CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 30 maggio 2022
804.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta delle elezioni
COMUNICATO
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GIUNTA PLENARIA

  Lunedì 30 maggio 2022.Presidenza del presidente Roberto GIACHETTI.

  La seduta comincia alle 17.10.

Comunicazioni del Presidente in materia di accertamento di un subentrante a seguito delle dimissioni presentate dall'on. Massimiliano Capitanio.

  Roberto GIACHETTI, presidente, comunica che – in data 27 maggio 2022 – l'Assemblea ha preso atto delle dimissioni dell'on. Massimiliano Capitanio, dovute alla sua elezione alla carica di componente dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Carica che è incompatibile con il mandato parlamentare ai sensi dell'articolo 1, comma 5, della legge n. 249 del 1997.
  Occorre quindi procedere all'accertamento del subentrante.
  Pertanto, propone che la Giunta accerti – ai sensi dell'articolo 86, comma 1, del testo unico delle leggi per l'elezione della Camera dei deputati – che è la candidata Marina Romanò a seguire immediatamente l'ultimo degli eletti nell'ordine progressivo della lista n. 15 (Lega), presente nel collegio plurinominale 01 della III circoscrizione Lombardia 1, ove era stato eletto l'on. Capitanio.
  Se non vi sono obiezioni, darà comunicazione immediata alla Presidenza della Camera di tale accertamento ai fini dei connessi adempimenti. A tal fine sospende brevemente la seduta.

  La Giunta concorda.

  La seduta è sospesa alle 17.15 e riprende alle 17.20.

Comunicazioni del Presidente sulle risultanze dell'indagine conoscitiva sulle modalità applicative, ai fini della verifica elettorale, della legge 27 dicembre 2001, n. 459, recante «Norme per l'esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani residenti all'estero».

  Roberto GIACHETTI, presidente, comunica che l'ordine del giorno reca comunicazioni del Presidente in ordine alle risultanze dell'indagine conoscitiva sulle modalità applicative della legge 27 dicembre 2001, n. 459, recante «Norme per l'esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani residenti all'estero».
  Avverte che, in base a quanto convenuto nella riunione dell'ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi del 18 maggio, è stata predisposta una bozza di Pag. 4documento conclusivo dell'indagine conoscitiva, che è stata inviata a tutti i componenti della Giunta nei giorni scorsi.
  Osserva che nella seduta odierna potrà svolgersi una prima discussione sui contenuti di tale documento, con l'auspicio di individuare unanimemente delle proposte conclusive, che potranno anche avere ad oggetto la modifica di talune modalità di esercizio del diritto di voto degli italiani residenti all'estero. In particolare, invita i colleghi a esprimere le proprie considerazioni sui punti principali contenuti nella bozza del documento inviato, con specifico riferimento: all'ipotesi di riforma del sistema elettorale della circoscrizione Estero (attraverso l'introduzione di liste bloccate o di collegi uninominali e la riforma delle ripartizioni); all'ipotesi di riforma delle modalità di espressione del voto all'estero (mediante la previsione dell'uso dello SPID o l'introduzione del QR code per una maggior garanzia della personalità del voto); all'ipotesi di inversione dell'opzione (prevedendo il voto per corrispondenza come modalità da richiedere da parte dell'elettore residente all'estero, che avrebbe come modalità ordinaria il voto in presenza sul territorio nazionale).

  Gregorio FONTANA (FI) sottolinea l'opportunità di approfondimento costituita dall'indagine svolta, che è stata seguita con interesse anche dalle comunità degli italiani all'estero. Reputa condivisibile la bozza di documento predisposta, ma rileva che su alcuni temi come la modifica delle ripartizioni e l'inversione dell'opzione di voto, sui quali è certamente necessaria un'ampia valutazione nelle sedi parlamentari competenti diverse dalla Giunta, non è emerso dall'indagine che la Giunta possa dare ai predetti organi un'indicazione unanime. Osserva che un accordo unanime potrebbe trovarsi sul tema delle modalità di espressione del voto, sul quale la Giunta ha peraltro maggiore competenza, al fine di individuare modalità che garantiscano maggiormente – rispetto al sistema vigente – la personalità del voto. A tal fine sottolinea l'importanza di ricorrere alle tecnologie digitali, che allo stato non risultano ancora in grado di rendere affidabile l'espressione del voto mediante procedure elettroniche, ma possono essere utili ai fini della garanzia della personalità del voto, attraverso la sostituzione del tagliando elettorale con un documento che l'elettore deve stampare mediante l'utilizzo dello SPID, che tra l'altro sarà obbligatorio dal 1° gennaio 2023 anche per i cittadini residenti all'estero.

