CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 18 maggio 2022
798.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 80

COMITATO PERMANENTE
SUI DIRITTI UMANI NEL MONDO

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 18 maggio 2022.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.30 alle 13.55.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 18 maggio 2022.

Audizione della Commissaria della Verkhovna Rada per i diritti umani, Onorevole Liudmyla Denisova.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.15 alle 15.15.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 18 maggio 2022. — Presidenza del presidente Piero FASSINO. – Interviene Pag. 81il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Manlio Di Stefano.

  La seduta comincia alle 15.20.

Sui lavori della Commissione.

  Piero FASSINO, presidente, si rammarica per l'esigua partecipazione da parte dei colleghi della Commissione all'audizione della Commissaria per i diritti umani della Verkhovna Rada ucraina, Onorevole Liudmyla Denisova, testé svolta e da cui è emerso in tutta la sua gravità e drammaticità il livello delle violazioni dei diritti umani in corso in Ucraina da parte degli invasori russi.
  Passando all'ordine del giorno odierno, propone, poi, che la Commissione proceda dapprima all'esame in sede referente del disegno di legge di ratifica ed esecuzione del Trattato tra la Repubblica italiana e la Repubblica francese per una cooperazione bilaterale rafforzata, con precedenza rispetto all'esame in sede consultiva del decreto-legge n. 41 del 2022 recante disposizioni urgenti per lo svolgimento contestuale delle elezioni amministrative e dei referendum previsti dall'articolo 75 della Costituzione da tenersi nell'anno 2022, nonché per l'applicazione di modalità operative, precauzionali e di sicurezza ai fini della raccolta del voto.

  La Commissione acconsente.

Ratifica ed esecuzione del Trattato tra la Repubblica italiana e la Repubblica francese per una cooperazione bilaterale rafforzata, fatto a Roma il 26 novembre 2021.
C. 3423 Governo.
(Seguito esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta dell'8 febbraio scorso.

  Piero FASSINO, presidente, in premessa, esprime soddisfazione per l'ampia attività conoscitiva che, attraverso le audizioni dei Ministri interessati, ha consentito di approfondire i molteplici profili del Trattato in esame. Avverte, quindi, che tutte le Commissioni competenti – Affari costituzionali, Giustizia, Difesa, Finanze, Cultura, Trasporti, Attività Produttive, Lavoro, Affari sociali, Agricoltura, Politiche dell'Unione europea e Questioni regionali – hanno espresso parere favorevole sul provvedimento e che la Commissione Bilancio ha espresso un parere favorevole con una condizione, volta a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione.
  Avverte che, conseguentemente, la relatrice Quartapelle Procopio ha presentato l'emendamento 3.1 di recepimento di tale condizione (vedi allegato 1).

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD) illustra l'emendamento 3.1.

  Il Sottosegretario Manlio DI STEFANO esprime parere favorevole sull'emendamento 3.1 della relatrice.

  La Commissione approva l'emendamento 3.1 della relatrice.

  Paolo FORMENTINI (LEGA), intervenendo in sede di dichiarazione di voto, ringraziando il Presidente Fassino per aver accolto la richiesta di approfondire la materia attraverso un ciclo mirato e di altissimo livello di audizioni, preannuncia il voto favorevole del gruppo Lega, sottolineando, tuttavia, la necessità che la Commissione continui a monitorare l'attuazione della cooperazione tra Italia e Francia in attuazione del Trattato. Appare, infatti, permanere un sostanziale squilibrio tra i due Sistemi-Paese, con il serio rischio che interi settori della nostra struttura produttiva possano essere assorbiti dalle controparti francesi, o comunque assoggettati agli interessi d'Oltralpe.

  Laura BOLDRINI (PD), associandosi agli apprezzamenti per l'esame accurato svolto dalla Commissione e preannunciando il voto favorevole del Partito democratico, sottolinea che l'intesa in esame, malgrado il suo Pag. 82carattere bilaterale, realizza uno sforzo a sostegno del processo di integrazione europea, vera stella polare della politica estera italiana.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI) preannuncia il voto contrario di Fratelli d'Italia.

  Piero FASSINO, presidente, accedendo alla proposta del collega Formentini, evidenzia l'opportunità che la Commissione eserciti in futuro un'azione di monitoraggio sull'attuazione del Trattato attraverso una costante interlocuzione con il Governo, con modalità che potranno essere di volta in volta convenute in sede di Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

  Nessuno altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato alla relatrice, deputata Quartapelle Procopio, a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera, altresì, di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 15.30.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 18 maggio 2022. — Presidenza del presidente Piero FASSINO. – Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Manlio Di Stefano.

