commissione che la proposta in materia di rateizzazione del saldo e degli acconti attualmente in discussione è stata avanzata anche dal Presidente Marattin e non solo dal gruppo della Lega e che, in ogni caso, tale questione è stata inserita esplicitamente anche nel programma elettorale del Movimento 5 stelle.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) rispetto alla serie di emendamenti in esame segnala che il Partito Democratico ha posto una questione diversa relativa all'azzeramento degli acconti. In ogni caso condivide la finalità degli emendamenti in esame sottoscrivendo gli emendamenti Gusmeroli 2.67, gli identici Ungaro 2.19 e Molinari 2.66, gli emendamenti Osnato 2.61, Lucaselli 2.90, Gusmeroli 2.68, gli identici Zanichelli 2.6, Gagliardi 2.27 e Bignami 2.55 e l'emendamento Martinciglio 2.106 come riformulati in identico testo.

  Nunzio ANGIOLA (MISTO-A-+E-RI) ricorda come la discussione relativa alla rateizzazione del saldo e degli acconti è stata molto partecipata da tutti i gruppi parlamentari. Con riferimento alle considerazioni svolte dal collega Gusmeroli precisa che il criterio adottato non è quello della cassa. Ritiene tale tema molto ampio e complesso ma preannuncia in ogni caso il voto favorevole sulla serie di emendamenti in esame, chiedendo di sottoscriverli.

  Raffaele TRANO (MISTO-A) chiede di sottoscrivere gli emendamenti Gusmeroli 2.67, gli identici Ungaro 2.19 e Molinari 2.66, Osnato 2.61, Lucaselli 2.90, Gusmeroli 2.68, gli identici Zanichelli 2.6, Gagliardi 2.27 e Bignami 2.55 e l'emendamento Martinciglio 2.106 come riformulati in identico testo.

  Luca PASTORINO (LEU) preannuncia il voto favorevole sugli emendamenti in materia di rateizzazione del saldo e degli acconti Gusmeroli 2.67, sugli identici Ungaro 2.19 e Molinari 2.66, sugli emendamenti Osnato 2.61, Lucaselli 2.90, Gusmeroli 2.68, sugli identici Zanichelli 2.6, Gagliardi 2.27 e Bignami 2.55 nonché sull'emendamento Martinciglio 2.106 come riformulati in identico testo.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, prende atto che i presentatori dei predetti emendamenti accettano la riformulazione proposta dal relatore.

  La Commissione approva gli emendamenti Gusmeroli 2.67, gli identici Ungaro 2.19 e Molinari 2.66, gli emendamenti Osnato 2.61, Lucaselli 2.90, Gusmeroli 2.68, gli identici Zanichelli 2.6, Gagliardi 2.27 e Bignami 2.55 e l'emendamento Martinciglio 2.106, come riformulati in identico testo (vedi allegato 3).

Pag. 51

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, passando all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 3, rinnova l'invito al ritiro già formulato nella seduta del 6 aprile scorso, esprimendo altrimenti parere contrario, di tutte le proposte emendative riferite all'articolo, fatta eccezione per l'emendamento Albano 3.37, che resta per ora accantonato.

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Lucia ALBANO (FDI) illustra le finalità dell'emendamento Bignami 3.38 di cui è cofirmataria, volto a sostituire nella definizione prevista al comma 1, lettera b) dell'articolo 3 la tassazione del reddito di impresa in luogo dell'IRES, al fine di ampliare i soggetti beneficiari dalle misure di semplificazione e non escludere le imprese soggette a una diversa imposta in quanto aventi diversa forma giuridica.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) intervenendo sull'emendamento Bignami 3.38 identico all'emendamento Bitonci 3.59 precedentemente ritirato, invita il relatore e il Governo ad una ulteriore riflessione in quanto in realtà potrebbe trattarsi di una semplice refuso dal momento che l'articolo 3 nel titolo fa riferimento esplicitamente anche alla tassazione del reddito di impresa.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, propone di accantonare l'emendamento Bignami 3.38 ai fini di un'ulteriore valutazione.

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA concorda con la proposta del relatore.

  Raffaele TRANO (MISTO-A) illustra l'emendamento a sua firma 3.73 volto a semplificare gli adempimenti amministrativi a carico delle imprese al fine di avvicinare i criteri di redazione dei bilanci a fini fiscali a quelli del bilancio a fini civilistici. Al riguardo chiede un'ulteriore valutazione al fine di dare un segnale di attenzione ai professionisti e ai contribuenti coinvolti.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, propone l'accantonamento dell'emendamento Trano 3.73 ai fini di un'ulteriore valutazione.