  Elisa SIRAGUSA (MISTO-EV-VE) esprime l'auspicio che il lavoro svolto dalla Giunta possa tradursi in concrete proposte di modificazione alle procedure elettorali che concernono l'espressione del voto degli italiani all'estero. In tal senso, ribadisce il proprio parere favorevole all'ipotesi di cosiddetta inversione dell'opzione, già espresso nel corso delle audizioni. Sottolinea che la maggioranza degli auditi si è sostanzialmente pronunciata a favore di tale inversione, compreso il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, che ha evidenziato come l'attuale sistema non sia più sostenibile. Osserva, inoltre, che i rappresentanti del Ministero dell'interno, se per un verso hanno sottolineato i possibili effetti in termini di riduzione della partecipazione al voto – come accaduto in occasione delle recenti elezioni dei Comitati degli italiani all'estero (Comites) – per altro verso, hanno comunque riconosciuto che l'inversione dell'opzione rappresenterebbe una semplificazione delle attuali procedure. Evidenzia, ancora, che due dei tre rappresentanti del Consiglio generale degli italiani all'estero si sono espressi in senso contrario all'inversione dell'opzione; tuttavia, il terzo rappresentante audito si è detto favorevole. A suo avviso, comunque, le elezioni dei Comites non rappresentano un elemento utile di confronto con le elezioni politiche, perché si tratta di organismi poco noti agli italiani all'estero. Sottolinea poi che vi sono tre possibili motivi per i quali gli italiani all'estero non esercitano il loro diritto di voto: il primo consiste nel fatto che alcuni connazionali non hanno intenzione di votare; il secondo è rappresentato dal fatto che talvolta l'elettore non riesce a votare perché non riceve il plico o non riceve in tempo il duplicato del plico che ha richiesto; infine, accade che taluno non riesce a votare perché non conosce le modalitàPag. 5 con le quali può farlo concretamente. Evidenzia che l'inversione dell'opzione, se adottata, consentirebbe di risolvere per lo meno alcune difficoltà sopra indicate; a tal fine, sarebbe necessaria una campagna informativa rivolta a tutti gli italiani all'estero, eventualmente attraverso l'invio di una specifica comunicazione sulle nuove modalità di esercizio del diritto di voto. Rileva che dalle audizioni è emerso che il voto in presenza nelle sedi diplomatiche e consolari all'estero non è praticabile e che il voto elettronico, pur rappresentando sicuramente la strada da percorrere per il futuro, non è applicabile nel breve periodo. Osserva che, al fine di una maggior garanzia della personalità del voto, dovrebbe essere superato l'attuale meccanismo di inserimento del tagliando elettorale all'interno del plico, che dovrebbe essere sostituito da modalità cartacee o digitali di produzione del tagliando medesimo da parte dell'elettore. Sottolinea, inoltre, l'importanza che all'elettore sia sempre consentito tracciare informaticamente il plico in tutto il suo percorso, dal momento in cui esso viene spedito al suo indirizzo a quello in cui esso viene sottoposto a scrutinio. Conclusivamente, osserva che – anche se non accadrà in questa occasione – il tema dell'inversione dell'opzione, così come quello della legge sulla cittadinanza, dovrà essere necessariamente affrontato in un prossimo futuro, visto l'aumento costante del numero degli italiani residenti all'estero.