  La seduta comincia alle 15.30.

DL 41/2022: Disposizioni urgenti per lo svolgimento contestuale delle elezioni amministrative e dei referendum previsti dall'articolo 75 della Costituzione da tenersi nell'anno 2022, nonché per l'applicazione di modalità operative, precauzionali e di sicurezza ai fini della raccolta del voto.
C. 3591 Governo.
(Parere alla I Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Fucsia FITZGERALD NISSOLI (FI), relatrice, in via generale, osserva che il provvedimento, composto di nove articoli, reca misure di prevenzione del contagio da COVID-19, per garantire lo svolgimento in sicurezza del procedimento elettorale e della raccolta del voto. Inoltre, dispone che le operazioni di votazione, sia per le consultazioni elettorali sia per quelle referendarie, si svolgano nella sola giornata della domenica dalle ore 7 alle ore 23 e che, laddove tali consultazioni si svolgano contestualmente, al termine del voto si proceda prima allo scrutinio delle schede votate per ciascun referendum e successivamente, dalle ore 14 del lunedì, alle operazioni di scrutinio per le elezioni amministrative, dando precedenza a quelle per le elezioni comunali e successivamente a quelle per le eventuali elezioni circoscrizionali.
  Per quanto riguarda le disposizioni di competenza della III Commissione, segnala l'articolo 7, recante misure in materia di voto dei cittadini italiani residenti all'estero da applicare alle consultazioni elettorali e referendarie indette successivamente all'entrata in vigore del decreto-legge.
  In via preliminare, ricorda che la legge n. 459 del 2001 ha definito i requisiti e le modalità per l'esercizio del diritto di voto dei cittadini iscritti nell'Anagrafe degli italiani residenti all'estero ed ha previsto l'istituzione della Circoscrizione Estero, ai sensi degli articoli 56 e 57 della Costituzione.
  Rileva che l'articolo 1 della medesima legge prevede l'applicazione della modalità del voto per corrispondenza per gli elettori della Circoscrizione Estero per le elezioni politiche ed in occasione dei referendum abrogativi e confermativi costituzionali.
  Segnala che gli elettori residenti all'estero sono inseriti d'ufficio nell'elenco degli elettori aventi diritto al voto per corrispondenza, fatta salva la loro facoltà di votare in Pag. 83Italia – presso le sezioni elettorali del comune italiano nelle cui liste elettorali sono iscritti – previa apposita e tempestiva opzione valida per un'unica consultazione. Tale opzione si esercita dando comunicazione scritta al consolato di residenza entro il decimo giorno successivo alla pubblicazione del decreto di indizione delle consultazioni.
  Sottolinea, inoltre, che possono votare per le elezioni politiche e per i referendum nella circoscrizione Estero anche gli elettori, e i loro familiari, temporaneamente all'estero per motivi di studio, salute e lavoro (da almeno tre mesi), esercitando l'opzione prescritta dalla legge.
  Ricorda che fino ad oggi gli adempimenti inerenti alle operazioni elettorali sono stati svolti a cura della Corte di appello di Roma, presso la quale è costituito l'Ufficio elettorale centrale per la Circoscrizione Estero.
  Osserva che nella relazione illustrativa che accompagna il decreto-legge il Governo rileva che ciò comporta oneri non più sostenibili, sia per l'enorme mole di lavoro che sono chiamati a svolgere in una sola giornata tanto i magistrati quanto il personale della Corte di appello di Roma, sia per una questione logistica determinata, da un lato, dall'inadeguatezza dei locali del Centro Polifunzionale della Protezione civile di Castelnuovo di Porto – che versano in uno stato di degrado –, dall'altro, dalla difficoltà di raggiungere tale sede da parte degli scrutatori e degli addetti al seggio, circostanza che determina defezioni e rinunce.
  Per altro verso, rileva che nel corso degli anni il numero degli elettori residenti all'estero è costantemente aumentato, passando da 2.359.807 in occasione dei referendum del 2003 agli attuali 4.846.009 risultanti dai dati aggiornati al 20 aprile 2022.