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA concorda con la proposta del relatore.

  Lucia ALBANO (FDI) illustra le finalità dell'emendamento Osnato 3.40 di cui è cofirmataria, volto ad inserire nella disciplina di semplificazione dell'IRES anche il riferimento agli interessi passivi al fine di favorire il processo di avvicinamento tra valori civilistici e fiscali.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Osnato 3.40 e Trano 3.74.

  Marco OSNATO (FDI) illustra le finalità dell'emendamento a sua prima firma 3.41 volto ad inserire tra i principi ed i criteri direttivi relativi alla revisione dell'IRES anche il riconoscimento degli immobili ad uso abitativo come beni strumentali.

  La Commissione respinge l'emendamento Osnato 3.41.

  Marco OSNATO (FDI) illustra le finalità dell'emendamento Bignami 3.39 di cui è cofirmatario, volto ad inserire tra i criteri e i principi direttivi di riforma dell'IRES anche la revisione delle spese e dei componenti negativi non totalmente deducibili.

  La Commissione respinge l'emendamento Bignami 3.39.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, modificando il parere precedentemente formulato, esprime parere favorevole sull'emendamento Bignami 3.38 precedentemente accantonato.

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA esprime parere conforme a quello del relatore.

Pag. 52

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, avverte che l'emendamento Bignami 3.38 è stato sottoscritto anche dai componenti della Commissione del gruppo della Lega, del Movimento 5 stelle, del Partito Democratico nonché dai deputati Trano e Ungaro.

  La Commissione approva l'emendamento Bignami 3.38 (vedi allegato 3).

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento Albano 3.37 precedentemente accantonato mentre conferma il parere contrario sull'emendamento Trano 3.73.

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Raffaele TRANO (MISTO-A) chiede di sottoscrivere l'emendamento Albano 3.37.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Albano 3.37 (vedi allegato 3) e respinge l'emendamento Trano 3.73.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, passando all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 4, rinnova l'invito al ritiro già formulato nella seduta del 6 aprile scorso, esprimendo altrimenti parere contrario, di tutte le proposte emendative riferite all'articolo, fatta eccezione per le proposte emendative oggetto di riformulazione (vedi allegato 2), che restano per ora accantonate.

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Lucia ALBANO (FDI) illustra in qualità di cofirmataria, l'emendamento Osnato 4.41 volto ad evitare che la revisione della composizione dei panieri di beni e servizi comporti complessivamente un aumento del prelievo fiscale, ciò in considerazione dell'attuale congiuntura economica sfavorevole caratterizzata anche da notevoli spinte inflazionistiche.

  La Commissione respinge l'emendamento Osnato 4.41.

  Marco OSNATO (FDI) illustra le finalità dell'emendamento a sua prima firma 4.40 in materia di razionalizzazione della struttura dell'Iva anche perseguendo le false prestazioni occasionali e subordinando l'esercizio dell'attività professionale all'apertura della partita Iva.

  La Commissione respinge l'emendamento Osnato 4.40.

  Lucia ALBANO (FDI) illustra, in qualità di cofirmataria, le finalità dell'emendamento Lucaselli 4.53 in materia di revisione dell'impianto sanzionatorio in linea con i recenti orientamenti della Corte di giustizia europea.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore avverte che l'emendamento Lucaselli 4.53 deve ritenersi assorbito dalla precedente approvazione, in identico testo, degli emendamenti Ungaro 1.18, Topo 1.51, Cattaneo 1.42, Trano 1.90,Centemero 1.69, Lucaselli 9.17, Ungaro 1.20, Trano 1.83, Cavandoli 1.67, Gusmeroli 1.68, Bitonci 1.66, Gusmeroli 2.78 e 2.79 e Martinciglio 9.2, come riformulati in identico testo.

  Marco OSNATO (FDI), illustrando l'emendamento Caiata 4.52, di cui è cofirmatario, rileva come esso sia volto a introdurre un regime agevolato per le società aderenti alle federazioni sportive nazionali riconosciute dal Coni con fatturato inferiore ai cinque milioni di euro che destinino almeno il 20 per cento degli utili a progetti di sensibilizzazione e sostegno sociale.
  Ritiene si tratti di un intervento doveroso in favore delle federazioni sportive che, nonostante una situazione di grave difficoltà, hanno continuato a svolgere una preziosa attività sociale.