  Umberto DEL BASSO DE CARO (PD) ritiene che dall'indagine conoscitiva sia emersa la necessità di modificare l'attuale modalità di esercizio del diritto di voto da parte degli italiani all'estero e di riformare il sistema elettorale per l'elezione nella circoscrizione Estero. Auspica che la Giunta possa dare indicazioni unanimi su tali temi. Personalmente, si dichiara favorevole alla inversione dell'opzione, sulla quale rileva peraltro che sono state espresse anche alcune perplessità da parte del Ministero dell'interno per ciò che attiene alla ipotizzata riduzione del tasso di partecipazione al voto. Al riguardo sottolinea, tuttavia, che i dati ufficiali circa la partecipazione al voto degli italiani all'estero potrebbero essere sovrastimati, in considerazione della difficoltà di garantire il principio di personalità del voto. In caso di mancata unanimità su questa ipotesi, rileva l'opportunità di ulteriori approfondimenti con esperti della materia sul voto elettronico, ricordando che oltre alla personalità è fondamentale anche la segretezza del voto. Quanto al sistema elettorale, si dichiara favorevole all'introduzione, in tutte le ripartizioni della circoscrizione Estero, di collegi uninominali maggioritari, che consentirebbero di arginare alcune criticità che sono state riscontrate con riferimento all'espressione del voto di preferenza.

  Alessandro MELICCHIO (M5S) osserva che l'indagine conoscitiva ha consentito ai membri della Giunta di avere una maggiore conoscenza dei problemi posti dall'attuale sistema di elezione dei parlamentari nella circoscrizione Estero, la cui modifica è però di competenza di altri organi parlamentari. Rileva che la Giunta potrebbe sottoporre agli organi competenti alcuni temi sui quali vi è unanimità di vedute. A tal proposito, esprime perplessità sull'introduzione dei collegi uninominali maggioritari e sulle liste bloccate, perché si correrebbe il rischio di eleggere parlamentari privi del sufficiente collegamento con i territori che sono chiamati a rappresentare; si dichiara pertanto favorevole a conservare il voto di preferenza. Rileva che alcune criticità emerse appaiono risolvibili con la digitalizzazione e con il tracciamento dei plichi. Sull'inversione dell'opzione osserva che, al netto di chi non si è espresso, vi è stato una convergenza importante degli auditi in senso favorevole, sebbene vi possano essere sensibilità diverse tra i gruppi parlamentari. A suo avviso, l'inversione dell'opzione consentirebbe di risolvere in modo più semplice alcuni problemi, sollevati da alcuni auditi, attraverso l'adozione di misure volte a introdurre requisiti formali per potere esercitare il diritto di voto all'estero. Ricorda di avere espresso il proprio parere favorevole sul voto elettronico, ma riconosce che dalle audizioni è emerso che non vi sono le condizioni tecnologiche per la sua applicazione già dalle prossime elezioni politiche.

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  Roberto GIACHETTI, presidente, rileva che, come già osservato da alcuni intervenuti, la Giunta non ha dirette competenze legislative. Ritiene che la legge che disciplina l'elezione dei parlamentari all'estero dovrà essere necessariamente modificata a seguito della riduzione del numero di parlamentari conseguente alla recente riforma costituzionale. Sul punto, afferma che la Giunta potrà fornire proprie indicazioni ai competenti organi della Camera solo ove si raggiunga l'unanimità dei propri componenti.
  Dal punto di vista teorico, il voto elettronico costituirebbe la soluzione migliore al problema della personalità e della effettività dell'esercizio del voto. Tuttavia, attualmente tale opzione non appare garantire sufficienti livelli di sicurezza informatica.
  Per ciò che invece attiene all'inversione dell'opzione, occorre considerare che essa – pur rappresentando in astratto una valida soluzione a molte criticità emerse – ha però fatto registrare obiezioni, anche di carattere tecnico, in particolare da parte dell'amministrazione del Ministero dell'interno, che non appaiono infondate. Ritiene che il punto sul quale sia emersa unanimità di vedute sia quello della digitalizzazione delle procedure, finalizzata alla maggiore garanzia della personalità del voto attraverso l'utilizzo di strumenti quali lo SPID o il QR code, auspicando che tali strumenti possano essere effettivamente impiegati in piena sicurezza già in occasione delle prossime elezioni. Si riserva pertanto di predisporre una bozza di sintesi delle proposte della Giunta da sottoporre all'attenzione dei Gruppi, che sarà oggetto di discussione nella prossima seduta, quando la Giunta potrà approvare il documento finale dell'indagine conoscitiva.

  La Giunta concorda.

  La seduta termina alle 17.55.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.