  Evidenzia che, in ragione, dunque, della situazione descritta, segnalata anche dalla stessa Corte di appello di Roma e dalla Giunta per le elezioni della Camera dei deputati, il provvedimento in esame si propone di rimodulare le operazioni elettorali della circoscrizione Estero attraverso modifiche delle disposizioni della sopra citata legge n. 459 del 2001, nonché del relativo regolamento di esecuzione di cui al Decreto del Presidente della Repubblica n. 104 del 2003, con la finalità di: a) suddividere le suddette operazioni di spoglio in più sedi di Corte d'appello, individuate strategicamente sia per facilità di collegamento con la sede centrale – che rimane sempre quella di Roma – sia per disponibilità e ampiezza dei locali deputati alle operazioni stesse, i quali normalmente coincidono con quelli dei quartieri fieristici presenti nelle città sedi di distretto giudiziario; b) concentrare le attività precedenti e successive alle operazioni di spoglio presso l'Ufficio centrale di Roma, dal momento che il Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale non dispone di strutture periferiche nel territorio italiano e i suoi funzionari sono gli unici abilitati a rimuovere il sigillo diplomatico con cui viaggiano i plichi, mentre la Capitale, con i suoi due aeroporti, dispone di numerosi collegamenti aerei.
  Osserva che, sulla base di queste premesse, l'articolo 7, comma 1 istituisce quattro nuovi uffici decentrati per la Circoscrizione Estero, individuati a Napoli, Firenze, Bologna e Milano, prevedendo che siano composti da tre magistrati – scelti dal presidente della Corte di appello –, anziché da sei come l'Ufficio centrale di Roma, in considerazione dei minori compiti assegnati, limitati alle operazioni di spoglio. Al fine di agevolare il lavoro degli uffici, si dispone, inoltre, che per le operazioni demandate all'Ufficio centrale e agli uffici decentrati le Corti di appello interessate possano avvalersi del personale in servizio presso tutti gli uffici giudiziari del relativo distretto (capoverso 1-ter).
  Evidenzia che in base al capoverso 1-quater gli uffici decentrati di Milano, Bologna e Firenze sono competenti per gli Stati e per i territori afferenti alla ripartizione Europa, compresi i territori asiatici della Federazione russa e della Turchia; l'ufficio centrale di Roma per gli Stati e i territori afferenti alla ripartizione America meridionale; l'ufficio decentrato di Napoli per gli Stati e i territori afferenti alla ripartizione America settentrionale e centrale e alla ripartizione Africa, Asia, Oceania e Antartide.
  Precisa che in base al capoverso 1-quinquies, mediante il decreto ministeriale con il quale entro il 31 gennaio di ogni anno viene pubblicato il numero dei cittadini italiani residentiPag. 84 nelle singole ripartizioni, i singoli Stati afferenti alla ripartizione Europa vengono assegnati all'uno o all'altro ufficio suddividendo il numero dei cittadini – e quindi dei seggi – in maniera omogenea tra le sedi, in modo che sia possibile tenere conto di mutamenti demografici che nel corso degli anni possano alterare i rapporti tra gli Stati stessi senza dover necessariamente intervenire con ulteriori modifiche normative.
  Segnala che in sede di prima applicazione tale suddivisione è rimessa ad un decreto del Ministro dell'Interno, di concerto con i Ministri degli Affari esteri e della cooperazione internazionale e della Giustizia, da adottare entro 45 giorni dal 5 maggio 2022, data di entrata in vigore del decreto-legge in esame.
  Sottolinea che il comma 2 del medesimo articolo 7 modifica la citata legge n. 459 del 2001 stabilendo che, una volta ricevuti i plichi provenienti dall'estero, l'Ufficio centrale deve inviare agli uffici decentrati quelli giunti dalle ripartizioni – o dagli Stati – di rispettiva competenza, avvalendosi della collaborazione del Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell'Interno per i relativi servizi di scorta.
  Rileva che i commi 3 e 4 apportano alla disciplina vigente mere modifiche lessicali, per adeguare il dato normativo all'introduzione degli uffici decentrati, mentre il comma 5 interviene sull'articolo 15 della citata legge n. 459 del 2001, prevedendo che al termine delle operazioni elettorali gli uffici decentrati debbano inviare i verbali dei seggi all'ufficio centrale, affinché questo possa svolgere le attività volte all'assegnazione dei seggi e alla proclamazione degli eletti.
  Osserva che il comma 6 apporta al regolamento attuativo della medesima legge – il citato Decreto del Presidente della Repubblica n. 104 del 2003 – le modifiche conseguenti, disponendo, in particolare, che all'individuazione delle soluzioni logistiche e alla nomina dei componenti dei seggi partecipino anche i comuni di Milano, Bologna, Firenze e Napoli. Si prevede, inoltre, che la Presidenza del Consiglio dei Ministri collabori con il Ministero della giustizia e con le altre amministrazioni competenti nelle attività volte alla ricerca dei locali idonei ove collocare i seggi elettorali e ad assicurarne la funzionalità.