  La Commissione respinge l'emendamento Caiata 4.52.

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  Marco OSNATO (FDI), illustrando il suo emendamento 4.36, rileva come esso sia volto all'eliminazione dei meccanismi di liquidazione dell'IVA, quali lo split payment e il reverse charge, che incidono negativamente sulla liquidità delle imprese.

  Le Commissione respinge l'emendamento Osnato 4.36.

  Marco OSNATO (FDI), illustrando il suo emendamento 4.39, rileva come esso sia volto a promuovere interventi diretti al miglioramento dell'efficienza energetica delle abitazioni, in coerenza con le politiche ambientali che sembrano ispirare l'azione dell'Unione europea e del Governo.

  La Commissione respinge l'emendamento Osnato 4.39.

  Marco OSNATO (FDI), illustrando il suo emendamento 4.38, rileva come esso sia volto a incidere sulla tassazione delle compravendite immobiliari, che è la più alta d'Europa, con l'introduzione di aliquote agevolate nel caso di interventi di riqualificazione. Sottolinea come si tratti di un intervento sollecitato dagli operatori del settore.

  La Commissione respinge l'emendamento Osnato 4.38.

  Marco OSNATO (FDI), illustrando il suo emendamento 4.37, sottolinea come esso sia volto a modificare le detrazioni fiscali per le flotte aziendali, uniformando la relativa tassazione a quella vigente nel resto dell'Unione europea. Osserva come l'intervento previsto dall'emendamento in esame sia volto anche a incentivare il mercato delle automobili.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Osnato 4.37 e 4.42.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, avverte che la Commissione proseguirà ora i lavori a partire dalle votazioni sulle proposte emendative oggetto di riformulazione riferite all'articolo 4, in precedenza accantonate. Esprime parere favorevole sugli emendamenti Zolezzi 4.8, Angiola 4.55, Trano 4.59, Zolezzi 4.7, Chiazzese 4.9, Ungaro 4.60 (ex 3.9), Trano 4.58, Pastorino 4.56 e Ciagà 4.33, a condizione che siano riformulati in un identico testo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Nunzio ANGIOLA (MISTO-A-+E-RI) rileva come le proposte emendative in esame, come riformulate, siano volte a orientare il legislatore delegato sulle tematiche dell'impatto ambientale e dello sviluppo sostenibile, anche nell'ottica della graduale sostituzione delle fonti energetiche fossili con quelle sostenibili.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, prende atto che i presentatori dei predetti emendamenti accettano la riformulazione proposta dal relatore.

  La Commissione approva gli emendamenti Zolezzi 4.8, Angiola 4.55, Trano 4.59, Zolezzi 4.7, Chiazzese 4.9, Ungaro 4.60 (ex 3.9), Trano 4.58, Pastorino 4.56 e Ciagà 4.33, come riformulati in un identico testo (vedi allegato 3).

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, avverte che la Commissione proseguirà ora i lavori a partire dalle votazioni sulle proposte emendative oggetto di riformulazione riferite all'articolo 5, in precedenza accantonate. Esprime parere favorevole sugli emendamenti Albano 5.7, Ungaro 5.4, Gusmeroli 5.8, Giacomoni 5.6 e Trano 5.9, a condizione che siano riformulati in un identico testo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  La sottosegretaria di Stato Maria Cecilia GUERRA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) esprime soddisfazione per la riformulazionePag. 54 delle proposte emendative in esame, in quanto tale riformulazione costituisce il secondo passaggio dell'abolizione dell'IRAP. Rileva peraltro che sarebbe utile non attendere l'adozione dei decreti delegati ma procedere all'abolizione dell'IRAP attraverso un altro strumento normativo, di immediata applicazione. Ricorda come l'IRAP sia da sempre considerata un'imposta ingiusta, in quanto si applica sulle perdite e non tiene conto degli interessi passivi, e sottolinea come l'intervento normativo in esame costituisca una delle poche vere semplificazioni introdotte dalla delega fiscale.

  Vita MARTINCIGLIO (M5S), pur apprezzando lo sforzo compiuto e comprendendo le difficoltà, esprime, a nome del suo gruppo, rammarico per la mancata inclusione delle start up innovative tra le imprese destinatarie dell'abolizione dell'IRAP e auspica che si possa provvedere in tale direzione con successivo atto normativo.

  Massimo UNGARO (IV) sottolinea l'importanza del principio di delega introdotto dalle proposte emendative in esame, osservando come esso vada nella direzione dell'abolizione dell'IRAP, vale a dire dell'unica imposta che si applica sul fatturato, costituendo, dunque, un notevole ostacolo alla crescita.

  Carlo GIACOMETTO (FI) esprime, a nome del suo gruppo, soddisfazione per la riformulazione delle proposte emendative in esame, in quanto ciò costituisce il secondo passaggio del percorso per la soppressione dell'IRAP.

  Raffaele TRANO (MISTO-A), nell'accettare la riformulazione del suo emendamento 5.9, che va nella direzione di un graduale superamento dell'IRAP, esprime rammarico per il fatto che non si sia riusciti ad ottenere l'abolizione integrale di tale imposta iniqua.

  Lucia ALBANO (FDI) esprime la soddisfazione del suo gruppo per l'introduzione del principio di delega in esame nell'ottica della progressiva riduzione dell'IRAP, auspicandone la rapida attuazione.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, prende atto che i presentatori dei predetti emendamenti accettano la riformulazione proposta dal relatore.

  La Commissione approva gli emendamenti Albano 5.7, Ungaro 5.4, Gusmeroli 5.8, Giacomoni 5.6 e Trano 5.9, come riformulati in un identico testo (vedi allegato 3).

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento Pastorino 5.10, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Luca PASTORINO (LEU) accoglie con soddisfazione la proposta di riformulazione del suo emendamento 5.10, osservando come essa rechi una specificazione, di cui condivide l'opportunità, che non incide sull'elemento qualificante della proposta emendativa, vale a dire la previsione che gli interventi normativi volti all'abolizione dell'IRAP non debbano generare aggravi di alcun tipo sui redditi da lavoro dipendente e da pensione. Stigmatizza, al riguardo, il fatto che i rappresentanti dei lavoratori dipendenti e dei pensionati non siano stati coinvolti minimamente nella discussione del provvedimento in esame.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Pastorino 5.10, sottolineando come il superamento dell'IRAP non può in alcun caso essere compensato con il prelievo IRPEF.

  Vita MARTINCIGLIO (M5S) dichiara di sottoscrivere, a nome del suo gruppo, l'emendamento Pastorino 5.10.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) dichiara di condividere l'attenzione ai lavoratoriPag. 55 dipendenti e ai pensionati e osserva come non sia stata mai presa in considerazione l'ipotesi di addebitare a tali categorie l'abolizione dell'IRAP e come, pertanto, l'emendamento in esame rechi una specificazione ad abundantiam.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) rileva come nel caso di regioni che versino in uno stato di disavanzo sanitario tale disavanzo debba essere comunque coperto, e che l'emendamento in esame esclude che ciò possa avvenire a carico di lavoratori dipendenti e pensionati. Osserva, al riguardo, come la copertura del disavanzo potrebbe eventualmente avvenire attraverso l'incremento dell'imposizione fiscale a carico dei soggetti tenuti al pagamento dell'IRAP, anche in considerazione del fatto che le imposte a vantaggio delle regioni e dei comuni sono di gran lunga meno rilevanti di quelle nazionali.

  La Commissione approva l'emendamento Pastorino 5.10, come riformulato (vedi allegato 3).

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, passando all'esame del proprio emendamento 6.25, avverte che sono stati presentati 5 subemendamenti, tutti valutati ammissibili (vedi allegato 1).
  Illustra quindi la proposta emendativa, relativa alla delega per la revisione del catasto dei fabbricati. Si tratta di un emendamento frutto di una lunga e complessa mediazione tra i gruppi politici parlamentari e il Governo.
  Ricorda che la Commissione Finanze, nella seduta dell'8 marzo scorso, ha respinto l'emendamento Maniero 6.23 soppressivo del comma 2 dell'articolo 6. Il presente emendamento sostituisce il comma 2 dell'articolo 6 con tre nuovi commi.
  L'intervento ruota attorno a quattro punti fondamentali.
  Il primo punto, costituito dal nuovo comma 2-bis, stabilisce che il Governo è delegato a prevedere che una quota dell'eventuale maggior gettito derivante dalla ricognizione di cui al comma 1 sia destinato alla riduzione dell'imposizione tributaria sugli immobili e sia attribuito prevalentemente ai comuni dove sono situati gli immobili oggetto della ricognizione.
  Il secondo punto è rappresentato dal nuovo comma 2-ter con il quale si delega il Governo a prevedere procedimenti amministrativi semplificati e modalità di collaborazione tra comuni e Agenzia delle entrate. A quest'ultima saranno affidati compiti di indirizzo e coordinamento.
  Il terzo punto, recato dalla lettera a) del nuovo comma 2, specifica espressamente che le informazioni rilevate ai sensi del medesimo comma 2 non possano essere utilizzate né per determinare la base imponibile dei tributi fondati sulle risultanze catastali, né per la determinazione delle agevolazioni e dei benefici sociali. Ricorda che questo aspetto, come ha già evidenziato in un suo precedente intervento la sottosegretaria Guerra, era già sostanzialmente previsto nel testo originario dell'articolo 2, ma viene ora reso più esplicito.
  Infine il quarto punto, che è quello che ha suscitato maggiori polemiche, è relativo al valore da affiancare alla rendita catastale. Nel testo originario si faceva riferimento al valore patrimoniale e a una rendita attualizzata in base ai valori normali espressi dal mercato. Il nuovo testo del comma 2, lettera b), parla invece di un'ulteriore rendita determinata utilizzando i criteri previsti dal decreto del Presidente della Repubblica n. 138 del 1998.