  Segnala che il comma 7 interviene sull'articolo 55, comma 8, della legge n. 449 del 1997, il quale dispone che le amministrazioni preposte all'organizzazione e allo svolgimento delle consultazioni elettorali dovranno razionalizzare i servizi al fine di realizzare un contenimento delle spese. Considerati l'aumento degli elettori all'estero e la complessità nella gestione delle relative operazioni di voto, si prevede, infatti, che l'emanazione da parte del Ministro dell'Economia e delle finanze del decreto di assegnazione delle risorse alle amministrazioni preposte all'organizzazione e allo svolgimento delle consultazioni elettorali avvenga di concerto anche con il Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, il quale gestisce attraverso gli uffici della rete diplomatica e consolare le operazioni che consentono l'esercizio del diritto di voto da parte dei connazionali all'estero.
  Evidenzia che il comma 8 prevede che le disposizioni di cui ai commi da 1 a 6 si applichino alle consultazioni elettorali e referendarie indette successivamente alla data di entrata in vigore del decreto-legge, essendo necessario garantire agli uffici e alle amministrazioni coinvolte il tempo necessario per adottare gli opportuni accorgimenti organizzativi e logistici; pertanto, tali previsioni non trovano applicazione per la consultazione relativa ai referendum abrogativi del 12 giugno 2022, i quali sono stati indetti mediante i decreti del Presidente della Repubblica del 6 aprile 2022.
  Sottolinea che, al fine di consentire l'ordinato svolgimento delle operazioni di spoglio relative a tali referendum, il comma 9 prevede: a) che il Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale possa disporre che la spedizione dei plichi avvenga con valigia diplomatica non accompagnata; b) che il numero minimo e massimo di elettori per ciascun seggio sia stabilito, rispettivamente, in quattromila e cinquemila elettori, in modo da ridurre il numero di seggi da costituire; c) che l'onorario in favore dei componenti dei seggi elettorali sia aumentato del 50 per cento, in considerazione della maggiorPag. 85 mole di lavoro da cui essi saranno gravati.
  Segnala, infine, che il comma 10 autorizza la spesa necessaria per il funzionamento dei nuovi uffici decentrati, pari a 1.140.118 a decorrere dall'anno 2022, cui si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2022-2024, nell'ambito del Programma Fondi di riserva e speciali dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle finanze per l'anno 2022, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero della giustizia.
  Segnalare anche l'articolo 6, comma 2, che riduce – esclusivamente per le elezioni del 2022 – il quorum strutturale necessario per la validità dell'elezione del Sindaco e del Consiglio comunale nei comuni sino a 15 mila abitanti nel caso in cui sia stata ammessa e votata una sola lista: la norma dispone che il numero dei votanti debba essere almeno pari al 40 per cento degli elettori iscritti nelle liste elettorali del comune. Ai fini della determinazione del numero degli elettori iscritti nelle liste elettorali del Comune e sempre per le elezioni 2022, non si tiene conto degli elettori iscritti all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero (A.I.R.E.) «che non esercitano il diritto di voto».
  Infine, evidenzia che il comma 3 del medesimo articolo 6 prevede che l'introduzione, in via sperimentale, di modalità di espressione del voto in via digitale per le elezioni politiche, regionali, amministrative ed europee e per i referendum si applica per l'anno 2023 anziché per il turno elettorale del 2022. Inoltre, viene rifinanziato per un milione di euro per l'anno 2023 il Fondo per il voto elettronico finalizzato alla sperimentazione introdotto dalla medesima legge di bilancio 2020.
  Sottolinea che, come evidenziato nella relazione illustrativa, tale rinvio della sperimentazione è stato deciso alla luce delle rilevanti criticità sul piano della sicurezza da attacchi informatici emerse a seguito di intense interlocuzioni tecniche tra il Ministero dell'Interno, l'Agenzia per la cyber-sicurezza nazionale, il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e l'Agenzia per l'Italia digitale, in esito alle quali sono emerse.
  Alla luce di queste considerazioni, formula una proposta di parere favorevole.