  Marco OSNATO (FDI), pur esprimendo apprezzamento per lo sforzo di cercare una soluzione di compromesso tra le visioni nettamente opposte del centrosinistra e del centrodestra, ritiene che la proposta emendativa del relatore non rechi grandi elementi di novità e che i cambiamenti sono forse addirittura peggiorativi rispetto alla versione originaria dell'articolo 6. Il riferimento alla consultazione della banca dati dell'Osservatorio del mercato immobiliare desoggettivizza la fotografia dell'immobile. Resta comunque il rischio di un'ulteriore tassazione sulla casa. Si riserva di svolgere ulteriori interventi quando verranno esaminati i subemendamenti che ha presentato.

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  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) giudica innanzitutto molto favorevolmente la riapertura della questione relativa alla riforma del catasto, che sembrava chiusa con il respingimento dell'emendamento Maniero 6.23, soppressivo del comma 2 dell'articolo 6.
  Pur osservando che il proprio gruppo, come altri, avrebbe preferito che la revisione del catasto non fosse inserita nel disegno di legge in esame, così come non era presente nel documento conclusivo dell'indagine conoscitiva, esprime apprezzamento per l'eliminazione del riferimento al valore patrimoniale degli immobili. Esprime inoltre apprezzamento per l'espressa esclusione di possibili effetti ai fini della determinazione dell'indice ISEE, le cui conseguenze sul diritto ai servizi sociali erano stati evidenziate dagli esponenti del gruppo Lega, molto presenti nelle amministrazioni locali.
  In sostanza evidenzia che l'emendamento del relatore 6.25 si limita a fare riferimento a strumenti già esistenti come la banca dati dell'Osservatorio del mercato immobiliare e il decreto del Presidente della Repubblica n. 138 del 1998.
  Esprime quindi soddisfazione per il risultato raggiunto, che considera uno scampato pericolo per tutti i proprietari immobiliari, che stanno già affrontando innumerevoli problemi derivanti dall'applicazione dei bonus edilizi.

  Alessandro COLUCCI (M-NCI-USEI-R-AC) giudica positivamente il lavoro svolto dal relatore e dai colleghi, che conferma l'aggiornamento dei valori catastali, ma fuga qualsiasi dubbio di aumento delle imposte sugli immobili. Preannuncia quindi il proprio voto favorevole.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, esprime parere contrario su tutti i subemendamenti riferiti al proprio emendamento 6.25, del quale raccomanda l'approvazione,

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA esprime parere contrario sui subemendamenti all'emendamento 6.25 del relatore, sul quale esprime invece parere favorevole.

  La Commissione respinge il subemendamento Osnato 0.6.25.1.

  Marco OSNATO (FDI) raccomanda l'approvazione del subemendamento a sua prima firma 0.6.25.2, con il quale si chiede di precisare che le informazioni rilevate ai sensi del comma 2 non potranno essere utilizzate per finalità fiscali. Invita i colleghi, anche se ripongono fiducia nelle affermazioni del relatore, a votare comunque, per maggiore garanzia, il subemendamento 0.6.25.2.