  Il Sottosegretario Manlio DI STEFANO conviene con quanto testé rappresentato dalla relatrice.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole presentata dalla relatrice.

  La seduta termina alle 15.35.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 18 maggio 2022. — Presidenza del presidente Piero FASSINO. – Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Manlio Di Stefano.

  La seduta comincia alle 15.35.

7-00766 Boldrini: Sull'impegno dell'Italia a favore del disarmo nucleare.
(Seguito della discussione e conclusione – Approvazione).

  La Commissione prosegue la discussione della risoluzione, rinviata, da ultimo, nella seduta del 4 maggio scorso.

  Piero FASSINO, presidente, ricorda che nella precedente seduta la collega Boldrini ha presentato un'ulteriore riformulazione della risoluzione, valutata favorevolmente dal Governo, e che il voto sull'atto di indirizzo è stato rinviato alla seduta odierna su richiesta dei Gruppi della Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia, al fine di favorire un supplemento di riflessione nell'obiettivo di un'approvazione unanime della risoluzione.
  Ricorda, altresì, che il collega Formentini aveva comunque anticipato che l'assenso del Gruppo sulla risoluzione era subordinato alla disponibilità della presentatrice ad espungere dal primo punto della premessa il riferimento ai cambiamenti climatici, nonché a sopprimere l'ultimo punto della premessa, relativo al sondaggio online.

Pag. 86

  Laura BOLDRINI (PD) accoglie le proposte di soppressione avanzate dal collega Formentini, ritenendo opportuno procedere in tal senso malgrado l'atto abbia ottenuto il parere favorevole del Governo, nell'intento di raccogliere il massimo consenso in seno alla Commissione.

  Yana Chiara EHM (MISTO-M-PP-RCSE), preannunciando il voto favorevole della propria componente politica nell'ottica di assicurare un consenso unanime all'atto di indirizzo, sottolinea, tuttavia, che sarebbe stato opportuno rendere più incisivo e vincolante l'ultimo impegno della parte dispositiva che nella versione attuale rende troppo aleatoria la possibilità di partecipare come «Paese osservatore» alla prima riunione degli Stati Parti, tenuto conto che tale riunione si svolgerà entro il prossimo mese di giugno.

  Paolo FORMENTINI (LEGA), ringraziando la presentatrice, onorevole Boldrini, per la disponibilità ad accogliere le richieste di riformulazione del proprio gruppo, a nome del quale preannuncia il voto favorevole, ribadisce la necessità che il nostro Paese operi in piena consonanza con gli alleati della NATO, di cui bisogna preservare la compattezza, specie in un frangente delicato come quello attuale. Inoltre, pur condividendo la speranza di un mondo finalmente libero dalle armi nucleari, ricorda che l'equilibrio della deterrenza ha assicurato lunghi decenni di pace e, nonostante la crisi attuale, potrebbe farlo anche in futuro.

  Iolanda DI STASIO (M5S), associandosi agli apprezzamenti per il lavoro svolto dalla collega Boldrini, chiede di sottoscrivere l'atto di indirizzo in esame e preannuncia il voto favorevole del Movimento 5 Stelle.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI), proprio sulla scorta delle ambiguità del testo segnalate dalla collega Ehm, preannuncia il voto contrario di Fratelli d'Italia. A suo avviso, il testo attuale della risoluzione è frutto di una mediazione al ribasso che, da un lato, svilisce gli intenti iniziali della collega Boldrini – nobili, anche se non condivisi dalla sua parte politica –, dall'altro contiene una palese contraddizione: infatti, non si può in alcun modo conciliare l'adesione dell'Italia, sia pure come «Paese osservatore», al Trattato per la proibizione delle armi nucleari con gli obblighi che incombono sul nostro Paese in conseguenza dell'appartenenza all'Alleanza atlantica, dal momento che il Trattato in questione vieta agli Stati Parti di detenere armi nucleari, sia pure solo per conto di terzi.
  Pur apprezzando i costanti sforzi del Presidente Fassino per costruire un consenso unanime sugli atti di indirizzo approvati dalla Commissione, nonché la disponibilità della collega Boldrini ad accedere alle richieste di modifica avanzate da altre forze politiche, ribadisce che la versione attuale della risoluzione è un mero esercizio di equilibrismo politico, privo di efficacia politica e buono solo per accontentare frange di elettorato senza alcun denominatore comune.

  Il Sottosegretario Manlio DI STEFANO conferma il parere favorevole del Governo, anche con le ultime modifiche accolte dalla presentatrice.

  La Commissione approva, quindi, la risoluzione n. 7-00766 Boldrini, come da ultimo riformulata (vedi allegato 2).

  La seduta termina alle 15.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.40 alle 16.