  Raffaele TRANO (MISTO-A) sottoscrive il subemendamento Osnato 0.6.25.2 che garantisce che le informazioni acquisite non potranno essere utilizzate per finalità fiscali.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Osnato 0.6.25.2, 0.6.25.3, 0.6.25.4 e 0.6.25.5.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) segnala che il proprio gruppo, che ripone fiducia nel Governo, non ha mai avuto timore che l'approvazione dell'articolo 6 del provvedimento potesse comportare un aumento della tassazione sugli immobili.
  Si dichiara comunque lieto di rilevare come ora tutti i colleghi della maggioranza condividano la sicurezza che non ci saranno aumenti dell'imposizione immobiliare. Preannuncia quindi il voto favorevole del proprio gruppo sull'emendamento del relatore 6.25.

  Carlo GIACOMETTO (FI) apprezza il lavoro svolto per giungere alla sostituzione del comma 2 dell'articolo 6, che ha messo fine ai timori di un aumento delle tasse sugli immobili. Giudica inoltre positivamente la previsione che il maggior gettito derivante dalle attività di cui al comma 1 dell'articolo 6 sarà attribuito ai comuni ove si trovano gli immobili interessati. Ritiene che si tratterà di una misura premiale per i comuni più attivi. Evidenzia infine che i Pag. 57valori dell'Osservatorio sul mercato immobiliare sono caratterizzati da una maggiore oggettività in quanto si riferiscono a intere zone e non a singoli immobili.

  Vita MARTINCIGLIO (M5S) preannuncia il voto favorevole del proprio gruppo sull'emendamento del relatore 6.25. Stigmatizza però sia gli incidenti che si sono verificati nella seduta del 6 aprile scorso sia il metodo adottato per la predisposizione della proposta emendativa del relatore, che ha comportato un blocco di due mesi nell'esame del provvedimento. Auspica infine che quanto evidenziato non si ripeta in futuro.

  Massimo UNGARO (IV) si dichiara soddisfatto per la sintesi politica raggiunta, che dimostra come si possano realizzare importanti riforme anche con una maggioranza di Governo così eterogenea. Auspica quindi che sulla base della delega contenuta nell'articolo 6 si possa realizzare un'integrazione delle informazioni presenti nel catasto che consenta di superare le disparità e le sperequazioni che si registrano nel territorio nazionale. Osserva infatti che in alcuni casi la rendita catastale è addirittura superiore al valore patrimoniale dell'immobile. Questo accade soprattutto nelle regioni meridionali rispetto al Nord e nelle zone periferiche rispetto quelle centrali delle grandi città.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) non accetta che si dica che solo con questa riforma si potrà realizzare finalmente il superamento di disparità e sperequazioni esistenti, in quanto la possibilità di revisioni della rendita catastale per microzone è già da anni consentita. Ricorda poi come l'onorevole Ungaro, in maniera incongruente, abbia chiesto di fare riferimento alla rendita catastale per la tassazione degli immobili posseduti da italiani all'estero.

  Marco OSNATO (FDI) critica quanto emerso dagli interventi precedentemente svolti dai colleghi sull'emendamento del relatore. Osserva infatti come gli esponenti del centrodestra parlino di grandi modifiche mentre l'onorevole Fragomeli sostenga che nessuna sostanziale variazione sia stata inserita. Non può quindi ritenere che vi siano sostanziali differenze tra l'emendamento 6.25 del relatore e il testo originario dell'articolo 6.

  Raffaele TRANO (MISTO-A) evidenzia come attualmente i comuni abbiano già a disposizione tutti gli strumenti necessari per aggiornare le rendite catastali e come spesso non li utilizzino per non perdere il consenso dei propri cittadini. Si interroga quindi sulle modalità con cui questa disposizione verrà attuata da parte di un futuro Governo.

  La Commissione approva l'emendamento del relatore 6.25 (vedi allegato 3).

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, passando all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 7, rinnova l'invito al ritiro già formulato nella seduta del 6 aprile scorso, esprimendo altrimenti parere contrario, di tutte le proposte emendative riferite all'articolo, fatta eccezione per le proposte emendative oggetto di riformulazione (vedi allegato 2), che restano per ora accantonate.

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Bignami 7.12 e Zucconi 7.14.

  Marco OSNATO (FDI) segnala che l'emendamento Zucconi 7.13 è volto a prevedere che la tassazione degli immobili ad uso turistico ricettivo, in considerazione del loro utilizzo stagionale, venga commisurata all'effettivo tasso di utilizzo e alla durata del periodo di apertura al pubblico.

  La Commissione respinge l'emendamento Zucconi 7.13.

  Marco OSNATO (FDI) evidenzia che l'articolo aggiuntivo Silvestroni 7.01 si riferisce Pag. 58a una questione di attualità, non affrontata nel provvedimento, ovvero la riduzione delle accise sul carburante.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Silvestroni 7.01, 7.02 e 70.3.

  Marco OSNATO (FDI) raccomanda l'approvazione dell'articolo aggiuntivo Silvestroni 7.04, con il quale si delega il Governo ad adottare una regolamentazione omogenea dell'imposta di soggiorno e a destinare gli introiti di questa imposta alla realizzazione di interventi in materia di turismo di accoglienza.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Silvestroni 7.04.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, avverte che la Commissione procederà ora all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 7, precedentemente accantonate.
  Esprime quindi parere favorevole, a condizione che siano riformulati in un identico testo, sugli emendamenti Boccia 7.10, Comaroli 7.19, Ungaro 7.6 e Pastorino 7.20 (vedi allegato 2). Chiarisce che la riformulazione proposta si riferisce alla neutralità di gettito conseguente alla sostituzione delle addizionali IRPEF con sovraimposte.

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Vita MARTINCIGLIO (M5S) sottoscrive, a nome di tutti i componenti del gruppo MoVimento 5 Stelle, l'emendamento Boccia 7.10, come riformulato.

  Carlo GIACOMETTO (FI) sottoscrive, a nome di tutti i componenti del gruppo Forza Italia, l'emendamento Comaroli 7.19, come riformulato.

  Nunzio ANGIOLA (MISTO-A-+E-RI) sottoscrive l'emendamento Boccia 7.10, come riformulato.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) sottolinea l'importanza della questione affrontata dalla nuova formulazione dell'emendamento Boccia 7.10, di grande interesse per il gruppo del Partito Democratico. È infatti necessario evitare una riduzione delle entrate per gli enti locali.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, avverte che i presentatori dei predetti emendamenti hanno accettato la proposta di riformulazione.

  La Commissione approva la nuova formulazione, in identico testo, degli emendamenti Boccia 7.10, Comaroli 7.19, Ungaro 7.6 e Pastorino 7.20 (vedi allegato 3).

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, esprime parere favorevole, a condizione che siano riformulati in un identico testo, sugli emendamenti Ungaro 7.22 (ex 5.3) e Maraia 7.2 (vedi allegato 2), relativi alle regioni che presentano squilibri di bilancio sanitario.

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, avverte che i presentatori dei suddetti emendamenti hanno accettato la proposta di riformulazione.

  La Commissione approva la nuova formulazione, in identico testo, degli emendamenti Ungaro 7.22 (ex 5.3) e Maraia 7.2 (vedi allegato 3).

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, esprime parere favorevole, a condizione che siano riformulati in un identico testo, sugli emendamenti Sani 7.11 e Covolo 7.17 (vedi allegato 2). Chiarisce che la proposta emendativa è volta a rendere facoltativa anziché obbligatoria la revisione dell'attuale riparto tra lo Stato e i comuni del gettito dei tributi sugli immobili appartenenti al gruppo catastale D. Osserva come la ripartizione sia un'operazione complessa a causa della notevole Pag. 59sperequazione della base imponibile e pertanto sia più opportuno prevedere che la revisione del sistema di riparto sia una semplice facoltà.

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Silvia COVOLO (LEGA) esprime grande soddisfazione per la proposta di riformulazione dell'emendamento a sua prima firma 7.17, che accetta. Ricorda quindi come abbia avanzato questa richiesta già da anni e non riteneva possibile riuscire a ottenere questo risultato nel presente provvedimento.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, avverte che anche i presentatori dell'emendamento Sani 7.11 hanno accettato la proposta di riformulazione.

  La Commissione approva la nuova formulazione, in identico testo, degli emendamenti Sani 7.11 e Covolo 7.17 (vedi allegato 3).

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, avverte che la Commissione passa all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 8, sulle quali, nella seduta dello scorso 6 aprile aveva già espresso invito al ritiro.

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Lucia ALBANO (FDI) evidenzia che l'emendamento Bignami 8.17 è volto ad escludere la condivisione dei dati desumibili dall'archivio dei rapporti finanziari, in considerazione della loro estrema delicatezza. Si tratta di un problema già evidenziato, che non è ricompreso nelle misure a tutela della privacy attualmente previste.

  La Commissione respinge l'emendamento Bignami 8.17.

  Lucia ALBANO (FDI) evidenzia che l'emendamento Rampelli 8.23 stabilisce che nel nuovo modello organizzativo del sistema nazionale della riscossione dovrà essere garantita parità di trattamento della posizione creditorie tra l'Agenzia delle entrate – Riscossione e i contribuenti, anche con riferimento al tasso di interesse per i ritardati pagamenti.

  La Commissione respinge l'emendamento Rampelli 8.23.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Corda 8.31 e Trano 8.29, 8.28 e 8.30 e degli articoli aggiuntivi Trano 8.04 e 8.06: si intende vi abbiano rinunciato.
  Passando all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 9, rinnova l'invito al ritiro già formulato nella seduta del 6 aprile scorso, esprimendo altrimenti parere contrario, di tutte le proposte emendative riferite all'articolo, fatta eccezione per le proposte emendative oggetto di riformulazione (vedi allegato 2), e per l'emendamento Angiola 9.19, che restano per ora accantonati.

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Trano 9.23: si intende vi abbia rinunciato.

  La Commissione respinge l'emendamento Osnato 9.13.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Trano 9.22 e Corda 9.21: si intende vi abbiano rinunciato.

  La Commissione respinge l'emendamento Bignami 9.12.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, avverte che la Commissione procederà ora all'esame delle proposte emendative riferite Pag. 60all'articolo 9, precedentemente accantonate. Esprime quindi il parere favorevole sull'emendamento Angiola 9.19.

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA esprime parere conforme al relatore.

  Nunzio ANGIOLA (MISTO-A-+E-RI) sottolinea che la proposta emendativa a sua firma introduce nella delega al Governo il principio secondo il quale ciascuna norma tributaria deve essere chiara e concettualmente autosufficiente favorendo quindi il superamento di una normativa che risulta, a volte, oscura persino ai professionisti del settore. Ringraziando il Governo per il suo intervento, evidenzia che in tal modo si migliora la comprensibilità della legge per tutti i cittadini.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, avverte che il deputato Ungaro sottoscrive l'emendamento Angiola 9.19 come riformulato.

  La Commissione approva l'emendamento Angiola 9.19 (vedi allegato 3).

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, esprime parere favorevole sugli emendamenti Angiola 9.20 e Troiano 9.1, a condizione che siano riformulati in identico testo (vedi allegato 2).

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA esprime parere conforme al relatore.

  Nunzio ANGIOLA (MISTO-A-+E-RI) dichiara di accettare la riformulazione proposta dell'emendamento a sua firma 9.20, sottolineando che con esso si introduce, di fatto, un principio, a suo avviso, rivoluzionario nel nostro ordinamento tributario: quello del monitoraggio periodico della normativa codificata del settore. Evidenzia che tali controlli periodici consentiranno di verificare la qualità della norma e auspica che il predetto monitoraggio possa essere effettuato con l'apporto degli stakeholder e di tutti i cittadini.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Troiano 9.1: si intende vi abbia rinunciato. Avverte quindi che i gruppi Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Italia Viva, Lega, Forza Italia e Coraggio Italia sottoscrivono l'emendamento Angiola 9.20 come riformulato.

  La Commissione approva l'emendamento Angiola 9.20 come riformulato (vedi allegato 3).

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, passando all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 10, rinnova l'invito al ritiro già formulato nella seduta del 6 aprile scorso, esprimendo altrimenti parere contrario, di tutte le proposte emendative riferite all'articolo, fatta eccezione per la proposta emendativa oggetto di riformulazione (vedi allegato 2), che resta per ora accantonata.

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Plangger 10.8: si intende vi abbiano rinunciato.
  Avverte che la Commissione procederà ora all'esame della proposta emendativa riferita all'articolo 10, precedentemente accantonata. Esprime quindi il parere favorevole sull'emendamento Porchietto 10.1 purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA esprime parere conforme al relatore.

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, avverte quindi che i gruppi Movimento 5 Stelle, Lega e Coraggio Italia sottoscrivono l'emendamento Porchietto 10.1 come riformulato, avvertendo altresì che la riformulazione è stata accettata dai presentatori.

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  La Commissione approva l'emendamento Porchietto 10.1 (vedi allegato 3).

  Luigi MARATTIN, presidente e relatore, essendosi concluso l'esame delle proposte emendative, avverte che il testo risultante dagli emendamenti approvati sarà trasmesso alle competenti Commissioni per acquisirne il parere.
  Quindi, concorde la Commissione, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 20.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 9.20 alle 9.25 e dalle 14.55 alle 15.